Friday, February 15, 2013

La vittoria del trasporto su gomma


Immagine presa da un opuscolo del comune di Firenze del 1956. "Il mezzo gommato ha finalmente vinto! Tolte le crudeli verghe dal centro, sono entrate in servizio le vetture automobili, silenziose e celeri"

Viene da pensare a come, 50 anni dopo, il tram sia tornato proprio nel centro di Firenze e anche di che penseranno fra cinquant'anni di certe cose che sembrano così ovvie oggi: dai parcheggi sotterranei ai cassonetti dei rifiuti interrati.






9 comments:

  1. ...Parzialmente OT: l'auto più sostenibile oggi, a conti fatti, credo sia una moderna diesel da 20 km litro reali con 4 persone in car sharing : mi piacerebbe che il servizio sociale più finanziato di comuni fosse mettere in rete i cittadini per l'acquisto di cibo a km zero ( ma anche 5 va bene ) ed il car sharing ( Probabilmente è anche l'unico sostenibile per tutti nel medio periodo )

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  2. PS : l'auto elettrica va bene per coprire distanze reali inferiori a 40 km : allora perchè comprare un mezzo da 1,5 tonnellate in cui i 2/3 del prezzo di acquisto è costituito dalle batterie ? Il retrofit è secondo me poco meno peggio...Meglio allora puntare sul renault twizy o su retrofittare un ape: la densità energetica delle batterie attuali non consente di andare oltre un triciclo: meglio ancora un bel ciclomotore elettrico già oggi competitivo per prezzo ,prestazioni e meno staccato in autonomia rispetto all'omologo endotermico.

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    1. Con un'auto elettrica copri fino a 200 km al giorno.

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    2. La Renault Fluence,la più economica a 30000 euri anche perhè bisogna paagre un canone mesnile di 200 euro per la garanzia delle batterie, è stata testa su strada da quelli di 5th gear: dai 160 km di autonomia promessi si è passati a 96 senza uso del condizionatore/riscaldamento..

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    3. Francesco,l'idrocarbucar, ovvero automobile a derivati del petrolio,
      è ormai un fossile ambulante.

      Una mummia quadrùrota che rotola verso il Dirupo di Seneca, guidata da
      piloti accecati da ergoingordigia (voracità d'energia).
      Fattene una ragione.

      L'ambercar (da ambra che in greco si dice elektron)è il fanciullo che crescendo diventerà la biga del prossimo secolo e forse millennio.

      Mi sembra che tu sia vittima della sindrome Hammer-nail. "Se possiedi solo un martello, tutto si fa chiodo."

      Vai a cercarla su Google e troverai questo:


      http://www.kishmish.com/2010/09/social-media-%E2%80%93-the-hammer-and-nail-syndrome/

      Sù, datti un nome e cognome, che adesso il gioco si fa resiliente.
      E la resilienza è la virtù dei metalli tenaci.

      Marco Sclarandis

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  3. Dici cose sensate Francesco, ma meglio ancora sarebbe se le giustificassi con due calcoli aritmetici un tantino più esaurienti.

    Se no, sono affermazioni apodittiche, che in una particolare accezione significa "dogmatico".
    Cioè "siccome lo dico io dovete credermi"
    C'è già tanta gente sui palchi che urla e si comporta così.

    E se poi esci dal semianonimato ci fai pure una gran bella figura.

    Un saluto

    Marco Sclarandis

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  4. E fa sorridere la polemica tra alimentazione a cavo e serbatoio della nafta: qualsiasi carrozzone ve bene al posto di un'auto. E' solo questione di condividere il mezzo tra molti utenti e risparmiare sull'infrastruttura.

    Tra parentesi nella nostra nazione il cuore del problema trasporto è il rapporto tra provincia e città; è un problema che non si affronta con una decina di binari lunghi pochi km. Vedrei meglio un recupero delle relazioni tra bus e treno, scommetto che ad integrarli bene se ne potrebbe cavare pure qualcosa.

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    1. Benvenuto con il tuo commento, fardiconto.

      Oggi le cose bisogna guardarle con ogni mezzo, dal telescopio orbitale al microscopio a punta atomica, oltre che ad occhio nudo od occhialuto.

      Bisogna partire dalla domanda fondamentale:

      Come ci si può muovere per quello che è necessario, utile e anche dilettevole,e talvolta futile, in modo da conciliare l'antroposfera con la biosfera?

      E'una domanda alla quale rispondere con animo leonardescho, non con quello da pusillanimi economisti da salotto televisivo, preelettorale per giunta.

      Ancora benvenuto!

      Marco Sclarandis

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  5. Comprai anch'io il libro di Martin Rees su i suoi (ma ovviamente non solo suoi!) Sei Numeri ormai due o tre anni fa', ma purtroppo e' ancora li' nella mia piccola biblioteca assieme a vari altri libri che comprai ma che poi non sono mai riuscito a trovare il tempo di leggere. (od a dare alla loro lettura la priorita meritata)

    Comunque a parte quei sei numeri Martin Rees ha anche parlato abbastanza delle "tre scale" di dimensione del mondo. ....quella dell'universo, quella umana, e qualla dei quarks e delle strings andando dalla piu grande alla piu piccola. Od all'inverso dalla piu piccola ed infinitesimale alla piu enorme e vasta.

    Infatti queste tre scale sono come un serpente il quale divora la sua stessa coda. (potete vedere anche il video piu sotto il quale lo illlustra) Cioe' la scala universale e cosmologica aiuta a spiegare quella micro e sub-atomica ed infinitesimale ed ambedue influeicono sulla e nella terza "scala media" cioe quella dove esistiamo noi umani.....dove per esempio le velocita' osservabili vanno da qualche centimetro all'ora fino alla velocita di un'aereo o di un razzo .... ma non arrivano mai nemmeno approssimativamente alla velocita della luce .....cioe' abitiamo in posto dove una biglia e' un'oggetto piccolo, ed il pianeta terra e un oggetto abbastanza grande.....ma nessuno dei due oggetti sono grandi o quanto un quark o quanto una galassia. (malgrado adesso possiamo osservare e studiare ambedue !)

    Comunque Martin Rees stesso spiega tutto questo molto bene nel TED video "Is this our final century"...(e' questo il nostro ultimo secolo?) il quale si puo vedere qui:

    http://www.ted.com/talks/martin_rees_asks_is_this_our_final_century.html

    Ma la scienza che Martin Rees dice esamina i fenomeni piu complessi, non e' la fisica ma e' la biologia cioe proprio l'ambito dove risediamo noi ! (perche' e li' dove giocano sia le fisica e la chimica ma anche in modo incrementale determinato dall'evoluzione; cioe' l'evoluzione da un amoeba ad un'essere umano e' piu complessa e gli organismi che ne derivano piu complessi che il sistema solare o la galassia. Almeno questo e cio che mi e sembrato Martin Rees stesse dicendo in quel video.

    E quindi tutta roba interessantissima !





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