Monday, September 9, 2013

Abbiamo recuperato il 60% dei ghiacci polari! Che culo!



Avete letto la storia che "i ghiacci polari sono aumentati del 60%" questo agosto? Si? Avete pensato che è una notizia importante? Davvero?

Allora, per prima cosa guardatevi questo filmatino che vi da un'idea della quantità di ghiaccio che abbiamo perso negli ultimi decenni. Quando arrivate in fondo, notate il valore iniziale (16855) km3 e quello finale 3261 km3.

Ora, andate a vedere i dati disponibili e segnatevi che la la differenza fra il 2012 è il 2013 è circa il 1400 km3. Questo è meno del 60% che è stato detto sulla stampa, ma ci va abbastanza vicino; dipende se si confrontano aree o volumi. Ma non è questo il punto.

Il punto è che c'è rimasto talmente poco ghiaccio nell'oceano artico che anche una piccola fluttuazione diventa gigantesca se espressa come percentuale rispetto al valore dell'anno prima. Ma se guardiamo alla perdita totale di ghiaccio in termini assoluti, vediamo che dal 1979 abbiamo perso quasi 14.000 km3 di ghiaccio.  (guardate ancora il filmatino per rendervene conto)

14.000 km3 di ghiaccio persi e 1.400 km3 guadagnati? E questo sarebbe il "recupero"? Lo vedete che ci prendono per una certa parte del corpo che non starò a nominare? (però l'ho nominata nel titolo, quando ci vuole.....).

Neanche nel Medio Evo ti imbrogliavano in questo modo. Vabbé, consoliamoci con la musichina del filmato. E' carina, no? Sembra musica da ballo - tipo quella che si suonava sul ponte del Titanic.


(per approfondire: http://www.theguardian.com/environment/climate-consensus-97-per-cent/2013/sep/09/climate-change-arctic-sea-ice-delusions)






2 comments:

  1. Ugo, certi siti colmi di fesserie non meritano neppure di essere menzionati, per non dargli il minimo credito. Ormai post che parlino di ere glaciali imminenti, scie chimiche, prodotti omeopatici o altre idiozie simili non si dovrebbero neppure prendere in considerazione...

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    1. Claudio, quello che ha pubblicato queste fesserie non è uno di quei "certi siti". E' il "Daily Mail" che vende quasi due milioni di copie al giorno.

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