Sunday, July 27, 2014

Chi crede di essere ancora nel Medio Evo, si prenda quello che si merita


Condannato leghista che aveva detto: "Se ne torni nella giungla"


Paolo Serafini, 52enne consigliere circoscrizionale di Trento. Oltre alla condanna per gli insulti razzisti a Cecile Kyenge postati su Facebook il politico, eletto con la Lega e poi passato al gruppo misto, dovrà risarcire anche un lungo stuolo di associazioni che si sono costituite parti civili. Tra queste, in primissima linea, i partigiani dell'Anpi e l'Arci.

"Prenda atto la ministra che ovunque si muove viene fischiata e insultata - scriveva Serafini su Facebook el luglio dello scorso anno - Ci sarà un perché! Rassegni le dimissioni e se ne torni nella giungla dalla quale è uscita". A corredo del post, l'ex esponente del Carroccio aveva pubblicato un serie di foto di scimmie. La notizia aveva destato un fortissimo scalpore. Un consigliere del Pd aveva immediatamente denunciato Serafini con tanto di esposto in procura che ha dato il via a un processo che si è concluso lo scorso 15 maggio.

Serafini è stato condannato a una multa di 2.500 euro oltre, ovviamente, al pagamento delle spese processuali. Ma la pena non finisce qui. L'ex leghista dovrà, infatti, a risarcire anche il danno morale a tutte quelle associazioni che si erano costituire parti civili. La lista è piuttosto lunga: Arci e i partigiani dell’Anpi del Trentino, l’Associazione nazionale giuristi democratici, l’Associazione stati giuridici per l’immigrazione e l’Associazione trentina accoglienza stranieri.

 http://www.ilgiornale.it/news/politica/chi-insulta-c-cile-kyenge-deve-risarcire-pure-anpi-e-arci-1041146.html

4 comments:

  1. La crisi fa emergere i lati peggiori del nostro carattere. Invece di concentrare le nostre risorse e capacità sul modo migliore per intervenire e risolverla, la paura del futuro ci induce a dimenticare anche le buone maniere. In questo caso, si aggiunge una motivazione elettoralistica . La Lega lucra sui sentimenti peggiori che circolano oggi. Infatti è in netta ripresa nei sondaggi. Non è una sorpresa.

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  2. Non sarebbe male se le pene pecuniarie degli insulti (razzisti e non solo) rivolti dai nostri politici ad alcuni dei loro colleghi fossero intascati al 50% Stato italiano.
    Se, al posto che rarissimi casi come questo cui è stato dato tanto inusitato rilievo, infatti la procedura della "multa x insulti" diventasse di larga e facile (e quindi venisse eliminato il passaggio nei Tribunali della Repubblica già ingolfati da milioni di cause molte ben più serie) applicabilità
    ci si potrebbe ricavare piuttosto facilmente qualche miliarduzzo di euro all' anno (almeno per i primi anni).

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  3. eleggere ministro della repubblica italiana una persona che non conosce nemmeno la nostra letteratura italiana non e' cosa seria indipendentemente dal colore della pelle. personalmente non mi sento rappresentato dalla suddetta ministra che di italia si intende assai poco e che ricopre tale carica solo grazie alla conoscenza del marito. non ho alcuna simpatia per la lega ma non ho alcuna simpatia anche verso chi mi dovrebbe rappresentare e non e' in grado di farlo.

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    1. Giusto. Mettiamoci allora fior fiore di letterati: Carfagna, Meloni, Gelmini.....

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