Tuesday, November 4, 2014

Implacabili spiriti aerei


Davvero fu stivato per noi 
quell’antico fulgore stellare 
come litica spugna imbevuta 
di balsamo riservato a monarca 
come scuro pane incendiario 
cibo destinato a pranzi d’eroi 
miliardi di salme e carcasse 
vissero solo per finire in oblio 
o mutate in ambrosia olezzosa 
in pietra che s’infuoca con l’aria 
in fiato che arde ma soffoca
sono risorte e insignite d’un nome 
siamo noi proprio quegli angeli 
che vi hanno spremuto ed estratto 
dalle tombe profonde di Gea 
per mutarvi in osanna a un Divino 
ora siete volo di ruggenti turbine 
torri alte dal deserto alle nubi 
velodromi per schianti di adroni 
cisterne per metalli pesanti in fusione 
siete anche orde d’umani sfrenati 
furenti per il conoscere limiti 
in un Cosmo che nasconde infiniti 
Voi tutti combustibili fossili 
vi abbiamo liberati nel vento 
perché ora ci ripagate dicendo 
siete solo schiocchi avidi esseri 
eravamo démoni morti e sepolti 
ora siamo implacabili spiriti aérei 
vi occorrerà molta più diabolica astuzia 
per sopravvivere sotto il nostro dominio.

Marco Sclarandis