Tuesday, January 6, 2015

BBona Befana!



Dai nostri vitrei monitor

Noi vi vediamo vividi
Oltre l’occorrente anche
Ad intendere quanto attoniti
Sarete nel rovistare i cumuli
Di cui vi lascieremo eredi

Non perché siamo maghi
Ma ignavi simulatori
Chè abbiamo tra le mani
Tale chiaroveggenza

Voi scaverete e i fluidi
Luridi di varie specie
Saranno quanti i lividi
Alle ginocchia e ai gomiti
Ed i bidoni di sorprese

Non vi mancheranno indizi
Di attraenti creazioni
Nate da commistioni
D’utili  diletti e libagioni
Rare emergeranno le eccezioni
Di bello puro e semplice
Talvolta nascosto pure
In ineffabili equazioni

Se fossimo indovini autentici
Vi avremmo già contati
Classificati in ordine sebbene
Memori d’amnesie impensabili
Prontamente mummificati

Ma siccome siamo solo
Supertiziosi ragionieri
La stima che di voi abbiamo
E’ articolo di moda
O al massimo di fede tifoidea

Posteri disilludetevi
Non troverete le ragioni
Dei nostri baccanali
Negli avanzi di bagordi
Di festival furenti
Nei resti delle fiere
Conclusesi in ossa ed assi

Tra ciò che rinverrete

Eccessi di frantumi e cocci
Barattoli e flaconi
Confrontati alle razioni
Di vino e fritture miste
Digeribili da stomaci d’antropodi

Ammassi di suole e pagine
Esagerati per dei viaggiatori
Troppo distratti a cogliere 
Reliquie da collezionare

Mobilia e suppellettili
Da mandare in visibilio
Rettili e scarafaggi
Giocanti a guardie e ladri
Fra calche di mosconi

Ma poche balaustre degne
D’affacciarsi ad edenici giardini

Reti condotte e conduttori
Congiungenti grotte e cripte
Dove ne dedurrete
Si azzardassero i destini
Dei sovrastanti sottoposti

E in ultimo proporzioni incongrue
Tra salme sparpagliate
Ed esequie svolte civilmente

Pensandovi da queste sponde
Noi vi concepiamo timidi
A osare ardite ipotesi
Sul vivere di antenati
Cosi’ sofisticati e illogici
Quali che siamo noi

O voi sarete scaltri
E invece che sciupare invano
L’eccellenza delle menti
Atte a svelare arcani
E misteri inesistenti

Banchetterete euforici
Ad ogni riesumazione
Di spuntini liofilizzati
E pane e salame fossili

Visto che siamo in tempo
Vi stiamo preparando capsule
Pregne d’una supposizione
Unita al desiderio ardente

Che voi le ripeschiate
Prima dell’ultima pietosa
Magnanima estinzione
Ponente  fine all’ansia
Insita nella questione

Ebbene sospettiamo
Da reiterate indagini
Sui cronici dispetti
Tipici tra inquilini
Condomini e portinai
  
Dunque dicevamo tutti
I collegati coattati o affini
Di cui siamo parenti

Pare non sia ad angeli
Eroi chimere semidei
Animali od extratrasmutanti
Cui  dobbiamo l’ascendenza

Bensi’ si sia semplicemente
Astanti transitori

Tali intenzionalmente suscitati
Con inevidente scopo
Se non di determinare
Un unità di conto
Utile per insondabili scenari
 Intanto che procedeva il cosmo

Verso confini strani
Colmi di passanti endemici

Quindi noi sopranominati
Da un’idea alla fine
Traviati e resi folli

Chè per essere immortali
Cosi’ sui due piedi saldi
E mani strette ai fianchi
Occorra in tal modo vivere
Per l’infinità dei giorni.

Marco Sclarandis







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