Sunday, November 15, 2015

Non ci costringete



Non ci costringete
a togliervi il saluto in strada o nell’androne
ad incrociare sguardo e mutarlo in cruciverba
a trattenere il fiato passando davanti ai vostri forni
e pensare di chiudere le fornici le vostre
non ci costringete noi l’abbiamo fatto e ancor rifatto
tante volte ma poi quasi del tutto smesso
che pranzi fastosi di vittorie sono divenuti presto
cene a lume di moccoli in umidi rifugi
la vostra esplosiva ira è polvere pirica igroscopica
potente folgorante negli aridi deserti
inefficace nei piani e nelle valli
dove la gente lacrima e lava la sporcizia
che portiate barbe ispide o turbanti 
tatuaggi che sembrano alla mente grate
preferiate adunate in piazze con pavè di pietre
o prostrarvi in massa ad un cubico nero altare
invece che camminate atte a sbollire ire
desistete sia pure all’ultimo minuto
dal fare di gente salme e giacimenti di vendetta
nessuno è grande perché implora un Padre
chiunque è immenso se insegna al figlio a rialzarsi.

Marco Sclarandis

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