Wednesday, April 22, 2015

Non per compiere ma per subire

Nascere in terra tanto grande
da stirpe tanto maestosa e arcaica
per poi morire giunti a riva naufraghi
d'un mare attraente e così intimo
quanto è ripugnante disgustoso 
desolante insulso abominevole
e non per compiere un destino aulico
ma subirne uno pusillanime meschino
concepito in stanze vellutate e sordide
avallato in tinelli sciatti ma opulenti
avvalorato in castelli d'onici e cornici
e ancora più di carte che di scaloni marmi 
ma di bolli timbri protocolli e firme 
Voi che ora siete nel freddo fondo buio
salso liquido inumati e ormai ora siete
passati per quello spumeggiante inferno
vi vedo entrare dove il Sole brinda
con ogni ombra per festeggiare gloria
non so se io vivo sulla terraferma
quando dovrò salpare per definitivo porto
troverò qualcuno pronto per accogliermi. 

Marco Sclarandis
 


Friday, April 17, 2015

Dimentica, insomma.

Il dubbio di Sara

OGM:
il corso che sto frequentando è assolutamente CONTRO OGM perché non si conoscono gli effetti a lungo termine.

Ieri ho parlato con quel mio amico super clever e mi ha detto che lui è assolutamente d’accordo con gli OGM e che è stata una scoperta grandiosa per eliminare la fame nel mondo. Mi ha detto di leggere qualche testo di Norman Borlaug e anche che gli OGM non sono una scoperta così recente, poiché noi essere umani abbiamo sempre modificato il genoma di piante ed animali, solo che adesso lo facciamo sapendo gli effetti.

Bah….

Sara.

Non ti angustiare troppo Sara, pensa che ci sono ancora tanti di quelli che credono che la Terra sia piatta, chi che sia cava, chi, che non siamo davvero andati sulla Luna, chi che Hitler sia ancora vivo grazie a chissà quali ritrovati del dottor Mengele e magari lo sia pure Elvis the pelvis, tralasciando gli sciachimisti e i quadratori dei cerchi con solo riga e compasso.
Io ho ritrovato la pace dello spirito in questo modo:

1°) Cerco di ricordarmi che un giorno, anche se dovesse avvenire di notte, dovrò morire.

2°) Nemmeno della morte v'è certezza, avendo noi mortali il tarlo della resurrezione, la tarma della reincarnazione e il baco della metempsicosi.

3°)E' vero che abbiamo capito un po' di fatti che riguardano la biologia, ma quelli che ancora potremmo scoprire devono essere immensamente più numerosi di quelli scoperti.

4°) Pare che settantamila anni fa,  in seguito all'eruzione del supervulcano Toba eravamo arrivati vicinissimo all'estinzione.

5°)Ora stiamo facendo di tutto per vedere se anche senza l'aiuto geofisico possiamo ripetere la possibilà d'estinguerci.

6°) Sono praticamente certo che la fame del mondo non dipende solo dal cibo ma tutto quello che viene sottinteso nella lapidaria frase biblica:
Non di solo pane vive l'Uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

7°)Una volta che abbiamo mangiato, e quindi siamo in grado di parlare e discutere del contenuto della summenzionata frase biblica, subentra sovente un'ingordigia di cibo immateriale, che parrebbe quasi che usciamo da una quaresima nel deserto, di decine di settimane.

8°)Come l'intùito non è intuibile, il buonsenso inbuonsensibile o buonsensabile, anche la modifica degli organismi, non è conoscibile in tutti i suoi effetti a breve e sopratutto a lungo termine.
Quindi si tratta di scegliere, purtroppo con l'aiuto dell'intùito e del buon senso, oltre che del sapere accumulato in millenni di prove ed errori, quali rischi si possono correre e da quali bisogna rifuggire.

9°) Mi inquietano ancora di più gli individui ingenuamente mortificati, che ritengo siano estremamente pericolosi sia quando sono in gruppo che da soli, sia in un tinello arredato con il tavolo di fòrmica, che a sguazzare nella piscina Jacuzzi, ma con il pensiero rivolto a come cazzo trovare un altro modo per modificare il mondo a proprio piacere.

10°) Tutto ciò che ho detto finora, inevitabilmente, può aver modificato geneticamente ed epigeneticamente il tuo pensiero. Quindi se vuoi stare tranquilla, dimentica tutto e dimentica di aver dimenticato tutto.

Dimentica, insomma.

Marco.



Marco Sclarandis

Tuesday, April 14, 2015

Dimmi, osso di ignoto pollo.

Diteci voi predecessori muti 
riesumati reinumati mille e mille volte
senza neanche riti funebri
se aveste saputo veramente chi eravate
davvero avreste dato sfogo a foia
ripetuta e così moltiplicata
noi sì così stiamo facendo 
e pur sappiamo poco molto poco
ma tanto ci piace ci basta e proseguiamo
guardiamo su Marte brina effimera
sulla Luna sotto la sua stantìa polvere 
minute antiche tracce idriche
nel buio lontanissimo orbitare
mondi simili quanto irraggiungibili
luoghi sonniferi ed insonniferi alla pari
so quanto sia inutile a voi chiedere
se mai un giorno foste riportati in vita
dove e come vorreste respirare i giorni 
quest'osso di pollo ignoto tra le dita
questa pelle da me sazio già scartata 
queste domande da preda del deserto
queste cose mi suscitano più che altro
Sorbito un caffè so che dovrò rispondermi. 

Marco Sclarandis
 

 
 
 


Thursday, April 9, 2015

Prima o poi



Prima o poi tutti gli stronzi arrivano al sifone
Pierino come ti permetti
qui non sei in cortile è un’interrogazione
i tuoi compagni non sono dei mocciosi
se non sai tenerti avrai la punizione
Si Signor Maestro sto rispettando il tema
scegliete tra i proverbi i motti e detti
quello che più vi piace e poi spiegatene la ragione
Appunto piccolo insolente
non esagerare con la mia pazienza
Sì Signor Maestro ma non avevo scelta
al pettine presto o tardi giungono tutti i nodi
Ah piccolo cialtrone fai pure il gran poeta
rifai nuovi i proverbi come a te più piace
No Signor Maestro così é che questo
me lo ricordavo quando
mia Madre mi riportava a casa
dopo le mie scorribande e zuffe
Pierino non istigarmi
sta per finire la mia sopportazione
La prego Signor Maestro
non le pare che usciti da questa scuola
stiamo tutti in una immensa fogna
e quel povero innocente cane
che caga in mezzo al marciapiede
al guinzaglio del superbo suo padrone
non sia insieme al suo evacuato
lo stronzo della situazione
bensì quello che a casa sua depone
sul luccicante trono in preda a soddisfazione
Pierino aspettami dall’aula fuori
Pierino tieniti questo pettine
almeno domani rassetterai la chioma
ma dentro la classe frénati
se ci tieni dentro a questo mondo stare.

Marco Sclarandis

Saturday, April 4, 2015

Sia per prodigio che per trucco



Per davvero qui tu vuoi
tornare un’altra volta
sì Sua Maestà sono convinto
Hai pensato a questo più e più volte
e dove e quando e come in quale stato
in mezzo a chi e a far che cosa
non importa Sire mi basta ritornare
una sola volta unica
vestito di tunica soltanto
certo così sarò che per due volte
lo stesso numero
dall’immensa lotteria è stato estratto
pur ridando premio differente
sia per prodigio che per trucco
non m’importa
Tutto intero identico perfetto
tutto intero identico perfetto
Sai che questo infrange troppe regole
Sai quanto questa mi è gravosa decisione
sì Maestà lo so lo penso sempre
Faremo unica eccezione
Forse
Ora puoi andartene
ricordati che Faremo ho detto
Siamo da ora complici
E per sempre.

Marco Sclarandis

Friday, April 3, 2015

Tu che sai





Bach: Erbarme dich, mein Gott - Matthäuspassion - Yo-Yo Ma



Tu
tu che sai
perché mai noi umani
ci siamo riempiti le mani
di ordigni sempre più immani

perché mai 
alla sciagura imminente
opponiamo così minuto rimedio

perché mai sempre più eliminiamo
chi ci può rammentare
i segreti del perpetuarsi

perché mai
ci muniamo con tale mania
per affrontare il domani

perché mai
raggiunta ogni meta
rimaniamo comunque così menomati

perché mai
cos’è stato
che ci spinge a voler essere immuni
dal desiderio d’amarci
parla spiegaci
te lo intimiamo

diccelo Tu
che devi saperlo

almeno sapremo anche noi
che cosa davvero temiamo.

Marco Sclarandis 

Buona Pasqua.


Thursday, April 2, 2015

I tigli rivelatori




Senza pensarvi ombre
di voi spogli tigli al sole
oggi iniziata primavera
a mezzogiorno mi avete folgorato
ecco mi son detto la mia mente
che credevo dentro la testa fosse
mia e tutta intera e chiusa
quando una parte invece
era in quei diafani tronchi e rami
protési e proiettati sull’asfalto
forse fu per la bicicletta
per il libro in attesa d’esser letto
l’aria pizzicante e limpida
per il fruscio lieve delle gomme
sul marciapiede largo sgombro
il mio avanzare moderato e attento
ma così è stato magico il momento
neuroni dendriti dentro e fuori
radici fuse con radici
fluidi e linfe in corsa per risveglio
un solo groviglio e labirinto laboriosi
per dare maggior bellezza al mondo
ho vissuto con l’universo consonanza
un tempo non scandito da metronomi.

Marco Sclarandis