Se
voi sapeste d'essere
quello
che voi siete
con
noi dialoghereste
credo
che ci chiedereste
come
mai abitiamo case simili
ma
in scale tanto differenti
e
abbiamo impalcatura
sulla
Terra per sorreggerci
per
gli uni fuori e gli altri dentro
e
dire che entrambi si collabora
e
si fa spietata guerra a tutti
però
siamo noi a chiederci
perché
un un abisso ci divide
e
fosse anche colmato allora
un
intrico di labirinti rimarrebbe
a
impedire tra simili l'incontro
ma
irrimediabilmente disuguali
formiche
termiti api vespe calabroni
pur
con i vostri mille occhi
non
potete vedere chi noi siamo
noi
con quello nascosto nella mente
cerchiamo
di discendere
nella
vostra semplice e minuscola
certo
è un mistero che esistiamo
nel
medesimo universo
non
ci resta che farvi camminare
sulle
dita come dei bambini
e
sperare che un giorno
per
incanto ci si parli.
Marco Sclarandis