Thursday, December 13, 2018

Chissà se allora già esistevi

Chissà se allora già esistevi
nella mente d'un Leonardo paleolitico
d'un Archimede precedente i metallurghi
dell'oro del bronzo e il ferro
chissà chi t'ha scorta in visione o sogno
accedendo ad un futuro remotissimo
ma poi dimenticata e persa
o dovevi attendere l'acciaio
l'asfalto l'isoprene il calibro e l'officina
per venire tra di noi alla luce
potevi nascere dal bambù dal cuoio
dal frassino flessibile dai tendini tenaci
ed il duro bosso avrebbe surrogato
insieme all'ematite biglie di metallo
il basalto romano lastricava già la via
ma ora sei con noi macchina perfetta
per portarci sulla Terra ovunque
con il minimo dispendio ed invadenza
non sofisticarti troppo non guastarti
rimani invenzione semplice e suprema
tu che con due attrezzi sempre ti riaggiusti
con te mai prima fummo tanto liberi
meravigliosa bicicletta.

Marco Sclarandis

Mentre la catena trae

Mentre la catena trae
i denti della corona e del pignone
ogni osso dell’attrezzo birotato
ogni tendine ganascia insieme
al derma circolare morbido
collaborano in dinamico equilibrio
prodigio biomeccanico si compie
eccelle termodinamica efficienza
la vista del percorso mi distrae
dalla bolletta la fattura la scadenza
divengo vela al vento su sentiero
muscoli e pedivella si fan onde
braccia sguardo olfatto udito
si mutano in timone e Ulisse
m’invidia mi sorride Icaro
il fruscio della gomma sul’asfalto
il brusio sullo sterrato
sul pavè quel suono ritmico
non m’impediscono interiore lavorìo
raggi si flettono e trasmettono momento
cascate scalinate percorse d’energia
biochimica cinetica angolare
con un manubrio mi sento già torero
e domo bestia al mio volere
dirigo le sue corna dove voglio
sella è trono di un imperatore
leve frenanti scettri nelle mani
allora mi domando come
tu bicicletta in quali menti stavi
assorte ad escogitare meccanismi
ordigni di passioni bellicose
e a lungo nascosta sei rimasta
un conte francese ti ha svegliata
dal sonno in quella selva d’invenzioni
ora sei ancora principessa sulla strada
presto diverrai regina incoronata.

Marco Sclarandis