Chissà
se allora già esistevi
nella
mente d'un Leonardo paleolitico
d'un
Archimede precedente i metallurghi
dell'oro
del bronzo e il ferro
chissà
chi t'ha scorta in visione o sogno
accedendo
ad un futuro remotissimo
ma
poi dimenticata e persa
o
dovevi attendere l'acciaio
l'asfalto
l'isoprene il calibro e l'officina
per
venire tra di noi alla luce
potevi
nascere dal bambù dal cuoio
dal
frassino flessibile dai tendini tenaci
ed
il duro bosso avrebbe surrogato
insieme
all'ematite biglie di metallo
il
basalto romano lastricava già la via
ma
ora sei con noi macchina perfetta
per
portarci sulla Terra ovunque
con
il minimo dispendio ed invadenza
non
sofisticarti troppo non guastarti
rimani
invenzione semplice e suprema
tu
che con due attrezzi sempre ti riaggiusti
con
te mai prima fummo tanto liberi
meravigliosa
bicicletta.
Marco Sclarandis