Non lo sai tu gancio spiaggiato
d'anima d'acciaio e cadmiata pelle
orfano di gruccia che forse fu di legno
oppure d'incolpevole polistirene fuso
ignori la tua forma semplice enigmatica
per noi soltanto immagino perché
sempre cerchiamo simboli che leghino
la passeggiata in riva al mare
al transito epocale obbligatorio
di globi fulgenti o sfere inerti
e al nostro fra un tiepido abitacolo
ed un impermanente freddo loculo
il gaio irsuto frutto del corbezzolo
con il suo pentagono nascosto
sotto l'aggrappo del picciolo
nemmeno lui vegeto vivente
si rende conto dell'immensa trama
della quale dall'atomico pulviscolo
su su fino ai mostruosi ammassi
ordito siamo tutti quanti insieme
stretti e tessuti quale drappo enorme
per essere strappato al termine
d'un divino intento ormai compiuto.
Marco Sclarandis
No comments:
Post a Comment