Ascoltami gioioso cardellino
se solo tu sapessi di che razza
di ramo è quello su cui canti
i tuoi strali per attirarti moglie
non so se spariresti o tenteresti
di capire quanto noi ti siamo strani
quella spoglia branca argentea
da una liana bianca avviluppata
sì freme al vento ma è all’interno
che scorre inodore linfa elettrica
e questa porta interi mondi
cantati e recitati a folle e genti
tu allegria fattasi piume in volo
tu che di seme di cardo irsuto vivi
non immagini che razza a quale specie
noi oratori bizampe apparteniamo
io non riesco in te a calarmi
se non quando gorgheggio un brano
così senza pensiero e impreparato
all’incontro con gemellata anima
allora anche per me ringhiera grezza
pare identica ad albicocco in fiore.
Marco Sclarandis