Thursday, November 28, 2013

L'Umanità ha perso il suo "Appuntamento con la Storia"?


Oriana Fallaci cercò di fare una "Intervista con la Storia" nel 1976, durante un particolare periodo della Storia stessa. Qualcuno sostenne che lei riuscì a dire “la Verità al Potere" di quel particolare periodo. Tuttavia la sua intervista, sebbene pubblicizzata, non riuscì a far cambiare nulla.

Fernand Braudel, uno dei più grandi storici contemporanei, conosciuto come il “Principe” della École des Annales, superò il metodo storiografico tradizionale della Sorbonne e enfatizzò il ruolo ampio dei fattori socioeconomici nel fare e nello scrivere la Storia, esercitando una enorme influenza internazionale nel campo. 

Ebbene Braudel spiegò che la Storia della Civiltà è categorizzabile in tre tipologie:

1. La storia degli eventi;
2. La storia dei periodi;
3. La storia di lunga durata.


Tralasciando la storia degli eventi, ovvero il giornalismo, e la storia dei periodi, come appunto quello della seconda metà del XX secolo intervistato da Oriana Fallaci, si ponga attenzione alla storia di lunga durata e si torni indietro fino alla pace di Vestfalia del 1648.

Il mondo europeo di quei tempi era appena uscito da un interminabile Guerra dei Trent'Anni. La risposta per la fine di quella guerra per le Potenze europee fu quella di stabilire la nozione di Stato Sovrano, pensando che questo avrebbe potuto prevenire in futuro simili guerre. Altri principi sono stati successivamente sanciti in vari modi, per lo più in default, nel corso degli ultimi 350 anni, e sono le Relazioni internazionali sulla base della Realpolitik, grazie a pensatori come Machiavelli, Metternich, Bismarck e molti altri.

Oggi si sono centonovantasei Stati Sovrani che non sono affatto in grado di affrontare efficacemente le principali sfide che si dovranno affrontare collettivamente come Umanità. Tali sfide sono:

1. La continua minaccia di una guerra nucleare;
2. La reale minaccia del cambiamento climatico, catastrofica e irreversibile;
3. La degradazione irreversibile e continua dell'Ambiente della Terra e la sua biosfera, per aver ignorato gli evidenti limiti dello sviluppo che esistono in un numero finito in un Pianeta finito.


Queste sfide, se non risolte, rischiano di portare all'estinzione dell’Umanità.

Come avrebbe potuto l'Umanità essere presente al suo appuntamento con la Storia, e cosa avrebbe dovuto essere fatto tra il 1648 e adesso, con un forte e urgente senso di priorità, fin subito dopo la seconda guerra mondiale?

Due azioni “ovvie”, che sembrano ora mancare alla politica mondiale e alle relazioni e decisioni internazionali, azioni collettive che avrebbero potuto essere sviluppate (ma non è successo) durante la precedente storia di lunga durata, sommatoria di sequenze di storia dei periodi.

La prima azione avrebbe dovuto essere costruire una Governance Globale efficace. Il significato di una Governance Globale efficace è che sia inclusiva, legittimata e efficiente, con il giusto tipo di Architettura per fornire le appropriate variabili chiave. L'attuale composizione delle “Nazioni disunite del mondo” non è, e non rappresenta, tale tipo di Governance Globale efficace.

Ciò che avrebbe dovuto essere sviluppato nel corso degli ultimi  350 anni, doveva chiamarsi “Popoli Uniti del Mondo” e doveva essere caratterizzato da un "Buon Governo mondiale”, con una adeguata “Buona Architettura”, sia in senso politico e sia in senso psicologico.

Il Buon Governo mondiale avrebbe richiesto una corretta combinazione e sintesi di quello che sono ora chiamati “settore globale governativo o pubblico”, “settore globale della società civile” e “settore privato globale”, in modo che il conseguente “Settore Globale Collettivo” avrebbe potuto agire in modo concertato per risolvere i problemi dei "Beni Comuni Globali", in modo efficace e sostenibile.

La Buona Architettura richiederebbe lo sviluppo nel tempo di quello che oggi è genericamente chiamata “Identità Cosmopolita”. Ciò significa che i 7,1 miliardi di esseri umani che ormai popolano la terra ( e che sarebbero stati in numero certamente inferiore se il Buon Governo e la Buona Architettura fossero stati raggiunti in tempo e se l'Umanità si fosse presentata in tempo al suo appuntamento con la Storia ) dovrebbero avere, al di sopra di tutti gli altri elementi di identità locali e nazionali, un'identità personale saldamente cosmopolita e globale.

Le attuali identità sono invece basate su altre “variabili” che purtroppo tendono a rendere impossibile l'esecuzione della governance globale necessaria per affrontare le questioni e i problemi comuni globali e anche cogliere le opportunità comuni globali.

Le altre variabili sono quelle che vediamo operare da tempo e che dividono i “Popoli del mondo” cioè la nazionalità, le etnie, le tribù, le razze, le religioni, le sette, le ideologie politiche e economiche e le differenze politiche e socio- economiche – culturali, solo per citare alcuni dei principali "elementi di identità".

Negli ultimi 350 anni alcune di queste differenze attualmente esistenti avrebbero potuto essere conservate, altre cancellate e altre avrebbero potuto essere modificate o trasformate o riqualificate o combinate o fuse. Tutte avrebbero dovuto essere subordinate a una singola identità cosmopolita globale come “esseri umani”. Gli esseri umani, che peraltro sarebbe opportuno riconoscere come una sola specie, vivono sulla Terra e per sopravvivere hanno bisogno di vivere in armonia con tutte le altre specie viventi che si sono evolute insieme negli ultimi 3,5 miliardi anni, circa.

Ma l’Umanità ha perso questo appuntamento con la Storia. Di conseguenza non ha una governance globale efficace e legittimata da un'identità cosmopolita comune.

L’Umanità rimane irrimediabilmente divisa politicamente, economicamente, socialmente, culturalmente, istituzionalmente, psicologicamente e intellettualmente.

Sono stati costruiti molti meccanismi e Istituzioni per cercare di far fronte a tali “divisioni” ma nessuno di questi è stato finora in grado di affrontare il duro compito che spetta all'Umanità.
Ci sono, per esempio, le Nazioni Unite, sono stati stabiliti processi e meccanismi di tutti i tipi “intergovernativi” e per tutti i tipi di scopi (come la COP , il tavolo internazionale sul clima, che è solo uno di questi), sono stati firmati e sottoscritti Trattati internazionali, create Istituzioni economiche internazionali (come la Banca Mondiale, il FMI, l'OMC e diverse altre Banche di sviluppo regionale, e molto altro). Poi ci sono gli attuali centonovantasei Stati Sovrani e le loro istituzioni statali e globali, la società civile nazionale e quella locale, molto diversificata e un settore privato, locale, nazionale e globale altrettanto diversificato.

Quello che manca terribilmente, tuttavia, è il Buon Governo mondiale e una Identità psicologica cosmopolita comune. Queste due cose avrebbero potuto rafforzarsi reciprocamente in modo significativo, se almeno una delle due fosse esistita, o avesse iniziato a emergere sul serio.

Personalmente penso che, come risultato dell’aver perso il nostro appuntamento con la Storia, non saremo in grado di risolvere il problema del cambiamento climatico e non saremo in grado di risolvere i numerosi limiti ai problemi di crescita che abbiamo di fronte come società umana collettiva.

Cosa accadrà all'Umanità e alla biosfera del pianeta Terra?

Io di certo non lo so e non credo che nessun altro lo possa sapere. Ma una cosa è certa, saremmo stati più pronti a affrontare queste sfide se ci fossimo presentati in tempo al nostro appuntamento con la Storia.

Max Iacono (trad. Daniela Green)

Saturday, November 23, 2013

I soliti sciacalli negazionisti




Se volete sapere a chi si riferisce questo pezzetto, ecco il link.

(per quelli che gli fa fatica cliccare ecco una spiegazione: questo pezzetto è stato scritto da Giovanni Lannes che è un giornalista che ultimamente si è occupato delle cosiddette "scie chimiche", la cui origine attribuisce a un mostruoso complotto ordito da un'orrenda oligarchia occulta. In questo commento, se la prende con quelli che lo hanno criticato in proposito, tacciandoli di sciacalli, venduti, traditori, ecc., nonché minacciandoli di varie ritorsioni. Lo pubblichiamo qui come esempio di come il dibattito possa trascendere oltre ogni limite di civiltà e, in questo caso, anche di legalità)  

Thursday, November 21, 2013

Franco Battaglia perde decisamente colpi




In un commento sul "Giornale" a proposito del recente disastro in Sardegna, Franco Battaglia se la prende con gli ecologisti e dice di loro che


Questi falsi profeti ci hanno ripetuto per vent’anni che per proteggere la nostra casa in montagna dal peso della neve non bisogna costruire tetti spioventi ma bisogna spendere le nostre non infinite risorse per non far nevicare. Quando smetteremo di ascoltarli? Quando li isoleremo? Soprattutto, quando rendiamo fuorilegge i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche?


Boh?



h/t Roberto Rondoni - copianincollato da "greenstyle"

Poche idee, ma bacate




Terrorismo psicologico e bisogno di popolarità di un sedicente studioso



http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/21/disastri-ambientali-anche-il-ciclone-in-sardegna-e-colpa-del-riscaldamento-globale/785432/#comment-1132612635

La truffa ecoillogica




http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/21/disastri-ambientali-anche-il-ciclone-in-sardegna-e-colpa-del-riscaldamento-globale/785432/




                            Sardinia A.D. MMXIII



                     Quod erat demonstrandum







                                  Ancora una volta i flutti dell'ignavia sono piovuti abbondanti




                     Per chi vorticherà la prossima tromba d'aria, chi porterà lutto per inutili errori?




Marco sclarandis

Wednesday, November 20, 2013

L'alluvione in Sardegna attira gli avvoltoi




Scrive Rosario Marcianò dalla sua pagina Facebook:
Omicidio volontario e strage in Sardegna. Fenomeno artificiale. Si noti il cono con orgine sulle coste dell’Africa. Nessuna fonte anticiclonica sul Tirreno. Non a a caso il fenomeno indotto è stato chiamato “Cleopatra”. I meteorologi e le autorità preposte mentono!



h/t Mazzetta. Vale la pena di leggere il post intero per la lista di xxxzate dei complottisti che riporta.

Tuesday, November 19, 2013

Il salva-Italia: Matteo Renzi, il nuovo che avanza


a ll'egizzi tua!










                        Il ciclone Cleopatra















                                                    Il cambiamento climatico planetario, non esiste.
                                                         Sono gli antichi Egizi che litigano fra loro.
                                              Ed è sufficiente che una salma si rivolti in una piramide 
                                                 per spostare un ciclone verso una perduta Atlantide.



Marco Sclarandis

Friday, November 15, 2013

Premio speciale per il record di concentrazione di banalità

Commento ricevuto sul "Fatto Quotidiano"
(particolarmente bello è quando dice che, nell'Artico "I ghiacci sono aumentati di diverse decine di metri cubi! (!!))




Divoll79 rupert
I climi sulla Terra sono cambiati migliaia di volte, più o meno drasticamente, in milioni di anni. E i ricercatori del clima sono tutt'altro che unanimi sul global warming (miracolosamente divenuto "climate change" quando la realtà contraddiceva i dati presentati al pubblico). O per lo meno, sul fatto che sia tutta opera dell'uomo e non di normali cicli climatici del pianeta.

Le conclusioni sul riscaldamento dei cosidetti climatologi sarebbero state molto più credibili se (A) non vi fosse stato lo scandalo delle email scambiate tra alcuni di loro su come erano stati falsificati dei dati ; (B) se non ci fosse di mezzo la famosa Carbon Tax che fa guadagnare tantissimi soldi sempre ai soliti noti (che, guarda caso, sono anche quelli che sponsorizzano i suddetti climatologi); se l'amdamento del clima non contraddicesse clamorosamente i dati pronostocati, badare bene, secondo MODELLI e schemi, molto più che su un'osservazione rigorosa.

Inoltre, mentre la propaganda del riscaldamento ci dice che in alcune zone dell'Artico si sciolgono i ghiacci, tace sul fatto che in altri punti dello stesso Artico i ghiacci sono aumentati di diverse decine di metri cubi.

Al Gore ci diceva cinque anni fa che la neve sarebbe presto stata un ricordo del passato. Intanto, non ha mai nevicato tanto, perfino in zone in cui il clima era solitamente più mite, come negli ultimi 3-4 anni.

Thursday, November 14, 2013

1942 - comunicato dell'ARMIR: le nostre truppe continuano a ritirarsi vittoriosamente



http://www.repubblica.it/economia/2013/11/14/news/pil_italiano_terzo_trimestre_2013-70964790/?ref=HREC1-5

Monday, November 11, 2013

Hic et nunc sic et simpliciter

     Hayan
 H  a  y a n
H    y  a  n
 H  a  y a  n
     Hayan



Credo che questo tifone inizi la vera 
               
                         Dittatura dei Fatti

conclamata, rude, ineludibile e unica nel mutare il corso della civiltà umana.
Comincio a desiderare di vivere di meno ed immaginare di più.
La real TV mi sta annoiando ormai. A che scopo arrivare decrepiti su questa Terra per assistere alle opere della maggior applicazione della ingorda stupidità umana?
Ora chiunque può vedere quel gorgo immenso, come se fosse un angelo calato dalle cerchie celesti. Eppure, appare solo come una fatalità.
Non come la somma di umani fatti che aiutano il Fato a compiere la sua opera.

Marco Sclarandis

Saturday, November 9, 2013

Hic et nunc sic et simpliciter

Lettera ai Filippini

E' presto fatta la conta
D'ogni singolo colpo di maglio
Di ciascun giro di ruota
Di tutti è rimasta l'impronta
Sia di turbina phon o elettroventaglio
La somma è cifra ormai nota
E' un vento che smonta
Tifone che pare uno sbaglio
Uragano che l'animo svuota
Agitiamo la culla con onta
Al gemito replichiamo con raglio
Attendiamoci sberla su gota.

Marco Sclarandis

Friday, November 8, 2013

Germania batte Italia 4-3


Sara colpa dell'Euro? Di Angela Merkel? Di Mario Draghi? Di Berlusconi? O dei maledetti Krukki? Boh?

Super-Tifone Hayan



Probabilmente il tifone più grande e potente mai osservato.

http://climatecrocks.com/2013/11/08/typhoon-haiyan-is-this-a-cat-6-hypercane/

Thursday, November 7, 2013

Hic et nunc sic et simpliciter

Disse il moscerino alla farfalla
sei stata tu a provocare l'uragano
io veramente sguscio solo adesso
e nemmeno ho disteso le mie ali
sarei io allora il reo da condannare
io che d'acini in aceto andati vivo
no non tu posato sulla buccia
un tuo parente dentro un abitacolo
che attirato da una lacrima
d'un presidente di corporazione
in viaggio verso un summit importante
l'ha accecato e condotto al camposanto
lo conosco quel cugino morto in auto
ha lasciato contro il cofano famiglia
e contro parabrezza migliaia di fratelli
senti amico mio io vivo fino a domattina
e nemmeno balena vorrei essere
falena sono e mi basta e avanza
andiamocene di qua non vedi l'ombra
è nube di tornado e senza pietà procede
o vuoi domandarle di chi sia sicaria.

Marco Sclarandis

Wednesday, November 6, 2013

Hic et nunc sic et simpliciter

Ecco che cosa sapevamo fare nel Cinquecento,
risolvere finalmente l'equazione cubica generale 

e darne la soluzione in versi:

(ora siamo semianalfabeti di ritorno e sbraitiamo farinculo senza risolvere niente)

Quando che 'l cubo con le cose appresso
x3+px
Se agguaglia a qualche numero discreto
= q
Trovami dui altri, differenti in esso.
u-v = q
Dapoi terrai, questo per consueto,    
Che 'l loro produtto, sempre sia eguale
u·v =
Al terzo cubo delle cose netto,
(p/3)3
El residuo poi suo generale,
Delli lor lati cubi, ben sottratti
radcub(u) - radcub(v)
Varrà la tua cosa principale.
= x
In el secondo, de cotesti atti
Quando che 'l cubo, restasse lui solo
Tu osserverai quest'altri contratti,
Del numer farai due tal part'a volo,
Che l' una, in l'altra, si produca schietto,
El terzo cubo delle cose in stolo
Delle quali poi, per commun precetto,
Terrai li lati cubi, insieme gionti
El cotal somma, sarà il tuo concetto.

El terzo, poi de questi nostri conti
Se solve col secondo, se ben guardi
Che per natura son quasi congionti.
Questi trovai, et non con passi tardi

Nel mille cinquecent' e quattro e trenta;
Con fondamenti ben sald' e gagliardi
Nella Città dal mar 'intorno centa.

                                                Nicolò Tartaglia

 

Ringrazio: quipo.it/base5/poetico/tartagliac.htm dove trovate un testo originale.

Marco Sclarandis

Monday, November 4, 2013

Preparatevi a mangiare meduse








IL CASO
di ALICE GUSSONI

Mediterraneo, pesce verso la scomparsa
fra fermi inutili e miliardi gettati al vento

ROMA - I dati parlano chiaro: il 95% degli stock ittici del Mar Mediterraneo è a rischio, minacciato dal sovrasfruttamento e senza possibilità di recupero, a meno che nei prossimi 5 anni lo sforzo di pesca non diminuisca almeno del 45-50%. Ci si prepari quindi a mangiare meduse, perché sembra che solo quelle siano in aumento, mentre i pesci comunemente venduti al mercato, sogliole e merluzzi in primis, nelle reti sono sempre meno e di taglia sempre più piccola.



 http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/10/21/news/pezzo_principale_pesca-69068407/?ref=HREC1-2

Hic et nunc, sic et simpliciter.




L'ora sesta


Dall'ora sesta si fece buio su tutta la terra fino all'ora nona.
Matteo, 27,45

E’ in atto la sesta grande estinzione planetaria.




Non lo dico io, che, non ho titoli per pontificare.

Ma chi da decenni studia la biosfera.

Edward Osborne Wilson, tanto per citarne uno.




Solo che in cima alla lista delle specie estinguentisi, ci siamo noi.




Non sembra perché siamo in aumento.

L’ultimo prima del tracollo.



Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non v’è certezza.



canti carnacialeschi



Lorenzo detto il Magnifico.



Appartenente alla dinastia dei Medici,

nato a Firenze il primo gennaio 1449 e ivi morto il nove Aprile 1492

è stato un politico, scrittore, poeta,mecenate, umanista italiano.

Signore di Firenze dal 1469 alla morte, membro dell’Accademia neoplatonica, 
Lorenzo fu uno statista ed intellettuale tra i più rilevanti del Rinascimento.

Marco sclarandis