Wednesday, January 30, 2013
Se avessi vent'anni
Come vorrei avere vent’anni
fasciarmi i fianchi il dorso e l’addome
di trinitrotoluolo e pulsante per l’accensione
m’immagino l’incommensurabile istante
durante il quale si dice
trascorra
la vita fotogramma per fotogramma
ma non vorrei in quel momento distrarmi
ma godermi la scena presente
centesimo per centesimo d’ogni secondo
e potendo farlo da plurimi punti di sguardo
vedermi come un Sansone nel Tempio
gremito di filistei tumultuosi ed untuosi
diventare un piccolo sole
che arde carne ed acceca pupille
che sventra ingozzate budelle
che spacca ossa da mollezze marcite
che trancia dita avvinghiate a pecunio
che strappa capelli di seduzione triviale
che rende corpi dimentichi d’anima
letame da sparpagliare nei boschi
indegno pure di finire nell’orto
ne ho fatti venti ne ho fatti quaranta
il terzo quinto del secolo avanza
ma se avessi vent’anni di nuovo
Eva i tuoi fianchi le tue mani il tuo ventre
vorrei fossero l’onda frangente
sul mio fragile corpo d’Adamo.
Tuesday, January 29, 2013
Ustica, missili e Tavole
Avete letto bene: Ustica missili e tavole.
Non ostriche, Messico e nuvole.
....continua spiegando che ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo», e conclude: «Non è che quello che c’è sotto il tavolo tu lo devi spiegare tutti i giorni. Ci sono delle cose che non possono e non devono avere delle risposte».
Questa frase, tratta da un articolo comparso oggi su LA STAMPA a proposito di Ustica e presente in un filmato che potete vedere su You Tube è un perfetto aforisma multiuso.In fondo trovate il link.
Ancora più versatile di un coltellino svizzero.
Al posto dei puntini ci dovrebbe essere un nome e cognome, ma per carità di Patria e perchè "accà nisciun è fess"
mettiamo solo un indizio che chi non ha perso la memoria può adoperare per trovare l'identità del personaggio.
L'"Unto" delle discoteche, dei roboanti anni ottanta ovviamente.
Da non confondersi con un altro ben più celebre "Unto" che però frequenta tutt'ora e più che mai obsoleti tubi catodici e più contemporaneee fototavolette LCD TFT
«Ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo»........................
Ora trasferiamo l'aforisma nell'ambito delle faccende ambientali.
A scelta.
Da Taranto a Malagrotta, da Bussi sul Tirino a Bhopal all'Alberta, che non è una squinzia, cioè una teenager, cioè una ragazza, bensì un territorio canadese dove sventuratamente si trovano milioni di tonnellate di sabbie bituminose.
«Ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo», e conclude:
(Mi sovviene una celeberrima frase Scespiriana "Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia, Orazio").
«Non è che quello che c’è sotto il tavolo tu lo devi spiegare tutti i giorni. Ci sono delle cose che non possono e non devono avere delle risposte»
Te lo spiega poi un pittoresco carcinoma al fegato o un mesotelioma al polmone, ma con una calma della durata di anni, per non allarmarti inutilmente.
Più penso al soprannome che diede Martin Rees a questo secolo e a quello che diede Eric J. Hobsbawm a quello passato, più mi stupisco che i Maya non abbiano specificato che di "GIORNO DEL GIUDIZIO" si doveva intendere e non solo fine di un grandioso ciclo temporale.
Secolo breve, quello passato, secolo finale questo che sta nelle nostre mani come sabbia stretta in collo di clessidra.
Vado a dare un'occhiata sotto il tavolo.
Ciao!
Marco Sclarandis
Per i più curiosi:
http://www.lastampa.it/2013/01/29/cultura/opinioni/editoriali/giustizia-a-tentoni-Idy271NryAYow5pPUfdwTP/pagina.html
Non ostriche, Messico e nuvole.
....continua spiegando che ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo», e conclude: «Non è che quello che c’è sotto il tavolo tu lo devi spiegare tutti i giorni. Ci sono delle cose che non possono e non devono avere delle risposte».
Questa frase, tratta da un articolo comparso oggi su LA STAMPA a proposito di Ustica e presente in un filmato che potete vedere su You Tube è un perfetto aforisma multiuso.In fondo trovate il link.
Ancora più versatile di un coltellino svizzero.
Al posto dei puntini ci dovrebbe essere un nome e cognome, ma per carità di Patria e perchè "accà nisciun è fess"
mettiamo solo un indizio che chi non ha perso la memoria può adoperare per trovare l'identità del personaggio.
L'"Unto" delle discoteche, dei roboanti anni ottanta ovviamente.
Da non confondersi con un altro ben più celebre "Unto" che però frequenta tutt'ora e più che mai obsoleti tubi catodici e più contemporaneee fototavolette LCD TFT
«Ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo»........................
Ora trasferiamo l'aforisma nell'ambito delle faccende ambientali.
A scelta.
Da Taranto a Malagrotta, da Bussi sul Tirino a Bhopal all'Alberta, che non è una squinzia, cioè una teenager, cioè una ragazza, bensì un territorio canadese dove sventuratamente si trovano milioni di tonnellate di sabbie bituminose.
«Ci sono cose che stanno «sopra il tavolo» e altre che stanno «sotto il tavolo», e conclude:
(Mi sovviene una celeberrima frase Scespiriana "Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia, Orazio").
«Non è che quello che c’è sotto il tavolo tu lo devi spiegare tutti i giorni. Ci sono delle cose che non possono e non devono avere delle risposte»
Te lo spiega poi un pittoresco carcinoma al fegato o un mesotelioma al polmone, ma con una calma della durata di anni, per non allarmarti inutilmente.
Più penso al soprannome che diede Martin Rees a questo secolo e a quello che diede Eric J. Hobsbawm a quello passato, più mi stupisco che i Maya non abbiano specificato che di "GIORNO DEL GIUDIZIO" si doveva intendere e non solo fine di un grandioso ciclo temporale.
Secolo breve, quello passato, secolo finale questo che sta nelle nostre mani come sabbia stretta in collo di clessidra.
Vado a dare un'occhiata sotto il tavolo.
Ciao!
Marco Sclarandis
Per i più curiosi:
http://www.lastampa.it/2013/01/29/cultura/opinioni/editoriali/giustizia-a-tentoni-Idy271NryAYow5pPUfdwTP/pagina.html
Monday, January 28, 2013
17.000.000.000 92 2.000
Uno degli aspetti più terrificanti della Natura è la quantità smisurata di vittime sacrificali che impiega per perpetuare ogni singola specie.
Basti pensare ai miliardi di invertebrati che vengono al mondo solo per essere pranzo, cena o colazione di qualche altra vittima che condivide con essi una sorte simile, anche se appena più differita.Senza nemmeno riuscire a procreare.
Questo solo fatto ci dovrebbe far riflettere su quanto debba essere diversa dalla nostra, la coscienza d'un gamberetto o di una mosca .Proprio ora un minuscolo moscerino, attratto dal lucore azzurrognolo del video, s'è messo a ronzare tra una riga e l'altra di questo scritto.Se n'è già volato via.
Non credo che sia stato per il significato terrificante ma ignoto, per lui, della frase iniziale.
In Natura i pensionati sono una rarità assoluta.
Forse sarà per questo motivo che pure noi umani in tutta la nostra storia lunga centinaia di millenni,
siamo riusciti a darci l'istituto della pensione di massa da solo più di un secolo.E potrebbe sparire prima della fine di quello corrente.
Questi pensieri, appena esposti, mi sono serviti per introdurre una domanda che rivolgo al lettore di questo blog:
Secondo te, quali sono i numeri che sono fondamentali per orientarsi in questo labirinto, anzi meglio (o peggio) ginepraio ardente che è diventato il pianeta Terra?
Lasciamo stare quelli delle lotterie.
In Natura esistono numeri e numeri fondamentali, da quelli delle masse delle particelle elementari, a quelli delle distanze astronomiche, passando per quelli delle strutture genomiche.
Ma, non sono numeri che coinvolgono e interessano direttamente la maggior parte delle persose che vivono sbarcando un lunario.
Eppure, se la gente prestasse un minimo d'attenzione a queste tre cifre gli si spalancherebbe un nuovo mondo davanti agli occhi: 17.000.000.000 92 2000.
A te lettore l'onere e l'onore d'interpretare il loro significato.
Non c'è niente d'esoterico.
O di trascendentale.
Al contrario è tutto molto terreno, prosaico e materiale.
Ma come nodi d'una rete numerica universale, queste trecifre sono collegate ad altre cifre, alcune di queste rappresentate dall'insieme degli interi che vanno da uno a trentaseimilacinquecentoventicinque.
Con poche ma esistenti eccezioni che superano questa cifra.
Un aiuto.
Una straordinaria Rita indossò con fierezza e grazia una di queste eccezioni.
Marco Sclarandis
Uno degli aspetti più terrificanti della Natura è la quantità smisurata di vittime sacrificali che impiega per perpetuare ogni singola specie.
Basti pensare ai miliardi di invertebrati che vengono al mondo solo per essere pranzo, cena o colazione di qualche altra vittima che condivide con essi una sorte simile, anche se appena più differita.Senza nemmeno riuscire a procreare.
Questo solo fatto ci dovrebbe far riflettere su quanto debba essere diversa dalla nostra, la coscienza d'un gamberetto o di una mosca .Proprio ora un minuscolo moscerino, attratto dal lucore azzurrognolo del video, s'è messo a ronzare tra una riga e l'altra di questo scritto.Se n'è già volato via.
Non credo che sia stato per il significato terrificante ma ignoto, per lui, della frase iniziale.
In Natura i pensionati sono una rarità assoluta.
Forse sarà per questo motivo che pure noi umani in tutta la nostra storia lunga centinaia di millenni,
siamo riusciti a darci l'istituto della pensione di massa da solo più di un secolo.E potrebbe sparire prima della fine di quello corrente.
Questi pensieri, appena esposti, mi sono serviti per introdurre una domanda che rivolgo al lettore di questo blog:
Secondo te, quali sono i numeri che sono fondamentali per orientarsi in questo labirinto, anzi meglio (o peggio) ginepraio ardente che è diventato il pianeta Terra?
Lasciamo stare quelli delle lotterie.
In Natura esistono numeri e numeri fondamentali, da quelli delle masse delle particelle elementari, a quelli delle distanze astronomiche, passando per quelli delle strutture genomiche.
Ma, non sono numeri che coinvolgono e interessano direttamente la maggior parte delle persose che vivono sbarcando un lunario.
Eppure, se la gente prestasse un minimo d'attenzione a queste tre cifre gli si spalancherebbe un nuovo mondo davanti agli occhi: 17.000.000.000 92 2000.
A te lettore l'onere e l'onore d'interpretare il loro significato.
Non c'è niente d'esoterico.
O di trascendentale.
Al contrario è tutto molto terreno, prosaico e materiale.
Ma come nodi d'una rete numerica universale, queste trecifre sono collegate ad altre cifre, alcune di queste rappresentate dall'insieme degli interi che vanno da uno a trentaseimilacinquecentoventicinque.
Con poche ma esistenti eccezioni che superano questa cifra.
Un aiuto.
Una straordinaria Rita indossò con fierezza e grazia una di queste eccezioni.
Marco Sclarandis
Friday, January 25, 2013
La teoria della resilienza di Holling
Certe cose, alle volte, non sono poi troppo difficili da spiegare
La patologia del management delle risorse naturali secondo Holling
L'idea di Minsky che la stabilità genera instabilità è un tema importante in ecologia. La "Patologia del management delle risorse naturali è descritta come segue da Holling and Meffe :
“Quando si riduce il dominio di variazioni naturali in un sistema, il sistema perde resilienza.”
Holling’s “Pathology of Natural Resource Management”
Minsky’s idea that stability breeds instability is an important theme in the field of ecology. The “Pathology of Natural Resource Management” is described by Holling and Meffe as follows:
“when the range of natural variation in a system is reduced, the system loses resilience.”
Wednesday, January 23, 2013
Dedicato a quelli che non sono nessuno
Dedicato ai nessuno
I nessuno: i figli di nessuno I buoni a niente
Quelli che non parlano lingue, ma solo dialetti
Quelli che non hanno una religione, ma soltanto superstizioni
Quelli che non sono artisti, ma solo artigiani
Quelli che nonfanno cultura, ma solo folklore
Quelli che non sono esseri umani, ma risorse umane
Quelli che non hanno un volto, ma soltanto braccia
Quelli che non hanno un nome, ma soltanto un numero
Quelli che non appaiono nella storia universale, ma soltanto nella stampa locale
I nessuno che valgono meno della pallottola che li uccide
h/t kelebek
Thursday, January 17, 2013
Ma queste cose, le facciamo apposta per farci del male?
David Horton dice le cose come stanno.
Sembra quasi che lo facciamo apposta per scassare il pianeta
*The more the oceans are ruined the more fish we catch.
*The more frequent and disastrous are marine oil spills the more rapid the development of offshore oil drilling.
*The more the forests are degraded the more clearing, logging, shooting, grazing we introduce.
*The more the Great Barrier Reef begins to collapse the more shipping we send through it.
*The more species head towards extinction, the more habitat destruction, hunting, poaching.
*The more concern about pests and weeds the more introductions of GMO.
*The less farmland available the more mining is approved in it.
*The more cancer rates rise the more carcinogenic chemicals we pump into our homes, air, food.
*As energy use strangles the planet more and more energy guzzling devices are invented and sold.
*The more the rivers dry up the more the irrigators take from them.
*The more fire damages the environment the more it is introduced into the environment.
*The more the world drowns in waste the more plastic crap is produced and wrapped in excessive packaging.
*The more obvious the dangers of nuclear power become the louder the cries for its greater use.
*The greater the need for environmental protection and regulation the faster the removal of existing protections.
*The clearer the coming planetary catastrophe the greater the refusal to accept the evidence for it.
It’s almost as if we were hell-bent on wrecking the joint.
Cambiare tutto perché tutto cambi
di David Horton
- Più CO2 c'è nell'aria, più estraiamo carbone, petrolio e gas.
- Più distruggiamo gli oceani, più pesce cerchiamo di pescare
- Più sono frequenti e disastrose le perdite di petrolio nel mare, più velocemente cerchiamo di sviluppare le trivellazioni offshore.
- Più si degradano le foreste, più introduciamo riduzioni, tagli, caccia e pascolo
- Più si vede che la grande barriera corallina comincia a collassare, più ci facciamo passare le navi attraverso.
- Più specie si dirigono verso l'estinzione, più c'è distruzione dell'habitat, caccia e bracconaggio.
- Più ci preoccupiamo di insetti e erbe infestanti, più introduciamo gil OGM.
- Meno c'è di terreno coltivabile, più ci autorizziamo miniere sopra.
- Più aumenta la diffusione del cancro, più pompiamo sostanze carcinogeniche nelle nostre case, nella nostra aria, e nel nostro cibo..
- Via via che il problema dell'energia ci strangola sempre di più, inventiamo e vendiamo sempre più aggeggi energivori.
- Più i fiumi si disseccano, più acqua destiniamo all'irrigazione.
- Più gli incendi danneggiano l'ambiente, più crescono le cause che li generano.
- Più il mondo è invaso dai rifiuti, più schifezze in plastica sono prodotte e incartate con imballaggi eccessivi.
- Più i rischi dell'energia nucleare appaiono chiari, più forti le grida per usarne di più.
- Più cresce la necessità di leggi per la protezione dell'ambiente, più rapidamente quelle esistenti vengono eliminate.
- Più chiara diventa l'evidenza per l'imminente catastrofe planetaria, maggiore diventa il rifiuto di accettare l'evidenza.
Sembra quasi che lo facciamo apposta per scassare il pianeta
Plus ca change, plus ca change
by David Horton
* The more CO2 in the air the more coal, oil, gas we dig and drill.*The more the oceans are ruined the more fish we catch.
*The more frequent and disastrous are marine oil spills the more rapid the development of offshore oil drilling.
*The more the forests are degraded the more clearing, logging, shooting, grazing we introduce.
*The more the Great Barrier Reef begins to collapse the more shipping we send through it.
*The more species head towards extinction, the more habitat destruction, hunting, poaching.
*The more concern about pests and weeds the more introductions of GMO.
*The less farmland available the more mining is approved in it.
*The more cancer rates rise the more carcinogenic chemicals we pump into our homes, air, food.
*As energy use strangles the planet more and more energy guzzling devices are invented and sold.
*The more the rivers dry up the more the irrigators take from them.
*The more fire damages the environment the more it is introduced into the environment.
*The more the world drowns in waste the more plastic crap is produced and wrapped in excessive packaging.
*The more obvious the dangers of nuclear power become the louder the cries for its greater use.
*The greater the need for environmental protection and regulation the faster the removal of existing protections.
*The clearer the coming planetary catastrophe the greater the refusal to accept the evidence for it.
It’s almost as if we were hell-bent on wrecking the joint.
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