Friday, January 25, 2013

La teoria della resilienza di Holling



La patologia del management delle risorse naturali secondo Holling

L'idea di Minsky che la stabilità genera instabilità è un tema importante in ecologia. La "Patologia del management delle risorse naturali è descritta come segue da  Holling and Meffe :

“Quando si riduce il dominio di variazioni naturali in un sistema, il sistema perde resilienza.”




Holling’s “Pathology of Natural Resource Management”

Minsky’s idea that stability breeds instability is an important theme in the field of ecology. The “Pathology of Natural Resource Management” is described by Holling and Meffe as follows:

“when the range of natural variation in a system is reduced, the system loses resilience.”

4 comments:

  1. Se il giunco si piega l'onda passa.
    Al contrario, chi non si piega si spezza.
    Ovviamente, ma non troppo ovviamente,
    è un piegarsi diverso dal sottomettersi.
    Diciamo che è una rigida flessibilità.
    Ovvero la resilienza.

    SPASSO

    Sempre Possasi Ancora Scherzare Senza Ostacoli

    Marco Sclarandis

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  2. Gli esseri umani sono invidiati dagli Dei, poiché gli umani si trovano a metà strada tra Terra e Cielo e possono godere dei benefici d’entrambi i regni. Posseggono un intelletto in grado di sfiorar stelle e galassie, ma hanno anche uno stomaco dall'indole selvaggia e primordiale, un fuoco che sa di vita libera e pulsante. Guai però a quegli umani che si credano Dei oppure animali: il loro comportamento sarà per essi (e chi gli è appresso) il peggiore degli inferni. Peggio ancora per quegli sciocchi che credono d'esser immortali e potenti come Dei e feroci ed inconsapevoli come belve. A questi sciocchi spetterà il peggio in assoluto: il consumismo prima e l’estinzione poi, ossia la disperazione camuffata da gioia ed incalzata da una precoce morte. Sia chiaro, l’Universo e gli Dei non odiano la stupidità, ma, nel lungo periodo, non la tollerano. Semplicemente la stupidità non è né una virtù, né una dote che possa aumentare le probabilità di sopravvivenza. Pensare che l’Universo o gli Dei possano far un’eccezione per noi soltanto è da stupidi, o, se preferite, da consumisti in procinto d’estinguersi. La resilienza può sembrare la più materiale delle doti, ma include in sé spiritualità, intelligenza, bellezza, moderazione e rispetto.

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  4. La conclusione e' chiarissima. Troppa gente che consuma troppo.
    (Basterebbe implementarla) Il problema non e' come meglio gestire le
    risorse o gli ecosistemi, ma come gestire noi stessi. (i nostri numeri
    e la nostra quantita di consumi). Se lo si fa', gli ecosistemi e le risorse
    sono piu che capaci di badare a se stessi. E se non lo si fa, non esistono
    vie d'uscita. E quindi (nell'ultimo paragrafo) cambiare politiche ed istituzioni immediatamente.

    "Rather than pursuing short-term gain through command
    and control, effective natural resource management that
    promotes long-term system viability must be based on an
    understanding of the key processes that structure and
    drive ecosystems, and on acceptance of both the natural
    ranges of ecosystem variation and the constraints of that
    variation for long-term success and sustainability.

    This is especially urgent when the growth of the human population
    and its consumption of resources is added to the
    picture, as it always must be (Meffe et al. 1993). Despite
    our penchant to control so many systems through command-
    and-control techniques, with a few conspicuous
    exceptions the underlying problem of population growth
    is often ignored. Ironically, our attempts at command
    and control are usually directed at complex, poorly understood,
    and nonlinear natural systems, rather than at
    the fundamental source of the problem-human population
    growth and consumption-where control is viable,
    reasonable, and could be effective.

    A rapidly increasing human population and increasing consumption is resulting
    in greater demands on and competition for dwindling
    and increasingly damaged natural resources. The
    resource problems we encounter today can only multiply
    as the human population grows, which means that
    the errors of command and control will be compounded,
    which will only lead to calls for more command and
    control by those who do not fundamentally understand
    the pathology outlined herein.

    This highlights the urgency of quickly changing our fundamental approaches
    to natural resource management and developing solutions
    and appropriate models of management behavior
    while time and resources still permit.

    ……… We must also modify our institutions and policies to recognize the pathology
    described herein and to root out similar pathologies in
    institutional and policy behaviors. To ignore this is to
    perpeturate the pathology of natural resource management
    and place ecosystems and humanity at great risk.

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