Lo scienziato olandese Mark Post e' partito da cellule
staminali prelevate da un manzo, le ha fatte crescere in un liquido di
coltura (di origine animale) fino a che sono diventate tessuto
muscolare.
Thursday, December 12, 2013
Problema alimentare? Ma quale problema alimentare???
Wednesday, December 11, 2013
Eppure anche qualche scura pietra rifulge talvolta
Qualcosa succede
in questo mondo di pietre
scagliate in millenni da mani
che han fatto di salme saponi
qualche urlo si spegne
per lasciare brace covata
da cenere ansiosa di farsi letame
goccia di buia grotta pendente
ha eretto colonne di sacro tornite
ma luce di torce a fedeli
infine le ha fatte conoscere
che siano flutti fangosi
fumi venefici astiosi ricordi
macerie scansate pure da ortiche
è in atto un processo per metterli
di fronte a sovrumano giudizio
saremo secondini di questi
serviremo ranci in galere
certi che finite le pene
godremo anni restanti di vita
liberi di volare fulgenti
come meteore in cieli.
Marco Sclarandis
Monday, December 9, 2013
La Formula di Mandela
Una delle più grandi personalità della storia
contemporanea è appena morto. Ho cercato di capire quello che era alla radice
della sua grandezza e del suo successo, e così, sebbene in modo assai
semplificato e riduttivo, ho pensato che potrei condividere le mie opinioni e
pareri con altre persone tramite questo post.
Mandela è nato in un particolare momento storico e
soprattutto in un luogo particolare, e in un particolare contesto. Ha dovuto
affrontare una situazione sociale estremamente ingiusta, profondamente e
storicamente radicata, supportata, esplicitamente o tacitamente, da molte delle
grandi potenze mondiali. L’apartheid e il regime dell’apartheid.
In un primo momento Mandela pensò che l'approccio
migliore, per rovesciare tale regime e stabilire una forma più equa e giusta di
governo, nonché arrivare a una società più giusta, fosse quello di usare le
idee e i metodi di Gandhi.
Ma, dopo qualche tempo, si rese conto che l’organizzazione,
la disciplina e la lotta armata sarebbero stati anche necessari, pur cercando
di non abbandonare le idee e le pratiche di Gandhi.
Capitarono moltissimi eventi e lui stesso finì in carcere
per ventisette anni. Non perse mai la speranza e fornì un esempio costante per
i suoi compagni politici e per gli altri detenuti. Anche le guardie carcerarie
lo tenevano in grande considerazione. Alla fine, le migliori intelligenze del
regime dell'apartheid si resero conto che era nel loro stesso interesse
rilasciare Mandela, e stabilire una democrazia in Sudafrica, sia per i bianchi
e sia per i neri che avrebbero potuto finalmente votare e partecipare.
L'alternativa sarebbe stata probabilmente (prima o poi) un bagno di sangue e il
crollo del regime.
Ma, come unire il Paese e i diversi tipi di cittadini e
interessi al suo interno, dopo tanta ingiustizia e brutalità, dopo
l'oppressione che aveva perdurato per così tanti decenni?
Qual è la logica del Mandato di Mandela, definito dai
Principi di "Verità, Giustizia e Riconciliazione", e quali risultati
desiderati è riuscito a creare, istituire e sostenere?
Per capire questo, si deve tornare a ritroso nel tempo.
Se si vogliono ottenere risultati positivi per la Società (e la politica,
l’economia, la cultura e le Istituzioni) nonché arrivare a un Futuro migliore,
in cui le persone siano più unite, si deve attivare un qualche tipo di processo
di Riconciliazione che porti a una maggiore unità nazionale. Per raggiungere
tale Riconciliazione ci deve essere un qualche tipo di GIUSTIZIA, e non si può
avere Giustizia senza prima conoscere, esporre dettagliatamente nonché
attestare ciò che è stata e ciò che è la VERITÀ e i suoi perché. Sostenere la
Verità, sia per quanto riguarda i fatti e i metodi utilizzati (in termini
generali e specifici) e sia per tutte le forme di oppressione, brutalità,
ingiustizia e crimini commessi.
La Giustizia non deve necessariamente
significare solo “rappresaglia, e così la “riconciliazione” non significa solo
"perdonare e dimenticare". Ottenere tale FORMULA significava arrivare
a un equilibrio ottimale, assai importante. E l’IMPORTANTE era il Futuro non il
Passato, anche se non ci può essere un buon Futuro se una società non ha
pienamente fatto i conti con il proprio Passato. Questa Formula è stata non
solo capita da Mandela ma soprattutto applicata, avendo lui inventato un metodo
per raggiungerla.
Mandela ha quindi mobilitato e “distribuito” le sue
caratteristiche personali, che ha poi ulteriormente sviluppato e migliorato nel
tempo, nel corso dei molti anni della sua lotta e in varie situazioni e ruoli.
Queste caratteristiche sono le seguenti:
- Il coraggio, l'integrità e
la preoccupazione per il benessere pratico di tutte le persone;
- Una visione dove intravedeva
che le cose avrebbero potuto e dovuto cambiare, ma che serviva tempo e
quindi richiedeva il mantenimento della rotta per moltissimi anni;
- Una strategia flessibile e
pratica, ovvero un insieme di strategie complementari e variabili nel
tempo per realizzare tale visione;
- La capacità di leggere il
momento storico in modo corretto e “cogliere l’attimo” per mettere in atto
le tattiche appropriate e raggiungere le strategie prescelte.
- La capacità di riconoscere e
ammettere i propri errori, e correggerli in modo continuo;
- La capacità di articolare i
propri pensieri e visioni, sia assieme ai compagni dell'ANC sia con il
grande pubblico sudafricano e le masse popolari, nonché la capacità di
convincerli, e, allo stesso tempo, sempre a ascoltare gli altri e le loro
opinioni;
- Un forte senso di
pragmatismo e la capacità di arrivare a compromessi, dove e quando necessario,
senza perdere di vista gli obiettivi e i principi fondamentali
determinati. La volontà di lavorare con i propri nemici in partnership per
realizzare una società migliore;
- La capacità, la volontà e il
desiderio di vedere oltre se stesso e i propri bisogni o interessi
personali o alla situazione particolare, tenendo sempre presenti le
esigenze e il benessere del popolo;
- Una convinzione che i leader
devono dare l’esempio. Questo pensiero, oltre alle sue caratteristiche
personali già menzionate, lo portarono a decidere di fare solo un mandato
presidenziale. Lui comprese che la lotta era un processo lungo dove i
leader e le altre persone dovevano assolutamente essere coinvolti. Capì
che rovesciare il regime dell'apartheid e sostituirlo con qualcosa di migliore
era solo l'inizio di una lotta ancora più lunga per portare vera
giustizia, pari diritti, equità e prosperità per tutto il popolo del Sud
Africa;
- Capì che l'unità e la
creazione di una società equa e giusta in Sud Africa erano anche
strettamente legate alla creazione di una Umanità Unita in tutto il
Mondo., non solo il resto dell'Africa, ma in tutti gli altri Continenti.
Rimase quindi un forte sostenitore dei diritti umani, della Giustizia,
della Verità e dell’Uguaglianza in tutto il Mondo, non solo nel “suo”
Paese. Aveva una VERA IDENTITÀ COSMOPOLITA e una visione completa del
Mondo.
Come si può riassumere il tutto in modo ancora più
sintetico?
Con la frase che segue:
Integrità indiscutibile, coraggio, altruismo, mettere le
persone al primo posto, guidare con l’esempio, avere una visione ampia e
strategie flessibili, mantenendo un forte pragmatismo, riconoscendo i propri
errori e rettificandoli, ascoltando gli altri, lavorando con i propri nemici, e
con un incessante impegno per la Verità, la Giustizia e i Diritti Umani in
tutto il Mondo, passando sopra le divisioni e le meschinità e, soprattutto,
mantenendo la rotta, senza mollare mai, senza avere pretese particolari, e
relazionandosi con persone di ogni età e provenienza e identità. Un “livello
alto”? Si, ma Mandela era qualcosa di più.
Quanto appena esposto è il modo in cui, personalmente, ho
“capito” Mandela, ciò che ha fatto e ciò che ha rappresentato. Io non sono
affatto un esperto della vita di Mandela o del Sud Africa. Sono solo un
osservatore, e un profondo ammiratore tra milioni di altri, e sono anche certo
che il mio elogio a lui non avrebbe importato, come quello di chiunque altro.
GRAZIE MR. MANDELA per quello che hai fatto per il Sud
Africa, per l'Africa, per il Mondo intero e per quello che hai insegnato, a me
personalmente, attraverso la tua vita e il tuo esempio. Se fossi riuscito a
capire e imparare solo il 10% di quello che hai mostrato al Mondo, sicuramente
sarei diventato un uomo migliore. Il tuo esempio continuerà a brillare per me nella
giusta direzione.
Per chi fosse interessato a approfondire, leggendo,
recenti e ulteriori opinioni e pareri sulla vita di Mandela e la sua eredità,
consiglio di leggere uno o più dei seguenti articoli –tutti ottimi- (in inglese),
qui, qui, qui, qui e qui , consiglio anche un altro video di YouTube qui, nonché di visualizzare il
trailer del prossimo film in uscita nel 2014 sulla vita di Mandela e basato
sulla sua autobiografia, qui. È stato durante la prima di questo film a Londra
il 5 dicembre scorso che la figlia di Mandela, Zindzi, ebbe a sapere della morte
del padre.
Max Iacono (trad. Daniela Green)
Max Iacono (trad. Daniela Green)
Friday, December 6, 2013
Pensaci da una più vasta Africa
Pensaci da una più vasta Africa
ora che pure tu manchi
da questa landa monca e lasci
noi a vedercela con le immense cave
e di scarti artificiali monti
molti di noi si sentono più soli
ma pochi tra questi davvero abbandonati
adesso chi ti potrà recludere
dietro mura minacce e grate
chi se mai non gli fossi grato
segregato cercherà di farti
oggi velati cirri scorrono in me veloci
malinconia mi ferma e mi zittisce
vorrei averti seguito subito
ma qui non posso deludere compagni
agli antipodi o in vicoli vicini resistenti
già domani potranno arrivare nembocumuli
o raggi tiepidi invernali
notizie di probabili cruente primavere
forse sentori d'imminenti riabilitazioni
ma tu di te hai inchiostrato vite
noi del tuo nome siamo fieri
Mandela Madiba d'esserci macchiati.
Marco Sclarandis
ora che pure tu manchi
da questa landa monca e lasci
noi a vedercela con le immense cave
e di scarti artificiali monti
molti di noi si sentono più soli
ma pochi tra questi davvero abbandonati
adesso chi ti potrà recludere
dietro mura minacce e grate
chi se mai non gli fossi grato
segregato cercherà di farti
oggi velati cirri scorrono in me veloci
malinconia mi ferma e mi zittisce
vorrei averti seguito subito
ma qui non posso deludere compagni
agli antipodi o in vicoli vicini resistenti
già domani potranno arrivare nembocumuli
o raggi tiepidi invernali
notizie di probabili cruente primavere
forse sentori d'imminenti riabilitazioni
ma tu di te hai inchiostrato vite
noi del tuo nome siamo fieri
Mandela Madiba d'esserci macchiati.
Marco Sclarandis
Thursday, December 5, 2013
I Sette Superpoteri Globali
Si
definiscono così i Sette Principali Poteri Globali ovvero Strutture Complesse
politico-economiche, che incidono pesantemente nello sviluppo della società
umana, e attualmente impediscono seri provvedimenti sia sui Cambiamenti
Climatici e sia sulle questioni e problemi derivanti dai limiti fisici di un
pianeta finito, e, allo stesso tempo, sono coloro che stanno creando numerosi
problemi aggiuntivi a quelli gravi già esistenti.
Queste
Strutture Complesse sono state catalogate in un numero di sette tipologie e
sono ciò che determina le politiche e i risultati economici negli Stati Uniti e
nelle altre “Democrazie Occidentali”; in modo lievemente diverso, tali
Strutture si ritrovano in Paesi come la Russia e la Cina e gli altri cosiddetti
“Paesi emergenti”. Rimane da capire come mai si possa definire la Cina un
“Paese emergente” visto che ha una Storia di oltre 5000 anni.
Le sette tipologie di Strutture Complesse Globali
sono le seguenti:
Come si può identificare una “Struttura Complessa” e che significato ha la parola “complessa”?
- Il Potere Militare e Industriale, abbastanza noto da parecchio tempo, da quando il presidente americano Eisenhower mise in guardia le democrazie dai pericoli provenienti da esso;
- Il Potere legato alla produzione e distribuzione dei combustibili fossili, vale a dire i cosiddetti “Big Oil” e “Big Coal”;
- Il Potere Bancario e Finanziario, come Wall Street, la City di Londra e le grandi banche d'investimento, come a esempio la Goldman Sachs, la JP Morgan Chase, la Deutsche Bank e altre;
- Il Potere dell’Industria Agroalimentare con il collegato Potere Medico e Farmaceutico, come a esempio Cargill, Nestlé, Monsanto, ConAgra, Archer Daniels Midland, Johnson & Johnson, Pfizer, Merck & Co., Eli Lilly e tante altre aziende di altri Paesi occidentali. Queste due Strutture potrebbero anche essere separate, ma sono state poste insieme come un'unica Struttura Complessa, perché sono due facce della stessa medaglia, vale a dire alla faccia della nutrizione umana corrisponde la faccia della salute. Per dirla “ironicamente”, se si mangia male e si segue il tipo sbagliato di dieta e di nutrizione, anche mangiando cibi spazzatura, ci si ammala e quindi ci si cura con una pletora di farmaci, per lo più inutili e pericolosi. Questo tipo di fenomeno si verifica non solo a livello individuale, ma anche a livello sociale e collettivo;
- Il Potere della “Sicurezza” Nazionale, la NSA e il resto della cosiddetta comunità di intelligence;
- Il Potere Ideologico Mainstream, ovvero i Media mainstream, Madison Avenue, parti delle Università, Hollywood e una serie di altre componenti simili;
- Altri Poteri corrispondenti a altre importanti industrie e settori di diversi Paesi, quali, per esempio, l'industria del tabacco e la vendita al dettaglio e merchandising come esemplificato da Walmart. Un ulteriore pezzo di questa Struttura Complessa minore, che in realtà non è affatto minore, data la sua rilevanza nell’attuare politiche economiche molto impattanti sul sistema geofisico e sulla salute, è l'industria di estrazione mineraria. Alcune delle più grandi società minerarie sono la BHP Billiton, la Vale, la Rio Tinto, la Shenhua, la AngloAmerican, la Sunco, la Xstrata, la Barrick e la Freeport Mc Moran. Tali industrie sono attive in ogni continente.
Come si può identificare una “Struttura Complessa” e che significato ha la parola “complessa”?
Tipicamente
si può dire che tutte le Strutture Complesse sono guidate da una tipologia
precisa di settore industriale con le relative associazioni di affari, e questa
modalità di collaborazione include forme sia di cooperazione che di collusione
(anche se in forma tacita e invisibile) con:
- L’industria capofila e le sue molte aziende collaterali, nonché appaltatori e subappaltatori;
- Il Governo nazionale in carica e il suo apparato statale, come il ramo esecutivo e i ministri, la burocrazia statale e sui dirigenti e direttori, il ramo legislativo, i parlamenti e le commissioni parlamentari che redigono o approvano le leggi e determinano stanziamenti e politiche di bilancio e infine il potere giudiziario e le sue decisioni nonché varie agenzie di regolamentazione con i rispettivi quadri normativi di settore che esse stesse sovraintendono o gestiscono;
- L’apparato accademico e le comunità di ricerca scientifica applicata e commerciale;
- La comunità dei media, della pubblicità e del marketing;
- Il settore del business e le associazioni professionali;
- Un vasto assortimento di lobbisti di vario genere che operano e si muovono in tutte le Strutture Complesse e che agiscono da catalizzatori e facilitatori, giocando anche il ruolo di consulenti e proattori nelle attività promozionali et similia, ma che sono anche beneficiari diretti;
- Le organizzazioni/istituzioni pubbliche internazionali come il FMI e la Banca Mondiale, il WTO o l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale e alcune agenzie specializzate delle Nazioni Unite che spesso giocano a un livello superiore ovvero al livello di ”manutenzione del sistema o estensione/favoreggiamento del sistema stesso”.
Questi
dirigenti, nel corso della loro carriera, come pure alcuni dei lobbisti,
generalmente passano tra gli ingranaggi delle varie componenti e organizzazioni
della intera Struttura Complessa, dando così una maggiore capacità di
resistenza complessiva e resilienza, nonché di continuità e coerenza alla
(reale ) “sostenibilità”.
Le
componenti specifiche di ogni Struttura Complessa e le loro dinamiche variano
leggermente nelle diverse Strutture, ma il loro scopo e le loro fondamentali
“formule strategiche e operative” o i loro meccanismi (integrati e a rete come
quelli meccanici) sono le stesse, o almeno molto simili .
I link
che seguono offrono buone descrizioni e illustrazioni di ciascuna delle sette
Strutture Complesse. Come accennato in precedenza, esistono altre Strutture
Complesse, che possono anche differire da Paese a Paese. E ci sono naturalmente
anche (molte) altre descrizioni e spiegazioni su cosa siano e come funzionano,
in aggiunta a quelle che seguono, elencate e identificate a puro a scopo
illustrativo :
1.2 Qui, si trovano i loro ambiti;
1.3 Qui le società del Potere militare e industriale
statunitense;
1.4 Qui, una riflessione sul potere Militare e industriale;
1.5 Qui, informazioni sul potere Militare e
industriale canadese;
1.6 Qui, informazioni sul potere Militare e
industriale dell’UE;
1.7 Qui, informazioni sul potere Militare e
industriale egiziano.
Ma,
come è stato già detto, ci sono molti altri link e sono molto interconnessi tra
di loro.
2. Il Potere “Big Oil” e “Big Coal”:
2.1 Qui, si trova un documentario sulla storia delle
“Sette Sorelle” del “Big Oil”;
2.2 Qui, si trova una riflessione sul “Big Coal” in
Australia;
2.3 Qui, si trova un documentario sulla storia del
rapporto terroristico tra Il Potere militare industriale delle società
petrolifere con le società dell’energia nucleare (Bill McKibben ha appena
pubblicato “Global Warming’s Terrifying New Math” sulla rivista Rolling Stone,
il link rimanda a un commento di David
Schwartzman);
2.4 Qui
le compagnie piu’ responsabili per i cambiamenti climatici.
3. Il Potere bancario e finanziario:
3.1 Qui, un’analisi della recente crisi finanziaria;
3.2 Qui, un’analisi del sistema dei petrodollari;
3.3 Qui, un’analisi di come i banchieri stanno
facendo fare bancarotta all’America;
3.4 Qui, un’analisi
sulle collusioni tra business e Governo.
4. Il Potere dell’industria agroalimentare con il collegato Potere Medico e farmaceutico:
4. Il Potere dell’industria agroalimentare con il collegato Potere Medico e farmaceutico:
4.1 Qui, un’analisi accurata di come le varie componenti di questa particolare Struttura lavorino insieme al fine di ottenere determinati risultati e politiche sulla Salute, in particolare il capitolo 13 del libro “Understanding the System”, il capitolo 14 “Research and Profit”, il capitolo 15 “Media Matters”, il capitolo 16 “Government Misinformation”e il capitolo 18 “Blinded by the Light Bringers”. In termini sintetici i citati capitoli descrivono anche come funzionano le altre Strutture Complesse, ovvero la formula interattiva dei diversi attori e che cosa fanno e come lo realizzano è molto simile, se non perfettamente uguale;
4.2 Qui un’analisi sulla Struttura dell’industria
agroalimentare;
5. Il Potere della “Sicurezza” Nazionale:
5.1 Qui, una presentazione della Struttura nel suo complesso e della NSA;
5.1 Qui, una presentazione della Struttura nel suo complesso e della NSA;
5.2 Qui l’ambito della Struttura Complessa di
sicurezza nazionale U.S.A.
6.1 Qui, concetti di base nella produzione di consenso;
6.2 Qui, l’intervista a Noam Chomsky;
6.3 Qui, i media Mainstream;
6.4 Qui, come i media Mainstream ingannano sulle
problematiche ambientali;
6.5 Qui, Fox “News”;
6.6 Qui, le stampelle ideologiche del capitalismo;
6.7 Qui, il processo ideologico delle classi
dirigenti;
6.8 Qui, Madison avenue, la pubblicità e la
creazione di una cultura del consumo;
6.9 Qui, Qui e Qui, Hollywood, Bollywood e Nollywood. Le industrie
di soap opera, telenovelas e di intrattenimento brasiliane, egiziane, messicane
e turche sono altri esempi interessanti di come sono proposte la cultura e
l’ideologia nonché i “modelli di vita” con precise finalità e non altro. Altri
articoli pertinenti si possono trovare facilmente usando un motore di ricerca.
6.10 Qui, la Struttura Complessa Militare e
Accademica. Qui, Struttura Complessa industriale
Accademica. Qui, La Struttura Complessa militare e i Media
e Qui, le principali teorie accademiche riguardanti
le relazioni internazionali e la politica estera.
Ci
sono, inoltre, una serie di altre “Tradizioni Ideologiche” in aggiunta alle tre
principali (realismo, liberalismo e radicalismo e loro sotto-scuole) che sono
state identificate nell’articolo appena linkato, come l’idea dello “Scontro di
civiltà" o come interpretare l'Iran o Israele o la Siria o l’Africa o
l’America Latina o la Cina (per esempio la nuova politica statunitense definita
“il perno verso l’Asia”) o la maggior parte di altre significative situazioni
del Mondo e contesti, che insieme possono avere una profonda influenza su come
il Mondo sia compreso e quindi avvicinato e affrontato dai vari “Attori”.
Le
Grandi Università, il Governo e le Imprese pensano in modo indipendente? Sono
in grado di pensare, ognuno di questi, indipendentemente dal paradigma
mainstream? O sono (tutte insieme) loro il paradigma mainstream? E dove ci
porta il paradigma mainstream?
7. Altri Poteri corrispondenti a altre importanti industrie e settori di diversi Paesi:
7.1 Qui, la Struttura Complessa dell’industria del Tabacco che è solo uno degli esempi tra molti altri esempi denominati industrie “minori”.
7.2 Qui, per quanto attiene al merchandising
come esemplificato da Walmart.
7.3 Qui e Qui si vede come la Struttura Complessa
estrattiva mineraria stia saccheggiando il pianeta. Qui si vede come il settore delle industrie minerarie
stia deturpando l’Africa. Qui si legge sull’economia politica e il ruolo
storico dell’estrazione mineraria. Qui si legge come sta operando il neo -
colonialismo cinese in Africa. Si può affermare che tali Strutture Complesse stiano
distruggendo l’Africa? Qui, è l’Unione europea, con Svezia e Finlandia. Qui si ritrova la top 100 di queste particolari
Strutture Complesse Globali.
Quanto
appena elencato rappresenta le sette Strutture Complesse Globali (l'ultimo è
solo un esempio per le “altre industrie”) che esistono negli Stati Uniti e in
tutte le Nazioni occidentali e nei Paesi in via di sviluppo, dove le loro
industrie e i loro governi connessi operano sia attraverso le Strutture
Complesse statunitensi e/o anche attraverso ulteriori Strutture Complesse
complementari o integrative di tipo nazionale o locale. Per esempio la Gran
Bretagna e la Francia hanno ciascuna le proprie Strutture Complesse Industriali
e Militare, mentre l’Italia e il Belgio hanno quelle minori, ma tutte sono
strettamente legate e interagiscono e spesso collaborano con la Struttura
Complessa Militare degli Stati Uniti. Tutte queste Strutture Complesse servono
anche per commercializzare e vendere apparecchiature e sistemi militari alle
Nazioni in via di sviluppo.
Dinamiche
e connessioni simili potrebbero essere descritte per le maggiori compagnie
petrolifere come ad esempio la Exxon Mobil, la Chevron, la BP, la Shell, la
Total, l’ENI e, in modi diversi, le grandi aziende di proprietà statale come la
Saudi Aramco, la Gazprom, la Petrochina, la Pemex, la Petrobras e ancora,
nonché le loro relazioni con società petrolifere minori e con gli appaltatori
dell'industria petrolifera, si veda a esempio la Halliburton e altro.
Ad un
livello ancora più alto i Sette Principali Poteri Globali cooperano e sono tra
loro collusi. Il che non significa che ci sia sempre una cosiddetta ”congiura”,
anche se in alcuni casi potrebbe esserci. La collusione, insieme con il
fenomeno dell’autocensura, si perfeziona e si organizza come un sistema globale
e ciò avviene automaticamente, naturalmente e senza interruzzione di
continuità.
Ad
esempio, in un articolo linkato nel punto relativo al Potere bancario e
finanziario, si rileva come il sistema dei petrodollari sia valido anche per la
Struttura Complessa militare industriale o la
Struttura Complessa dei combustibili fossili. Quest’ultima produce petrolio negli Stati petromonarchici del Medio
Oriente, per poi essere venduto e scambiato in dollari nelle società di Wall
Street, che fanno enormi profitti sui mercati dei future petroliferi e quindi
gli Stati petromonarchici acquistano hardware e sistemi militari dalle
Strutture Complesse militari industriale statunitensi garantendosi ulteriori
“protezioni” militari dagli Stati Uniti. Si palesa che le tre Strutture
Complesse lavorano all'unisono, se non addirittura come una Unica Grande
Struttura Complessa, dedita al riciclaggio dei petrodollari, mentre
implementano l'attuazione geopolitica ottimale per raggiungere i risultati
desiderati. In queste scelte geopolitiche ci sono molte conseguenze “non
intenzionali” come la morte di centinaia di migliaia di persone in vari Paesi o
come il tracollo finanziario di molte società.
Questa
modalità di collusione e cooperazione, fino alla costituzione di una Unica
Struttura Complessa Globale, è tipica di queste Strutture Complesse, sebbene
con differenti modelli di raggruppamento, di combinazione e di scopo.
Ancora
sulla comprensione e funzionamento generale di queste Strutture Complesse si
può trovare nei due link che seguono:
Qui la “Resilienza dello status quo”;
Qui “Chi governa l’America?”.
Il
primo link illustra i principali elementi di tutti i Sette Poteri Globali con
una unica rappresentazione grafica che suggerisce che lavorano insieme come una
“Rete” globale; di conseguenza è anche una rete estremamente resistente.
Il
secondo link fornisce una analisi che pone tutte le Sette Strutture Complesse
in un unico quadro teorico/analitico. Entrambi gli articoli che rimandano ai
link sono stati scritti con in mente gli Stati Uniti, ma si ritiene che possano
applicarsi, con i dovuti adattamenti, a altre Potenze occidentali e orientali
(come ad esempio, il Giappone, l’Australia e la Cina).
Fondamentalmente
si crede che una delle ragioni principali per cui così poco è stato fatto, e
così poco di realmente efficace vista la natura e la portata del problema, per
affrontare i Cambiamenti Climatici nonché l'ampia gamma di gravissimi problemi
ambientali e sociali che derivano dai limiti dello sviluppo su un Pianeta
finito, siano tutti riconducibili a uno o più di queste Strutture Complesse di
Potere e le modalità con le quali queste Strutture condizionano, formano e
determinano le politiche pubbliche nazionali e internazionali come pure le
politiche aziendali, scegliendo tra quelle che possono essere attuate e quelle
che non possono essere attuate. Scelgono anche “quando” e “come” tali politiche
possano o meno essere attuate; si veda l'ultimo fallimento del COP 19, i negoziati
sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (sponsorizzate dai Sette
Superpoteri Globali) appena svoltasi a Varsavia.
Una
descrizione particolarmente buona e dettagliata di come funzionano le Strutture
Complesse Globali è fornita da TC Colin Campbell nel suo libro “Whole:
Ripensare la Scienza della Nutrizione” (già citato nei link del Potere
dell’industria agroalimentare e del Potere Medico e farmaceutico). L'autore ha
vissuto e sperimentato, in qualità di scienziato serio e impegnato, i vari componenti
di quella particolare Struttura Complessa, sia da dentro e sia dall’esterno,
nel corso degli ultimi cinquant’anni,
mentre svolgeva diversi ruoli di consulenze professionali e politiche.
Si
ritiene che sia un libro che vale la pena di leggere nella sua interezza, non
solo perché identifica una buona strada per migliorare la salute individuale e
personale, ma anche perché spiega molto bene come funziona una di quelle
Strutture Complesse. Tenendo conto delle informazioni relative alle altre
Strutture Complesse, tale libro fa comprendere come tutte le Strutture
Complesse lavorino anche a un livello comune. Il libro di Campbell, come tutti
coloro che hanno fatto emergere le relazioni e le corruttele delle Strutture
Complesse Globali, ha subito molta contropropaganda, sia contro il libro
medesimo, sia contro l’autore e sia anche contro le sue raccomandazioni
nutrizionali. Una simile propaganda si ritrova nella Struttura Complessa dei
combustibili fossili contro le energie rinnovabili e i loro sostenitori, così
come contro la scienza del clima e i climatologi.
Gli
altri sei Centri di Potere funzionano in modo simile e sono ben illustrati e
descritti nei link prima richiamati. Le implicazioni relative al cambiamento
climatico e l'incapacità dell'Umanità, finora osservata, nel fare i conti con
essi, così come risulta una incapacità dell’Umanità nel risolvere gli altri
problemi legati ai limiti fisici del Pianeta (riduzione delle risorse
disponibili, picco delle non rinnovabili, vari tipi di degrado ambientale, inquinamento,
tossicità e così via) sembrano chiare. Forse approfondendo con i diversi link
forniti in questo post, tale visione chiara potrebbe aumentare di nitidezza
anche in chi legge; tale è lo scopo di questo post.
Questo
post, tuttavia, non è assolutamente in grado di spiegare come superare in modo pratico e realistico le
influenze negative delle Strutture Complesse Globali, Ci si ripropone di
scrivere ulteriori approfondimenti. Per chi fosse interessato a queste
riflessioni sull’argomento, per quanto in termini più generali, si suggerisce
di consultare un altro recente post su questo stesso blog, dal titolo
“L’Umanità ha perso il suo appuntamento con la storia?”.
In quel
post si cerca di spiegare perché l'Umanità abbia probabilmente davvero perso il
suo appuntamento con la “Storia di lungo termine”, così chiamata dal famoso
storico francese Fernand Braudel. Questo mancato appuntamento è dovuto al fatto
che l'Umanità non ha saputo sviluppare una Governance Mondiale efficace e una
Identità Cosmopolita comune, in tempo per agire e affrontare in modo concertato
e efficace il problema dei Beni Comuni Globali. I problemi ambientali e
climatici che oggi sono evidenti e palesi, sono sorti, probabilmente, almeno
due o tre secoli prima che le Istituzioni e i Cittadini si predisponessero a
affrontarli e gestirli correttamente.
L’Umanità
avrebbe dovuto iniziare a affrontare le proprie comuni debolezze e divisioni
identitarie e istituzionali (sia macro e micro) molto tempo fa in modo che,
adesso, si potrebbe essere pronti e in tempo con l’appuntamento con la storia.
Un appuntamento inevitabile, programmato dall’Umanità stessa e causato da:
- Eccessiva crescita demografica (un miliardo nel 1800, sette miliardi abbondanti attualmente);
- Eccessiva dipendenza e utilizzo, in quantità impressionante, di combustibili fossili con conseguente produzione di emissioni;
- Eccessiva tendenza a aumentare il PIL totale e pro capite (aumento enorme dal 1800);
- Eccessivo utilizzo di risorse non rinnovabili e rinnovabili, con relativo inquinamento della biosfera e delle matrici ambientali principali (suolo, acqua e aria).
L’assalto
alla biosfera non poteva andare avanti all’infinito e quindi a un certo punto
della Storia l’umanità avrebbe dovuto modificare l’uso delle risorse
planetarie. Solo così l’Umanità avrebbe potuto meglio pianificare l’uso delle
risorse medesime.
I Sette
Superpoteri Globali ovvero le Strutture Complesse (per la loro modalità
organizzativa) spiegano purtroppo perché l'Umanità abbia invece perso il suo
“appuntamento” anche con il periodo storico più recente, quello che Fernand
Braudel chiama “la Storia dei periodi”, in questo caso gli ultimi 100/50 anni.
È questo il periodo storico durante il quale i Sette Superpoteri Globali sono
sorti o prorogati e si sono sviluppai e consolidati ulteriormente in tutto il
Mondo, rendendo così quasi impossibile il compito dell’Umanità di realizzare
una azione preventiva concertata e efficace, una prevenzione e una mitigazione
che ora può essere solo parziale e meno completa e meno accurata, e altamente
tardiva sui Cambiamenti Climatici, ponendo un freno alle problematiche legate
ai limiti della crescita. L’emersione, lo sviluppo e il consolidamento dei Sette
Superpoteri Globali in questo ultimo “Periodo storico” denominato “Storia dei
periodi ovvero di lungo termine” è allineata con la crescita e l'ampliamento
della globalizzazione neoliberista del capitalismo del libero mercato, che ha
una sua storia di sviluppo politico, economico, culturale e istituzionale.
Qui si trova il libro monumentale di Fernand
Braudel “Storia delle Civiltà”.
Qui si
trova il link del post precedente in italiano, e qui in inglese sull’appuntamento (a lungo termine)
perso con la Storia da parte dell’Umanità).
Post di Max Iacono (trad. Daniela Green)
Tuesday, December 3, 2013
Monday, December 2, 2013
Come risolvere il problema del riscaldamento globale
Da "Il mondo sotto gli occhi di un puffo" http://yellowcar.wordpress.com/2009/02/09/riscaldamento-globale-un-nuovo-antropocentrismo/
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