Una delle più grandi personalità della storia
contemporanea è appena morto. Ho cercato di capire quello che era alla radice
della sua grandezza e del suo successo, e così, sebbene in modo assai
semplificato e riduttivo, ho pensato che potrei condividere le mie opinioni e
pareri con altre persone tramite questo post.
Mandela è nato in un particolare momento storico e
soprattutto in un luogo particolare, e in un particolare contesto. Ha dovuto
affrontare una situazione sociale estremamente ingiusta, profondamente e
storicamente radicata, supportata, esplicitamente o tacitamente, da molte delle
grandi potenze mondiali. L’apartheid e il regime dell’apartheid.
In un primo momento Mandela pensò che l'approccio
migliore, per rovesciare tale regime e stabilire una forma più equa e giusta di
governo, nonché arrivare a una società più giusta, fosse quello di usare le
idee e i metodi di Gandhi.
Ma, dopo qualche tempo, si rese conto che l’organizzazione,
la disciplina e la lotta armata sarebbero stati anche necessari, pur cercando
di non abbandonare le idee e le pratiche di Gandhi.
Capitarono moltissimi eventi e lui stesso finì in carcere
per ventisette anni. Non perse mai la speranza e fornì un esempio costante per
i suoi compagni politici e per gli altri detenuti. Anche le guardie carcerarie
lo tenevano in grande considerazione. Alla fine, le migliori intelligenze del
regime dell'apartheid si resero conto che era nel loro stesso interesse
rilasciare Mandela, e stabilire una democrazia in Sudafrica, sia per i bianchi
e sia per i neri che avrebbero potuto finalmente votare e partecipare.
L'alternativa sarebbe stata probabilmente (prima o poi) un bagno di sangue e il
crollo del regime.
Ma, come unire il Paese e i diversi tipi di cittadini e
interessi al suo interno, dopo tanta ingiustizia e brutalità, dopo
l'oppressione che aveva perdurato per così tanti decenni?
Qual è la logica del Mandato di Mandela, definito dai
Principi di "Verità, Giustizia e Riconciliazione", e quali risultati
desiderati è riuscito a creare, istituire e sostenere?
Per capire questo, si deve tornare a ritroso nel tempo.
Se si vogliono ottenere risultati positivi per la Società (e la politica,
l’economia, la cultura e le Istituzioni) nonché arrivare a un Futuro migliore,
in cui le persone siano più unite, si deve attivare un qualche tipo di processo
di Riconciliazione che porti a una maggiore unità nazionale. Per raggiungere
tale Riconciliazione ci deve essere un qualche tipo di GIUSTIZIA, e non si può
avere Giustizia senza prima conoscere, esporre dettagliatamente nonché
attestare ciò che è stata e ciò che è la VERITÀ e i suoi perché. Sostenere la
Verità, sia per quanto riguarda i fatti e i metodi utilizzati (in termini
generali e specifici) e sia per tutte le forme di oppressione, brutalità,
ingiustizia e crimini commessi.
La Giustizia non deve necessariamente
significare solo “rappresaglia, e così la “riconciliazione” non significa solo
"perdonare e dimenticare". Ottenere tale FORMULA significava arrivare
a un equilibrio ottimale, assai importante. E l’IMPORTANTE era il Futuro non il
Passato, anche se non ci può essere un buon Futuro se una società non ha
pienamente fatto i conti con il proprio Passato. Questa Formula è stata non
solo capita da Mandela ma soprattutto applicata, avendo lui inventato un metodo
per raggiungerla.
Mandela ha quindi mobilitato e “distribuito” le sue
caratteristiche personali, che ha poi ulteriormente sviluppato e migliorato nel
tempo, nel corso dei molti anni della sua lotta e in varie situazioni e ruoli.
Queste caratteristiche sono le seguenti:
- Il coraggio, l'integrità e
la preoccupazione per il benessere pratico di tutte le persone;
- Una visione dove intravedeva
che le cose avrebbero potuto e dovuto cambiare, ma che serviva tempo e
quindi richiedeva il mantenimento della rotta per moltissimi anni;
- Una strategia flessibile e
pratica, ovvero un insieme di strategie complementari e variabili nel
tempo per realizzare tale visione;
- La capacità di leggere il
momento storico in modo corretto e “cogliere l’attimo” per mettere in atto
le tattiche appropriate e raggiungere le strategie prescelte.
- La capacità di riconoscere e
ammettere i propri errori, e correggerli in modo continuo;
- La capacità di articolare i
propri pensieri e visioni, sia assieme ai compagni dell'ANC sia con il
grande pubblico sudafricano e le masse popolari, nonché la capacità di
convincerli, e, allo stesso tempo, sempre a ascoltare gli altri e le loro
opinioni;
- Un forte senso di
pragmatismo e la capacità di arrivare a compromessi, dove e quando necessario,
senza perdere di vista gli obiettivi e i principi fondamentali
determinati. La volontà di lavorare con i propri nemici in partnership per
realizzare una società migliore;
- La capacità, la volontà e il
desiderio di vedere oltre se stesso e i propri bisogni o interessi
personali o alla situazione particolare, tenendo sempre presenti le
esigenze e il benessere del popolo;
- Una convinzione che i leader
devono dare l’esempio. Questo pensiero, oltre alle sue caratteristiche
personali già menzionate, lo portarono a decidere di fare solo un mandato
presidenziale. Lui comprese che la lotta era un processo lungo dove i
leader e le altre persone dovevano assolutamente essere coinvolti. Capì
che rovesciare il regime dell'apartheid e sostituirlo con qualcosa di migliore
era solo l'inizio di una lotta ancora più lunga per portare vera
giustizia, pari diritti, equità e prosperità per tutto il popolo del Sud
Africa;
- Capì che l'unità e la
creazione di una società equa e giusta in Sud Africa erano anche
strettamente legate alla creazione di una Umanità Unita in tutto il
Mondo., non solo il resto dell'Africa, ma in tutti gli altri Continenti.
Rimase quindi un forte sostenitore dei diritti umani, della Giustizia,
della Verità e dell’Uguaglianza in tutto il Mondo, non solo nel “suo”
Paese. Aveva una VERA IDENTITÀ COSMOPOLITA e una visione completa del
Mondo.
Come si può riassumere il tutto in modo ancora più
sintetico?
Con la frase che segue:
Integrità indiscutibile, coraggio, altruismo, mettere le
persone al primo posto, guidare con l’esempio, avere una visione ampia e
strategie flessibili, mantenendo un forte pragmatismo, riconoscendo i propri
errori e rettificandoli, ascoltando gli altri, lavorando con i propri nemici, e
con un incessante impegno per la Verità, la Giustizia e i Diritti Umani in
tutto il Mondo, passando sopra le divisioni e le meschinità e, soprattutto,
mantenendo la rotta, senza mollare mai, senza avere pretese particolari, e
relazionandosi con persone di ogni età e provenienza e identità. Un “livello
alto”? Si, ma Mandela era qualcosa di più.
Quanto appena esposto è il modo in cui, personalmente, ho
“capito” Mandela, ciò che ha fatto e ciò che ha rappresentato. Io non sono
affatto un esperto della vita di Mandela o del Sud Africa. Sono solo un
osservatore, e un profondo ammiratore tra milioni di altri, e sono anche certo
che il mio elogio a lui non avrebbe importato, come quello di chiunque altro.
GRAZIE MR. MANDELA per quello che hai fatto per il Sud
Africa, per l'Africa, per il Mondo intero e per quello che hai insegnato, a me
personalmente, attraverso la tua vita e il tuo esempio. Se fossi riuscito a
capire e imparare solo il 10% di quello che hai mostrato al Mondo, sicuramente
sarei diventato un uomo migliore. Il tuo esempio continuerà a brillare per me nella
giusta direzione.
Per chi fosse interessato a approfondire, leggendo,
recenti e ulteriori opinioni e pareri sulla vita di Mandela e la sua eredità,
consiglio di leggere uno o più dei seguenti articoli –tutti ottimi- (in inglese),
qui, qui, qui, qui e qui , consiglio anche un altro video di YouTube qui, nonché di visualizzare il
trailer del prossimo film in uscita nel 2014 sulla vita di Mandela e basato
sulla sua autobiografia, qui. È stato durante la prima di questo film a Londra
il 5 dicembre scorso che la figlia di Mandela, Zindzi, ebbe a sapere della morte
del padre.
Max Iacono (trad. Daniela Green)
Max Iacono (trad. Daniela Green)
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