Con l’inizio delle nuove orbite
vorrei uscire dall’eclittica
cercare un pianeta apuano
solo da scrosci idrici macchiato
farmi scultore fino a
finir d’inverno
lì non vi lascerei escrementi
né pelo né capello sale da sudore
solo del vapore sbuffato a forza
di mazzetta di lima e di scalpello
e qualche irosa imprecazione
certo lo contaminerei di borghi
anfiteatri darsene canali e ponti
piramidi colonnati lastricati
per giochi di bocce e di birilli
state equestri e mausolei
ma se sapessi poi che in ordine
va rimesso così come l’ho trovato
a obbedire non esiterei un attimo
però mi piacerebbe a erodere
fosse una pioviggine agrodolce
con passo di lumaca tutto
quel marmo divenuto desiderio.
Marco Sclarandis
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