Se ti serve
ma proprio se ti serve
ti lascio la mia testa
quando spenta in via
definitiva
sarà come una pignatta fessa
od una lampadina fulminata
ma d’adesso dartela e per
giunta
con rito macabro e colpo
d’una sciabola
mi sembra un gesto
tragicomico
da far morir dal riso pure un
Dio irato
così tanto per sapere per
nient’altro
il mio cranio usato quale
candeliere
non ti pare un vezzo un poco
desueto
te lo dico io che ho
nell’albero
non il fico ma quello
genealogico
degli avi partiti per
l’Oriente cavalcando
fieri e corazzati attratti da
un sepolcro
da così tempo che pare ormai
un millennio
se ti va di prenderla con
verve
andiamo insieme per una
passeggiata
a conversar di datteri
d’aurore boreali
d’arabe felici di walchirie
di fenici di Perù e Katai
di kiwi di salumi di gusti
diversi dalla menta
di come spesso si possa
convivere gaudenti
pur rompendosi con infidi
rompicapi
quella diversa testa senza perderla.
Marco Sclarandis