Goffi nomi
ed epitaffi
saranno scritti su lapidi modeste
credettero all'incantesimo maligno
del potere taumaturgico
del debito impagabile
con ceste di bucce di patate
torsoli di cavoli e di mele
vennero rimborsati
in anticipo si spensero
di loro si abbia compassione
da fruscìo di contante
saranno scritti su lapidi modeste
credettero all'incantesimo maligno
del potere taumaturgico
del debito impagabile
con ceste di bucce di patate
torsoli di cavoli e di mele
vennero rimborsati
in anticipo si spensero
di loro si abbia compassione
da fruscìo di contante
sfarfallìo di cifre
furono storditi e vittime.
furono storditi e vittime.
Ispirata da:
( La famiglia dell'Antiquario di Carlo Goldoni)
e dedicata alla memoria di mia madre Natalina, argutissima donna veneta
che mi faceva divertire leggendolo insieme.
SCENA SEDICESIMA, ultime battute.
(Salotto nell'appartamento del Conte Anselmo
Brighella ed Arlecchino vestito all'armena, con barba finta).
ARLECCHINO Un gran ben che ghe volì al voster padron!
BRIGHELLA Ve dirò. Ho procurà de illuminarlo, de disingannarlo:
ma nol vól. El butta via i so de-nari con questo e con quello;
za che la casa se brusa, me voi scaldar anca mì.
ARLECCHINO Bravissim. Tutt sta che me recorda tutto.
BRIGHELLA Vardé no fallar... Oh! eccolo che el vien.
Visto che la casa brucia voglio scaldarmi anc'hio.
Per chi volesse approfondire e sprofondare nelle risate.
http://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/goldoni/la_famiglia_dell_antiquario/pdf/la_fam_p.pdf
Marco Sclarandis