Dedicato in particolare a Sara, che sa il cinese e che e lo usa come un Mecenate rinascimentale.
Ma ci rivolgiamo anche alle Signore & Signori, Preti & Suore
Suocere & Suoceri, nonchè alle Nuore affinchè Suocere intendano.
Tutte e tutti voi che avete visto e magari guardato se l'avete visto,
Scala Mercalli la sera del 28 Febbraio 2015 alle ore 21:30 su RAI 3
può essere che abbiate pensato che si trattasse di uno spettacolo
per celebrare il tredicimiliardisettecentomilionesimo anno
(13.700.000.000 per le ragioniere e ragionieri) del cosidetto Big Bang.
Omettendo i rotti per questioni di liti fra calendari diversi.
Uno che di pseudonimo fa proprio Jovanotti, e combinazione proprio sulla stessa rete RAI proprio costui:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4180e0cf-a521-42de-9b47-f5607a07f566.html#p=0
dopo una stupefacente ode alla mitopoiesis ha parlato
della trentina di sue canzoni dal titolo collettivo "2015cc".
Incredibile coincidenza!
Anche se il 2015è il volume di una cilindrata, come egli stesso dichiara, io avevo capito che il "cc" significasse Cambiamento Climatico.A partire da quest'anno, magari.
Bene, riassumendo, che tempus fugit e pede poena claudo,
(il castigo segue a piè zoppo, quindi, lentamente ma giunge e colpisce).
Scala Mercalli ha solo iniziato a dire dell' Antropocene.
Nessuna pompa magna, celebrazioni di carnevali Rioneschi o Veneziani o Eporediensi.
Ché, sempre a mio modo interpretando, vuol dire che siamo nell'epoca in cui ci sono troppi invitati a cena,e quindi potrebbe essere l'Ultima, per molto povericristi, e questo perchè, anche, troppo pochi sono i Mecenate che stanno dietro all'apparecchiatura della cena stessa.
Ergo, magra tempora corrunt, cari discendenti tutti.
Fatevi veramente furbi, chiedete al nonno e al bisnonno e al " "Padrematusa" come mai
il menù prevede arrosto ma dalle cucine esala un nauseabondo e acre odor di fumo.
E se non ottenete risposta, minacciate di rincorrere il cuoco fin dentro la dispensa frigorifera.
Marco Sclarandis
Tuesday, March 3, 2015
Monday, March 2, 2015
Effetto Marianna
Una farfalla sola come rondine
potrebbe scatenare primavera
come se poi altre
a seguire non venissero
pure nella melma primigenia
ameba solitaria
in nuce è esplosiva Vita
come lento neutrone
farebbe in massa fissile
e trasformarsi in Luce
nessuno da solo tranne Uno
costruisce nulla
solo prosegue d'altri opera
Tu cupo di pensieri e intenti
sappilo se vorrai gioire.
Marco Sclarandis
potrebbe scatenare primavera
come se poi altre
a seguire non venissero
pure nella melma primigenia
ameba solitaria
in nuce è esplosiva Vita
come lento neutrone
farebbe in massa fissile
e trasformarsi in Luce
nessuno da solo tranne Uno
costruisce nulla
solo prosegue d'altri opera
Tu cupo di pensieri e intenti
sappilo se vorrai gioire.
Si
fanno passi e salti
si
fanno balzi ci s’arrampica
da
dedali si esce e si rientra
e
briciole petali si spargono
come
pollicini spersi in selva
ci
si sporge da balconi
da
dirupi da terrazze
per
attirare folle miti
ed
attizzare ingenui animi
si
chiede si giura e poi si spera
ci
si dispera a morte per risorgere
ignoranti
di come sia avvenuto
si
fa tutto questo ed altro
perchè
il tempo inesorabile
imparziale
tutto disfa
se
un giorno rifarà daccapo
sarà
come un capriccio
d’eccelso
italiano violinista
ma
non si può in anticipo pagarlo.
Marco Sclarandis
Sunday, March 1, 2015
L'esponenziale rivoluzione poetica.
Casa dolce casa
Sul terrazzo vasi con permacultura
l'acqua condominiale razionata
virtualizzata negli schermi la natura
Da twitter consigliano
di riparare le pianticelle
tira forte vento
ne vedremo delle belle
In data odierna
non posso che ammirare
questa grotta moderna.
Marianna March 1, 2015 at 3:44 PM
http://rimedioevo.blogspot.it/2015/03/lotta-di-frazioni.html
commento numero 1
Una Marianna con il suo fiuto
s'addentrò nel labirinto
quello che in ogni mente
abbiamo e ricerca un simile
rese il Minotauro mite
e l'arte ne insegnò a Teseo
non è questa la storia vera
è una reinventata fiaba
come successe a Saba
divenne lei poi Regina
di una città francese
o di un villaggio iberico
di più non lo posso dire
dentro un dedalo è già perso
di ricordi senza anagrafe.
Marco Sclarandis
commento numero 2 al commento numero 1.
Sogni
Come si viaggia con la mente
si parte
in luoghi strani, all' incontrario
sottosopra, intrinseci, collegati
armonici e disorganizzati
gli occhi non crederebbero
su più livelli
sincretici
le emozioni si esaltano
ed è già mattina.
Grazie per la poesia. Marianna
commento numero 3 al commento numero 2.
Questo è adesso lo Zeitgeist
fibrille che s'intrecciano a fibrille
echi che scatenano valanghe
indirizzi che istradano a indirizzi
gorghi che si placano improvvisi
cedimenti inaspettati catastrofici
sentieri a finisterre giunti diventati
corsie per corridori verso nulla
elenchi di chiavi chiuse in scrigni
animi che non sanno aprirsi
pur essendo cripte scoperchiate.
Marco Sclarandis
commento numero 4 al commento numero 3.
Poesia
Dolce, malinconica
triste e impertinente
sagace e espressiva
limpida e cristallina
oppure
simultanea, oscura
ricca di significati
di difficile interpretazione.
F.to Marianna
commento numero 5 al commento numero 4.
Si fanno passi e salti
si fanno balzi ci s'arrampica
da dedali si esce e si rientra
e briciole petali si spargono
come pollicini spersi in selva
ci si sporge da balconi
da dirupi da terrazze
per attirare folle miti
ed attizzare ingenui animi
si chiede si giura e poi si spera
ci si dispera a morte per risorgere
ignoranti di come sia avvenuto
si fa tutto questo ed altro
perchè il tempo inesorabile
imparziale tutto disfa
se un giorno rifarà daccapo
sarà come un capriccio
d’eccelso italiano violinista
ma non si può in anticipo pagarlo.
Marco Sclarandis
commento numero 6 al commento numero 5.
Sul terrazzo vasi con permacultura
l'acqua condominiale razionata
virtualizzata negli schermi la natura
Da twitter consigliano
di riparare le pianticelle
tira forte vento
ne vedremo delle belle
In data odierna
non posso che ammirare
questa grotta moderna.
Marianna March 1, 2015 at 3:44 PM
http://rimedioevo.blogspot.it/2015/03/lotta-di-frazioni.html
commento numero 1
Una Marianna con il suo fiuto
s'addentrò nel labirinto
quello che in ogni mente
abbiamo e ricerca un simile
rese il Minotauro mite
e l'arte ne insegnò a Teseo
non è questa la storia vera
è una reinventata fiaba
come successe a Saba
divenne lei poi Regina
di una città francese
o di un villaggio iberico
di più non lo posso dire
dentro un dedalo è già perso
di ricordi senza anagrafe.
Marco Sclarandis
commento numero 2 al commento numero 1.
Sogni
Come si viaggia con la mente
si parte
in luoghi strani, all' incontrario
sottosopra, intrinseci, collegati
armonici e disorganizzati
gli occhi non crederebbero
su più livelli
sincretici
le emozioni si esaltano
ed è già mattina.
Grazie per la poesia. Marianna
commento numero 3 al commento numero 2.
Questo è adesso lo Zeitgeist
fibrille che s'intrecciano a fibrille
echi che scatenano valanghe
indirizzi che istradano a indirizzi
gorghi che si placano improvvisi
cedimenti inaspettati catastrofici
sentieri a finisterre giunti diventati
corsie per corridori verso nulla
elenchi di chiavi chiuse in scrigni
animi che non sanno aprirsi
pur essendo cripte scoperchiate.
Marco Sclarandis
commento numero 4 al commento numero 3.
Poesia
Dolce, malinconica
triste e impertinente
sagace e espressiva
limpida e cristallina
oppure
simultanea, oscura
ricca di significati
di difficile interpretazione.
F.to Marianna
commento numero 5 al commento numero 4.
Si fanno passi e salti
si fanno balzi ci s'arrampica
da dedali si esce e si rientra
e briciole petali si spargono
come pollicini spersi in selva
ci si sporge da balconi
da dirupi da terrazze
per attirare folle miti
ed attizzare ingenui animi
si chiede si giura e poi si spera
ci si dispera a morte per risorgere
ignoranti di come sia avvenuto
si fa tutto questo ed altro
perchè il tempo inesorabile
imparziale tutto disfa
se un giorno rifarà daccapo
sarà come un capriccio
d’eccelso italiano violinista
ma non si può in anticipo pagarlo.
Marco Sclarandis
commento numero 6 al commento numero 5.
Lotta di frazioni
Avremmo già bisogno d'una Terra* e mezza.
Peccato che di quella metà occorrente ce ne sia solo un quarto.
Si trovi a qualche anno di viaggio, si chiami Marte**e manchi d'aria fresca, l'acqua sia congelata
e al confronto il Sahara sia come l'orto della zia Gualberta***.
In verità non ci basterebbe neanche una Terra pro-capite con un Marte nel giardino come scorta
e un Mercurio per gli scarti da buttare.A volte, qualcuno ebbro di crescita esponenziale illimitata
sogna di galassie da colonizzare, così, tanto per passarci un fine settimana ogni tanto.
Ma siccome chi s'accontenta gode anche della polenta, saremme meglio ritrovare il senno,
che ora sappiamo non era stato nascosto dai Venusiani sulla Luna,
così da ritrovare il modo di avere un posto al Sole per chiunque,
anche se non di mercoledi, che a Mercurio era dedicato e se Giove Pluvio è d'accordo.
Sempre che Plutone il re dei nuclei fissili, e Saturno che soffre di cerchi alla testa, acconsentano.
*Terra 12756 km di diametro. Marte** 6795km di diametro.
Due conti della serva sul retro della busta di ricupero, e ritorna pure il Marchese.
***zia Gualberta. In ogni buona famiglia è esistita una zia o ava ortolana, anche se non aveva questo nome.
Nella mia comunque così è stato.
Marco Sclarandis.
Saturday, February 28, 2015
Scalamercalli, oggi !
28, Oggi
Scala Mercalli raitre ore
21:30
Prima puntata, con la partecipazione di Ugo Bardi.
Dobbiamo scegliere: la borsa o la vita.
Se rimanere o andarcene.
L'evoluzione o l'involuzione.
Il rimedio o lo sfacelo
La sopravvivenza come bruti o l'esistenza virtuosa e conoscente.
Qui ed ora questa Terra abbiamo.Tanto bella quanto fragile.
Così antica quanto generosa da averci atteso per interi eoni.
Siamo vandali o gli ospiti d'onore ?
Sono morte stelle per metterci alla luce.
Ora ne siamo certi.
Non siamo solo polvere.
Siamo fulgenti universi in miniatura.
Non stupidi errori di natura.
Marco Sclarandis
Friday, February 27, 2015
Meno due ventotto compreso.
scalamercalli, domani ventotto febbraio ore ventuno e trenta raitre.
-2 al 28
Due è la fonte di tutti i guai.
-2 al 28
Due è la fonte di tutti i guai.
Ma è un destino
inevitabile, anche solo considerando lo zero e l'uno,
il due è già
ìnsito fra loro.
E' la radice antonomastica della crescita esponenziale.
l'unico numero che
produce lo stesso risultato per somma, moltiplicazione, esponenziazione di sè
stesso.
E' il Lucifero dannato ma necessario, affinchè
la Luce risplenda nelle tenebre.
La sua radice decimale 1,414 213 562 373 095 048.... contiene tutte le cifre decimali nel primo miliardo quadrato di cifre della parte frazionaria.
E' la quintessenza della scelta, del bivio, del dilemma.
La scala più corta ha necessariamente due gradini.
E' il tremendo divino desiderio di uscire dall' indecisione fra l'onnipotenza e l'annichilimento.
E' l'infinito sceso a misericordia di una coppia trasgressiva.
Siamo tutti un due.
Un temporaneo ermafrodita scisso.
Su un Pianeta sperso dentro un immenso cosmo.
E' lo sguardo ammiccante al trio.
Dopo la Vita inizia.
Marco Sclarandis
scalamercalli, domani ventotto febbraio ore ventuno e trenta raitre.
Thursday, February 26, 2015
A che cosa ci serve? (intanto -3)
...e intanto siamo giunti al meno di -3
28 Febbraio 2015 Scalamercalli raitre ore 21,30
Come dissi in un commento una volta, una parte dell'umanità non desidera salvarsi.
Preferisce il comune annientamento che comunque non è assolutamente certo, nonostante i gravi e molteplici indizi che si accumulano di giorno in giorno.
Questa parte d'umanità spera d'ignava speranza che avvenga un miracolo salvifico, ma non intende in alcun modo agire affinchè questo miracolo avvenga.
L'altra parte preferisce invece agire per la comune salvezza, pur sapendo
che il risultato del suo agire è alquanto incerto.
Una salvezza molto concreta, prosaica, fatta di buone abitudini quotidiane come quella di mettere le cose al loro posto una volta adoperate.
Esattamente come avviene nel mondo non umano, sebbene con scopi e modi appena differenti dai nostri.
Diciamo che questa parte lavora perchè si compia un prodigio.
Quello di riuscire a convivere con tutti gli altri esseri viventi del Pianeta, pur se animati noi, da un irresistibile e irrefrenabile desiderio di espansione.
Io non credo che questo in corso, che è un inizio sia di secolo che di millennio, almeno per chi segue un certo calendario, ebbene che questo in corso sia il termine della civiltà umana.
Abbiamo così tanto da perdere che credo alla fine prevarrà il senno e non la follia.
Ma non m'illudo che il prezzo che pagheremo per rimediare ai nostri errori antichi e ripetuti
sarà scontato e ribassato.
Si tratta poi solo di scegliere da quale parte stare.
E chi preferisce di non scegliere, è già stato scelto per la sua condanna.
La condanna all'insignificanza.
Tra cent'anni, tranne poche eccezioni, nessuno di noi sarà ancora qui.
E allora a che cosa ci serve una mente che cerca d'immaginarsi quelli che ci saranno dopo di noi, o noi stessi se potessimo esserci ancora?
Noi siamo i nostri avi e posteri.
Noi siamo gli extraterrestri di noi stessi.
Noi siamo mente che sa di mentire a sè stessa.
Noi siamo una mente che non servirebbe a niente.
Oppure.
Serve a scegliere quando è il momento in cui è inevitabile farlo.
Non vedo per essa altro scopo.
...e intanto siamo giunti al meno di -3
28 Febbraio 2015 Scalamercalli raitre ore 21,30
Marco Sclarandis.
28 Febbraio 2015 Scalamercalli raitre ore 21,30
Come dissi in un commento una volta, una parte dell'umanità non desidera salvarsi.
Preferisce il comune annientamento che comunque non è assolutamente certo, nonostante i gravi e molteplici indizi che si accumulano di giorno in giorno.
Questa parte d'umanità spera d'ignava speranza che avvenga un miracolo salvifico, ma non intende in alcun modo agire affinchè questo miracolo avvenga.
L'altra parte preferisce invece agire per la comune salvezza, pur sapendo
che il risultato del suo agire è alquanto incerto.
Una salvezza molto concreta, prosaica, fatta di buone abitudini quotidiane come quella di mettere le cose al loro posto una volta adoperate.
Esattamente come avviene nel mondo non umano, sebbene con scopi e modi appena differenti dai nostri.
Diciamo che questa parte lavora perchè si compia un prodigio.
Quello di riuscire a convivere con tutti gli altri esseri viventi del Pianeta, pur se animati noi, da un irresistibile e irrefrenabile desiderio di espansione.
Io non credo che questo in corso, che è un inizio sia di secolo che di millennio, almeno per chi segue un certo calendario, ebbene che questo in corso sia il termine della civiltà umana.
Abbiamo così tanto da perdere che credo alla fine prevarrà il senno e non la follia.
Ma non m'illudo che il prezzo che pagheremo per rimediare ai nostri errori antichi e ripetuti
sarà scontato e ribassato.
Si tratta poi solo di scegliere da quale parte stare.
E chi preferisce di non scegliere, è già stato scelto per la sua condanna.
La condanna all'insignificanza.
Tra cent'anni, tranne poche eccezioni, nessuno di noi sarà ancora qui.
E allora a che cosa ci serve una mente che cerca d'immaginarsi quelli che ci saranno dopo di noi, o noi stessi se potessimo esserci ancora?
Noi siamo i nostri avi e posteri.
Noi siamo gli extraterrestri di noi stessi.
Noi siamo mente che sa di mentire a sè stessa.
Noi siamo una mente che non servirebbe a niente.
Oppure.
Serve a scegliere quando è il momento in cui è inevitabile farlo.
Non vedo per essa altro scopo.
...e intanto siamo giunti al meno di -3
28 Febbraio 2015 Scalamercalli raitre ore 21,30
Marco Sclarandis.
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