Diteci voi predecessori muti
riesumati reinumati mille e mille volte
senza neanche riti funebri
se aveste saputo veramente chi eravate
davvero avreste dato sfogo a foia
ripetuta e così moltiplicata
noi sì così stiamo facendo
e pur sappiamo poco molto poco
ma tanto ci piace ci basta e proseguiamo
guardiamo su Marte brina effimera
sulla Luna sotto la sua stantìa polvere
minute antiche tracce idriche
nel buio lontanissimo orbitare
mondi simili quanto irraggiungibili
luoghi sonniferi ed insonniferi alla pari
so quanto sia inutile a voi chiedere
se mai un giorno foste riportati in vita
dove e come vorreste respirare i giorni
quest'osso di pollo ignoto tra le dita
questa pelle da me sazio già scartata
queste domande da preda del deserto
queste cose mi suscitano più che altro
Sorbito un caffè so che dovrò rispondermi.
Marco Sclarandis
Tuesday, April 14, 2015
Thursday, April 9, 2015
Prima o poi
Prima o poi tutti gli stronzi
arrivano al sifone
Pierino come ti permettiqui non sei in cortile è un’interrogazione
i tuoi compagni non sono dei mocciosi
se non sai tenerti avrai la punizione
Si Signor Maestro sto rispettando il tema
scegliete tra i proverbi i motti e detti
quello che più vi piace e poi spiegatene la ragione
Appunto piccolo insolente
non esagerare con la mia pazienza
Sì Signor Maestro ma non avevo scelta
al pettine presto o tardi giungono tutti i nodi
Ah piccolo cialtrone fai pure il gran poeta
rifai nuovi i proverbi come a te più piace
No Signor Maestro così é che questo
me lo ricordavo quando
mia Madre mi riportava a casa
dopo le mie scorribande e zuffe
Pierino non istigarmi
sta per finire la mia sopportazione
La prego Signor Maestro
non le pare che usciti da questa scuola
stiamo tutti in una immensa fogna
e quel povero innocente cane
che caga in mezzo al marciapiede
al guinzaglio del superbo suo padrone
non sia insieme al suo evacuato
lo stronzo della situazione
bensì quello che a casa sua depone
sul luccicante trono in preda a soddisfazione
Pierino aspettami dall’aula fuori
Pierino tieniti questo pettine
almeno domani rassetterai la chioma
ma dentro la classe frénati
se ci tieni dentro a questo mondo stare.
Marco Sclarandis
Saturday, April 4, 2015
Sia per prodigio che per trucco
Per davvero qui tu vuoi
tornare un’altra volta
sì Sua Maestà sono convinto
Hai pensato a questo più e
più volte
e dove e quando e come in
quale stato
in mezzo a chi e a far che
cosa
non importa Sire mi basta
ritornare
una sola volta unica
vestito di tunica soltanto
certo così sarò che per due volte
lo stesso numero
dall’immensa lotteria è stato
estratto
pur ridando premio differente
sia per prodigio che per
trucco
non m’importa
Tutto intero identico
perfetto
tutto intero identico
perfetto
Sai che questo infrange troppe
regole
Sai quanto questa mi è
gravosa decisione
sì Maestà lo so lo penso
sempre
Faremo unica eccezione
Forse
Ora puoi andartene
ricordati che Faremo ho detto
Siamo da ora complici
E per
sempre.Marco Sclarandis
Friday, April 3, 2015
Tu che sai
Bach: Erbarme dich, mein Gott - Matthäuspassion - Yo-Yo Ma
Tu
tu che saiperché mai noi umani
ci siamo riempiti le mani
di ordigni sempre più immani
perché mai
alla sciagura imminente
opponiamo così
minuto rimedioalla sciagura imminente
perché mai sempre più eliminiamo
chi ci può rammentare
i segreti del perpetuarsi
perché mai
ci muniamo con
tale maniaper affrontare il domani
perché mai
raggiunta ogni
metarimaniamo comunque così menomati
perché mai
cos’è statoche ci spinge a voler essere immuni
dal desiderio d’amarci
parla spiegaci
te lo intimiamo
diccelo Tu
che devi saperlo
almeno sapremo
anche noi
che cosa davvero temiamo.Marco Sclarandis
Buona Pasqua.
Thursday, April 2, 2015
I tigli rivelatori
Senza pensarvi ombre
di voi spogli tigli al sole
oggi iniziata primavera
a mezzogiorno mi avete
folgorato
ecco mi son detto la mia
mente
che credevo dentro la testa
fosse
mia e tutta intera e chiusa
quando una parte invece
era in quei diafani tronchi e
rami
protési e proiettati
sull’asfalto
forse fu per la bicicletta
per il libro in attesa
d’esser letto
l’aria pizzicante e limpida
per il fruscio lieve delle
gomme
sul marciapiede largo sgombro
il mio avanzare moderato e
attento
ma così è stato magico il
momento
neuroni dendriti dentro e
fuori
radici fuse con radici
fluidi e linfe in corsa per
risveglio
un solo groviglio e labirinto
laboriosi
per dare maggior bellezza al mondo
ho vissuto con l’universo
consonanza
un tempo non scandito da
metronomi.
Marco Sclarandis
Tuesday, March 31, 2015
Degna pure lei d'udienza
Vedendo quei gusci di
molluschi
in attesa d’esequie assieme
a quei tappi a quelle suole
rotte
a quei fermacapelli sfatti
m’è venuto da contare
attimi
come silicei granelli
numerosi
o di una folla battiti di
ciglia
e di mutarli se possibile
in momenti di densa
compassione
visibile spendibile da
tutti
senza necessità di tessere
di stemmi d’appartenenza a
caste
guardando fronti d’onde
vari quanto moltitudini
sono andato infine indietro
per vedermi l’intera
partentela
unente le cose agli esseri
esistenti
allora pure la bottiglia
abbandonata
sciattamente dopo unica
bevuta
m’è parsa degna di ricevere
udienza
per una conversazione. Marco Sclarandis
Friday, March 27, 2015
Ali di Germania
Tristissimo sassone ragazzo
chi ti ha spinto a fare del
tuo aironerapido placido docile potente
capiente dal volo stratosferico
un avvoltoio insaziabile di vite
spente solo per cibarsene
cosa ti ha fatto la tua Terra
la tua gente e quella estranea
per portarli coatti all’altra sponda
chi ti ha mutato in uno stolido Caronte
volevi forse competere con Icaro
quali folgori infernali la tua mente
hanno in quei minuti quel buio illuminato
dal monte impervio t’ha chiamato voce
ti ha istigato all’atroce sacrificio
nessuno al tuo posto può rispondere
questo ormai é il tuo solo privilegio
inutile a spendersi di qua dal fiume
tutti quei brandelli di metalli e carne
quei resti testimoni d’interrotte vite
gridano da qui verso la tua meta
se fuggivi da un inferno tutto tuo
potevi dircelo per tempo
di te avremmo avuto compassione.
Marco Sclarandis
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