Guardate, date pure un'occhiata a quella luce a forma di fiamma rossa bianca e gialla che sembra bruci sopra la cartina della Cina: non è altro che la rappresentazione del tasso di polveri sottili nell'aria che abbiamo respirato nell'arco del 2014. Tutto il mondo brucia carbone e petrolio, bene, sapete quanto carbone abbiamo bruciato nell'arco di tutto il 2013? 3 miliardi e 600 milioni di tonnellate, che sono paragonabili alle tonnellate bruciate da tutti gli altri Paesi del mondo messi assieme. L'ultima volta che si era arrivati a bruciare delle quantità così elevate, era stato nel lontano 1860, in Inghilterra.
Era il 5 dicembre del 1952 quando Londra fu invasa da una nebbia grigia talmente densa che pure i dirigenti del traffico furono costretti ad utilizzare fiaccole infuocate per
dirigere il traffico. Pensate inoltre che quel giorno il biossido di zolfo aveva superato i parametri attuali di ben 190 volte. Questo avvenimento rappresentò un po’ per tutti un campanello d’allarme, tranne che per Paesi come l’India o la Cina, la quale proprio qualche decennio dopo, con l’apertura economica, optò per la via del carbone.
Ora, diamo un attimo un'occhiata a cosa sta all'origine di questi 3 miliardi e 800 milioni di tonnellate di carbone; anzi guardiamo un po' in quale parte della Cina vengono bruciati: ebbene di questi 3 miliardi e 800 milioni, 380 milioni tra Pechino e Tianjin, di cui 3 miliardi solo nella regione dello Hebei. Non potevo crederci. Poi ho pure avuto modo di parlare con un altro mio amico, il quale mi ha chiesto se sapessi la classifica mondiale delle industrie siderurgiche: al primo posto la Cina, seguita dall'Hebei, da Tangshan e infine dall'America. Al che io incredula gli chiesi come potesse essere e lui mi rispose di andare a dare un'occhiata a Tangshan. Lo scorso anno, ad ottobre, ci andai. Ci andai con i rappresentanti del centro di tutela dell'ambiente dello Huabei. Avevamo portato con noi un aereoplanino di quelli telecomandati per sorvegliare la zona e accumulare prove, ma la nebbia era talmente fitta, che fu del tutto inutile.
Quando poi ci siamo addentrati in uno di quegli edifici enormi da cui proveniva il fumo, abbiamo scoperto le condizioni in cui lavoravano quei poveri operai costrettetti a respirare un'aria irrespirabile: senza protezioni, senza luce, solo una buca profonda circa tre metri con dentro cemento e ferro in cui era appena caduto un uomo che abbiamo subito soccorso e portato all'ospedale di Pechino. "Come può essere che nessuno venga punito per quello che vi viene inflitto?" Chiesi ad uno dei lavoratori. "Chiedi al nostro Capo" mi rispose.
Il 60% delle industrie in Cina sono
siderurgiche. A nessuno, neppure alla EIA, importa che vengano o meno
rispettati certi parametri o norme di sicurezza. Dietro tutto questo ci sta la Mafia, le istituzioni
temono la Mafia,
per cui non hanno minimamente l'intenzione di andare a visitare questi posti.
Per produrre 10 milioni di tonnellate di ferro serve il lavoro di almeno 100
000 mila uomini...Parlando con una mia amica che abita della provincia del
Jiangsu, ho capito di come fosse all'oscuro di tutto quello che le stava
accadendo attorno. Nel Jiangsu infatti si trova un'industria siderurgica o
elettrica ogni 30 km.
Per non dire di Shanghai, la cui produzione di carbone supera a dir poco i
parametri. Pensare che per ogni metro di questa città, si bruciano 10 kg di carbone.
Ora però mi viene in mente un'altra domanda:
come facciamo se le risorse diminuiscono sempre di più e aumenta il carbone di
bassa qualità? Andiamo prima di tutto ad analizzare un pezzo di carbone di
bassa qualità: la percentuale più alta è rappresentata dalla lignite; ciò
significa che la maggior parte di un pezzo di carbone di bassa qualità è
costituito da lignite. Questo carbone è detto anche "carbone giovane"
e una volta che viene bruciato diventa quella famosa nebbia grigia che pervade
le nostre città. Quanto ne usiamo noi di questo carbone? Date un po'
un'occhiata al grafico: la combustione di carbone giovane è in continua
crescita. Il 21 ottobre del 2013 i cittadini di Haerbin stavano respirando
un'aria che conteneva un PM 2,5 che superava i 1000 PM 2,5. In quei giorni furono
annullati tutti i servizi di trasporto pubblico da quanto fosse impossibile
guardare al di là del proprio naso: quella nebbia era talmente fitta che
oscurava ogni cosa. Sapete cosa c'è a Haerbin? A Haerbin c'è una gigante
centrale che brucia ogni giorno quantità enormi di carbone giovane. Quel giorno,
il 21 ottobre del 2013, ne aveva bruciati più di 20 milioni; se poi sommiamo
alla centrale di Haerbin, le altre centinaia di migliaia di unità che stavano
bruciando sempre carbone sempre nello stesso momento senza rispettare nessun
parametro, allora non possiamo fare altro che comprendere: 12 milioni di
persone sotto quella nebbia grigia.
Prosegue....
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis