Wednesday, October 7, 2015
Sognar rinnovo
Uno sciame di vespe che si mette
a ritagliare festoni ed origami
uno d'api che ronza in gregoriano
e di calabroni uno che droneggia
a consegnar pizzini a torme
di mafiosi intenti alla bonifica
di lande zuppe d'idrocarburi policiclici
arenili di policlorobifenili intrisi
una marea di torpidi rianimati e pronti
a piantar mangrovie e a contenere ailanti
rovi sorci ed impresari troppo aitanti
un'altro di genti senza vergogna d'indigenza
ma fieri di viaggiare in diligenza
se invitati da mecenati a cena
nel dormiveglia vedo tutto questo
nel sonno profondo sogno
al suono della sveglia desto
agire perchè presto questo avvenga
in questo mondo vecchio che ha bisogno
come maionese d'olio di limone d'uovo
di rinnovo.
Marco Sclarandis
Tuesday, October 6, 2015
Dovessi annegare non smetterei di negare.
Ringrazio un Angelo anonimo per l'ispirazione di questo post.
E' ovvio che i negazionisti del neo-clima non si rassegnino alle dilaganti evidenze.
Sono come i credenti nella della Planogea e della Geocava ( la Terra piatta e quella vuota)
del moto perpetuo, ottenuto con qualche marchingegno nel retro della sacrestia,
e tanto per abbreviare la lista, come i quadratori di cerchi con righe e compassi, quelli ideali,
ovvio, non le rozze imitazioni fatte di materia bruta e banalmente quantistica.
Bisogna averne compassione perchè non sanno come evitarsi l'inganno.
Qualcuno, in articulo mortis, quindi troppo tardi per godere carnalmente dei frutti del pentimento,
si ravvede.
Ma altri solitamente spariscono nell'oblio, magari per circondarsi di un manipolo
di credenti irriducibili, con i quali mantenersi puri nella fede fino all'inabissamento definitivo.
Non c'è ragione che tenga con simili figuri.
Anzi, per essi qualsiasi ragionamento che possa insinuare nella loro mente
il demoniaco tarlo del dubbio, è anatema.
Quindi, bisogna mantenere i propri dubbi, contemporaneamente con le proprie certezze, lasciando intendere che si combatte fino allo spasimo affinchè quelli non sopraffacciano le altre.
Solo in questo modo v'è una tenue speranza che qualcuno di loro ceda l'anima
alle lusinghe dell'appropriato ragionamento e non senza lunga pena e tormento
si converta all'accettazione dei fatti.
Marco Sclarandis
E' ovvio che i negazionisti del neo-clima non si rassegnino alle dilaganti evidenze.
Sono come i credenti nella della Planogea e della Geocava ( la Terra piatta e quella vuota)
del moto perpetuo, ottenuto con qualche marchingegno nel retro della sacrestia,
e tanto per abbreviare la lista, come i quadratori di cerchi con righe e compassi, quelli ideali,
ovvio, non le rozze imitazioni fatte di materia bruta e banalmente quantistica.
Bisogna averne compassione perchè non sanno come evitarsi l'inganno.
Qualcuno, in articulo mortis, quindi troppo tardi per godere carnalmente dei frutti del pentimento,
si ravvede.
Ma altri solitamente spariscono nell'oblio, magari per circondarsi di un manipolo
di credenti irriducibili, con i quali mantenersi puri nella fede fino all'inabissamento definitivo.
Non c'è ragione che tenga con simili figuri.
Anzi, per essi qualsiasi ragionamento che possa insinuare nella loro mente
il demoniaco tarlo del dubbio, è anatema.
Quindi, bisogna mantenere i propri dubbi, contemporaneamente con le proprie certezze, lasciando intendere che si combatte fino allo spasimo affinchè quelli non sopraffacciano le altre.
Solo in questo modo v'è una tenue speranza che qualcuno di loro ceda l'anima
alle lusinghe dell'appropriato ragionamento e non senza lunga pena e tormento
si converta all'accettazione dei fatti.
Marco Sclarandis
Sunday, October 4, 2015
Rumenta, per chi non s'accontenta
La parola rumenta è usata in alcune zone del nord italia per indicare la spazzatura, ma anche ammassi indistinti di oggetti usati, rotti o logori, di nessuna utilità o valore. La parola rumenta è principalmente diffusa in Liguria e Piemonte, parzialmente in Lombardia, Toscana e a Chioggia. Talvolta è usata in gergo nautico, con significato analogo (in tale contesto l'apposito contenitore si chiama rumentiera). L'uso sporadico di questa parola da parte del Gabibbo in televisione ne ha aumentato la celebrità.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un suggerimento.
Visita il sito:
http://www.placidasignora.com/tag/significato-della-parola-rumenta/
Ora sei pronto per capire il titolo di questo post, se mai ti fosse parso criptico od oscuro.
Noi, nessuno escluso, a differenza di tutti gli altri abitanti la Terra siamo incontentabili,
ma in un modo che è assoluto, totale, definitivo, peculiarmente peculiare.
E' la nostra gloria e dannazione contemporaneamente.
Ormai è quasi impossibile dubitare di questo fatto, ma nonostante ciò, invece di trarre
la massima gloria con il minimo della dannazione, dalla nostra immodificabile natura umana, pare che stiamo facendo proprio l'inverso.
I danni generati dal cambiamento del clima, dovuto al nostro agire sopratutto negli ultimi ventenni, stanno dimostrandocelo.
E con crescente evidenza.
Un vetusto proverbio recita:
Chi s'accontenta, gode.
Ma, forse, chi non s'accontenta, esulta.
Forse ancora la visione di migliaia di tonnellate di rumenta che appena il giorno prima era scintillante merce pagata a caro prezzo e dopo una frana, una esondazione, un nubifragio,
sono diventate ingombrante spazzatura, provoca l'esultanza e l'esaltazione di moltitudini che appunto, non si rassegnano al godimento dovuto all'accontentarsi.
E quindi.......Rumenta!.... per chi........
Marco Sclarandis.
Thursday, September 17, 2015
Ispirami ancora Pietro
Le ostriche si fan più rare
mangeremo allora istrici
pazienza per gli animalisti
se diverran più isterici
ma chi poteva immaginare
che ardere quei combustibili
avrebbe riscaldato il mare
semmai rea è l'isteresi
che non ti avverte mai
in tempo per quel che fai
e quindi per riordinare
le cose al loro posto
come un oca in gioco
imbecille ti fa girare
e poi siamo noi istrioni
in questo gran circo equestre
mica storioni allocchi
che stolidi si fan rubar le uova
o dovremmo rinunciare forse
ad essere ciò che siamo
viviamo già da esuli
rifugiati su questa tonda crosta
e tutto per un morso pare
a un frutto neanche così speciale
è vero non sopportiamo limiti
vivere in gusci pari a mitili
ci angoscia innervosisce e annoia
ridateci una radura estesa
almeno quanto una galassia
a scavare le voragini
per inondarvi oceani
e lo sterrato farne
monti ed altipiani
ci penseremo noi
solo riguardo al Sole
siamo perplessi ancora
se meglio non si potesse fare
potrebbe la Luna invece
così anche rimanere
pur con la stessa faccia
tanto l'altra l'abbiamo vista
farla voltare apposta
sarebbe proprio inutile.
Marco Sclarandis
mangeremo allora istrici
pazienza per gli animalisti
se diverran più isterici
ma chi poteva immaginare
che ardere quei combustibili
avrebbe riscaldato il mare
semmai rea è l'isteresi
che non ti avverte mai
in tempo per quel che fai
e quindi per riordinare
le cose al loro posto
come un oca in gioco
imbecille ti fa girare
e poi siamo noi istrioni
in questo gran circo equestre
mica storioni allocchi
che stolidi si fan rubar le uova
o dovremmo rinunciare forse
ad essere ciò che siamo
viviamo già da esuli
rifugiati su questa tonda crosta
e tutto per un morso pare
a un frutto neanche così speciale
è vero non sopportiamo limiti
vivere in gusci pari a mitili
ci angoscia innervosisce e annoia
ridateci una radura estesa
almeno quanto una galassia
a scavare le voragini
per inondarvi oceani
e lo sterrato farne
monti ed altipiani
ci penseremo noi
solo riguardo al Sole
siamo perplessi ancora
se meglio non si potesse fare
potrebbe la Luna invece
così anche rimanere
pur con la stessa faccia
tanto l'altra l'abbiamo vista
farla voltare apposta
sarebbe proprio inutile.
Marco Sclarandis
Tuesday, September 15, 2015
Rovente, per chi non s'accontenta.
Ripetere giova, non ci sarebbe bisogno di ripeterlo perchè lo sappiamo tutti, fin dalla più tenera età.
Però stanca e alla fine annoia, e quando annoia vuol dire che non giova più a nessuno.
E, ripetere che siamo riusciti a cambiare il clima della Terra, ormai è inutile.
Infatti in parecchi cominciano a dire che bisognerà adattarsi, e sempre di più al clima ormai cambiato.
Ma anche questo dire, e il riperterlo ha le volte contate.
Perchè dire e ripetere che bisogna agire è un'azione che dev'essere di breve durata, altrimenti il rapporto tra l'efficacia delle parole e quello dei fatti diventa rapidamente una proporzione inversa fra queste e quelli.
Da quanti anni è che alcune sagge persone ripetono che le azioni umane sulla Terra avrebbero raggiunto dei limiti insormontabili e ineludibili?
Ormai si tratta di quasi mezzo secolo, a voler essere prudenti.
Ma molto di più se consideriamo gli avvisi emessi con l'inizio della prima Rivoluzione Industriale.
Adesso, gli effetti di un clima che si farà sempre più rovente stanno cominciando ad essere
abbastanza evidenti anche a quelli che sono obnubilati dalla fede che stiamo vivendo nel più desiderabile
dei progressi possibili.
Più desiderabile, per il momento.Ci aspetta un progresso ulteriore.
Potremo riunire la Siberia e l'Alaska con un ponte o un tunnel, riesumare i voli supersonici per fare un lavoro da pendolare tra Dubai e Reykjavik, riempire le orbite geostazionarie di bed and dinner per festeggiare
i punteggi raggiunti sul social network.
Dopo, però l'aver fatto pulizia dei rottami lanciati in sessant'anni di attività spaziali.
Oltretutto, ora cominciamo a trovare dei pianeti che potrebbero ospitarci, nel momento che questo dove siamo ormai da migliaia di secoli, ci venga a noia.
Solo che ancora non siamo riusciti a fabbricare un blechendecher per forare lo spaziotempo,
cosa indispensabile per ridurre la durata del viaggio verso quei lidi ad entità ragionevoli.
Temo che per chi non s'accontenta, s'appresta un mondo colmo di rumenta.
Marco Sclarandis
Però stanca e alla fine annoia, e quando annoia vuol dire che non giova più a nessuno.
E, ripetere che siamo riusciti a cambiare il clima della Terra, ormai è inutile.
Infatti in parecchi cominciano a dire che bisognerà adattarsi, e sempre di più al clima ormai cambiato.
Ma anche questo dire, e il riperterlo ha le volte contate.
Perchè dire e ripetere che bisogna agire è un'azione che dev'essere di breve durata, altrimenti il rapporto tra l'efficacia delle parole e quello dei fatti diventa rapidamente una proporzione inversa fra queste e quelli.
Da quanti anni è che alcune sagge persone ripetono che le azioni umane sulla Terra avrebbero raggiunto dei limiti insormontabili e ineludibili?
Ormai si tratta di quasi mezzo secolo, a voler essere prudenti.
Ma molto di più se consideriamo gli avvisi emessi con l'inizio della prima Rivoluzione Industriale.
Adesso, gli effetti di un clima che si farà sempre più rovente stanno cominciando ad essere
abbastanza evidenti anche a quelli che sono obnubilati dalla fede che stiamo vivendo nel più desiderabile
dei progressi possibili.
Più desiderabile, per il momento.Ci aspetta un progresso ulteriore.
Potremo riunire la Siberia e l'Alaska con un ponte o un tunnel, riesumare i voli supersonici per fare un lavoro da pendolare tra Dubai e Reykjavik, riempire le orbite geostazionarie di bed and dinner per festeggiare
i punteggi raggiunti sul social network.
Dopo, però l'aver fatto pulizia dei rottami lanciati in sessant'anni di attività spaziali.
Oltretutto, ora cominciamo a trovare dei pianeti che potrebbero ospitarci, nel momento che questo dove siamo ormai da migliaia di secoli, ci venga a noia.
Solo che ancora non siamo riusciti a fabbricare un blechendecher per forare lo spaziotempo,
cosa indispensabile per ridurre la durata del viaggio verso quei lidi ad entità ragionevoli.
Temo che per chi non s'accontenta, s'appresta un mondo colmo di rumenta.
Marco Sclarandis
Monday, September 14, 2015
Evincere! ed Evinceremo!
Un famoso settimanale di enigmistica contiene una pagina intitolata:
" Forse non tutti sanno che ...."
Dove vengono raccolte notizie strane, incredibili, curiose, oltre che quelle semplicemente poco note.
Una di queste notizie, che non so se lì vi sia mai stata pubblicata, è che in soli trecento anni siamo riusciti
ad aumentare quasi della metà la quantità di biossido di carbonio dell'atmosfera.*
Questa notizia, non dovrebbe essere né strana, né incredibile, né curiosa, oltre che semplicemente poco nota.
Per il semplice fatto, che in questi ultimi tre secoli abbiamo bruciato miliardi di tonnellate di legna
che il tempo aveva accumulato sottoterra centinaia di milioni d'anni fa.
Che si bruci un filo di paglia o un fiammifero o una catasta di tronchi d'alberi secolari, è inevitabile
esalare dell'anidride carbonica, così veniva chiamata fino a tempi recenti il biossido di carbonio.
Un conto è però usare un fiammifero per accendere una candela.
Un altro è ardere delle foreste intere per intiepidirsi il fondoschiena.
Ed un'altra notizia che non dovrebbe essere nè strana, etc.etc... è che come moltissimi gas,
oltre che il biossido di carbonio, il metano ed il vapore acqueo, non sono così trasparenti come sembrerebbe.
Per il semplice fatto che "La natura è sottile, ma non maliziosa"**, e di fatto non ci ha dotato della visione
dei raggi infrarossi, visione che se avessimo, ci permetterebbe di accorgerci dell'opacità dei gas, illuminati
dalla luce non visibile.
Nonostante ciò, la diabolica astuzia umana, forse appena inferiore alla demoniaca stupidità, ha inventato un
ordigno che come nome ha la sigla CO2 LASER, che produce con ingannevole invisibilità una luce
che fonde i metalli più duri.
Ma siccome l'anidride carbonica, altrimenti detta biossido di carbonio, la cui denominazione chimica è CO2***,
appunto non è del tutto trasparente alle radiazioni infrarosse, ma lo è molto di più a quelle visibili,
dall'occhio umano ovviamente, provoca un "effetto nassa".
Effetto che poi si trasforma in "effetto serra".
Per chi non è pescatore ma solo consumatore di crostacei, ricordo che la nassa è un cesto costruito
in modo tale che i crostacei, in particolare, entrino facilmente, ma molto più difficilmente ne escano.
Ma al posto dei crostacei bisogna immaginare i raggi solari, per la parte a noi visibile, che incredibilmente,
entrano come pesci e non possono riuscire perchè mutatisi in crostacei.
La nassa è però in questo caso un invisibile cesto intrecciato con atomi di carbonio ed ossigeno.
Ma mano che la pesca procede le nasse si riempiono di granchi, aragoste, astici e fauna varia, e fin qui
la metafora ci fa pensare ad un lieto fine, ma questa nassa di biossido, sta preparando per noi un esito
che é simile alla fine della prelibata tanto quanto sventurata aragosta.
L' "effetto serra", appunto.
Effetto di naturale ed antichissima origine, peraltro.
Effetto che trasforma luce visibile in invisibile e questa infine in calore asfissiante.
Effetto che, sia chiaro, diventa nefasto se supera un certo limite, ma appunto, da tre secoli sopratutto,
abbiamo fatto in modo che superasse il limite, è lo abbiamo fatto con ingegnosa dabennaggine.
Da tutto ciò si evince che bisognerebbe togliere di mezzo un bel po' di queste nasse dall'aereo mare.
Purtroppo, per ragioni che non posso elencare qui per non diventare troppo prolisso, ripescare
queste ceste dai cieli, non è né facile né rapido come sarebbe auspicabile che fosse.
Evinceremo ancora meglio, che più esaliamo CO2 e meno opportunità avremo per campare sulla Terra,
O non evinceremo, e quando saremo costretti a dedurre che stiamo davvero perdendo l'ospitalità terrestre,
ci butteremo in un'avvincente corsa al rimedio?
* Da 280 a 400 parti per milione, in volume.
** " Sottile è il Signore, ma non malizioso " : con queste parole Albert Einstein esprimeva la convinzione che
la Natura " nasconde i suoi segreti non perché ci inganni, ma perché è essenzialmente sublime"
*** Tanto per pedanteria, C sta per Carbonio, O per Ossigeno e 2 indica che per ogni atomo di Carbonio
ce ne sono due di ossigeno attaccati insieme.
P.S. Per avermi ispirato il titolo di questo post, devo un ringraziamento alla memoria a quel tizio che pronunciò decenni e decenni fa uno sventuratissimo discorso da un balcone di una famosa piazza romana.
Da parecchi indizi ci sarebbe stato da dedurre che quel tizio autoproclamatosi duce avrebbe condotto
un popolo intero alla rovina.
Ma furono in pochi a dedurlo.
Marco Sclarandis.
" Forse non tutti sanno che ...."
Dove vengono raccolte notizie strane, incredibili, curiose, oltre che quelle semplicemente poco note.
Una di queste notizie, che non so se lì vi sia mai stata pubblicata, è che in soli trecento anni siamo riusciti
ad aumentare quasi della metà la quantità di biossido di carbonio dell'atmosfera.*
Questa notizia, non dovrebbe essere né strana, né incredibile, né curiosa, oltre che semplicemente poco nota.
Per il semplice fatto, che in questi ultimi tre secoli abbiamo bruciato miliardi di tonnellate di legna
che il tempo aveva accumulato sottoterra centinaia di milioni d'anni fa.
Che si bruci un filo di paglia o un fiammifero o una catasta di tronchi d'alberi secolari, è inevitabile
esalare dell'anidride carbonica, così veniva chiamata fino a tempi recenti il biossido di carbonio.
Un conto è però usare un fiammifero per accendere una candela.
Un altro è ardere delle foreste intere per intiepidirsi il fondoschiena.
Ed un'altra notizia che non dovrebbe essere nè strana, etc.etc... è che come moltissimi gas,
oltre che il biossido di carbonio, il metano ed il vapore acqueo, non sono così trasparenti come sembrerebbe.
Per il semplice fatto che "La natura è sottile, ma non maliziosa"**, e di fatto non ci ha dotato della visione
dei raggi infrarossi, visione che se avessimo, ci permetterebbe di accorgerci dell'opacità dei gas, illuminati
dalla luce non visibile.
Nonostante ciò, la diabolica astuzia umana, forse appena inferiore alla demoniaca stupidità, ha inventato un
ordigno che come nome ha la sigla CO2 LASER, che produce con ingannevole invisibilità una luce
che fonde i metalli più duri.
Ma siccome l'anidride carbonica, altrimenti detta biossido di carbonio, la cui denominazione chimica è CO2***,
appunto non è del tutto trasparente alle radiazioni infrarosse, ma lo è molto di più a quelle visibili,
dall'occhio umano ovviamente, provoca un "effetto nassa".
Effetto che poi si trasforma in "effetto serra".
Per chi non è pescatore ma solo consumatore di crostacei, ricordo che la nassa è un cesto costruito
in modo tale che i crostacei, in particolare, entrino facilmente, ma molto più difficilmente ne escano.
Ma al posto dei crostacei bisogna immaginare i raggi solari, per la parte a noi visibile, che incredibilmente,
entrano come pesci e non possono riuscire perchè mutatisi in crostacei.
La nassa è però in questo caso un invisibile cesto intrecciato con atomi di carbonio ed ossigeno.
Ma mano che la pesca procede le nasse si riempiono di granchi, aragoste, astici e fauna varia, e fin qui
la metafora ci fa pensare ad un lieto fine, ma questa nassa di biossido, sta preparando per noi un esito
che é simile alla fine della prelibata tanto quanto sventurata aragosta.
L' "effetto serra", appunto.
Effetto di naturale ed antichissima origine, peraltro.
Effetto che trasforma luce visibile in invisibile e questa infine in calore asfissiante.
Effetto che, sia chiaro, diventa nefasto se supera un certo limite, ma appunto, da tre secoli sopratutto,
abbiamo fatto in modo che superasse il limite, è lo abbiamo fatto con ingegnosa dabennaggine.
Da tutto ciò si evince che bisognerebbe togliere di mezzo un bel po' di queste nasse dall'aereo mare.
Purtroppo, per ragioni che non posso elencare qui per non diventare troppo prolisso, ripescare
queste ceste dai cieli, non è né facile né rapido come sarebbe auspicabile che fosse.
Evinceremo ancora meglio, che più esaliamo CO2 e meno opportunità avremo per campare sulla Terra,
O non evinceremo, e quando saremo costretti a dedurre che stiamo davvero perdendo l'ospitalità terrestre,
ci butteremo in un'avvincente corsa al rimedio?
* Da 280 a 400 parti per milione, in volume.
** " Sottile è il Signore, ma non malizioso " : con queste parole Albert Einstein esprimeva la convinzione che
la Natura " nasconde i suoi segreti non perché ci inganni, ma perché è essenzialmente sublime"
*** Tanto per pedanteria, C sta per Carbonio, O per Ossigeno e 2 indica che per ogni atomo di Carbonio
ce ne sono due di ossigeno attaccati insieme.
P.S. Per avermi ispirato il titolo di questo post, devo un ringraziamento alla memoria a quel tizio che pronunciò decenni e decenni fa uno sventuratissimo discorso da un balcone di una famosa piazza romana.
Da parecchi indizi ci sarebbe stato da dedurre che quel tizio autoproclamatosi duce avrebbe condotto
un popolo intero alla rovina.
Ma furono in pochi a dedurlo.
Marco Sclarandis.
Friday, September 11, 2015
Credere obbedire controbattere
Anonimo10 settembre 2015 18:51
Non esiste alcun riscaldamento causato dalla CO2 (qualunque ne sia l'origine),
la temperatura non è influenzata dai livelli di biossido di carbonio, e la ricerca citata in questo articolo è spazzatura!
Che ancora insiste:
Anonimo 10 settembre 2015 19:11
"La ricerca ha mostrato chiaramente che è il biossido di carbonio la principale manopola di controllo delle temperature" .
Questa cosidetta ricerca è spazzatura, ed è pure ridicola, l’anidride carbonica nell’aria non è un fattore capace di influenzare il clima,
l'aumento delle emissioni di CO2 SEGUE PIUTTOSTO CHE PRECEDERE il riscaldamento globale (fra gli 800 e i 1000 anni di ritardo)....
E forse, L'Anonimo 10 settembre 2015 19:11
insistendo, incoraggia poi questo tizio alla cattedra, che però almeno si firma:
Leonardo Vannini 11 settembre 2015 01:53
( salvo poi chiudere con l'enigmatica sigla U.U )
"Scusate se ogni tanto vengo a rompere le scatole su questo bel blog...ma questo grafico non vale una cippa! E vi spiego subito il perche':
L'aumento dell'irraggiamento solare riscalda i mari-->l'acqua evapora e crea nuvole-->le nuvole fanno diminuire l'irraggiamento solare
che raggiunge la terra-->le nuvole diminuiscono e il ciclo si ripete mantenendo l'equilibrio!
E l'ho studiato alle elementari non sono laureato XD
Comunque dovete sempre considerare che il sistema Terra e' un sistema quasi chiuso, ovvero bruciando i combustibili fossili
non facciamo altro che liberare l'energia che e' stata accumulata secoli fa da alberi (carbone) e microorganismi (petrolio)
quindi alla fine nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Diverso sarebbe se importassimo combustibili da un'altro pianeta, allora si che sarebbero azzi a mazzi
e l'equilibrio andrebbe a quel paese...ma visto che cosi' non e' (almeno per ora) mi sembra proprio che sta cosa del CO2
sia una trovata per spingerci ad utilizzare l'energia nucleare che e' cosi' bella e cosi' buona perche' non inquina...
ma poi ti nasce un figlio con due teste e senza uccello e non mi pare proprio la soluzione migliore!
Scusate lo sfogo! U.U"
(fine dei commenti)
Ora, tanto per suscitare un minimo d'interesse verso questo mio post, non vi dico hic et nunc sic et simpliciter, da dove ho tratto questi commenti, che non ci vuole molto a scoprirne l'origine, comunque.
Adesso, mi chiedo per quale misteriosa ragione orde immense di studiosi, scienziati, ricercatori, filosofi d'ogni epoca e luogo,si siano alambiccati il cervello, anche per l'intera loro esistenza per capire come funzionino le cose del mondo, quando potrebbero bastare semplici affermazioni come quelle del tizio anonimo di cui sopra per vanificare il loro lavoro.
Almeno il signor Leonardo Vannini l'11 settembre 2015 alle ore 01:53
cerca di fare un ragionamento, cioè dare una spiegazione a dei fatti, cosa che almeno per ora è ancora il fondamento della scienza, almeno quella moderna, cioè quella che in questo momento mi permette di divulgare questo mio pensiero ad una platea di miliardi di persone.
(Se poi chi leggerà questo post saranno in quattro o in quarantaquattro, forse solo la sociologia quantistica potrebbe stabilirlo, sfornando una bella equazione dove il quadrato o il cubo di una funzione, fornisce le probabilità che la lettura di questo testo sia fatta da un manipolo di sfaccendati
o da una folla sterminata in delirio).
Non so quanti l'abbiano intuìto, ma fin'ora tutto quello che ho scritto è solo una premessa per introdurre il vero argomento del post.
Però a volte riesco ad immedesimarmi pirandellianamente nel lettore o nella folla appena menzionata, e quindi, farò della concisione il timone e faro del resto che ancora ho da dire.
Basta rievocare e parafrasare un famoso sillogismo:
Tutti gli uomini sono mortali, io sono un uomo, quindi.....(io sono mortale).
Bisogna stare attenti, però, che non vale l'inverso, e cioè che tutti i mortali sono uomini, e basta chiederne la ragione al primo che passa per strada per essere quasi certi che rimarrà attonito, almeno per il tempo necessario a ripetergli la domanda.
Il biossido di carbonio, (per due secoli chiamata "anidride carbonica"), è un efficace e duraturo gas serra, (ovvero alterante il clima),
Abbiamo da secoli aumentato questo gas nell'atmosfera, quindi......
(Il clima è cambiato).
Anche in questo caso bisogna stare attenti a vedere se vale o meno l'inverso.
E cioè:
Siccome il clima è cambiato, allora il biossido di carbonio è un efficace e duraturo gas serra
e abbiamo da secoli aumentato questo gas nell'atmosfera.
Ma anche:
Siccome il clima è cambiato e abbiamo da secoli aumentato il biossido di carbonio nell'atmosfera,
allora il biossido di carbonio è un efficace e duraturo gas serra.
Purtroppo per noi, l'inversione del sillogismo,in qualunque maniera, non cambia la verità del fatto:
Il clima è cambiato.
(Non si tratta di un dogma, ma il risultato di una copiosa serie d'indagini fatte seguendo un metodo scientifico)
A questo punto non resta che credere a ciò che si preferisce credere, quindi obbedire alle conseguenze
di ciò in cui si è deciso di credere e controbattere gli argomenti di quelli che credono altrimenti.
C'è comunque un piccolo fatto che qualsiasi credente deve tenere in altissima considerazione.
Il biossido di carbonio, per sua intrinseca, comprovata (scientificamente) ed immodificabile natura
è veramente un gas in grado di produrre, a certe condizioni, un effetto serra.
Poi, se uno vuole inventarsi l'alchisua, per divertirsi a discutere di chimica con l'alchimia
e organizzare convegni sull'alchivostra e l'alchinostra, è libero di farlo.
L'importante è accorgersi in tempo di stare per superare il limite del ridicolo.
Per concludere, se siamo riusciti a modificare il clima terrestre, e ormai le certezze che così siamo riusciti a fare arrivano puntuali come il sorgere del Sole, seppure dietro le nuvole, allora ci dovremo sempre più adattare alle conseguenze di questo fatto.
Non resta perciò che credere, obbedire, e controbattere.
Sia agli anonimi, ma ancora di più ai noti.
Risucchiare, riprendere, riacchiappare, le miriadi miliardi di miliardi di miliardi di atomi di carbonio incautamente esalati negli utimi due secoli, non è una impresa facile.
E questo è con elevatissima probabilità il motivo per cui moltissimi sono ostinatamente riluttanti a farlo.
Nonostante ormai serpeggi anche fra loro la sensazione che sarebbe una delle più urgenti e migliori cose da farsi.
Chi ha esalato ha esalato, chi è spirato è spirato, il biossido di carbonio ormai è scappato.
Marco Sclarandis.
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