Monday, December 28, 2015

Forse

 








Forse per troppi desideri
Oppure per insufficiente sonno
Rendiamo un incubo la vita
Su questo sogno di pianeta
Evitarlo basta averne voglia

Marco Sclarandis

Thursday, December 24, 2015

Che di noi abbiano compassione

Con quella pietra nera
con quel liquame untuoso
quel gassoso incendiario fiato
abbiamo resi schiavi tutti
i malleabili elementi ed anche
quelli inossidabili i leggeri
i resilienti i tenaci ed i magnetici
fatti prigionieri in vapori tramutati
Mercurio Sodio hanno sudato luci
Rame ed Alluminio Neodimio Ferro
portato correnti sulle spalle loro
potenti attrattivi flussi rotativi
Silicio Indio Gallio Fosforo
prima fatti spogliare da impurezze
poi legati assieme e incapsulati
e chini e proni e pronti a calcolare
risposte ai nostri quesiti e dubbi
non uno che non sia stato soggiogato
Arsenico Piombo Mercurio Cadmio
in compagnia d’Oro e d’Argento
ci hanno portato su Selene
si preparano al viaggio verso Marte
di Saturno e Giove ci hanno riportato
il volto come se fossimo di fronte
ancora non siamo sazi e siamo
siamo al pensiero tristi quando
questa tirannia vittima di sé
un giorno svenirà sul trono
allora anche il Plutonio
l’Uranio il Torio l’Americio
di fissile sguardo gelido
ci diranno adesso basta
e che Idrogeno ed Elio abbiano
per voi dal Sole compassione.

Wednesday, December 23, 2015

Recitami l'elenco

         
                                                                                     



                              Come un intero é il nostro corpo 
                              così da avere nome in un registro
                              in un elenco ed essere dicibile
                              dev'essere l'anima associata
                              frazione frastagliata un arabesco
                              e come tale irriducibile e completa
                              è impossibile descriverla e copia
                              refrattaria alla riproduzione
                              sebbene ad ogni altra simile
                              per natura sostanziale e noi
                              vivi diamo nomi a numeri
                              uno zero pi greco fibonacci
                              due eulero reynolds un mezzo
                              erdosc od un miliardo o fi
                              sappiamo quanto siano inadeguati
                              ad evocare attraenti creazioni
                              immense microscopiche e stanti
                              come cerchi diagonali asintoti 
                              ricalcati a riva sull'arena
                              transitoria d'una spiaggia. 

                                               Marco Sclarandis







          








                                                                                                                                                                                                     





Quanti?






Quanti angeli possono danzare sulla capocchia d'uno spillo
Quanti demoni la cruna d'un ago imprecando attraversare
Quanti cristi sul fusto della spilla vivere aggrappandosi
Chi nemmeno si domanda tali cose non è degno

di godere del riparo sottostante
una puntina da disegno
appuntata obliquamente
sulla tavola che regge l'esistenza.




Marco Sclarandis

Saturday, December 19, 2015

Auguri del solstizio



Se arrivasse a precipizio
per Natale una cometa
la vedessero da Orte
proveniente dalla nube
ad un Oort intitolata
o da quella fascia intorno
al sistema solare planetario
per cui Kuiper ebbe fama
porterebbe neve ghiaccio mota
a questo mondo sì arsurato
ed insieme uno scompiglio
di grandiosa proporzione
metterebbe tutto in ordine
senza fare favori regalie
tutti pari a pedine allineate
bianche nere degli scacchi
re regine alfieri torri
equi via a iniziare nuovi giochi
se arrivasse e ci sfiorasse
quale chioma lattescente
luminosa berenicea impalpabile
ci direbbe state quieti
rimettete a posto armi
odi debiti contese spese
se volete che il solstizio
vi riporti
api e fiori a primavera.

Marco Sclarandis

Friday, December 18, 2015

Piccolo avanzamento di piccologia evolutiva



No non si rifulge come stelle nella notte
si salta e si rosicchia come tarli cavallette
per avidità di mete raggiunte e oltrepassate
ci vorrebbe per noi un globo illimitato
per quel paio frontale lobo cerebrale
che ci spinge a sfrenato desiderio
tanto grande da apparire vasto piano
allora per un tempo lungo sebbene limitato
riusciremmo ad acquietarci ad esultare
tu prenditi quello spicchio della torta
grande tanto quanto riesci a misurare
lui si ritagli tessera da incastro
con la forma che gli pare affine
lei abbia arcipelago e barriere
di coralli colorati a profusione
e loro invaghiti d'antri di un Vulcano
prendano lande dove si perda il rombo
i fumi di carboni e di metalli fusi
noi vorremmo spazio per la zecca
dove coniare medaglie monete stemmi
da vendere per divertimento ai pellegrini
anche voi sarete accontentati tutti
io non so dirvi come ma son certo
che nessuno inveirà sotto le intemperie
e patirà sete sotto il Sole.

Post scriptum:
ci vorrebbe per noi un globo illimitato
tanto grande da apparire vasto piano

Rileggendo a due giorni di distanza questi due versi non consecutivi,
m'è sembrato di aver scritto una cosa illogica.

Più logico sembrerebbe questo:

ci vorrebbe per noi un vasto piano
tanto grande da apparire globo illimitato.

Invece era tutto giusto come nell'immagine da cui i versi sono scaturiti:
Più una sfera, quindi un globo, s'ingrandisce, più la sua curvatura s'appiattisce, quindi l'orizzonte è un vasto piano, appunto.
E inoltre illimitato non è perfetto sinomimo  di infinito.
Infatti la superficie di una sfera, proprio topologicamente parlando, è illimitata ma non necessariamente infinita.
Grazie per l'attenzione.
Una delle risorse più scarse e limitate, di questi tempi.

Marco Sclarandis

Thursday, December 17, 2015

Piccologia evolutiva.

Posso dire che stiamo inaugurando una nuova branca del sapere umano:
la "Piccologia evolutiva"
Che non è lo studio delle piccole cose, almeno non innanzitutto, ma quello dell'evoluzione ed adattamento al picco d'ogni risorsa.
(Jacopo, abbiamo uno stagno grande come un oceano in cui sguazzare! Salutiamo Cassandra e diamoci ad Apollo o Mercurio o ad Atena, o a chi ci sorride più amichevolmente!).
 

Marco



No non si rifulge come stelle nella notte
si salta e si rosicchia come tarli cavallette
per avidità di mete raggiunte e oltrepassate
ci vorrebbe per noi un globo illimitato
per quel paio frontale lobo cerebrale
che ci spinge a sfrenato desiderio
tanto grande da apparire vasto piano
allora per un tempo lungo sebbene limitato
riusciremmo ad acquietarci ad esultare
tu prenditi quello spicchio della torta
grande tanto quanto riesci a misurare
lui si ritagli tessera da incastro
con la forma che gli pare affine
lei abbia arcipelago e barriere
di coralli colorati a profusione
e loro invaghiti d'antri di un Vulcano
prendano lande dove si perda il rombo
i fumi di carboni e di metalli fusi
noi vorremmo spazio per la zecca
dove coniare medaglie monete stemmi
da vendere per divertimento ai pellegrini
anche voi sarete accontentati tutti
io non so dirvi come ma son certo
che nessuno inveirà sotto le intemperie
e patirà sete sotto il Sole.

Marco Sclarandis