Eh sì caro Ugo, ogni tanto occorre un articoletto del genere per dirottare Deci Meridi, Tizi Furbizi, Buffi Fuffi
verso siti ad essi più congeniali.
L'articoletto, si fa per dire:
http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/01/i-fisici-confermano-lirreversibilita.html
Comunque una piccola ipotesi sul perchè indietro non si torna io ce l'avrei.
Secondo me al cuore della fisica c'è l'insoluto dilemma se la materia sia o non sia infinitamente divisibile.
E questo dilemma porta direttamente a quell'affermazione di Pitagora:
"Tutto è numero".
Ed anche a quest'altra altrettanto famosa, non a masse oceaniche, ma comunque......
"Dio ha creato i numeri interi, tutto il resto è opera dell'uomo" Leopold Kronecker (1823-1891) .
Solo che, trafficando con gli interi, inevitabilmente escono fuori le frazioni.
E trafficando con le frazioni sgaiattolano dappertutto i numeri irrazionali quali la radice di due e dei numeri primi
la sezione aurea e tutta quella marmaglia numerica che si riesce a dominare a fatica
con le frazioni continue discendenti ed ascendenti e algoritmi del genere.
E trafficando ancora sgusciano fuori, quasi letteralmente, e come in un incubo, i numeri irrazionali trascendenti
quali pigreco ed il numero di Eulero "e" e allora ci troviamo poi attorniati da un universo di cose più che infinite.
Ma nel mondo sperimentabile i cavolfiori non sono frattali perfetti, aventi infiniti dettagli.Stupendamente ipnotici.
Quindi l'approssimazione regna sovrana anche perchè diventa inevitabile.
Forse, un limite quale l'insieme dei numeri di Planck (Max), é l'unico modo per rendere l'universo comprensibile
a degli osservatori come noi, ma il prezzo da pagare per questo è l'irriducibile irreversibilità dei fenomeni osservabili
Infatti, se immaginiamo una perfetta biglia che rotola con effetto su di un perfetto biliardo, come se ne potrebbe calcolare
la traiettoria perfettamente se non considerando le infinite cifre di pigreco, insite nella circonferenza della biglia stessa?
Non parliamo poi delle difficoltà sorgenti all'atto del rimbalzo con una sponda elastica.
Lì una satanica sfida ci attende.
Fatta di calcoli sugli elementi finiti ( vedere come calcolano gli ingegneri ponti, carrozzerie che assorbono urti e altre cose ).
Ma appunto, appena ci sono invece infiniti elementi da calcolare dobbiamo fare atto di sottomissione.
Al caso al caos o ad un Creatore, secondo le fedi e le preferenze.
Ma il fenomeno dell'entanglement, con la sua trascendente istantanea proprietà connettiva fra particelle
arbitrariamente lontane, potrebbe dirci qualcosa di rassicurante sulla vera natura dell'Universo.
O del Multiverso, possibile conseguenza delle ipotesi basate sugli esperimenti quantistici.
Forse che il tutto é una inimmaginabile trama di numeri interi, elencabili come le frazioni e gli irrazionali algebrici
come le radici dei numeri primi, e di numeri inelencabili come i più che infiniti numeri trascendenti e transfiniti?
( per i transfiniti rivolgersi all'anima di Georg Cantor, o più materialmente alle pagine di un buon saggio
sulla matematica del novecento o a quelle sui portali in internet sull'argomento).
Universo che pare davvero si voglia espandere all'infinito.Su Le Scienze del mese in corso un articolo al riguardo*.
Allora c'è da chiedersi, perché mai questa espansione visto che qui sulla Terra siamo dannatamente cosi stipati?
E la più vicina stella, Proxima Centauri, è lontana quanto una traversata del deserto anche per la luce?
E dulcis in fundo, perchè proprio dal carbonio dobbiamo la vita comunemente intesa,
e tramite esso, ora ci troviamo in così tremendi guai?
Infine, forse che i numeri primi da cui derivano tutti gli altri come in una tavola periodica degli elementi,
sono i servi maligni del "Sommo fascista", soprannome scherzoso che Pal Erdosc dava al Padreterno?
O siamo noi i malvagi che dovevamo limitarci a contare le mele intere?
E lasciare perdere le elucubrazioni sulle due metà di cui una offerta dalla Seducente Eva?
Ma Eva non poteva staccarne due, ed evitarci tutte questa cornucopia di Pandora colma di rogne,
tanto, il peccato era comunque commesso, onde per cui una mela ciascuno rende l'esilio meno indegno?.
*Nessun compenso ricevo per questa pubblicità al noto mensile.
Marco Sclarandis
Post scriptum :Questo post deriva da alcuni commenti messi da un sedicente Decio Meridio
sul blog di Ugo Bardi, a questo indirizzo:
http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/01/james-hansen-padre-della-consapevolezza.html
Wednesday, January 6, 2016
Monday, January 4, 2016
Umorismo di una notte di Epifania.
Ricevuto dal veggente Gou Rabid
"Un mio amico mi ha raccontato questa":
Mi sembra di averla inventata in una notte insonne, o forse l'ho sentita
da qualcuno. Comunque....
Renzi divorzia da Agnese e si rivolge a un agenzia matrimoniale per
trovare una nuova moglie.
All'agenzia, l'addetto comincia dicendo. "Guardi, presidente, abbiamo
delle donne bellissime in cerca di marito......."
Renzi lo interrompe dicendo: "Non mi interessa. Vede, tutte le mattine
mi guardo allo specchio e sono abbagliato dalla mia bellezza. Sono bello
io quanto basta"
Allora, l'addetto tira fuori un altro catalogo: "Guardi abbiamo delle
donne di ottima famiglia in cerca di matrimonio....."
E Renzi: "No, io sono di famiglia altolocata abbastanza. Non mi interessa"
"Allora, presidente, abbiamo queste signore ricchissime che......"
"Ma no! Cosa me ne faccio? Con tutti i miei affari sono ricco io a
sufficienza...."
"Allora ci sono queste qui che sono intelligentissime...."
"Suvvia, non vede come sono intelligente io? Mi basta e mi avanza."
"Ma, scusi, presidente, ma come la vuole esattamente?"
"La vorrei di sinistra. "
"Ce l'abbiamo"!
"Perfetto"!
"Ma è strabica, l'occhio sinistro guarda a destra"...............
Marco Sclarandis
"Un mio amico mi ha raccontato questa":
Mi sembra di averla inventata in una notte insonne, o forse l'ho sentita
da qualcuno. Comunque....
Renzi divorzia da Agnese e si rivolge a un agenzia matrimoniale per
trovare una nuova moglie.
All'agenzia, l'addetto comincia dicendo. "Guardi, presidente, abbiamo
delle donne bellissime in cerca di marito......."
Renzi lo interrompe dicendo: "Non mi interessa. Vede, tutte le mattine
mi guardo allo specchio e sono abbagliato dalla mia bellezza. Sono bello
io quanto basta"
Allora, l'addetto tira fuori un altro catalogo: "Guardi abbiamo delle
donne di ottima famiglia in cerca di matrimonio....."
E Renzi: "No, io sono di famiglia altolocata abbastanza. Non mi interessa"
"Allora, presidente, abbiamo queste signore ricchissime che......"
"Ma no! Cosa me ne faccio? Con tutti i miei affari sono ricco io a
sufficienza...."
"Allora ci sono queste qui che sono intelligentissime...."
"Suvvia, non vede come sono intelligente io? Mi basta e mi avanza."
"Ma, scusi, presidente, ma come la vuole esattamente?"
"La vorrei di sinistra. "
"Ce l'abbiamo"!
"Perfetto"!
"Ma è strabica, l'occhio sinistro guarda a destra"...............
Marco Sclarandis
Consigli di lettura.
La bussola del piacere
Ovvero, perché junk food, sesso, sudore, marijuana, vodka e gioco d’azzardo ci fanno sentire bene
Autore: David J. Linden
La sfera del piacere è sempre stata costretta da regole.
Attraverso leggi, precetti religiosi e morali tutte le società hanno
voluto imporre un confine che separi il piacere dal vizio e quindi il
modo in cui affrontarne il “lato oscuro”: la dipendenza. Le moderne
tecniche d’indagine sul nostro cervello raccontano però una storia
diversa; e ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi,
come pregare o fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su
cui agiscono, per esempio, le droghe e l’alcol, e che la dipendenza non è
frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura
fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il
socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella
realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo. Una sfida
notevole, quella lanciata dalle neuroscienze, che ci porta a ripensare
gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra
identità e alla nostra presenza all’interno della società.Lo shopping, l’orgasmo, il crack, la meditazione, l’esercizio fisico, l’oppio, […]; tutto questo produce segnali neurali che convergono su un piccolo gruppo di aree cerebrali interconnesse. Ed è proprio qui, in questi piccoli ammassi di neuroni, che il piacere umano viene percepito.In vendita assieme a Le Scienze di Gennaio 2016 (Codice Edizioni)
David J. Linden
La bussola del piacere è un libro superbo. La vostra mente non sarà la stessa dopo averlo letto.
“The Guardian”
Il nostro comportamento non sarà mai spiegato da un solo circuito cerebrale (o da un solo libro, se è per questo…). David Linden, comunque, ha fatto il primo importante passo per esplorare questa nuova frontiera.
“Scientific American Mind”
L'autore del post non riceve alcun compenso per questa pubblicità al libro in questione.
Marco Sclarandis
Thursday, December 31, 2015
Per la fine e per l'inizio, auguri.
Fonte wikipedia
Forse che di formiche
Forse che di formiche
dobbiamo avere invidia
di loro che hanno arti
mandibole artigli antenne
occhi dalle mille lenti
menti essenziali minime
unificate in una grande
noi si ha tenaglie trapani
trivelle telescopi celle
connesse come tele
di aracnidi astutissimi
siamo più potenti e fragili
di loro esapodi un po’automi
contiamo gli attimi ed i secoli
stracciamo calendari
e ne stampiano nuovi
siamo molliche d’un intero
pane
ed ognuno pane di briciole
raduno
per questo ogni bambino
s’incanta del cammino
della formichina sul suo
dito.
Marco Sclarandis
Marco Sclarandis
Wednesday, December 30, 2015
Calendario 2016
1° Gennaio, Venerdì, anno bisestile.
Ricordati che devi morire (prima o poi).
Non é necessario scriverselo, basta andare un giorno all'anno al cimitero,da vivo, per dare uno sguardo ai defunti e sepolti.
Anche un'occhiata furtiva ad un'urna cineraria può bastare.
2 Gennaio, Sabato.
Ricordati che sei nato da una funzione esponenziale, e finirai con una funzione funebre, se avrai fortuna.
Altrimenti nemmeno con quella.
E ricordati anche quanta finzione adoperiamo per mostrare che di ciò non c'importa nulla.
3 Gennaio, Domenica.
Ricordati che é impossibile sfuggire ad una qualche forma di fede.
Per esempio che esistano infiniti numeri naturali, quelli per contare uova, capelli, attimi fuggenti
e molte altre cose, materiali ed immateriali .[Non dimenticare mai i numeri negativi che non sono quelli sfortunati, bensì quelli solitamente (un tempo) segnati in rosso nei conti bancari].
Puoi anche credere che siano in numero limitato, i numeri, ma sempre di fede si tratta.
Ma stai attento, se ti dovessero chiedere qual è il limite, dì che è un numero non interessante,
anzi il meno interessante di tutti.
Di solito l'intelocutore ammutolisce e cambia argomento.
4 Gennaio, Lunedì.
S'anna da Foligno.
I vizi s'imparano anche senza maestri ( tratto da un noto calendario di un pio indovino).
5 Gennaio, Martedì.
Pensa, se già trovi ostiche le funzioni esponenziali, pensa come potrebbero essere quelle ricorsive.
Ma, almeno sappi che esistono e non solo nella mente dei matematici.
Anche in una testa di cavolfiore c'è qualcosa del genere, ed è pure evidente.
Se non ami i cavoli ammira le felci, o i cristalli di bismuto.
O ascolta la filastrocca:
C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
"C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
(almeno per una decina di minuti).
6 Gennaio, Mercoledì.
Se la Terra fosse una spugna o una groviera, se non altro molti avrebbero trovato una tanetta dove abitare. Infatti mangiamo groviere in alveari di cemento ed acciaio, che come spugne assorbono miriadi di abitanti.Purtroppo, anche così c'è chi gode ma non s'accontenta.
Epifania e Befana (cercare come una festa ellenica dell'apparizione divina sia diventata una strega
che svolazza con una scopa e delle calze usate come cornucopie).
7 Gennaio, Giovedì.
Se l'Inferno esiste, è vuoto, pieno o colmo e stracolmo?
Stessa domanda per quanto riguarda il Paradiso.
Più difficile rispondere alla domanda relativa al Purgatorio.
Essendo un luogo di transizione lì avvengono i fenomeni e i fatti più interessanti ed imprevedibili.
Qui ed ora hic et nunc, non pare siamo in nessuno dei tre loci menzionati.
Se fosse l'Inferno, allora i morti dovrebbero essere in Paradiso.
Se fosse il Paradiso i vivi non dovrebbero morire, e se fosse il Purgatorio, allora le regole vigenti
sono davvero incomprensibili, almeno, se lo scopo è quello della universale redenzione degli occupanti.
Dove siamo allora?
E qui invito a proseguire le citazioni, gli aforismi, gli algoritmi anche, e tutto quanto possa servire
a rendere il prossimo anno, il 2016, un periodo vissuto in un clima di armistizio, se non di pace,
pur se afflitto da qualche ora di noia.
Marco Sclarandis
Post scriptum: Auguri!
Ricordati che devi morire (prima o poi).
Non é necessario scriverselo, basta andare un giorno all'anno al cimitero,da vivo, per dare uno sguardo ai defunti e sepolti.
Anche un'occhiata furtiva ad un'urna cineraria può bastare.
2 Gennaio, Sabato.
Ricordati che sei nato da una funzione esponenziale, e finirai con una funzione funebre, se avrai fortuna.
Altrimenti nemmeno con quella.
E ricordati anche quanta finzione adoperiamo per mostrare che di ciò non c'importa nulla.
3 Gennaio, Domenica.
Ricordati che é impossibile sfuggire ad una qualche forma di fede.
Per esempio che esistano infiniti numeri naturali, quelli per contare uova, capelli, attimi fuggenti
e molte altre cose, materiali ed immateriali .[Non dimenticare mai i numeri negativi che non sono quelli sfortunati, bensì quelli solitamente (un tempo) segnati in rosso nei conti bancari].
Puoi anche credere che siano in numero limitato, i numeri, ma sempre di fede si tratta.
Ma stai attento, se ti dovessero chiedere qual è il limite, dì che è un numero non interessante,
anzi il meno interessante di tutti.
Di solito l'intelocutore ammutolisce e cambia argomento.
4 Gennaio, Lunedì.
S'anna da Foligno.
I vizi s'imparano anche senza maestri ( tratto da un noto calendario di un pio indovino).
5 Gennaio, Martedì.
Pensa, se già trovi ostiche le funzioni esponenziali, pensa come potrebbero essere quelle ricorsive.
Ma, almeno sappi che esistono e non solo nella mente dei matematici.
Anche in una testa di cavolfiore c'è qualcosa del genere, ed è pure evidente.
Se non ami i cavoli ammira le felci, o i cristalli di bismuto.
O ascolta la filastrocca:
C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
"C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
(almeno per una decina di minuti).
6 Gennaio, Mercoledì.
Se la Terra fosse una spugna o una groviera, se non altro molti avrebbero trovato una tanetta dove abitare. Infatti mangiamo groviere in alveari di cemento ed acciaio, che come spugne assorbono miriadi di abitanti.Purtroppo, anche così c'è chi gode ma non s'accontenta.
Epifania e Befana (cercare come una festa ellenica dell'apparizione divina sia diventata una strega
che svolazza con una scopa e delle calze usate come cornucopie).
7 Gennaio, Giovedì.
Se l'Inferno esiste, è vuoto, pieno o colmo e stracolmo?
Stessa domanda per quanto riguarda il Paradiso.
Più difficile rispondere alla domanda relativa al Purgatorio.
Essendo un luogo di transizione lì avvengono i fenomeni e i fatti più interessanti ed imprevedibili.
Qui ed ora hic et nunc, non pare siamo in nessuno dei tre loci menzionati.
Se fosse l'Inferno, allora i morti dovrebbero essere in Paradiso.
Se fosse il Paradiso i vivi non dovrebbero morire, e se fosse il Purgatorio, allora le regole vigenti
sono davvero incomprensibili, almeno, se lo scopo è quello della universale redenzione degli occupanti.
Dove siamo allora?
E qui invito a proseguire le citazioni, gli aforismi, gli algoritmi anche, e tutto quanto possa servire
a rendere il prossimo anno, il 2016, un periodo vissuto in un clima di armistizio, se non di pace,
pur se afflitto da qualche ora di noia.
Marco Sclarandis
Post scriptum: Auguri!
Monday, December 28, 2015
Forse
Forse per troppi desideri
Oppure per insufficiente
sonno
Rendiamo un incubo la vita
Su questo sogno di
pianeta
Evitarlo basta
averne voglia
Marco Sclarandis
Thursday, December 24, 2015
Che di noi abbiano compassione
Con quella pietra nera
con quel liquame untuoso
quel gassoso incendiario
fiato
abbiamo resi schiavi tutti
i malleabili elementi ed
anche
quelli inossidabili i leggeri
i resilienti i tenaci ed i
magnetici
fatti prigionieri in vapori
tramutati
Mercurio Sodio hanno sudato
luci
Rame ed Alluminio Neodimio Ferro
portato correnti sulle spalle
loro
potenti attrattivi flussi
rotativi
Silicio Indio Gallio Fosforo
prima fatti spogliare da
impurezze
poi legati assieme e
incapsulati
e chini e proni e pronti a calcolare
risposte ai nostri quesiti e
dubbi
non uno che non sia stato
soggiogato
Arsenico Piombo Mercurio Cadmio
in compagnia d’Oro e
d’Argento
ci hanno portato su Selene
si preparano al viaggio verso
Marte
di Saturno e Giove ci hanno
riportato
il volto come se fossimo di
fronte
ancora non siamo sazi e siamo
siamo al pensiero tristi
quando
questa tirannia vittima di sé
un giorno svenirà sul trono
allora anche il Plutonio
l’Uranio il Torio l’Americio
di fissile sguardo gelido
ci diranno adesso basta
e che Idrogeno ed Elio
abbiano
per voi dal Sole compassione.
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