Friday, April 5, 2013

Una quattro ruote elettrica come non te l'aspettavi



Con il picco del petrolio alle spalle, la crisi economica sul portafogli e i cambiamenti climatici di fronte è meglio pensare in modo nuovo e farlo rapidamente.

Le opportunità non scarseggiano. La cultura del cambiamento,purtroppo, sì.

Ma come la crisi stessa ci ha insegnato: le cose possono cambiare rapidamente. Cerchiamo di far sì che i prossimi cambiamenti siano positivi ed adatti alle circostanze.


Buona visione!

Wednesday, April 3, 2013

Lezione di Socrate ai suoi alunni, il primo Aprile, Anno Pre-Dominis 383


Socrate:  Ragazzi oggi vorrei parlarvi un po’,  ed ovviamente farvi anche qualche  domandina,  sul mondo del futuro fra 2,396 anni cioe’ il primo aprile 2013.

Alunni:  Maestro ma come si puo’ fare a sapere oggi come sara’ il mondo fra piu’ di duemila anni?  Un tempo cosi’ lontano?

S:  Non vi preoccupate ragazzi con il mio Metodo si riescono a capire ed a conoscere molte cose.

A:  Va bene Maestro, ti ascoltiamo.

S:  Oggi come vedete ce ne stiamo qui belli e tranquilli seduti all’ombra sotto quest’ albero stupendo, vediamo il mare ed il sole e gli ulivi,  i pescatori fra poco ci porteranno dei pesci e possiamo parlare per ore ed ore di filosofia.

A:  E nel 2013 non sara’ ancora cosi’?

S:   Non non proprio.   Il mare sara inquinato, di pesci ce ne saranno pochissimi, l’aria di Atene sara’ irrespirabile,  vi saranno miliardi di persone in giro facendo fesserie,  e tutti si azzufferanno l’uno con l’altro e quasi nessuno parlera’ ne di etica,  ne di metafisica,  ne di epistemologia ne di come meglio governare la societa.

A:  Mamma mia  Maestro, che brutto mondo !  Ma come mai sara’ cosi?  Avranno senz’altro letto tutti i libri che noi Greci abbiamo scritto o scriveremo e gli lasceremo?

S:  Si,  ma o non capiranno un cavolo o se ne se ne fregano.

A:  Maestro ma come potranno mai essere degli esseri cosi abbrutiti , incivili ed incolti?

S:  E' una lunga storia ragazzi ma ve la spiego in sintesi e poi passiamo ad esaminare i problemi di quella societa futura e come magari quelli del futuro avrebbero potuto risolverli.

A:  Va bene Maestro, vai avanti che ti ascoltiamo,  ci sembra proprio una storia interessantissima !

S:  Dopo noi Greci vennero fuori vari imperi e varie religioni.  I nostri testi purtroppo furono dimenticati per un paio di millenni finche' vi fu una specie di rinascimento.  Ma poi subito dopo vennero fuori altri imperi, re, aristocrazie e capi di religioni e tutta una serie di teste di C.   Quando finalmente ritorno’ un po' della nostra democrazia quelli incominciarono a bruciare tutto il carbone ed il petrolio che si trovava in giro e continuarono a far figli a non finire finche non divennero sette miliardi e non ci fu’ piu’ posto per nessuno.  E rubarono persino le idée del nostro vecchio amico Democrito,  spaccarono l’atomo e ci fecero un bel sacco di bombe atomiche per minacciarsi a vicenda ed anche per esplonderne una ogni tanto.

 A:    Sembra davvero una bruttissima societa’ Maestro ma allora come hanno poi fatto per tornare a vivere un po meglio?   Fu’  possible od avevano gia distrutto tutto cio che e’  importante,  al punto di non poter fare piu niente?

S:   Purtroppo il mio Metodo ha anche dei limiti ragazzi e non riesco a prevedere oltre a 2,396 anni da adesso,  comunque vi posso dire che avevano un sacco di problemi.  Ma se a certe cose non riesco a rispondervi io potete sembre andarle a chiedere a Cassandra. 

A:   Va bene, ma quali problemi Maestro?

S:   Beh inoltre ai milioni di problemi alcuni dei quali vi avevo gia grosso modo parlato poco fa,  avevano tre problemi abbastanza piu' grossi degli altri ma molti di loro erano cosi occupati con varie fesserie che non se ne rendevano nemmeno conto.

A:  Gente proprio stupida Maestro ma allora quel’erano (o quali saranno) questi tre grossi problemi del futuro dei quali non si renderanno nemmeno conto?

S:  Questo e abbastanza facile da spiegarvi ragazzi.   Uno era il picco del petrolio, un secondo erano i cambi climatici ed il terzo erano i limiti alla crescita.

A:  Maestro ma come mai che questi erano dei problemi?  E che cos’e un po' piu precisamente sto petrolio e perche' lo usavano e come mai il clima stava cambiando e quali limiti a quale crescita?

S:  Ragazzi e difficile per voi adesso capire queste cose perche adesso siamo pochi c’e un sacco di spazio ed anche se ci abboffiamo o sprechiamo molte cose non imporata molto perche ce ne sono molte altre.   Posso solo dirvi che quelli usando alcune delle nostre idée svilupparono pure un sacco di scienza e di tecnologia cominciarano ad usare un sacco di risorse e dopo un po non ne rimanevano.  E' un po difficile spiegarvi i cambi climatici ma abbiate fiducia in me e credetemi che fra 2,396 anni ci saranno.

A:  Va bene Maestro noi abbiamo molta fiducia in te e nel tuo metodo e se ci dici che ci saranno i cambi climatici ti crediamo.   Ma quelli a 2396 anni da adesso crederanno anche loro ai loro maestri del futuro quando gli diranno che ci saranno delle tremende tempeste, incendi ed altre cose terribili se non cambiano le loro abitudini?

S:  Purtroppo no ragazzi.

A:  Ma come mai Maestro quei tre problemi saranno cosi difficili da risolvere? A noi sembrano abbastanza facili.

S:  Lo sembrano ragazzi ma non lo sono.

A:  Maestro tu sai sempre sintetizzare e con la tua teoria delle essenze che ci avevi detto poi spiegherai a Platone ed Aristotile sai sempre anche arrivare a l’essenziale rapidamente.   Raccontaci un po' in poche parole quale potrebbe essere stata la soluzione a ciascuno di quei tre grossi problemi.

S:  Va bene ragazzi adesso vi spiego ed effettivamente le soluzioni sono facilissime.  Per quel che riguarda il picco del petrolio avrebbero solo dovuto usare molto meno petrolio.   Per quel che riguarda i cambi climatici avrebbero soluto dovuto usare l’energia del sole che voi vedete li’ sopra.  E per risolvere i limiti alla crescita avrebbero solo dovuto ridurre la loro propria crescita e produrre e consumare un po meno roba.

A: E chi di loro avrebbe potuto fare queste cose Maestro?  A noi ci sembrano cose abbastanza semplici da fare se qualcuno vuole farle.

S:  Si’ e’ vero sarebbero abbastanza facili da fare se avrebbero volute farle.  E quelli che avrebbero potuto farle sono i governi, le imprese e gli individui di quel tempo futuro.

A:  Ma avevano (avranno) dei governi democratici come i nostri di adesso o avranno qualche altro tipo di governo di forma inferiore?

S:  Questa e' una domanda un  po' complicata ragazzi.   Diciamo che in un certo senso avevano dei governi democratici ma in altri sensi no.

A:  Maestro spiegaci un po meglio non riusciamo a capire
.
S:  Ragazzi lasciamo stare,  a questa domanda cerchero di rispondervi piu tardi e teniamoci all’argomento, ma per favore mentre parlo statemi ad ascoltare e non lasciatevi distrarre da quei grilli e quelle cicale rumorose sull'albero.   Per quel che riguarda i tre grossi problemi i quali avrebbero potuto risolvere la cosa piu' importante che dovete capire e’ che non e’ stato possible perche’ vi erano degli interessi politici, economici, e culturali sia al di fuori che al di dentro di quei governi, di quelle imprese e di quegli individui che glielo impedivano di fare.

A:  Maestro ma allora quegli interessi li hanno proprio fregati. !   Perche non hanno cercato di fare qualche cosa contro di loro e secondo te cosa avrebbero potuto fare?

S:  Mah, su questo non riuscivano a mettersi d’accordo ma secondo me avrebbero potuto fare un paio di cose.   Un’altra persona abbastanza intelligente che venne fuori molto dopo i nostri tempi fu un tizio che scrisse un libro sulla storia di un principe il quale di queste cose se ne intendeva abbastanza.  Se l’avessero letto avrebbero potuto fare un paio di cose con quegli interessi.  O avrebbero potuto dividerli, metterli uno contro l’altro e mentre si azzuffavano passargli attorno e far fare ai governi ed alle imprese ed agli invidivui quel che dovevano fare; Oppure li avrebbero potuti prendere a calci nel sedere in mezzo alla strada.  Ma almeno nell’anno 2,396 anni dopo questo o non l’avevano ancora capito o non sapevano farlo,  od avevano paura di farlo.

A:  Maestro e se invece l’avessero fatto?

S:   Come vi ho gia' spiegato il mio Metodo ha dei limiti e non riesco a vedere piu inoltre di 2396 anni in avanti ma molto probabilmente quei problemi sarebbero potuti essere risolti e la civilta’ futura, anche se non troppo civile secondo i nostri criteri,   sarebbe riuscita a sopravvivere.  Anche perche' sia i governi che le imprese che gli individui sapevano gia piu o meno cosa andava fatto.

A:  Va bene Maestro possiamo capire che anche tu ed il tuo Metodo abbiate dei limiti.  Ma non possiamo credere che qualche piccola idea a proposito non ce l’hai.  Ti preghiamo, dicci come secondo te sarebbe poi andata a finire tutta la faccenda.

S:  Va bene ve lo dico pero' se non azzecco del tutto non venite poi dopo a dirmi che non sono un buon Maestro.  Vi avevo gia detto che anche il mio Metodo ha dei limiti cosi come vi sono dei limiti alla crescita ed altri limiti.  Spieghero' tutto questo poi dopo ai miei amici Platone ed Aristotile i quali poi sicuramente scriveranno degli ottimi libri che sia voi che quelli del futuro potranno leggere.

A:  Ma Maestro non ci avevi detto che quelli dei nostri libri se ne infischiano?

S:  Si ma come vi ho gia detto vi sono dei limiti a quello che noi possiamo fare per loro. E fra l’altro sono anche sicuro che l’unica cosa della quale sono sicuro e' la mia propria ignoranza.  E se questo e’ vero per me che non faccio altro che pensare dalla mattina alla sera, figuratevi per quelli !  Ma fondalmente semplificando un po’ tutto credo che potranno accadere solo due cose.   O riusciranno a togliere sia dai loro piedi che dale loro menti quei tre tipi di interessi e quindi i loro governi, le loro imprese, e loro stessi come individui consumeranno molto meno petrolio, passeranno rapidamente all’energia solare e la smetterano di crescere, oppure probabilmente creperanno quasi tutti e ritorneranno a vivere in pochi piu o meno come noi ma purtroppo con molto meno alberi, pesci, aria fresca e tante altre belle cose che abbiamo noi adesso.

A:  Grazie Maestro per averci spiegato la situazione di quegli uomini e di quelle donne del futuro.   A noi sembra tutto abbastanza chiaro.   Credi che lo sara anche per loro?

S:  Il primo Aprile dell’anno 2396 cioe’ fin dove il mio Metodo arriva a vedere,  non era ancora molto chiaro.  Ma magari lo sara il prossimo primo primo Aprile.  E fra l'altro anche loro si divertono con i pesci durante quel periodo proprio come noi. 

A:  O.K. Maestro abbiamo capito tutto e grazie per quest’ennesima bella lezione.  Questa di oggi e stata davvero interessante.  Quando ci rivediamo?

S:  Ragazzi come sapete io sono sempre qui sotto quest’albero a pensare quasi tutti i giorni quindi potete venire a trovarmi quando volete.


Monday, April 1, 2013

Rimedio-evo



Tu come abbia fatto a insinuarti
nella fessura del muro
non so ma lo immagino
fu per forza durante Quaresima
aiutato da settimana piovosa
chè uscisti come erbetta alla vista
oggi ch’è Pasqua
prima d’orizzonte in terrazza
d’immersione nella calca del pranzo
t’ho notata sul rosa d’intonaco
per un attimo ho visto
miniatura d’una foresta
per prodigio incastrata
in deserto di stolida pietra
mi hai portato rimedio
ad angoscia che residuava
da un evo nell’animo.

Marco Sclarandis

Saturday, March 30, 2013

E pensare che da noi distribuiscono gratis le compostiere.....



Gli Usa, fucili gratis ai cittadini di Tucson


TUCSON-Fucili gratis ai cittadini per proteggersi nelle zone più ad alto rischio di Tucson, in Arizona.

Fa discutere l'iniziativa "The Armed Citizen Project", finanziata dall'ex candidato sindaco Shaun McClusky, che prevede la distribuzione proprio nella zona dove nel 2011 un uomo fece fuoco sulla folla uccidendo sei persone. Il progetto sfida apertamente la legge sul controllo delle armi per la quale si sta battendo il presidente Obama. "Se non volete proteggere i cittadini di Tucson - ha dichiarato McClusky - qualcuno dovrà pur farlo. Perché non io? Perché non armare le persone in modo che possano proteggersi da sole?". La paternità dell'iniziativa tuttavia non spetta all'ex candidato sindaco, bensì a uno studente dell'Università di Houston in Texas, il quale ha lanciato il progetto nell'area metropolitana di Houston per studiarne gli effetti sui tassi di criminalità.

Continuazione del mio post precedente “Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone” dopo aver ricevuto degli ottimi commenti


"Continuazione del mio post precedente “Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone” dopo aver ricevuto degli ottimi commenti"....

E questa e’ quindi anche una mia risposta ai commenti di Francesco e a quelli di Alessandro al mio post precedente. 

Sono d'accordo con Francesco che esisti anche una crisi morale od etica. Ma io credo che forse sia piu' utile parlare di una crisi culturale, dato che la morale e l'etica fanno parte della cultura  (almeno della cultura intesa in senso ampio) mentre invece il contrario normalmente non e' sempre vero. (od almeno non sempre, e non del tutto).  Quindi credo che "cultura" sia un termine piu inclusivo di "morale od etica" nonostante la loro importanza.

E sono anche d'accordo sul fatto (inconfutabile) che Nietzche (e poi dopo –ma magari anche prima di lui-  anche altri) denuncio'/ denunciarono “l'inadeguatezza del minestrone borghese cristiano" “a conservare la dignita ed il valore delle persone e delle persone di valore”.

Ma ritornando un attimo all grandissima caverna di Platone la quale contiene l'intera societa umana terrestre vorrei dire anche questo:   Nietzche credo stesse parlando piu che altro della parte della societa’ terrestre che lui conosceva meglio, cioe' l'Occidente e L'Europa.  Cioe' posti e zone nella caverna soggetti al Cristianesimo, alle idee dei Greci antichi ed alle varie classi sociali che poi sono venute fuori  e si sono sviluppate e contese o diviso il potere tipo borghesia, o piccola borghesia, o proletariato, contadini  ed ecc.  E quindi Nietzche (dal suo proprio punto di vista nella caverna di allora)  incolpo’ il "minestrone borghese-cristiano"

Bisognerebbe conoscere molto di piu' e meglio la storia delle varie altre civilta’ che esistono sulla terra per creare un quadro complessivo piu ampio e piu rappresentativo dell'intera societa terrestre.   (dato che "le tre crisi"  -piu quella culturale giustamente aggiunta da Alessandro- sono fenomeni ubiqui)

Fernand Braudel nel suo libro (monumentale) L’ Histoire des Civilisations descrisse in maniera generale le varie "Civilta’ "  terrestri e spiego’ anche che si intrecciano, interagiscono fra di loro,  si influenzano e si inter-penetrano a vicenda da un bel pezzo e non solo recentemente con la globalizzazione.   Per esempio aspetti piu specifici di civilta’ come la Matematica hanno "viaggiato" sia dall'Europa verso l"Oriente che dall"India ed altri paesi del cosiddetto “medio oriente” verso l"Europa e le zone della civilta’ Occidentale.  E cosi come la Matematica tantissimi altri aspetti.

Quindi e’ possibile -e magari anche probabile- che qualche filosofo Indiano abbastanza recente...(un Nietzche Indiano) abbia detto una cosa simile....cioe’ (magari) che l’ etica e la morale in India (ed anche la cultura) sono state influenzate in modo negativo da fattori analoghi a quelli descritti da Nietzche.   Per esempio che una visione ristretta e limitata dell' Hinduismo o dell"Islam piu le caste e la castosita'  (quella loro non quella nostra !) piu'  il periodo del colonialismo Inglese abbiano creato un'altro tipo di "minestrone Hinduismo-colonialista-caste”  che e’ molto inadeguato per "conservare la dignita' ed il valore delle persone e delle persone di valore" in India.   Dopodiche' pero’ l"india ebbe la fortuna che dalla stessa realta sociale sia emersa una persona come Gandhi il quale riusci (almeno per un breve periodo) a ridare "dignita e valore alle persone ed alle persone di valore".   (Mentre invece l"Occidente cerco di andare avanti o con metodi Leninisti o con metodi e sistemi di ispirazione Socratica e Greca) 

E molto probabilmente si potrebbero fare anche altri esempi analoghi per la Cina, il Giappone, e tantissimi altri paesi come per esempio la Turchia prima e dopo Ataturk e vari altri paesi o “zone di civilta’”

Cioe’ vari esempi dalle diverse aree o zone “di civilta” dove prevalgono tuttora le varie religioni del mondo. (inventate piu' o meno due o tremila anni fa)   (Cioe il Cristianesimo, l"Islam, il Giudaismo, l"Hinduismo, ed il Buddhismo e le loro varie varianti, sette ed ecc. )

Ma non credo si debba parlare solo di religioni e del Metodo della Fede in vari posti e zone.

In un post precedente avevo cercato di identificare i Cinque Metodi che si potrebbero "usare" (o seguire) (o trarre ispirazione da) nel cercare di:   i) rafforzare e rinnovare  o trasformare la cultura e la societa’ terrestre  ivi compresi i suoi aspetti poltici-istituzionali ed economici;  (e fra questi ultimi il capitalismo "neoliberale" stesso)  e ii) servire da guida generale per andare avanti con la cosiddetta "grande transformazione",  che credo siamo tutti piu o meno d'accordo sia  necessaria ed urgente.

 E come dice Alessandro piu’ sopra...non solo urgente, ma molto urgente.  (fondamentalmente perche le leggi della fisica e della termodinamica e le altre leggi all'interno ed all'intorno della biosfera sicuramente non ci aspetteranno)   E questi metodi -per guidarci sulla strada della grande trasformazione- che avevo identificato ed elencato prima erano questi:  1) il Metodo Socratico 2) il Metodo Leninista 3) il Metodo di Gandhi 4) il Metodo di Confucio ed il 5) Metodo Scientifico.  Ai quali si possono ovviamente anche aggiungere altri metodi.  Ma dato che sopra ho parlato di religione e dato che da poco c'e anche un nuovo Papa a dirigere la chiesa cattolica, credo si possa parlare anche (ma in modo piu ampio del solo cattolicesimo o cristianesimo) anche di… 6) ..cioe’ I vari Metodi della Fede.

Vari osservatori nella caverna penseranno che le tre crisi fuori della caverna (piu’ quella culturale aggiunta da Alessandro la quale vorrei cercare di commentare o definire brevemente fra un attimo) vedranno anche:  i) i problemi di carattere culturale in modo diverso secondo il loro "punto di vista" e ii)  vedranno anche le soluzioni a questi problemi culturali (piu quelli che risultano dall'interazione delle altre "tre crisi" gia spiegate)  secondo i vari metodi che hanno gia in mente (ricordare anche "i tre modelli mentali" ai quali avevo gia accennato nel post precedente)

E lasciando a parte per adesso (per semplificare un po un quadro gia abbastanza complicato) (ed anche complicato ad articolare e cercare di spiegare)  gli altri Metodi elencati sopra e considerando per quest'esempio solo Il Metodo della Fede (o delle Fedi) ed il Metodo Scientifico magari coloro che vedono il mondo in termini di Fede (cioe i credenti od i  Fedeli di una delle cinque religioni che ho elencato sopra) vedranno le tre crisi (e quella culturale in particolare e maggiormente quella etica e morale) come un' insufficienza di Fede e la soluzione a tali problemi come avere o praticare  "Piu Fede", od avere o praticare una Fede migliore o piu "autentica" nei sensi prescritti od indicati dalla loro religione.  (cosi come credo stia dicendo il nuovo “Papa dei Poveri”)

 Mentre invece magari gli Scienziati,  vedranno i problemi (e li analizzeranno) cercando di usare il Metodo Scientifico (descritto nel mio post precedente sui Metodi) e vedranno poi cosi’  anche le varie possibili soluzioni a tali problemi. 

E prendendo me stesso come piccolo esempio....una persona la quale sicuramente aderisce molto piu al Metodo Scientifico piuttosto che ai Metodi della Fede (o delle Fedi) cerco di analizzare il mondo e le sue varie componenti politiche, economiche, culturali e sociali in termini dei FATTI che ho visto od osservato (o studiato) durante la mia propria vita cercando poi di analizzarli, e di trarre delle conclusioni in base alle quali poter poi cercare di fare delle proposte.  E non mi riferisco sicuramente ne al Vangelo ne alla vita di Gesu Cristo duemila anni fa (ne a quella di Buddha dato che ho vissuto anche in Thailandia)  per cercare ne di capire, ne di analizzare, ne di proporre.  Naturalmente prendendo anche in considerazione il fatto che il mondo attuale contiene moltissimi credenti (i quali sono probabilmente la maggioranza dei terrestri)  e che anche le religioni hanno portato non solo delle analisi sbagliate (secondo me) ma anche dei contributi morali, etici e talvolta anche pratici che hanno aiutato a far avvenire un determinato tipo di progresso. (malgrado l'abbiano anche senz'altro ostacolato)  Quindi -almeno nel mio proprio schema - c'e anche posto per alcuni aspetti dei loro "Metodi della Fede"  ma senz'altro non molti.   Ma ovviamente, cosi come tutti gli altri terrestri sono un solo umano fra i sette miliardi e vedo ed interpreto il mondo dal mio proprio piccolo angoletto della caverna.

Ma La Grande Trasformazione (dei sistemi finanziari, economici, politici-istituzionali,  e culturali del mondo ai quattro livelli che avevo menzionato nel post precedente,   i quali sono tutti e quattro in crisi,  e delle politiche e strategie che poi derivano di fatto dai sistemi attuali e poi (dopo) delle nuove politiche e strategie che potrebbero derivare dai sistemi politici, economici e culturali nuovi -una volta transformati od almeno rivatilizzati-  e’ una trasformazione che va fatta "con sforzi collettivi e non solo individuali" (ed urgentemente) ma sara comunque fatta ispirandosi ad uno o piu dei Metodi precedenti.   Perche' questi sono i metodi che l’umanita’ conosce od ha sviluppato finora durante la sua storia, a meno che non si riesca ad inventare un nuovo metodo o ad articolare chiaramente una sinergia innovativa di quelli vecchi.

Naturalmente i Metodi possono servire solo da ispirazione e da guida generale.  Si dovra’ poi arrivare a vari tipi di iniziative pratiche nell’ambito generale di un metodo od un’altro.  Cioe’ stabilire delle iniziative e politiche concrete di trasformazione, e dei programmi, piani, obiettivi, o movimenti vari ed ecc. ecc. basati sui metodi (o derivati da loro) e capaci di transformare le varie realta’ istituzionali (politiche, economiche e culturali) attuali.  (ed ai vari “livelli” cioe quello mondiale e quelli regionali, nazionali e locali)

Ma dato che lo sforzo di trasformazione dovra essere comunque collettivo e dato che i sette miliardi di terrestri hanno "modelli mentali diversi" (e metodi diversi in mente,  i quali metodi poi guidano od orientano le loro prassi) cioe' metodi  con i quali percepire ed analizzare la situazione e con i quali poi stabilire delle iniziative per cercare di migliorarla o di trasformarla,  bisognera’ anche mettersi d'accordo su quali metodi si dovrebbero utilizzare e quali metodi sono piu validi o meno validi in assoluto od in circostanze o congiunture particolari. 

Ma vorrei ritornare ad un'altro punto di Alessandro cioe' che i cambi e le trasformazioni culturali normalmente avvengono con uno o piu' cambi generazionali.   Il che vuol dire che cambi e trasformazioni culturali significativi normalmente avvengono in 25 anni (proprio come minimo) e normalmente in cento o piu anni.  

E vorrei tornare un’attimo di nuovo anche a Fernand Braudel il quale ci spiega che La Storia dell’Umanita puo essere divisa (o concepita) in tre tipi di storia.  L”Historie Evenementielle (la storia degli avvenimenti od eventi);  L’Historie des Periodes (cioe' dei periodi i quali possono essere periodi politici, culturali, od economici od una combinazione dei tre) e L”Histoire de la Longue Duree, cioe’ di lunga durata o di larga e piu ampia portata.   (cioe’ le onde corte, le onde medie, e le onde lunghe sul, o nel,  mare o nell' oceano della storia  le quali ovviamente si accavallano e si influenzano a vicenda)

La prima Storia e’ la storia delle’attualita’ la quale viene spesso descritta e catturata dal giornalismo.  L”Histoire des periodes (con periodi  che normalmente durano dai venti ai cento o piu’ anni) credo corrisponda anche ai nostri  “uno o piu' cambi generazionali” sopra….e l’historie de la longue duree dura invece da (e per)  secoli e millenni.  

Ogni categoria di Storia ha le sue proprie cause, forze motrici e dinamiche ma e’  anche influenzata da quella “sotto” e quella “sopra”.   Cioe’ L’Historie Evenmentielle influenza, ma non determina completamente, L”Historie des Periodes….(o del Periodo particolare in cui l’umanita' si trova in un determinato momento storico)  nel quale avvengono poi i vari eventi od avvenimenti i quali vengono a loro turno “colorati” dal periodo nel quale avvengono.  E la storia di vari periodi forma o determina,  ma solo in parte,  quella de la longue duree.  Cosi come la storia di lunga portata o durata influenza poi anche quella del determinato periodo nel quale l’umanita, od una delle sue parti,  si trova.   Almeno cosi’ fu’ nella storia del passato cosi’ come studiata ed analizzata da uno dei piu grandi storici occidentali.
 
Ma questo non vuol dire necessariamente che la storia del futuro…(la quale non e’ avvenuta ancora) continuera' ad essere cosi.  Dato che credo ci troviamo tutti in un momento storico unico e mai visto o vissuto prima.  (cioe la Singolarita’ sia tecnologica che non-tecnologica descritta da Alessandro in altri suoi posts)

Ma dato che in ogni caso La Grande Trasformazione e' urgente  ci si trova davanti un problema quasi irrisolvibile.  Cioe’ come  far cambiare idee, valori, comportamenti, identita’, credenze, costumi,  aspettative, atteggiamenti, (e molte altri variabili "culturali") ai sette miliardi di persone nella caverna di Platone in modo che si mettano molto rapidamente su un buono ed efficace cammino per la La Grande Trasformazione?  

E forse per evitare questo “problema irrisolvibile" sopra basterebbe che le cosiddette “classi dirigenti" o le" leaderships" globali, regionali, nazionali , locali ed imprenditoriali stabilissero almeno loro dei programmi e delle politiche e delle iniziative per la loro propria trasformazione e la transformazione (profonda) delle varie istituzioni delle quali fanno parte, e poi delle politiche e delle prassi nuove che tali nuovi sistemi potrebbero piu facilmente portare avanti verso una buona destinazione.  Ed il resto degli umani poi seguirebbero (e potrebbero contribuire magari anche molto piu' facilmente) in questo cammino di trasformazione dei vari sistemi della societa umana, e di auto-transformazione.

La quale Grande Trasformazione (secondo me) dovrebbe essere caraterrizata principalmente da uno sforzo per andare verso una destinazione per la societa umana caratterizzata da molta piu' giustizia ed equita’ e (di conseguenza, ma non solo di conseguenza) anche molto piu "sostenibile"....e probabilmente anche da una societa umana terrestre piu' piccola quantitativamente dato che sette miliardi (che presto diventeranno nove o dieci) rappresentano una situazione quasi sicuramente insostenibile.  E poi magari da una traiettoria e da una destinzione anche caratterizzate da una “decrescita gestita" piuttosto che da una decrescita imposta dai limiti alla crescita e le varie cose che sono o verranno imposte dai vari dis-equilibri della fisica e dalla biologia e dell’ ecologia terrestre.

Le nazioni e le localita’ e le imprese possono gia’ incominciare la grande trasformazione ai loro rispettivi livelli.  Ma ovviamente se la comunita' di nazioni non incomincia complessivamente anche lei a livello mondiale ed a quelli regionali (tali l"Unione Europea) io personalmente non credo che si potra’ transformare molto,  e quindi i vari problemi continueranno ad aggravarsi finche prima o poi non si arrivi ad un collasso. (ed un collasso anche rapido piuttosto che graduale)

In un post precedente avevo anche cercato di spiegare che secondo me il rispetto delle varie Carte Costituzionali nazionali, regionali e mondiali che gia’ esistono nel mondo adesso sarebbe un buon punto di partenza.   Dopodiche’ si potrebbero creare “nuove carte” le quali guiderebbero od implementerebbero La Grande Trasformazione ai suoi vari livelli meglio di quelle precedenti. 

Ma sarebbe gia un ottimo passo avanti se le varie carte costituzionali, ivi compresa quella delle Nazioni unite, fossero rispettate molto di piu'.   (cosa che non e’ assolutamente il caso adesso)

E questi sono altri ragionamenti provenienti da un piccolo angolo della caverna ma che spero potranno essere eventualmente "migliorabili"... e poi magari anche applicabili ed utili…

Friday, March 29, 2013

Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone


Grosso modo vi sono (cioe’ credo vi siano) tre crisi (interattive) nel mondo in questo momento.  Queste tre crisi (o problematiche) hanno luogo e si manifestano in maniera NON-uniforme a quattro livelli: 

1) Mondiale / Globale
2) Regionali (Unione Europea ed altre regioni o continenti)
3) Nazionali (in ciascuna delle 193 nazioni sedute all’ONU)
4) Locali (in ciascuno dei milioni di localita’, zone e regioni nei vari e diversi paesi del mondo)

E le crisi (o problematiche) sono:

1.   La crisi finanziaria
            i)  altissimi livelli di debito pubblico accumulato (nazionale / statale),  e cosa fare
            ii)  banche insufficientemente capitalizzate, e regolate molto male,  e cosa fare

2.   La crisi economica
            i)  quella di carattere economico-ciclico, e cosa fare
            ii)  quella di carattere economico-strutturale, e cosa fare
            iii)  quella di origine/fonte/causa “risorse ed ambiente”, e cosa fare
                        a) Il picco del petrolio, uranio, ed altre risorse energetiche non-   
                            rinnovabili (ed anche di molte rinnovabili)
                        b) I cambi climatici e la siccita, gli incendi, uragani, inondazioni, piogge, nevicate ed
                            ecc. molto fuori norma ed altri fenomeni che  evidenziano (o risultano da) la 
                            distruzione della biosfera e dall'alterazione degli equilibri fisici e biologici / ecologici 
                            del pianeta. 

Queste crisi finanziarie ed economiche hanno degli effetti ed impatti diversi e variabili in posti diversi,  in momenti diversi. 

3.   La crisi politica ed istituzionale
            i)  L’incapacita’ dei molti sistemi politici nazionali  e delle loro istituzioni  (sia nelle democrazie
                parlamentari che in quelle presidenziali che in sistemi autoritari) ed anche dei sistemi mondiali
                 di “governance globale”  (ONU, FMI, Banca Mondiale, OMC, e vari trattati ed accordi     
                 bilaterali e multilaterali) di riuscire ad auto-riformarsi / auto-trasformarsi o ri-inventarsi o
                 ri- vitalizzarsi sufficientemente per poter funzionare molto meglio e per poter far fronte
                 in modo adeguato alle due crisi precedenti con politiche ed iniziative appropriate ed efficaci e
                 piu o meno “socialmente giuste” ed “ambientalmente sostenibili”.

I sintomi e gli effetti e le manifestizioni esterne e la grande quantita' di fatti empirici che queste tre crisi generano continuamente ai loro quattro livelli dove si manifestano vengono viste ed osservate in modo diverso dai 7 miliardi di umani sulla terra ognuno dei quali assieme agli altri nella loro (grandissima) caverna / grotta di Platone....

 (la quale is trova nella sua Repubblica. (http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna)  

.... sono seduti o rannicchiati nelle caverna/ grotta in varie platee e zone riservate alla loro comunita nazionale e linguistica. (cosi' almeno si possono parlare un po’ fra di loro anche se non molto con gli altri)

Nella caverna o grotta di Platone (e per alcune interpretazioni e per arrivare alle loro conclusioni e’ piu utile pensare ad una grande caverna mentre per altre e piu' utile pensare ad una piu’ piccola grotta; d’ora in poi in questo post usero’ la parola grotta ma intendo o grotta o caverna secondo la spiegazione o la metafora che sto cercando di portare avanti in quel momento)  si cerca di capire cosa sta succedendo fuori guardando le ombre che le cose ed i fenomeni esterni (le tre crisi e ciascuna delle loro "sottocrisi" sopra) proiettano sulle pareti della caverna / grotta.

Ovviamente le ombre (dovute alle tre crisi) (e quali ombre sono dovute a quali crisi o sottocrisi?) che si vedono sulle pareti della grotta e se sono lunghe o corte, piccole o grandi, larghe o fini o finissime, scure o meno scure, transitorie o piu’ o meno permanenti,  ed ecc. dipende come minimo da: 

i)  la posizione del sole fuori (la quale cambia continuamente in modo ciclico) (cioe' rimane fissa mentre la terra ruota sul suo asse, e con lei la grotta;  e magari il sole sono le leggi della fisica e le tre leggi della termodinamica in particolare?) 
ii) le dimensioni e la forma e le caratteristiche esterne della cosa o del fenomeno fuori il quale ostacola o sparge la luce che entra nella grotta e crea ombre particolari 
iii) la forma e la topografia interna delle pareti / la superfice della caverna/grotta e le posizioni e dimensioni di possibili ostacoli interni alla grotta; (sia gli ostacali fisici della grotta che gli ostacoli creati dalla presenza di moltissime persone nella grotta)  
iv) la posizione dell’osservatore particolare all’interno della grotta.

Quindi un osservatore nella parte orientale della grotta (per esempio la Cina) vedra’ ombre diverse con caratteristiche diverse da un’osservatore nella parte occidentale della grotta in Italia, Germania,  Cipro, Grecia, o negli Stati Uniti od a Londra o da qualcun’altro accomodato nel suo posto in un qualche altro “paese grottesco” piu al sud o piu’ al nord. (magari il Brasile od il Sud-Africa, o la Russia, o l' India)

La forma e’ la topografia interna della superfice della grotta sono invece uguali per tutti e piu' facilmente osservabili e determinabili quando c’e' luce.   Benche’ alcune forme possino facilmente ostacolare completamente la vista di alcuni osservatori.

La posizione del sole ovviamente cambia continuamente durante il giorno (cioe' la posizione della superficie terrestre dove si trova la grotta cambia rispetto al sole) e durante la notte impedisce completamente a delle ombre visibili di formarsi sulle pareti della grotta.  Durante la notte gli osservatori dovranno aspettare il giorno dopo per continuare i loro sforzi per capire i fenomeni esterni.  (in questo esempio le tre crisi)

Rimangono le dimensioni, la forma e la caratteristiche esterne della cosa e del fenomeno stesso.

Come capire cosa sono o quali siano?   C’e' bisogno che l’osservatore possieda tre tipi di modelli mentali interpretativi:   Il primo e’ quello che (in base alle sue osservazioni) (delle varie ombre) lo possa aiutare a definire e stabilire le caratteristiche esterne della cosa o del fenomeno fuori.   Il secondo (od i secondi) sono quelli che –in base alle caratteristiche esterne ed osservabili del fenomeno fuori percepite o “capite”,   lo possino poi aiutare a cercare di capire le caratteristiche interne del fenomeno e le loro variabili e dinamiche.  Ed il terzo e’ quello (il modello interpretativo) che puo’ aiutare l’osservatore a capire  le interazioni e le dinamiche “esterne” dei vari fenomeni esterni (in questo esempio le tre crisi) l’uno con l’altro,  e fra di loro.

Quindi credo sia poco sorprendente che molti non riescano a capire molto bene (od affatto) cosa stia succedendo, ne’ perche’.  
 
E quando non si riesce a capire una cosa spesso ci si affida  alle osservazioni e le interpretazioni altrui od ai media (molto poco affidabili) od al mondo accademico oppure ci si mette a fare lo struzzo con la propria testa nella sabbia. (normalmente per paura e sperando che il brutto fenomeno passi da se;  cioe’ che il Leone decida di andersene via da solo e senza prima morderci malamente il sedere)   

Oppure si cerca di indovinare e di poi cercare una qualche propria soluzione personale, e  molto probabilmente sbagliandosi su ambedue le analisi.

Coloro fra i sette miliardi che invece hanno piu o meno capito (o credono di aver capito) usano la loro conoscenza acquisita (con vari livelli di sforzo) o per aiutare gli altri a capire anche loro, o per approffttare loro stessi in qualche modo.  (in base ad altri modelli interpretativi spesso sbagliati anche quelli di come si possa “approfittare”)  (normalmente questo vuol dire cercare di fare piu' soldi)

Se fanno la prima cosa e se un numero sufficiente di persone (una “massa critica”) riesce a capire,  si puo' incominciare a mettere in atto varie politiche ed iniziative che riescano poi eventualmente a risolvere ed oltrepassare le tre crisi,  od in modo permanente e completo,  od in modo molto temporaneo e parziale (cosa,  in base alla storia dell’umanita’,  estremamente piu’ probabile).

Ed ovviamente non c’e nessuna garanzia che le varie politiche ed iniziative eventualmente messe in atto, funzionino o funzioneranno cosi' come intese o "disegnate".  (accadono sempre cose "imprevedibili" ed effetti ed interazioni sconosciute in anticipo)

Questa e’ piu o meno la situazione  attuale nella quale si trovano i sette miliardi di terrestri in questo momento.  (secondo me)

Ma ovviamente anch’io mi trovo in qualche angoletto della grande grotta di Platone.  Quindi se vi sono (senz'altro) altri “esseri pensanti e ragionanti”  accomodati in altri posti e posizioni nella grotta e con i tre modelli mentali interpretativi che ho menzionato,  o molto diversi o molto simili ai miei,  sarebbe molto interessante poter conoscere anche  il loro proprio “punto di vista”.   (adesso che spero si abbia capito un po' meglio anche cosa voglia dire –od almeno possa voler dire- avere  “un punto di vista”)

Il risultato migliore dello sforzo per capire cosa sta accadendo nella nostra societa' umana sulla terra -ed alla terra stessa ed alla sua biosfera-,  e come si dovrebbe reagire,  e’ sicuramente ottenuto piu facilmente (anche se rimane estremamente difficile) da uno sforzo collettivo piuttosto che da uno individuale anche se non tutti i “punti di vista” individuali, i quali poi formano quello collettivo,  siano equivalenti fra di loro dovuto alle molto diverse posizioni degli osservatori nella grotta ed al diverso livello di validita’ (e di fedelta’ alla realta’) dei loro modelli interpretativi.

…e adesso….a voi lettori per qualche commento







Non verranno

Albrecht Dürer (1471-1528) - Czterej jeźdźcy apokalipsy



Cavalieri irsuti dallo sguardo spietato
al galoppo in groppa a cavallo
con gladio arco tridente e bilancia
non verranno da quel fondo confine
manto da luci arcaiche tarlato
a tirare il sipario
di questo piccolo palco
noi stiamo correndo perché
si compia l’ultimo atto
di commedia in unica replica
siamo stanchi di stare in attesa
come pretendenti principi a un trono
siamo esausti come transiberiani
trascinati verso un confino
stiamo facendo tutto da soli
perché idoli non sono riemersi
vivi come dei da sepolcri
perché inutile sembra tanta pazienza
per vedere di Selene la fuga
e di Sole definitiva agonia
ci sentiamo ingannati da caos
che finge di rimettere in ordine
cose che non vogliono vivere insieme
ormai siamo quasi solo più ira
furiosa contro ogni elemento
raro o abbondante che sia
saremmo un corpo glorioso
mai vista prima scaturita armonia
di pavidi inetti fedifraghi avidi bari
decisi a rifarsi una vita
lontano da fetidi ghetti
affrancati da schiava esistenza
se vedessimo medesimo porto
se ci sentissimo ciurma indivisa
potremmo sventare l’aborto
nascere in culla deposta su riva
di fiume fluente in giardino dell’Eden
chi al posto nostro vorrebbe
non odo risposta dal cosmo.

Marco Sclarandis