http://www.climalteranti.it/2017/08/06/ondate-di-calore-e-cambiamenti-climatici-non-occorre-esagerare-la-realta-e-sufficiente/#comment-586452
# robertok06on Ago 21st 2017 at 17:38
@Mau
“@robertok06
Sì, non mi sono spiegato bene….
Quanto tempo manca al raddoppio della concetrazione della CO2?
Pensi che riusciremo ad evitarlo?”
Ovviamente NO, non riusciremo a evitarlo… a meno di non voler sterminare qualche miliardo di abitanti dei paesi in via di sviluppo… mancano solo poco piu’ di 150 ppm… siamo quindi a soli pochi decenni di distanza dal farlo, al ritmo di crescita attuale.
Quelli con le villette da 20 milioni di dollari sulla riva dell’oceano in Florida sloggeranno senza problemi, non preoccuparti, per l’incredibile aumento del livello dell’oceano… gli altri si arrabatteranno come potranno, non certo una novita’ nella storia di questo pianeta. Leggo spesso che centinaia di milioni di persone che abitano a bordo mare/oceano dovranno sloggiare, come se fosse cosa impossibile da fare materialmente (non sto dicendo che succedera’, comunque)… ma si dimentica che nella sola Cina in un paio di decenni centinaia di milioni di persone sono “sloggiate” da sole, passando dalle campagne/zone rurali alle citta’/zone urbane… ti risulta che l’economia cinese ne abbia sofferto o ne abbia approfittato? Mmmh.. domanda difficile, no? 🙂
———-
@pigliaXilculoSteph?
“come tutti riescono a leggere tranne te, sul mio blog non ho mai parlato dell’evento meteorologico in Sierra Leone tantomeno mi azzarderei a definirlo una conseguenza del GW.”
???
Ripeto: l’utente anonimo ha parlato della Sierra Leone…e TU gli hai dato ragione. Primo commento della serie…
Parlava forse dell’aumento delle giocate di Enalotto in quel paese? Mmmh… fammi pensare…
Quando hai finito di cazzeggiare e far finta di nulla mi fai un fischio, OK… sai dove trovarmi.
Al resto non rispondo, solita fuffa retorica per creare un smokescreen e deviare il discorso… conosco la tua tecnica (qui), grazie. 🙂
———
@alessandro codegoni, alias alsarago58, raramente “alessandro”, a.k.a. “alsy”:
Deve essere per quello, che non spari balle, che nell’articolo hai pure cannato l’affiliation di Hansen!… infatti NON ha scritto l’articolo come se lavorasse a Columbia…
“Oggi alla Columbia University, ”
… ma bensi’, come e’ facile verificare, in un meno illustre e noto centro di ricerca:
“Department of Physics and Technology, University of Bergen, Norway”.
Notare che questo te l’ho detto, postando un commento su QualEnergia, ma lo hai segato (tu o la prestigiosa redazione, cioe’ qualche tuo conoscente, probabilmente). Neanche queste correzioni accetti.
Sul fatto che il tuo articolo non tiri le orecchie a Hansen e co-autori lo ammetto… e’ vero… e’ una mia esagerazione che deriva da tutte le volte che ti ho fatto notare che Hansen e’ favorevole al nucleare, e tu hai fatto finta di niente: payback time baby!… ma come?… mi metti in bocca mille cose che non ho mai detto ed una volta che lo faccio io fai la vergine offesa?
Ti deve essere venuta la bile a scrivere questo articolo, eh codegoni!…
Ad ogni modo, prima di parlare di psicologia, caro codegoni, forse varrebbe la pena di farsi (farTI) un esame di coscienza, che ne dici? Eh!… 🙂
Ciao amico mio… sono sicuro che adesso che hai fatto l’outing starai meglio, potrai firmarti con nome e cognome come tutti gli altri… fin’ora hai portato avanti un’esistenza degna di un agente segreto in un romanzo di Tom Clancy.
———-
@marco sclarandis
Concordo con te: tutti i messaggi che non trattano almeno un minimo di climatologia dovrebbero essere cestinati… come questo tuo al quale rispondo. E’ solo bandwidth sprecata.
Per esempio, avresti potuto far notare che quello che dicono in questo articolo…
“In uno studio pubblicato lo scorso Maggio nella rivista Nature Climate Change (“Global risk of deadly heat”, http://www.nature.com/nclimate/journal/v7/n7/full/nclimate3322.html) si stima che le ondate di calore… etc… etc…”
… omette di dire esplicitamente che si tratta di un studio basato su estrapolazioni di modelli (n’ata vota!), quindi non proprio oro zecchino (maiuscole mie per enfasi):
“By 2100, this percentage IS PROJECTED to increase to ~48% under A SCENARIO with drastic reductions of greenhouse gas emissions and ~74% under A SCENARIO of growing emissions.”
La realta’ futura sara’ sicuramente diversa dai due scenari da loro utilizzati, per non parlare della precisione delle “proiezioni” dei farlocc’ little models.
Non ti da alcun fastidio che non si parli/discuta anche di questo?
Perche’ no?
Ti da fastidio che io lo dica? Perche’? Perche’ di certe cose non bisogna parlare?
Ciao, e alla prossima.
# stephon Ago 21st 2017 at 19:14
robertok06
“Ripeto: l’utente anonimo ha parlato della Sierra Leone…e TU gli hai dato ragione.”
Dove, di preciso?
# robertok06on Ago 21st 2017 at 20:26
Ah!… vuoi giocare ancora un po”, Stefano?
Ok, ti accontento: gli dai ragione la riga successiva al suo commento ‘Sierra Leone docet.Ciao Carlo.’
… sono sicuro che riuscirai a trovarla.
Buona caccia al tesoro, Stefano.
# stephon Ago 21st 2017 at 21:17
robertok06
gli rispondo che è impressionante (= quello che è successo lì). Dove vedi il collegamento con il “globbbal uormin” ?????
Adesso, scusa, ma se vuoi ne riparliamo sul mio di blog. Penso che questa diatriba abbia stancato già da tempo gli altri che leggono il blog. E non c’entra nulla con il topic del post.
Piuttosto: che ne dici di questi, visto che qui si parla di heawaves e visto che, nella tua risposta a marco, è apprezzabile il tuo ritorno in topic?
http://press.thelancet.com/weatherhealth.pdf
http://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/11/7/074006
http://www.nature.com/nclimate/journal/v6/n2/full/nclimate2833.html
# Renato Rossion Ago 22nd 2017 at 00:22
@pigliaXilculoSteph?
ah qua si può usare questi termini? kazzo! Ma allora kekkazzo le avete messe a fare le regole?
1: in topic
2: breve ed incisivo
3: max cinque commenti
4: max duemila caratteri
5: max UN link (ma non ad un blog) (STEPH!!! Pure tu!!!)
6: la forma!!!! CLIMALTERATI, FOTTOVOLTAICO, la forma perdìo!
7: al vostro buon cuore.
Ma kikkazzo le ha dettate ìste regole, iddio sul Monte Sinai? no, ve le siete fatte da voi.
Ma fatevene che sappiate farle rispettare, se vi riesce. Oppure abolitele! Così sono ridicole.
Saluti.
R
# homoereticuson Ago 22nd 2017 at 09:01
@renato rossi
mi sa che il padrone di casa è in vacanza in luogo sconnesso.
Cmq, tornando in topic:
http://www.repubblica.it/cronaca/2017/08/22/news/c_era_una_volta_lo_sci_d_estate_la_resa_dell_ultimo_ghiacciaio-173564734/?ref=RHPPBT-VA-I0-C4-P9-S1.4-T1
# marcoon Ago 22nd 2017 at 09:31
I commenti di certi individui e le risposte di questi individui ai commenti altrui mi fanno venire la voglia di conoscerli di persona.
Perchè il linguaggio del corpo è molto più eloquente di quello scritto e parlato.
Non che questa voglia, o più esattamente curiosità, non possa essere soddisfatta in linea di pricipio, ma di fatto, è impossibile nella maggior parte dei casi.E, nemmeno un video può supplire alla presenza reale, per motivi intuibili che non dico per non annoiare.
Questo commento dovrebbe forse essere postato in un blog di etologia umana, ma il cambiamento del clima non ha a che fare con essa?
Con la fisica e la psicologia?
Non siamo noi esseri umani, sopratutto, analoghi agli atomi e alle molecole che si agitano e in questo modo determinano la termperatura di una massa materiale?
Anzi io credo proprio che s’instaurerà presto uno scontro titanico fra due religioni.
Una che crede che il cambiamento climatico sia sostanzialmente antropogenico e l’altra che non lo sia.
Io sono un fedele della prima.
Ma credo perchè mi fido delle mie sensazioni.Che incredibilmente, coincidono sempre più con con quelle di innumerevoli impassibili strumenti.
Comprendo la fede di chi ne ha una opposta, ma ormai non credo nel miracolo di una rivelazione che possa fargli cambiare devozione.
Infatti se il cambiamento climatico, ammesso che vi si creda, non è antropogenico,sopratutto, allora è meglio accettarlo con pia rassegnazione.
Se così non è , invece, forse possiamo ancora fare qualcosa per adattarci a questo cambiamento, anche solo per evitarci morte e sofferenza.
Grazie per l’attenzione.
Marco Sclarandis
Tuesday, August 22, 2017
Thursday, July 6, 2017
Vedrete a che cosa portano
Per
L'Ateniese com'era facile
misurare
il mondo e le sue cose
bastava
rapportare il tre col quattro
il
trentatrè con il ventisette l'un col due
altre
infinite frazioni si prestavano
fer
fare ordine nel caos del cosmo
un
brutto giorno tramite un quadrato
una
mente più brillante infranse la magia
si
chiese quanti passi lungo un lato
stessero
stipati dentro la diagonale
rovinoso
fu il calcolo e fatale
su
quella perfetti stanno fusi in uno
due
di quelli fatti crescere sui lati
da
questo la radice di due discende
in
fondo un numero che divide un altro
ma
frazione che ridesse il conto
sembrava
non si facesse mai trovare
guardate
disse il filosofo ingegnoso
voi
cercate quel rapporto fra due interi
un
pari fratto un dispari
un
dispari fratto un pari
un
dispari ed un pari fratti
con
altro dispari e diverso pari
che
moltiplicati per sé dian due
adesso
rifate pure i calcoli
vedrete
a che cosa portano
forse
vi spaventeranno
ma
sono solo numeri
chiamateli
irrazionali.
Sunday, July 2, 2017
La Terra digerisce tutto
Tu
che butti la lattina dove càpita
rapido
abbandoni la bottiglia
la
custodia il flacone la vaschetta
di
preziosi vergini pòlimeri
di
vetri di metalli non esausti
i
fogli gl'involucri le buste
di
carte cartoni ancora giovani
tu
che getti incurante le tue cicche
di
gomma insalivate e di tabacco
sui
bordi i cigli viari e i marmi
presto
o tardi quello che disperdi
che
alla rinfusa mescoli coi torsoli
le
bucce le ossa i gusci i nòccioli
la
lampadina l'accendino il volantino
fa
delle fosse tristi cimiteri
delle
brezze effluvi teratogeni
latrine
delle salate e dolci acque
alimenta
malefici fuochi infine
da
dove sgorga il tuo impulso
è
studiato insulso o inconsapevole
è
lo stesso che ti porta ad acquistare
gli
strappi le sdruciture ai pantaloni
invece
che lasciare al tempo
all'uso
che te li dia gratuiti
che
ti va muovere quintali di lamiera
al
posto d'un leggero telaio tubolare
così
da viaggiare allegro e sciolto
la
Terra digerisce tutto certo
ogni
intenzione e gesto umano
vomita
la pena dello sciatto vivere
ci
lascia a cucinare il brutto invece.
Marco Sclarandis
Thursday, June 29, 2017
Ho mire per più remoti luoghi
Qualcuno
deve pur andar laggiù
passare
il tempo necessario
su
quell'eritreo arido pianeta
anche
solo per provare a fondo
siderale
nostalgia per la sua Terra
ed
illusione di ritrovare senno perso
mai
ritrovato su Selene o Giove o Venere
c'è
chi vorrebbe farvi la sua tomba
forse
ossessionato dal pensiero
delle
carte da firmare dal conto da pagare
per
aver perenne pace dentro un loculo
non
mi sono candidato per il viaggio
ho
mire per più remoti luoghi
accessibili
soltanto con la capsula
capace
di velocità istantanea
sia
d'inerzia infinitesima che enorme
ma
vulnerabile ad ogni svolta d'animo
tu
che andrai su Marte vacci
decidi
se tornare o rimanervi
dacci
l'esempio di chi dovendo scegliere
opta
per l'esilio od il rimpatrio.
Marco Sclarandis
Monday, June 5, 2017
La differenza.
Per chi è in grado ancora di notarla , ma sopratutto per chi non la nota nemmeno più.
"Ci sono volute 85 settimane e 1500 persone per ripulire i 2,5 chilometri di spiaggia di Mumbai, in India, ricoperti da 4 mila tonnellate di rifiuti. Una impresa colossale, guidata da Afroz Shah, giovane avvocato «Campione della Terra», grazie al premio ottenuto dall’Unep, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per la protezione ambientale, per il suo «luminoso impegno civile».
Quello che si è da poco concluso sulla spiaggia indiana è stato infatti una delle più grandi bonifiche mondiali. L'intera comunità - dagli abitanti delle baraccopoli alle stelle di Bollywood - si è impegnata in prima persona per restituire alla città, e ai turisti, la fruibilità della lunga spiaggia dorata resa invisibile da cumuli e cumuli di plastica, vetro, lattine e altri rifiuti.
«Spero che questo sia solo l’inizio per le comunità costiere dell’India e del resto del mondo», ha dichiarato Shah. «Dobbiamo vincere la guerra contro la trasformazione del mare in discarica e dobbiamo farlo sporcandoci le mani. Noi esseri umani dobbiamo riaccendere il nostro legame con l’oceano e non c’è bisogno di aspettare che qualcun altro ci aiuti a farlo».
Un bellissimo esempio per celebrare il 5 giugno, la Giornata mondiale dell’ambiente istituita nel 1972 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
noemi penna
Pubblicato il 05/06/2017
Ultima modifica il 05/06/2017 alle ore 06:11
http://www.lastampa.it/2017/06/05/societa/viaggi/mondo/giornata-mondiale-dellambiente-da-discarica-a-spiaggia-pi-bella-di-mumbai-ecco-la-seconda-vita-di-versova-beach-iUhH8Q49mM14KATscyj2bL/pagina.html
Di questo fatto mi basta citare l'URL:
http://www.lastampa.it/2017/06/04/cronaca/scene-da-unapocalisse-in-piazza-san-carlo-aiuto-c-una-bomba-e-si-scatena-listeria-jRpBBiP0ZiZuBU1ZLgQa3H/pagina.html
Qui il risultato sono oltre 1500 feriti, dei quali un bambino in coma, una piazza disseminata di cocci e spazzatura, e, secondo me, che rendere inoffensivi gl'imbecilli d'ogni genere e specie, sia una delle più grandi ed urgenti opere di misericordia.
Marco Sclarandis
"Ci sono volute 85 settimane e 1500 persone per ripulire i 2,5 chilometri di spiaggia di Mumbai, in India, ricoperti da 4 mila tonnellate di rifiuti. Una impresa colossale, guidata da Afroz Shah, giovane avvocato «Campione della Terra», grazie al premio ottenuto dall’Unep, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per la protezione ambientale, per il suo «luminoso impegno civile».
Quello che si è da poco concluso sulla spiaggia indiana è stato infatti una delle più grandi bonifiche mondiali. L'intera comunità - dagli abitanti delle baraccopoli alle stelle di Bollywood - si è impegnata in prima persona per restituire alla città, e ai turisti, la fruibilità della lunga spiaggia dorata resa invisibile da cumuli e cumuli di plastica, vetro, lattine e altri rifiuti.
«Spero che questo sia solo l’inizio per le comunità costiere dell’India e del resto del mondo», ha dichiarato Shah. «Dobbiamo vincere la guerra contro la trasformazione del mare in discarica e dobbiamo farlo sporcandoci le mani. Noi esseri umani dobbiamo riaccendere il nostro legame con l’oceano e non c’è bisogno di aspettare che qualcun altro ci aiuti a farlo».
Un bellissimo esempio per celebrare il 5 giugno, la Giornata mondiale dell’ambiente istituita nel 1972 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
noemi penna
Pubblicato il 05/06/2017
Ultima modifica il 05/06/2017 alle ore 06:11
http://www.lastampa.it/2017/06/05/societa/viaggi/mondo/giornata-mondiale-dellambiente-da-discarica-a-spiaggia-pi-bella-di-mumbai-ecco-la-seconda-vita-di-versova-beach-iUhH8Q49mM14KATscyj2bL/pagina.html
Di questo fatto mi basta citare l'URL:
http://www.lastampa.it/2017/06/04/cronaca/scene-da-unapocalisse-in-piazza-san-carlo-aiuto-c-una-bomba-e-si-scatena-listeria-jRpBBiP0ZiZuBU1ZLgQa3H/pagina.html
Qui il risultato sono oltre 1500 feriti, dei quali un bambino in coma, una piazza disseminata di cocci e spazzatura, e, secondo me, che rendere inoffensivi gl'imbecilli d'ogni genere e specie, sia una delle più grandi ed urgenti opere di misericordia.
Marco Sclarandis
Friday, May 26, 2017
Gombòci, Rubìchi, Mandelbroti e Lombrichi.
Gombòci, Rubìchi, Mandelbroti e
Lombrichi.
Negli entusiasmanti anni '60 una
rinomata ed ancora esistente azienda casearia italiana regalava un
pupazzo che rimaneva sempre in piedi, comunque lo si cercasse di
abbattere.
L'avevano chiamato Ercolino.
Il suo segreto pulcinellesco era un
semplice peso situato e nascosto nella sua base, segreto che comunque
rimanda a fondamentali concetti di fisica e di meccanica.
Molti anni più tardi un matematico russo di
prim'ordine, Vladimir Igorevič
Arnol'd si chiese se poteva esistere un Ercolino che rimanesse sempre
dritto, senza il trucco del peso nascosto ai suoi piedi.
Anni
dopo ancora, due ricercatori ungheresi, Gábor Domoko e
PéterVárkonyi, dell'università
di Tecnologia e di Economia di Budapest basandosi sugli studi di
Arnol'd sono arrivati alla realizzazione di un oggetto che ritrova
sempre la sua posizione diritta, ma solo in virtù della sua
particolare forma geometrica.
Anche
se la storia di questo “patatoide” ma anche “tartarugoide” è
gia interessante di per sé,
date
le complesse indagini matematiche che ha richiesto per venure alla
luce, è un oggetto similare all'Ercolino, ma d'origine giapponese,
l'Okiagari-koboshi, che fa del Gömböc un simbolo
particolarmente
importante, proprio per via dei “tempi interessanti” che stiamo
vivendo.
Invito
solo ad approfondire la storia dell' Okiagari-koboshi per rendersene
conto.
E
naturalmente, indagando si scoprirà facilmente anche la ragione
della parola “tartarugoide”.
Che
può essere visto come il simbolo della stupefacente origine e natura
della complessità, in senso stretto e allargato.
Complessità
che dà altro sfoggio di sé nel cosidetto “insieme di Mandelbrot”
scoperto da Benoît Mandelbrot negli anni ottanta del secolo scorso.
Questa
volta un Polacco d'origini lituane.
Una
formula semplice ma ricorsiva dà origine ad una fantasmagorica
figura geometrica, simile
ad
un pupazzo di neve, e non dissimile da un Ercolino, ma baffuto ed
irsuto, i cui particolari
infiniti
ed infinitamente abbondanti ed autosomigliantsi fanno pensare alle
allucinazioni da acido lisergico. Figura geometrica che rientra nella
categoria dei frattali, dei quali la Natura fa abbondante uso, come
chiunque può vedere comprandosi, per esempio, un umile cavolfiore.
E
i lombrichi che cosa c'entrano?.
Beh,
se l'ultimo libro del maestoso Charles Darwin parla proprio di loro,
qualcosa di importante della loro esistenza l'aveva trovato.
Oggi
più che mai abbiamo bisogno di diventare resilienti, ovvero di
ritrovare stabilità dopo colpi ed avversità, caos e disordine.
Abbiamo
bisogno di capire più a fondo come semplici azioni possono sfociare
in comportamenti complessi, potenzialmente distruttivi, ma pure
inaspettatamente benèfici.
Dobbiamo
ammettere che la nostra esistenza dipende ancora da esseri
apparentemente insignificanti come quegli insancabili minatori che
tanto hanno affascinato il Principe dei naturalisti.
Allora,
un Gömböc, un cubo di Rubik, un frattale come quello dell'insieme
di Mandelbrot, assumono un significato che travalica l'oggetto in sé.
Andiamo
a cercare dei lombrichi e impieghiamo un pochino di tempo ad
osservarli.
Anche
se non siamo delle menti geniali come Darwin, può essere che dai
labirinti intricati
della
nostra, più ordinaria, spunti un tarlo che ci indica la strada da
seguire per i giorni a venire.
Marco Sclarandis
Friday, February 17, 2017
Della vita ogni suo cancello
Allora quand'ero di metà statura
mi sembrava troppo facile
che bastasse una parola sola
detta da quel visionario nazareno
per essere salvati da eterno pianto
e dallo stridere di denti ed anche
istigazione a ripetere il delinquere
infatti era quanto di più arduo esista
in questo mondo di regola e disordine
aspettare la pronuncia di quelle poche sillabe
nulla annienta un umano innocente o reo
quanto una prolungata attesa
e l'insinuarsi dell'idea che il dubbio
sia la materia di cui tutto è fatto
ora che so per certo
che ogni cosa termina
non vedo altra soluzione
che ricevere quella chiave
la cui pronuncia apre
della vita ogni suo cancello.
Marco Sclarandis
mi sembrava troppo facile
che bastasse una parola sola
detta da quel visionario nazareno
per essere salvati da eterno pianto
e dallo stridere di denti ed anche
istigazione a ripetere il delinquere
infatti era quanto di più arduo esista
in questo mondo di regola e disordine
aspettare la pronuncia di quelle poche sillabe
nulla annienta un umano innocente o reo
quanto una prolungata attesa
e l'insinuarsi dell'idea che il dubbio
sia la materia di cui tutto è fatto
ora che so per certo
che ogni cosa termina
non vedo altra soluzione
che ricevere quella chiave
la cui pronuncia apre
della vita ogni suo cancello.
Marco Sclarandis
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