Thursday, January 22, 2015

"Non è neanche rumore"



Se il grande Wolgang Pauli* fosse un deputato del parlamento italiano avrebbe già detto a molti  di quelli che ivi farneticano di riforme, di riprese economiche, di sigle, acronimi e metafore faunistiche e zootecnoelettorali: 

[Signore e signori, quello che avete detto finora,  
             "non è neanche rumore"].

(e dire che certi rumori sono significativi perchè sono il segnale di cambiamenti improvvisi, sovente catastrofici).


*Quello del Principio di esclusione, della previsione del neutrino , e della violazione della simmetria CPT.
Premio Nobel per la fisica nel 1945.Una delle menti più fulgide del secolo scorso.

Marco Sclarandis


Wednesday, January 21, 2015

Saturday, January 17, 2015

E perchè non -42 ?





          - 41





Eulero scoprì la magnifica  e famosa formula:  x^ 2 +x +4 1 che fornisce come soluzione          
numeri primi per valori di x compresi tra 0 e 39

Marco Sclarandis

Thursday, January 15, 2015

Wednesday, January 14, 2015

La rabbia sopita


Riprendo da "Effetto Risorse" il blog di Ugo Bardi , 14 -01- 2014, oggi :

Arthur Berman di recente ha scritto questo sul collasso del prezzo del petrolio:

In quanto all'Arabia Saudita e a suoi motivi, è a sua volta molto semplice. I sauditi sono bravi coi soldi e l'aritmetica. Di fronte alla dolorosa scelta fra perdere soldi mantenendo l'attuale produzione a 60 dollari al barile e togliere 2 milioni di barili dal mercato perdendo molti più soldi, la scelta è facile: prendere la strada meno dolorosa. Se ci sono ragioni recondite come danneggiare i produttori statunitensi di petrolio di scisto, l'Iran o la Russia, benissimo, ma si tratta solo di una questione di soldi.

Penso che Berman potrebbe aver ragione, i sauditi hanno ragionato in questi termini. Volevano ridurre le loro perdite e mantenere la quota di mercato.

Ma pensateci un momento: è stata davvero una mossa intelligente per i sauditi?

L'Arabia Saudita produce poco oltre al petrolio. La sua economia è pesantemente basata sul petrolio. Ed anche per il cibo, l'Arabia Saudita deve affidarsi agli introiti del petrolio per importarlo. E persino per la grande Arabia Saudita, le risorse petrolifere non sono infinite.

Quindi, ipotizzate di avere il potere di regolare la produzione di petrolio in Arabia Saudita, cosa fareste? Logicamente, pensereste che sia stupido continuare a pompare petrolio a tutta velocità se è diventato così a buon mercato. Pensereste che è una buona idea tenerne il più possibile nel sottosuolo, da usare quando sarà davvero raro e costoso. In aggiunta, i vostri concorrenti finiranno il petrolio mentre voi ne avrete un sacco; non sarebbe bello?

Logico? Certo, ma solo se pensate a lungo termine. Se pensate solo al profitto a breve termine, allora ha senso vendere ciò che avete, quando lo avete. E il futuro?, be', quello sarà il problema di qualcun altro.

Sfortunatamente, non è solo in Arabia Saudita che la pensano in questo modo.
Fin qui Ugo.

Ora, e qui dico io:

Come si fa sopir la rabbia di milioni di persone che stanno ormai capendo che la trippa pe' gatti
sta finendo e li gatti sono proprio i capenti la imminente disponibilità della trippa?
Ci vorrebbe un altro post, anche di alcune pagine per esporre esaurientemente tutta la panoplia
( dal greco pan+arma, ma il pane non c'entra, possiamo dire tranquillamnente "armamentario")
necessaria /o a distogliere orde di illanguoriti in bocca, dal pensiero che a cena potrebbe dimezzarsi
non solo il companatico ma pure il pane e le bevande?
Si, verrà offerto un caffé per consolare dal disguido.
Un mezzo, meraviglioso quanto un coltellino svizzero, è la menzogna.
Spudorata fino alla nuda castità.
Come quella, la nuda castità  d'un san Francesco D'assisi, che si denudò in pubblico.
Poi c'è anche altro oltre alla panoplia e nella santabarbara  ( il deposito degli esplosivi ).
Auguriamoci, che è cosa un pò diversa dallo sperare, che chi continua a custodirla 
fumando come un anatolico, sappia che la prudenza sovente è anche meglio anche della trippa

Marco Sclarandis

Dopo estenuante indagine




Sospetto non sia altro
il nostro mondo vario
che séguito di taglio
nell’Assoluto denso
se produsse ferita in carne viva
od orizzonti su vuoti non visibili
non sappiamo come sapere prima

bastò un fendente unico
quello fu il miracolo

il secondo l’ennesimo dei colpi
non furono che apparente

suddivisione d’infrangibile

oppure per noi che amiamo
contare l’inesauribile

moltiplicazione di ente singolare

mistero è che lama e mano
sfuggono dalla flagrante azione
siamo genìa di quell’intaglio
mosso da un intento primo
in bilico tra un desiderio
d’onnipotenza e annientamento

Umano che si ritrae
dopo estenuante indagine
e quieto contempla il varco
è essere che sa farsi lieto

Marco Sclarandis

Saturday, January 10, 2015

Dubbio profetico









                  Dilà si starà alla grande
                ma aqquà sistà allo stretto
                         cassadafà ?











Marco Sclaramdis