Friday, January 30, 2015

Soluzioni "Neanche sbagliate"

Tratto da:

http://ugobardi.blogspot.it/2015/01/la-fase-evolutiva-di-una-civilta.html#comment-form

Alessandro Pulvirenti 30 Gennaio 2015 11:51

“in fase catabolica, aumentano progressivamente gli incentivi a comportamenti di tipo banditesco”

“I comportamenti altruistici sono molto spesso derisi…”

Questa analisi è l’ennesima dimostrazione che  la “Decrescita felice” è solo utopia!
In fase di decrescita le persone tendono ad avere comportamenti egoistici (se non banditeschi).
La crisi (embargo) a Cuba dimostrò che la collaborazione tra le persone, non era cosa spontanea e altruista; ma cercava in primis di soddisfare i bisogni personali e famigliari.
Dimostra pure che, in momenti di crisi energetica, i comportamenti banditeschi sono presenti anche a livello di Paesi internazionali.
Questo fa si che aumentino le guerre.
La mia critica al modello World3 del “Club di Roma” è stata proprio questa: non considera che la produzione e i consumi di risorse, non avvengono come se si fosse in un unico Paese mondiale. Ci sono Paesi nettamente produttori e paesi prevalentemente consumatori.
Quando la crisi si farà sentire, i Paesi prevalentemente importatori, faranno la guerra (comportamenti banditeschi) ai Paesi Produttori.
Questo è il motivo per cui, il modello World3 risulta essere addirittura ottimistico; il crollo avverrà prima di quello che esso prevede e sarà ripido perché causato da guerre!


Fine commento di Alessandro.

Alessandro, i fatti sono più sottilmente complicati di come li proponi nel tuo commento.
Siamo una rete di oltre sette miliardi di organismi pluricellulari, ciascuno a sua volta rete di un centinaio di miliardi di organismi monocellulari che ognuno a sua volta è ancora una rete di centomila miliardi di atomi di varie specie.Lasciando perdere, per misericordia anche solo umana, la rete della biosfera tutta.
Per quanto ne sappiamo, i comportamenti possibili di una tale rete di reti pur considerando determinate condizioni, che portano a drastiche riduzioni di comportamenti possibili, non sono perfettamente conosciuti, per usare un eufemismo.
La Storia insegna quanto fallaci possono essere previsioni apparentemente più che ragionevoli e ponderate.Peccato che gli allievi siano distratti, talvolta stupidi e sempre indisciplinati.

Oltretutto questi ultimi lustri possono essere considerati collettivamente come non un solo, ma addirittura uno stormo di "Cigni Neri" la cui imprevedibilità è sostanzialmente un problema di quelli definiti "intrattabili".
Un minimo comune multiplo che sorprendentemente è anche un massimo comune divisore è che tutti quanti cercano di campare il più a lungo possibile cercando di soffrire il meno possibile.
Questo è un problema che può essere anche tradotto in termini matematici, sebbene la traduzione sia anch'essa di una difficoltà sovrumana.
Ma in linea di principio, traducibile e risolvibile.Uno come Alan Turing ci avrebbe passato anni sopra a studiare.
Anche solo con soluzioni approssimate ma risolvibile.
O risolvibile, quindi in realta non risolvendo nulla, con soluzioni "neanche sbagliate" come causticamente avrebbe detto un Wolgang Pauli.
 

P.S. e siamo a -28, il secondo numero perfetto.
Ed il solo perfetto ad numero ad essere la somma di due potenze uguali: 1^3 + 3^3   (1+27)
 

Marco Sclarandis

Thursday, January 29, 2015

Avendo ormai fatto 31

 Oggi 29 Gennaio 2015

           -29

Mancano ormai 29 giorni all'inizio di "Scala Mercalli"
Programma in sei puntate su RAITRE che inizia il 28 Febbraio prossimo.

Si cercherà di mostrare come siamo ormai immersi nel "Climamoto".
Ovvero un cambiamento climatico planetario di cui siamo i fautori, fin dalla preistoria ma che adesso ha raggiunto un'ampiezza da onda di tsunami.
E questo "Climamoto" è come la matriosca di tutti i cambiamenti che avverranno nei prossimi secoli e millenni sulla Terra.
Naturalmente, ognuno è libero di godersi lo spettacolo in sei puntate come se fosse soltanto un'avvincente fiction.

Sarebbe però molto meglio seguire "Scala Mercalli" come il racconto di chi ha vissuto veramente una vicenda reale, drammatica, grandiosa,
e forse unica nel suo genere, e quindi pregna di passione.

Anzi noi, proprio noi siamo i protagonisti di quel racconto.

http://www.scalamercalli.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-99aaef01-73f2-4c4e-8eb2-f84af905a886.html 

Marco Sclarandis .

Tuesday, January 27, 2015

E abbiamo fatto anche:



           31



Ha a che fare con il Gallio, è l' undicesimo numero primo ed è il prodotto di tutti i primi che lo precedono più 1  (2 x 3 x 5 +1)

Ma ciò che più importa è che...................

Marco Sclarandis

Resistere ha del senso







Ti basta quello spigolo di gelido
o rovente alluminio anodizzato
ed umido pulviscolo assolato
e tu minuscola foresta
vivi avanti e indietro
a spasso sul cancello
sai sono contento
ogni volta che passo dal carraio
di vederti lentamente prosperare
sento che resistere ha del senso
in questo mondo dove il rombo
sovrasta del muschio laborioso
quel silenzio.

Marco Sclarandis

Zeitgeist



Tratto da: Lo scorrere del tempo 


(post di Antonio Turiel)
(su Effetto risorse del 26 Gennaio 2015)

(commento al post)
Alfonso 26 gennaio 2015 20:50

Glielo dico io, Mr.Turiel, dove saremo tra cinque anni (o poco più).
Avremo un tenore di vità molto più basso dell'attuale. meno sanità, meno calorie, meno proteine, meno reddito e così via. Avremo anche qualche più: più inquinamento, più diseguaglianza, più rabbia.
Saremo sempre più simili agli emarginati che oggi già troviamo semiclandestini nelle periferie dei grandi agglomerati urbani.
Il tempo in cui era ancora possibile invertire questa tendenza è terminato decenni fa. Ora possiamo solamente augurarci una cosa: come per un malato terminale, che finisca presto e con la minor sofferenza possibile.

(risposta al commento)
Alfonso, comunque, è sempre meglio terminare l'agonia in allegria.
Forse non hai considerato abbastanza che "Il problema è la soluzione".
Soluzione per quelli che vogliono andare incontro al collasso cataclismatico.
La tua prima frase " Avremo un tenore di vità molto più basso dell'attuale." non significa necessariamente che le cose andranno come prospetti nelle frasi successive.
Proprio perchè per ora si vuole che " Il problema SIA la soluzione "
Ma eliminati o ridotti i presupposti della soluzione anche il problema è destinato a risolversi.
Anche il catastrofismo o cataclismania ha ormai raggiunto il picco, per il semplice motivo che ci siamo immersi da anni.
Certo che pretendere un miracolo senza nemmemo fare la fatica di invocarlo è da pervertiti.
Ma i miracoli avvengono, per quanto sia difficilissimo mettersi d'accordo sulla loro autenticità e natura.
Io mi accontento di campare il resto che mi avanza per compiere dei prodigi.
Tanto ormai sono beatamente rassegnato al fatto di non essere immortale.

P.S. Sia chiaro che per "problema" s'intende la negazione di limiti alla crescita, allo sviluppo, e alla ottusa ricerca di fasulle illimitatezze.

Marco Sclarandis



Monday, January 26, 2015

Il cunicolo salvifico

Comunicato stampa 

In teoria, la Via Lattea potrebbe essere un “sistema di trasporto galattico”. Alla luce delle conoscenze e delle teorie più attuali la nostra galassia potrebbe essere un enorme wormhole (o cunicolo spazio-temporale, avete visto “Interstellar?”) e se lo fosse, sarebbe “stabile e navigabile”. Questa è l’ipotesi avanzata in un articolo pubblicato sulla rivista Annals of Physics, a cui ha collaborato anche la SISSA di Trieste. Il lavoro, frutto di una collaborazione fra ricercatori indiani, italiani e statunitensi, spinge gli scienziati a riflettere in maniera più accurata sulla materia oscura.
(tratto dal sito di  "Le Scienze") fine comunicato stampa.

Di sicuro molti spererebbero che arrivi un'astronave pronta a portarci su di un altro pianeta abitabile, dove ricominciare daccapo.
 

Il chè sarebbe una vera condanna infernale. Lascio agli enigmisti-ci  
(o enig-mistici ) fornirne il perchè.
 

Io do a questo evento una possibilità su un miliardo, elevato a un miliardo elevato alla miliardesima potenza. Che è poco ma  comunque più di nulla.

Invece trovo che sia un mistero glorioso che altri eventi che hanno possibilità di avverarsi, nel cambio d'una generazione, quanto una su due (1/2) due e forse anche tre su quattro (3/4) , vengano considerati da beate moltitudini,  fatti cosmicamente improbabili, inattuabili, impossibili, e quindi indesiderabili.
 

Tanto per citarne uno  per tutti:
 

L'abbandono turbolento e coatto dei combustibili fossili.
Ma si sa, l'amore ( per quello che si vorrebbe che fosse ma non è )  per sua natura non solo è cieco, ma sovente pure slovacco.

 

Marco Sclarandis

Thursday, January 22, 2015

"Non è neanche rumore"



Se il grande Wolgang Pauli* fosse un deputato del parlamento italiano avrebbe già detto a molti  di quelli che ivi farneticano di riforme, di riprese economiche, di sigle, acronimi e metafore faunistiche e zootecnoelettorali: 

[Signore e signori, quello che avete detto finora,  
             "non è neanche rumore"].

(e dire che certi rumori sono significativi perchè sono il segnale di cambiamenti improvvisi, sovente catastrofici).


*Quello del Principio di esclusione, della previsione del neutrino , e della violazione della simmetria CPT.
Premio Nobel per la fisica nel 1945.Una delle menti più fulgide del secolo scorso.

Marco Sclarandis