Thursday, December 5, 2013

I Sette Superpoteri Globali


Si definiscono così i Sette Principali Poteri Globali ovvero Strutture Complesse politico-economiche, che incidono pesantemente nello sviluppo della società umana, e attualmente impediscono seri provvedimenti sia sui Cambiamenti Climatici e sia sulle questioni e problemi derivanti dai limiti fisici di un pianeta finito, e, allo stesso tempo, sono coloro che stanno creando numerosi problemi aggiuntivi a quelli gravi già esistenti.
Queste Strutture Complesse sono state catalogate in un numero di sette tipologie e sono ciò che determina le politiche e i risultati economici negli Stati Uniti e nelle altre “Democrazie Occidentali”; in modo lievemente diverso, tali Strutture si ritrovano in Paesi come la Russia e la Cina e gli altri cosiddetti “Paesi emergenti”. Rimane da capire come mai si possa definire la Cina un “Paese emergente” visto che ha una Storia di oltre 5000 anni.
Le sette tipologie di Strutture Complesse Globali sono le seguenti:


  1. Il Potere Militare e Industriale, abbastanza noto da parecchio tempo, da quando il presidente americano Eisenhower mise in guardia le democrazie dai pericoli provenienti da esso;
  2. Il Potere legato alla produzione e distribuzione dei combustibili fossili, vale a dire i cosiddetti “Big Oil” e “Big Coal”;
  3. Il Potere Bancario e Finanziario, come Wall Street, la City di Londra e le grandi banche d'investimento, come a esempio la Goldman Sachs, la JP Morgan Chase, la Deutsche Bank e altre;
  4. Il Potere dell’Industria Agroalimentare con il collegato Potere Medico e Farmaceutico, come a esempio Cargill, Nestlé, Monsanto, ConAgra, Archer Daniels Midland, Johnson & Johnson, Pfizer, Merck & Co., Eli Lilly e tante altre aziende di altri Paesi occidentali. Queste due Strutture potrebbero anche essere separate, ma sono state poste insieme come un'unica Struttura Complessa, perché sono due facce della stessa medaglia, vale a dire alla faccia della nutrizione umana corrisponde la faccia della salute. Per dirla “ironicamente”, se si mangia male e si segue il tipo sbagliato di dieta e di nutrizione, anche mangiando cibi spazzatura, ci si ammala e quindi ci si cura con una pletora di farmaci, per lo più inutili e pericolosi. Questo tipo di fenomeno si verifica non solo a livello individuale, ma anche a livello sociale e collettivo;
  5. Il Potere della “Sicurezza” Nazionale, la NSA e il resto della cosiddetta comunità di intelligence;
  6. Il Potere Ideologico Mainstream, ovvero i Media mainstream, Madison Avenue, parti delle Università, Hollywood e una serie di altre componenti simili;
  7. Altri Poteri corrispondenti a altre importanti industrie e settori di diversi Paesi, quali, per esempio, l'industria del tabacco e la vendita al dettaglio e merchandising come esemplificato da Walmart. Un ulteriore pezzo di questa Struttura Complessa minore, che in realtà non è affatto minore, data la sua rilevanza nell’attuare politiche economiche molto impattanti sul sistema geofisico e sulla salute, è l'industria di estrazione mineraria. Alcune delle più grandi società minerarie sono la BHP Billiton, la Vale, la Rio Tinto, la Shenhua, la AngloAmerican, la Sunco, la Xstrata, la Barrick e la Freeport Mc Moran. Tali industrie sono attive in ogni continente.

Come si può identificare una “Struttura Complessa” e che significato ha la parola “complessa”?
Tipicamente si può dire che tutte le Strutture Complesse sono guidate da una tipologia precisa di settore industriale con le relative associazioni di affari, e questa modalità di collaborazione include forme sia di cooperazione che di collusione (anche se in forma tacita e invisibile) con:
  1. L’industria capofila e le sue molte aziende collaterali, nonché appaltatori e subappaltatori;
  2. Il Governo nazionale in carica e il suo apparato statale, come il ramo esecutivo e i ministri, la burocrazia statale e sui dirigenti e direttori, il ramo legislativo, i parlamenti e le commissioni parlamentari che redigono o approvano le leggi e determinano stanziamenti e politiche di bilancio e infine il potere giudiziario e le sue decisioni nonché varie agenzie di regolamentazione con i rispettivi quadri normativi di settore che esse stesse sovraintendono o gestiscono;
  3. L’apparato accademico e le comunità di ricerca scientifica applicata e commerciale;
  4. La comunità dei media, della pubblicità e del marketing;
  5. Il settore del business e le associazioni professionali;
  6. Un vasto assortimento di lobbisti di vario genere che operano e si muovono in tutte le Strutture Complesse e che agiscono da catalizzatori e facilitatori, giocando anche il ruolo di consulenti e proattori nelle attività promozionali et similia, ma che sono anche beneficiari diretti;
  7. Le organizzazioni/istituzioni pubbliche internazionali come il FMI e la Banca Mondiale, il WTO o l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale e alcune agenzie specializzate delle Nazioni Unite che spesso giocano a un livello superiore ovvero al livello di ”manutenzione del sistema o estensione/favoreggiamento del sistema stesso”.
Lo scopo principale di una qualsiasi di queste Strutture Complesse è quello di assicurarsi che, sia le politiche pubbliche governative e sia le politiche del settore privato, dal livello aziendale fino al livello delle strategie nazionali e internazionali, quando sono implementate, si traducano in maggiori profitti per quel settore particolare e le sue società o altri enti collaterali dei proprietari e gestori della Struttura stessa, compreso un maggiore “emolumento” per i vari dirigenti e naturalmente anche per i lobbisti, che si sono prodigati a facilitare e a “lubrificare” il sistema per tenere tutto in perfetto ordine.
Questi dirigenti, nel corso della loro carriera, come pure alcuni dei lobbisti, generalmente passano tra gli ingranaggi delle varie componenti e organizzazioni della intera Struttura Complessa, dando così una maggiore capacità di resistenza complessiva e resilienza, nonché di continuità e coerenza alla (reale ) “sostenibilità”.
Le componenti specifiche di ogni Struttura Complessa e le loro dinamiche variano leggermente nelle diverse Strutture, ma il loro scopo e le loro fondamentali “formule strategiche e operative” o i loro meccanismi (integrati e a rete come quelli meccanici) sono le stesse, o almeno molto simili .
I link che seguono offrono buone descrizioni e illustrazioni di ciascuna delle sette Strutture Complesse. Come accennato in precedenza, esistono altre Strutture Complesse, che possono anche differire da Paese a Paese. E ci sono naturalmente anche (molte) altre descrizioni e spiegazioni su cosa siano e come funzionano, in aggiunta a quelle che seguono, elencate e identificate a puro a scopo illustrativo :

1. Il Potere militare e industriale;


1.1          Qui,si trova qualche informazione;
1.2          Qui, si trovano i loro ambiti;
1.3          Qui le società del Potere militare e industriale statunitense;
1.4          Qui, una riflessione sul potere Militare e industriale;
1.5          Qui, informazioni sul potere Militare e industriale canadese;
1.6          Qui, informazioni sul potere Militare e industriale dell’UE;
1.7          Qui, informazioni sul potere Militare e industriale egiziano.
Ma, come è stato già detto, ci sono molti altri link e sono molto interconnessi tra di loro.


2. Il Potere “Big Oil” e “Big Coal”:

2.1          Qui, si trova un documentario sulla storia delle “Sette Sorelle” del “Big Oil”;
2.2          Qui, si trova una riflessione sul “Big Coal” in Australia;
2.3        Qui, si trova un documentario sulla storia del rapporto terroristico tra Il Potere militare industriale delle società petrolifere con le società dell’energia nucleare (Bill McKibben ha appena pubblicato “Global Warming’s Terrifying New Math” sulla rivista Rolling Stone, il link rimanda a un commento di David Schwartzman);
2.4          Qui le compagnie piu’ responsabili per i cambiamenti climatici.


3. Il Potere bancario e finanziario:

3.1          Qui, un’analisi della recente crisi finanziaria;
3.2          Qui, un’analisi del sistema dei petrodollari;
3.3          Qui, un’analisi di come i banchieri stanno facendo fare bancarotta all’America;
3.4          Qui,  un’analisi sulle collusioni tra business e Governo.

4. Il Potere dell’industria agroalimentare con il collegato Potere Medico e farmaceutico:

4.1       Qui, un’analisi accurata di come le varie componenti di questa particolare Struttura lavorino insieme al fine di ottenere determinati risultati e politiche sulla Salute, in particolare il capitolo 13 del libro “Understanding the System”, il capitolo 14 “Research and Profit”, il capitolo 15 “Media Matters”, il capitolo 16 “Government Misinformation”e il capitolo 18 “Blinded by the Light Bringers”. In termini sintetici i citati capitoli descrivono anche come funzionano le altre Strutture Complesse, ovvero la formula interattiva dei diversi attori e che cosa fanno e come lo realizzano è molto simile, se non perfettamente uguale;
4.2          Qui un’analisi sulla Struttura dell’industria agroalimentare;
4.3          Qui, e Qui e Qui, un’analisi sulla Struttura dell’industria farmaceutica e medica.

5. Il Potere della “Sicurezza” Nazionale:

5.1          Qui, una presentazione della Struttura nel suo complesso e della NSA;
5.2          Qui l’ambito della Struttura Complessa di sicurezza nazionale U.S.A.
5.3          Qui,  NSA “troppo grande per fallire”.

6. Il Potere Ideologico Mainstream:

6.1          Qui, concetti di base nella produzione di consenso;
6.2          Qui, l’intervista a Noam Chomsky;
6.3          Qui, i media Mainstream;
6.4          Qui, come i media Mainstream ingannano sulle problematiche ambientali;
6.5          Qui, Fox “News”;
6.6          Qui, le stampelle ideologiche del capitalismo;
6.7          Qui, il processo ideologico delle classi dirigenti;
6.8          Qui, Madison avenue, la pubblicità e la creazione di una cultura del consumo;
6.9        Qui, Qui e Qui,  Hollywood, Bollywood e Nollywood. Le industrie di soap opera, telenovelas e di intrattenimento brasiliane, egiziane, messicane e turche sono altri esempi interessanti di come sono proposte la cultura e l’ideologia nonché i “modelli di vita” con precise finalità e non altro. Altri articoli pertinenti si possono trovare facilmente usando un motore di ricerca.
6.10     Qui, la Struttura Complessa Militare e Accademica. Qui, Struttura Complessa industriale Accademica. Qui, La Struttura Complessa militare e i Media e Qui, le principali teorie accademiche riguardanti le relazioni internazionali e la politica estera.
Ci sono, inoltre, una serie di altre “Tradizioni Ideologiche” in aggiunta alle tre principali (realismo, liberalismo e radicalismo e loro sotto-scuole) che sono state identificate nell’articolo appena linkato, come l’idea dello “Scontro di civiltà" o come interpretare l'Iran o Israele o la Siria o l’Africa o l’America Latina o la Cina (per esempio la nuova politica statunitense definita “il perno verso l’Asia”) o la maggior parte di altre significative situazioni del Mondo e contesti, che insieme possono avere una profonda influenza su come il Mondo sia compreso e quindi avvicinato e affrontato dai vari “Attori”.
Le Grandi Università, il Governo e le Imprese pensano in modo indipendente? Sono in grado di pensare, ognuno di questi, indipendentemente dal paradigma mainstream? O sono (tutte insieme) loro il paradigma mainstream? E dove ci porta il paradigma mainstream?

7. Altri Poteri corrispondenti a altre importanti industrie e settori di diversi Paesi:

7.1       Qui, la Struttura Complessa dell’industria del Tabacco che è solo uno degli esempi tra molti altri esempi denominati industrie “minori”.
7.2       Qui, per quanto attiene al merchandising come esemplificato da Walmart.
7.3   Qui e Qui si vede come la Struttura Complessa estrattiva mineraria stia saccheggiando il pianeta. Qui si vede come il settore delle industrie minerarie stia deturpando l’Africa. Qui si legge sull’economia politica e il ruolo storico dell’estrazione mineraria. Qui si legge come sta operando il neo - colonialismo cinese in Africa. Si può affermare che tali Strutture Complesse stiano distruggendo l’Africa? Qui, è l’Unione europea, con Svezia e Finlandia. Qui si ritrova la top 100 di queste particolari Strutture Complesse Globali.
Quanto appena elencato rappresenta le sette Strutture Complesse Globali (l'ultimo è solo un esempio per le “altre industrie”) che esistono negli Stati Uniti e in tutte le Nazioni occidentali e nei Paesi in via di sviluppo, dove le loro industrie e i loro governi connessi operano sia attraverso le Strutture Complesse statunitensi e/o anche attraverso ulteriori Strutture Complesse complementari o integrative di tipo nazionale o locale. Per esempio la Gran Bretagna e la Francia hanno ciascuna le proprie Strutture Complesse Industriali e Militare, mentre l’Italia e il Belgio hanno quelle minori, ma tutte sono strettamente legate e interagiscono e spesso collaborano con la Struttura Complessa Militare degli Stati Uniti. Tutte queste Strutture Complesse servono anche per commercializzare e vendere apparecchiature e sistemi militari alle Nazioni in via di sviluppo.
Dinamiche e connessioni simili potrebbero essere descritte per le maggiori compagnie petrolifere come ad esempio la Exxon Mobil, la Chevron, la BP, la Shell, la Total, l’ENI e, in modi diversi, le grandi aziende di proprietà statale come la Saudi Aramco, la Gazprom, la Petrochina, la Pemex, la Petrobras e ancora, nonché le loro relazioni con società petrolifere minori e con gli appaltatori dell'industria petrolifera, si veda a esempio la Halliburton e altro.
Ad un livello ancora più alto i Sette Principali Poteri Globali cooperano e sono tra loro collusi. Il che non significa che ci sia sempre una cosiddetta ”congiura”, anche se in alcuni casi potrebbe esserci. La collusione, insieme con il fenomeno dell’autocensura, si perfeziona e si organizza come un sistema globale e ciò avviene automaticamente, naturalmente e senza interruzzione di continuità.
Ad esempio, in un articolo linkato nel punto relativo al Potere bancario e finanziario, si rileva come il sistema dei petrodollari sia valido anche per la Struttura Complessa militare industriale o la Struttura Complessa dei combustibili fossili. Quest’ultima produce  petrolio negli Stati petromonarchici del Medio Oriente, per poi essere venduto e scambiato in dollari nelle società di Wall Street, che fanno enormi profitti sui mercati dei future petroliferi e quindi gli Stati petromonarchici acquistano hardware e sistemi militari dalle Strutture Complesse militari industriale statunitensi garantendosi ulteriori “protezioni” militari dagli Stati Uniti. Si palesa che le tre Strutture Complesse lavorano all'unisono, se non addirittura come una Unica Grande Struttura Complessa, dedita al riciclaggio dei petrodollari, mentre implementano l'attuazione geopolitica ottimale per raggiungere i risultati desiderati. In queste scelte geopolitiche ci sono molte conseguenze “non intenzionali” come la morte di centinaia di migliaia di persone in vari Paesi o come il tracollo finanziario di molte società.
Questa modalità di collusione e cooperazione, fino alla costituzione di una Unica Struttura Complessa Globale, è tipica di queste Strutture Complesse, sebbene con differenti modelli di raggruppamento, di combinazione e di scopo.
Ancora sulla comprensione e funzionamento generale di queste Strutture Complesse si può trovare nei due link che seguono:
Qui la “Resilienza dello status quo”;
Qui “Chi governa l’America?”.
Il primo link illustra i principali elementi di tutti i Sette Poteri Globali con una unica rappresentazione grafica che suggerisce che lavorano insieme come una “Rete” globale; di conseguenza è anche una rete estremamente resistente.
Il secondo link fornisce una analisi che pone tutte le Sette Strutture Complesse in un unico quadro teorico/analitico. Entrambi gli articoli che rimandano ai link sono stati scritti con in mente gli Stati Uniti, ma si ritiene che possano applicarsi, con i dovuti adattamenti, a altre Potenze occidentali e orientali (come ad esempio, il Giappone, l’Australia e la Cina).
Fondamentalmente si crede che una delle ragioni principali per cui così poco è stato fatto, e così poco di realmente efficace vista la natura e la portata del problema, per affrontare i Cambiamenti Climatici nonché l'ampia gamma di gravissimi problemi ambientali e sociali che derivano dai limiti dello sviluppo su un Pianeta finito, siano tutti riconducibili a uno o più di queste Strutture Complesse di Potere e le modalità con le quali queste Strutture condizionano, formano e determinano le politiche pubbliche nazionali e internazionali come pure le politiche aziendali, scegliendo tra quelle che possono essere attuate e quelle che non possono essere attuate. Scelgono anche “quando” e “come” tali politiche possano o meno essere attuate; si veda l'ultimo fallimento del COP 19, i negoziati sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (sponsorizzate dai Sette Superpoteri Globali) appena svoltasi a Varsavia.
Una descrizione particolarmente buona e dettagliata di come funzionano le Strutture Complesse Globali è fornita da TC Colin Campbell nel suo libro “Whole: Ripensare la Scienza della Nutrizione” (già citato nei link del Potere dell’industria agroalimentare e del Potere Medico e farmaceutico). L'autore ha vissuto e sperimentato, in qualità di scienziato serio e impegnato, i vari componenti di quella particolare Struttura Complessa, sia da dentro e sia dall’esterno, nel corso degli ultimi cinquant’anni,  mentre svolgeva diversi ruoli di consulenze professionali e politiche.
Si ritiene che sia un libro che vale la pena di leggere nella sua interezza, non solo perché identifica una buona strada per migliorare la salute individuale e personale, ma anche perché spiega molto bene come funziona una di quelle Strutture Complesse. Tenendo conto delle informazioni relative alle altre Strutture Complesse, tale libro fa comprendere come tutte le Strutture Complesse lavorino anche a un livello comune. Il libro di Campbell, come tutti coloro che hanno fatto emergere le relazioni e le corruttele delle Strutture Complesse Globali, ha subito molta contropropaganda, sia contro il libro medesimo, sia contro l’autore e sia anche contro le sue raccomandazioni nutrizionali. Una simile propaganda si ritrova nella Struttura Complessa dei combustibili fossili contro le energie rinnovabili e i loro sostenitori, così come contro la scienza del clima e i climatologi.
Gli altri sei Centri di Potere funzionano in modo simile e sono ben illustrati e descritti nei link prima richiamati. Le implicazioni relative al cambiamento climatico e l'incapacità dell'Umanità, finora osservata, nel fare i conti con essi, così come risulta una incapacità dell’Umanità nel risolvere gli altri problemi legati ai limiti fisici del Pianeta (riduzione delle risorse disponibili, picco delle non rinnovabili, vari tipi di degrado ambientale, inquinamento, tossicità e così via) sembrano chiare. Forse approfondendo con i diversi link forniti in questo post, tale visione chiara potrebbe aumentare di nitidezza anche in chi legge; tale è lo scopo di questo post.
Questo post, tuttavia, non è assolutamente in grado di spiegare come  superare in modo pratico e realistico le influenze negative delle Strutture Complesse Globali, Ci si ripropone di scrivere ulteriori approfondimenti. Per chi fosse interessato a queste riflessioni sull’argomento, per quanto in termini più generali, si suggerisce di consultare un altro recente post su questo stesso blog, dal titolo “L’Umanità ha perso il suo appuntamento con la storia?”.
In quel post si cerca di spiegare perché l'Umanità abbia probabilmente davvero perso il suo appuntamento con la “Storia di lungo termine”, così chiamata dal famoso storico francese Fernand Braudel. Questo mancato appuntamento è dovuto al fatto che l'Umanità non ha saputo sviluppare una Governance Mondiale efficace e una Identità Cosmopolita comune, in tempo per agire e affrontare in modo concertato e efficace il problema dei Beni Comuni Globali. I problemi ambientali e climatici che oggi sono evidenti e palesi, sono sorti, probabilmente, almeno due o tre secoli prima che le Istituzioni e i Cittadini si predisponessero a affrontarli e gestirli correttamente.
L’Umanità avrebbe dovuto iniziare a affrontare le proprie comuni debolezze e divisioni identitarie e istituzionali (sia macro e micro) molto tempo fa in modo che, adesso, si potrebbe essere pronti e in tempo con l’appuntamento con la storia. Un appuntamento inevitabile, programmato dall’Umanità stessa e causato da:

  • Eccessiva crescita demografica (un miliardo nel 1800, sette miliardi abbondanti attualmente);
  • Eccessiva dipendenza e utilizzo, in quantità impressionante, di combustibili fossili con conseguente produzione di emissioni;
  • Eccessiva tendenza a aumentare il PIL totale e pro capite (aumento enorme dal 1800);
  • Eccessivo utilizzo di risorse non rinnovabili e rinnovabili, con relativo inquinamento della biosfera  e delle matrici ambientali principali (suolo, acqua e aria).
L’assalto alla biosfera non poteva andare avanti all’infinito e quindi a un certo punto della Storia l’umanità avrebbe dovuto modificare l’uso delle risorse planetarie. Solo così l’Umanità avrebbe potuto meglio pianificare l’uso delle risorse medesime.
I Sette Superpoteri Globali ovvero le Strutture Complesse (per la loro modalità organizzativa) spiegano purtroppo perché l'Umanità abbia invece perso il suo “appuntamento” anche con il periodo storico più recente, quello che Fernand Braudel chiama “la Storia dei periodi”, in questo caso gli ultimi 100/50 anni. È questo il periodo storico durante il quale i Sette Superpoteri Globali sono sorti o prorogati e si sono sviluppai e consolidati ulteriormente in tutto il Mondo, rendendo così quasi impossibile il compito dell’Umanità di realizzare una azione preventiva concertata e efficace, una prevenzione e una mitigazione che ora può essere solo parziale e meno completa e meno accurata, e altamente tardiva sui Cambiamenti Climatici, ponendo un freno alle problematiche legate ai limiti della crescita. L’emersione, lo sviluppo e il consolidamento dei Sette Superpoteri Globali in questo ultimo “Periodo storico” denominato “Storia dei periodi ovvero di lungo termine” è allineata con la crescita e l'ampliamento della globalizzazione neoliberista del capitalismo del libero mercato, che ha una sua storia di sviluppo politico, economico, culturale e istituzionale.
Qui si trova il libro monumentale di Fernand Braudel “Storia delle Civiltà”.
Qui si trova il link del post precedente in italiano, e qui in inglese sull’appuntamento (a lungo termine) perso con la Storia da parte dell’Umanità).

Post di Max Iacono (trad. Daniela Green)



7 comments:

  1. ...ma un riferimento al potere delle religioni monoteiste no, eh? eppure sono loro che lavano il cervello a miliardi di persone, dai fini quanto meno "oscuri"

    ReplyDelete
    Replies
    1. Si hai perfettamente ragione. Le religioni (sia quelle monoteiste che le altre... piu' le loro varie sette, tendenze, e gruppi) le avevo incluse in un abbozzo precedente del post al quale pero non mi sono poi riferito quando ho scritto la versione finale. E quindi ho semplicemente dimenticato di includerle. (forse proprio perche personalmente non penso troppo alle religioni)....Ma costituiscono senz'altro parte integrante -ed anche molto importante- del "sesto potere" sopra. E giocano un ruolo molto significativo anche i vari gruppi religiosi di nuovo stile (per esempio il cosiddetto "televangelismo") che si sono formati negli Stati Uniti i quali hanno anche un ruolo politico diretto tramite la cosiddetta Tea Party. Mi dispiace essermi dimenticato ed hai fatto bene a ricordarmelo.....Ma e' facilissimo trovare dei links sulla funzione ideologica (ed anche culturale) delle religioni ed anche su come funzionano come delle "strutture complesse" anche loro....saluti cordiali, Max Iacono

      Delete
  2. ...se le religioni fossero dedite all'emersione della SPIRITUALITA' di cui parlava Pasolini (superateo e supercomunista) il capitalismo avrebbe avuto vita brevissima...

    ReplyDelete
  3. Mi sembra di capire, (per ora), che stiamo parlando di potenti gruppi di interesse economico.
    Tali gruppi si sono sviluppati perseguendo l'obiettivo di garantire il massimo profitto a una piccola quantità di persone. Inoltre, per garantire la propria sopravvivenza, devono garantire un certo profitto procapite, anche ad altre persone che entrano a far parte del meccanismo. Si parla comunque di minoranze che hanno saputo creare un sistema di interessi economici ben difesi, con il migliore compromesso distribuzione/difesa. Questo sistema è cresciuto rapidissimamente, competendo al proprio interno, selezionandosi oppure cooperando a seconda dell'opzione che consentiva i migliori profitti. Sopratutto, questo sistema di interessi economici disgiunti da quelli planetari, si è intelligentemente esteso a tutto il pianeta. La politica, invece, no. Questo è quello che mi sembra di avere capito dall'introduzione. Bell'articolo Max, e rispetto per tutto il lavoro di traduzione che ha dovuto fare Daniela.
    Adesso mi tocca leggere gli allegati. mah.
    Paolo.

    ReplyDelete
  4. Eccellente sintesi Paolo. la politica soggiace a tali superpoteri. Gli allegati con calma.

    ReplyDelete
  5. Se si rilegge il famoso discorso di Eisenhower sul complesso militar-industriale ci si accorgerà che chi lo cita estrapolandolo dal contesto lo fa quasi sempre dandogli una connotazione del tutto diversa rispetto all' originale.
    Il generale, diventato presidente, fece dell' ironia sulla pretesa dei militari e del gruppo di industriali che li sosteneva di imporre le proprie decisioni al resto della Nazione. In pratica il suo messaggio si potrebbe tradurre come "io oggi sono il presidente, sono stato eletto per rappresentare la nazione intera e per perseguire il bene comune e lo farò perchè è mio dovere, anche se in alcuni casi le mie decisioni andranno contro gli interessi dei miei amici dell' esercito e dell' industria".

    Sui poteri "globali", in numero magico o meno, sinceramente non credo che oggi come 7mila anni fa ne esista nemmeno uno che si possa considerare capace davvero di esercitare il potere in tutto il globo.
    Ed è un bene che sia così, per quanto la contrapposizione dei tanti poteri frammentati diffusi per il globo (sicuramente i 7 ma essi stessi suddivisibili settanta volte in gruppi di potere nazionali o sovranazionali in competizione tra di loro) si fondi sull' anarchia.

    ReplyDelete
  6. Caro Anonimo sai che cos'e la Pax Americana? Ed hai letto i vari links che si trovano nel post? Magari ne riparleremo poi dopo, ed anche di quel che pensava Eisenhower.

    ReplyDelete