Tuesday, March 10, 2015

Due gradi di perdizione


Molti degli  eventi meteorologici estremi che abbiamo cominciato a vedere recentemente, avverbio eufemistico per non inquietare i fedeli dellla negazione del cambiamento climatico, sono correlati ad un solo grado di separazione dalla media terrestre di un secolo abbondante, fa. 
Cerco d'immaginarmi le conseguenze quando, di gradi,  ce ne saranno due.
E siccome mi sembra che le variazione climatiche abbiano qualcosa che non sia solo semplicemente di tipo esponenziale che già sarebbe increscioso, ma l'esponente stesso sia in aumento (anche solo lineare, non esageriamo) non mi fido delle rassicurazioni generali.
Già quelle che riguardano l'automobile mi turbano, qualsiasi sia la compagnia assicurativa. 

Chi ama i numeri a cifre oltre la virgola, può saziarsi di diagrammi, schemi, grafici cartesiani
e cartografie multicromatiche, nonchè simulazioni in 3D dove in due o tre minuti si cerca di prevedere il clima di due o tre decenni avanti.
Non esiste un videotubo che si chiama:

"Dal ciodue allo 'nciòpiunulla"

Almeno fino ad ora, cioè alla pubblicazione di questo post, più tardi.
Veramente ne esistono delle bizzeffe a bizzelfie,  di filmati  sugli eventi meteorologici estremi, ma non hanno questo titolo.

La traduzione in anglosassone del titolo sarebbe possibile, ma non mi cimento neanche.
Credo che sia difficile mantenerne il gioco di parole.*

In sala d'attesa, nel senso di " en passant "   "Scala Mercalli" 
è giunta alla terza puntata, il 14 Marzo.
A intùito mi pare che abbia turbato alcuni stati di caos deterministico, che ormai anche la casalinga di Voghera, occupata seppure non retribuita,  sa essere una condizione solo in parte impredicibile.
Basta conoscerne l'attrattore specifico e il caos diventa un cane che mugola di sottomissione.
Anche qui chi ama prendere numeri, il suk è pieno di merce.

Il difficile è distillare da tutta questa sovrabbontante mercanzia scientifica un elisir che
sia davvero utile a farci agire per un nuovo mondo.
Chi battaglia con i dati e chi con le dita, che possono fare disastri  sia che si premano tasti , pulsanti e grilletti, sa ormai che sminato un campo, perversi contadini ne hanno già seminati altri.

Ma sempre per dare un po' di  fortuna che pur cieca avanza a tastoni lo stesso, alla speranza ,
comincia a serpeggiare la consapevolezza che forse basta solo scegliere, e nemmeno tra un manicomio di differenti opzioni.

O l'ACAS ( Affari Come Al Solito ) puro e semplice, oppure la versione ACAS-SCCLEC.
Certo, l'acronimo è orrendo, ma chi  ne scoprirà il significato avrà una piacevole piccola sorpresa.

Sono tutte parole acronimiche enormemente evocative fin dai tempi antichi.
E la storia che racchiudono è degna dell'ingegno di un Ulisse.

*Ma sì, ci provo: from  c o two to nothing.

Marco Sclarandis



Wednesday, March 4, 2015

Ah les Italiens !






Siamo gente longeva
diventata impaziente
basta siepi di bosso
solo selve di mais
siamo ressa infestante
negli aeroporti mondiali
suonatori di clacson
nelle bande stradali
fucina di nonni allevati
in corti di bimbi vocianti
nativi di borghi arroccati
di tegole e idiomi incastrati
siamo inventori geniali
dalle acque termali
facciamo fluire canzoni
estraiamo da bui scantinati
farmaci affini a miracoli
ci piacevano i santi
ora i giochi aleatori
andavamo per mari
ora temiamo due mori
siamo ancora poetici
pur restando anormali
siamo un solo aggettivo
Italiani.

Marco sclarandis


Tuesday, March 3, 2015

Anticipo di primavera



Un giorno mi chiederanno
hai fatto fruttare il tuo talento
uno dei due non l'altro

quindi cosa ne hai fatto

l'ho sotterrato sotto a quello
che però ha fruttato

se ne avessi avuti quattro
cosa ne avresti fatto
se uno ne avessi avuto
cosa ne avresti fatto

ho visto chi lo so
ne ha avuto appena mezzo
e decuplo ne ha tratto

credi di perdonarti
per la mancanza di coraggio

sì ma sono in debito

vai è già pagato
chi ne ha tratto decuplo
ha saldato il conto
ebbe di coraggio
nove fiorini a credito

vai solo a ringraziarlo.

Marco Sclarandis 
 

 




Lo sviluppo dei limiti

                                   


                                  
                                   Cortesia https://ferraraintransizione.wordpress.com/2011/06/


Questa immagine non proviene da una rivista di taglio e cucito.
Ma da un manipolo di giovani ricercatori che più di quarant'anni fa intuirono che per davvero stavamo avvicinandoci al tempo in cui ogni cosa sarebbe stata contata.
Ora ci siamo.
Si tratterebbe ormai solo più di credere alle evidenze che copiose arrivano da tutto il mondo tutti i giorni e da tempo, anche.

La formula-matrioska é quattro terzi pi greco erre tre*.

Se applicata al volume della Terra si ottiene: 1083 miliardi km cubi
ed una superficie di 510 milioni di km quadrati.
Da questi due numeri ne discende una cascata scrosciante di conseguenze ineluttabili.
Ma una che le riassume tutte è 
"Non esiste alcuna economia in crescita illimitata in un luogo limitato".
E questo luogo è la Terra. 
E forse anche l'Universo, quello osservabile per lo meno.
Su ogni chilometro quadrato di Pianeta c'è più d'una dozzina di gente come noi, (tutta la gente è comunque gente, che lo si voglia o no).

Che, almeno nelle intenzioni, vorrebbe crearsi il personale Giardino dell'Eden a proprio gusto e somiglianza.
Più tutte altre creature che quanto a intenzioni non sono da meno di noi.
Sono tempi interessanti. Cinici, cinesi e cinematici.
Riusciremo a viverli con regale portamento?

* http://utenti.quipo.it/base5/geosolid/volsfera.htm

Marco Sclarandis


Jovanotti e Jovanotte

Dedicato in particolare a Sara, che sa il cinese e che e lo usa come un Mecenate rinascimentale.

Ma ci rivolgiamo anche alle Signore & Signori, Preti & Suore
Suocere & Suoceri, nonchè  alle Nuore affinchè Suocere intendano.

Tutte e tutti voi che avete visto e magari guardato se l'avete visto, 

Scala Mercalli la sera del 28 Febbraio 2015 alle ore 21:30 su RAI 3 

può essere che abbiate pensato che si trattasse di uno spettacolo
per celebrare il tredicimiliardisettecentomilionesimo anno 
(13.700.000.000 per le ragioniere e ragionieri) del cosidetto Big Bang.
Omettendo i rotti per questioni di liti fra calendari diversi.

Uno che di pseudonimo fa proprio Jovanotti, e combinazione proprio sulla stessa rete RAI proprio costui:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4180e0cf-a521-42de-9b47-f5607a07f566.html#p=0
dopo una stupefacente ode alla mitopoiesis ha parlato
della trentina di  sue canzoni dal titolo collettivo "2015cc".
Incredibile coincidenza!

Anche se il 2015è il volume di una cilindrata, come egli stesso dichiara, io avevo capito che il "cc" significasse Cambiamento Climatico.A partire da quest'anno, magari.

Bene, riassumendo, che tempus fugit e pede poena claudo,
(il castigo segue a piè zoppo, quindi, lentamente ma giunge e colpisce).

Scala Mercalli ha solo iniziato a dire dell' Antropocene.
Nessuna pompa magna, celebrazioni di carnevali Rioneschi o Veneziani o Eporediensi.

Ché, sempre a mio modo interpretando, vuol dire che siamo nell'epoca in cui ci sono troppi invitati a cena,e quindi potrebbe essere l'Ultima, per molto povericristi, e questo perchè, anche, troppo pochi sono i Mecenate che stanno dietro all'apparecchiatura della cena stessa.

Ergo, magra tempora corrunt, cari discendenti tutti.

Fatevi veramente furbi, chiedete al nonno e al bisnonno e al " "Padrematusa" come mai 
il menù prevede arrosto ma dalle cucine esala un nauseabondo e acre odor di fumo.
E se non ottenete risposta, minacciate di rincorrere il cuoco fin dentro la dispensa frigorifera.

Marco Sclarandis

Monday, March 2, 2015

Effetto Marianna

Una farfalla sola come rondine 
potrebbe scatenare primavera
come se poi altre 
a seguire non venissero
pure nella melma primigenia
ameba solitaria
in nuce è esplosiva Vita
come lento neutrone
farebbe in massa fissile
e trasformarsi in Luce
nessuno da solo tranne Uno
costruisce nulla
solo prosegue d'altri opera
Tu cupo di pensieri e intenti
sappilo se vorrai gioire.



Si fanno passi e salti
si fanno balzi ci s’arrampica
da dedali si esce e si rientra
e briciole petali si spargono
come pollicini spersi in selva
ci si sporge  da balconi
da dirupi da terrazze
per attirare folle miti
ed attizzare ingenui animi
si chiede si giura e poi si spera
ci si dispera a morte per risorgere
ignoranti di come sia avvenuto
si fa tutto questo ed altro
perchè il tempo inesorabile
imparziale tutto disfa
se un giorno rifarà daccapo
sarà come un capriccio
d’eccelso italiano violinista
ma non si può in anticipo pagarlo.



Marco Sclarandis

Sunday, March 1, 2015

L'esponenziale rivoluzione poetica.

Casa dolce casa

Sul terrazzo vasi con permacultura
l'acqua condominiale razionata
virtualizzata negli schermi la natura

Da twitter consigliano
di riparare le pianticelle
tira forte vento
ne vedremo delle belle

In data odierna
non posso che ammirare
questa grotta moderna.

Marianna March 1,  2015  at 3:44 PM
http://rimedioevo.blogspot.it/2015/03/lotta-di-frazioni.html
commento numero 1


Una Marianna con il suo fiuto
s'addentrò nel labirinto
quello che in ogni mente
abbiamo e ricerca un simile
rese il Minotauro mite
e l'arte ne insegnò a Teseo
non è questa la storia vera
è una reinventata fiaba
come successe a Saba
divenne lei poi Regina
di una città francese
o di un villaggio iberico
di più non lo posso dire
dentro un dedalo è già perso
di ricordi senza anagrafe.

Marco Sclarandis
commento numero 2 al commento numero 1. 

 Sogni

Come si viaggia con la mente
si parte
in luoghi strani, all' incontrario
sottosopra, intrinseci, collegati
armonici e disorganizzati
gli occhi non crederebbero
su più livelli
sincretici
le emozioni si esaltano
ed è già mattina.

Grazie per la poesia. Marianna

  
commento numero 3 al commento numero 2.


Questo è adesso lo Zeitgeist
fibrille che s'intrecciano a fibrille
echi che scatenano valanghe
indirizzi che istradano a indirizzi
gorghi che si placano improvvisi
cedimenti inaspettati catastrofici
sentieri a finisterre giunti diventati
corsie per corridori verso nulla
elenchi di chiavi chiuse in scrigni
animi che non sanno aprirsi
pur essendo cripte scoperchiate.


Marco Sclarandis
commento numero 4 al commento numero 3. 

 Poesia

Dolce, malinconica
triste e impertinente
sagace e espressiva
limpida e cristallina
oppure
simultanea, oscura
ricca di significati
di difficile interpretazione.

 F.to Marianna
 

commento numero 5 al commento numero 4.


Si fanno passi e salti 
si fanno balzi ci s'arrampica
da dedali si esce e si rientra
e briciole petali si spargono
come pollicini spersi in selva
ci si sporge  da balconi
da dirupi da terrazze
per attirare folle miti                     
ed attizzare ingenui animi
si chiede si giura e poi si spera
ci si dispera a morte per risorgere
ignoranti di come sia avvenuto
si fa tutto questo ed altro
perchè il tempo inesorabile
imparziale tutto disfa
se un giorno rifarà daccapo
sarà come un capriccio
d’eccelso italiano violinista
ma non si può in anticipo pagarlo.



Marco Sclarandis

commento numero 6 al commento numero 5.