Monday, October 24, 2016

Di cielo in cielo attraverso la cruna d'un ago.

La forzante del figlio unico è già in atto da tempo.
E sta diventando una scelta obbligata via via che che la razzia planetaria di Homo Sapiens sapiens prosegue e aumenta.
Solo l'inerzia anche in queste faccende presente ed operante,confonde con le apparenze.In primis africane ma molto probabilmente temporanee.
Non so ancora quante ore di vita mi toccano se ventiquattro o diecimila volte tanto.A volte sono indeciso se accettarne la misura minima o quella massima.
Comunque sia, un solo figlio per tutti é solo una condizione necessaria ma non sufficiente per rimediare agli errori commessi nel secolo scorso.
Sempre che non scopriamo che questi sono davvero irreparabili e quindi fatali.
Se così fosse, chi non sarebbe tentato di mettere al mondo degli spettatori per assistere insieme a loro alla fine del mondo? Nell'accezione di mondo umano é ovvio.
Certo il prezzo non potrebbe essere che adeguato allo spettacolo, unico irripetibile e tragicamente meraviglioso.
E in più sapendo che tutti ne siamo stati produttori, registi ed attori.

Marco Sclarandis.

Rispondi


"Gli esperti dicono che la popolazione ideale è al di sotto dei 2 miliardi; noi invece siamo 7,5 e in crescita" :
Io invece credo che la popolazione ideale è al di sotto dei 50 milioni.
Diecimila anni fa, eravamo solo 5 milioni, per cui mi sembra di usare la manica larga.

Gianni Tiziano

Rispondi

(in attesa di pubblicazione,per ora, alle ore10 del 24 Ottobre 2016):


Madre Terra, un milione d'anni fa Homo Sapiens sapiens* non esisteva neanche.
E in qualsiasi momento potrebbe scomparire, senza aver mosso un dito.
Il nucleo della Terra e quello di una stella che nemmeno sappiamo dove si trovi potrebbe annientarci e far sì che il resto non sia nemmeno memoria.
Che tu creda ai quarantanove milioni, é la tua fede e come tale, per certi versi é indiscutibile.
Io credo invece che anche il doppio degli attuali HSs*potrebbero vivere e a lungo, centinaia di millenni ancora su questo pianeta.
Ma dovrebbero mutarsi in esseri differenti, pochissimo nella forma, enormemente nella sostanza.
Anche gli esperti, credono con la loro fede, come me e te .
E quelli che nemmeno ne hanno una, e sono molti, perché certi giorni credono alle banche certi, altri all'oroscopo e via dietro al pifferaio magico che arriva di volta in volta sotto la loro casa, quelli chissà a che cosa credono al riguardo.
Probabilmente alla celebre esortazione da strillone del circo:
"Venghino siori! entrano! che più gente c'è più bestie si vedono!"
Senza dover professare solennemente alcun credo, ma guardando ai molti fatti ormai più che evidenti, e certamente veri, per quanti siamo ora, per quello che facciamo e sopratutto che desideriamo fare nel futuro prossimo e poco più lontano, per metà di noi é già stata proclamata dai fatti la condanna a morte.
Da eseguirsi con ogni mezzo, senza esclusione di quelli più osceni e raccapriccianti.
Eppure, in questo clima da ascesa d'impero infernale, possiamo sempre inceppare il meccanismo della cerimonia imperiale, sopportandone le conseguenze.Questo mio atto di fede discende dalla presenza di tutte le anime vissute e che vivranno passate e che passeranno di qua.
Abitanti quel vuoto internucleare ed interspaziale che come sembra,è puro spreco di atto creativo, ma forse potrebbe essere invece necessario affinché la realtà quotidiana esista.
Se ci chiediamo ancora quanti angeli possano danzare sulla capocchia d'uno spillo o tuffarsi da un cielo all'altro attraverso la cruna d'un ago, allora ancora molti possono vedere quali sono i sentieri che portano al Paradiso.


Marco Sclarandis


Sunday, October 23, 2016

Gomboc, (nogomblotto!)

Voglio proporre una particolare analogia tra le chimere, gli zombi, il totalitarismo ed uno oggetto fisico dalle particolari proprietà geometrico-matematiche.Magari anche due
Oggetto che conquistò la copertina di Le Scienze del Maggio 1981, numero 153.
Già non è facile rimetterlo a posto con tutte le facce dello stesso colore nella condizione di massimo ordine, ma se qualcuno lo smonta e scambia anche solo uno spigolo o un vertice con un'altro, e se le facce non sono presentate in ordine, diventa difficilissimo accorgersi della manomissione.
Immaginiamo allora l'antroposfera simile ad un particolare cubo magico (nome dato in quella copertina al cubo di Erno Rubik).

Fisicamente, il cubo, è possibile metterlo in qualsiasi tipo d'ordine o disordine.
Si sottintende che lo stato di ordine sia quello con ogni faccia dello stesso colore.
Smontandolo e rimontandolo possiamo creare ordini iniziali di qualsiasi tipo, entro certi limiti,ovviamente.
Non esistono impedimenti fisici,leggi fisiche, nel far questo.
Ma la scelta d'un ordine iniziale, pur essendo riconducibile ad una legge fisica, dipende dal desiderio dalla mente, dall'azione di un essere umano.(Lasciamo perdere un robot umanoide che ci metta gli artoidi o le pinze).

Ecco allora che possiamo vedere come miliardi di menti umane stiano comportandosi in maniera illogica e letalmente irrazionale, nel manipolare gli strumenti necessari per proseguire una lunga vita sul pianeta Terra.
E, le facce della "Sfera isomorforubika" se possiamo chiamarla in questo modo, sono molto più che 54, (3x3x6).
Quindi, moltissimi non si rendono nemmeno conto e in un modo irrimediabile, che é impossibile ottenere un certo ordine finale partendo da un certo ordine iniziale.Rigirare e rigirare le facce non serve a nulla, se qualcuno ha manomesso l'oggetto e noi non riusciuamo ad accorgercene.
Eppure se soltanto maneggiassero il cubo di Rubik, capolavoro di creazione di complessità
da un minimo di semplici azioni,potrebbero capire quanto erronea sia la loro visione del mondo 
e delle conseguenze da questa derivantesi.

L'altro oggetto è il Gomboc, una strana patata che ritorna sempre in piedi, comunque sia gettata 
e fatta rotolare per terra.Ma che nasconde un segreto molto più affascinante di quei giochi regalati insieme ai formaggini , negli anni sessanta.Anche questo oggetto, frutto del lavoro di due ungheresi stimolati dalla teoria di un russo.
Troppi vogliono vivere come zombi, illudendosi così di realizzare delle chimere.
Ma la dittatura dei fatti, cioè delle leggi fisiche, che permette alcune cose, nulla può per obbligare per costringere tali zombi a destarsi, se non lasciare che la morte reale li ghermisca.
E forse un attimo prima, ma troppo tardi, si risveglino.

Marco Sclarandis

Gap Orion, quanto m'ispiri.

Martedì 16 Agosto 2016
Riscaldamento globale: nuovi provvedimenti del governo!
Posted by Ugo Bardi


Per fortuna, il governo sta prendendo provvedimenti: per cominciare, ha eliminato dal palinsesto di RAI-3 il programma Scala Mercalli che era l'unico rimasto a discutere di questi argomenti.

Non siete contenti di avere un governo che si preoccupa così tanto del vostro benessere mentale?

Se però pensate che il governo dovrebbe anche preoccuparsi un po' del vostro benessere fisico, potete firmare una petizione per riaprire il programma di Luca Mercalli

Gaporion 17 agosto 2016 23:54
Con azioni concrete, nello stile di vita quotidiano e in politica. Bisogna tener conto che lo stato di cose vigente si erge a legge, quindi qualunque atto che gli vada realmente contro tende a definirlo fuorilegge, ergo, spessissimo per cambiare lo stato di cose vigenti ci si vede costretti a commettere reati anche se animati da propositi pacifici. Pure gandhi e martin luther king, anche se dichiaratamente pacifici e non violenti commisero parecchi reati per cambiare lo stato di cose vigenti. Quindi lo sciorinare dati in dotti simposi o su interessantissimi blog non cambia una virgola, così come trasmissioni fintissime dove si sponsorizzano, aggratis peraltro, multinazionali tipo toyota o impregilo servono solo a chi le conduce e alle multinazionali che trovano imbianchini mediatici felici di dargli una mano di green washing. Vuoi cambiare lo stato di cose vigenti? Fonda e promuovi comunità basate su altri principi che non siano il consumo e la crescita infinita oppure metti i bastoni fra le ruote in maniera concreta ai padroni del vapore, o meglio ancora tutti e due. Sennò resta a fare domande retoriche con tono spocchioso su interessantissimi quanto inutili blog.

Alessandro Fossati 18 agosto 2016 14:29
@gaporion: "Con azioni concrete, nello stile di vita quotidiano e in politica". Concordo.

Sicuramente io e tanti altri che leggiamo la buona informazione di questo blog. lo facciamo per trovare una nostra via concreta di vivere e convivere, magari contrastare, coi cambiamenti epocali cui assistiamo, non solo per passare il tempo. Informazioni ed azioni possono andare a braccetto.

Non ho mai visto "scala Mercalli" non guardando la tv però il canone lo pago e gradirei che lo si usasse anche x informare i tanti fruitori di problemi epocali come il GW, non solo del circo del momento (le olimpiadi! I mondiali! Expo!) o dell'ultimo fatto truculento di cronaca della sonnacchiosa provincia italiana.

Scala Mercalli non rallenterà certi processi ma sicuramente non li peggiora quindi a che pro chiuderlo? Forse che da sempre i "padroni del vapore" non cercano anche di mantenere il controllo dell'informazione? Così a memoria mi vengono in mente le biografie autocelebrative degli imperatori romani.
Saluti.


Gaporion, dal tuo piccante sermoncino del 17 agosto 2016 23:54, mi pare di capire che questo blog faccia parte proprio della categoria di quelli interessantissimi ma inutili.
E allora perché ci vieni a commentare?
Per renderlo più interessante ma altrettanto inutile?
O più utile anche se magari meno interessante?
O solo per dirci qualcosa che detto tra noi, che questo blog lo si frequenta da tempo, ci ripetiamo proprio per esortarci vicendevolmente all'azione concreta, ognuno a suo modo?

Poi, cita pure la trasmissione secondo te fintissima con il suo nome, "Scala Mercalli".Luca Mercalli, te ne sarà riconoscente.
Come insegnava il Vate: Anche malissimo purché se ne parli.
E se ti prude e ti irrita che sia sponsorizzata dalla Toyota e dalla Impregilo, sai, questo mondo é pieno di zizzania, ma incauto é, chi preso dalla fregola di ottenere immediatamente un mondo perfetto si china immediatamente ad estirparla in mezzo al frumento.
Senza spocchia, specchiati saluti.

Marco Sclarandis

CD Gratis

Dal blog:
http://ugobardi.blogspot.it/2016/08/combustibili-fossili-e-il-dirupo-di.html

CD 20 agosto 2016 17:12.

La vostra visione è del tutto parziale. Vi mostro io la reale visione. Gratis.
Prendiamo qualche paese, con armi nucleari. Pensiamo alla impossibilita di fare guerre come oggi le conosciamo. Pensiamo alla ruggente voglia di restare ai fasti passati IMPOSSIBILI da mantenere e alle teste di cazzo che siedono nella stanza dei bottoni.


CD 21 agosto 2016 11:52.
Basta premere un tasto. The end. L'ipotesi se ci pensi Alessandro non è cosi remota. Basta un giusto governante fuori di melone piu degli altri."si, il premio nobel per la pace di stocazzo
sono molto stanco di tutto cio, probabilmente e' meglio che prema quel bottone ed estinguere la specie piu stupida che abbia solcato le lande del pianeta terra".

Comprendo l'abissale stanchezza di CD 21 agosto 2016 11:52.
Che s'evince anche dalla prosa sgrammaticata, greve e sciatta del suo commento.
Ma, temo che non avremo il privilegio, noi umani, di attuare la settima e definitiva grande estinzione.
Quella sesta è già in corso da tempo e pare che per portarla a dimensioni planetarie occorra molto più impegno di quello già profuso e a iosa.
Onde per cui, mia personale ed infima opinione,vedo serpeggiare in una minoranza ma armata di maggiore ardimento, l'intenzione di rimediare gli errori commessi.
Ché in fondo, sono ben pochi quelli disposti a gettare nella fossa la ghirba, per niente.
Abbiamo il privilegio della parola, che è irriducibile al grugnito,al frinire di cicale, all'equino raglio, al rettiliano sibilo, e nemmeno al gorgheggio degli alati esseri.
Se non ci riesce a credere, basta cercare di spiegare al cane che "le parole sono pietre".
Ma é anche una temibile condanna, proprio perchè con la parola stiamo stati capaci di strizzare l'olio dalle pietre,  di creare lo splendore di mille Soli sulla Terra, facendo di città, cenere con un lampo.Di scoprire i trascendenti rompicapi della materia per apparire simultaneamente inanimata e bruta, vivente e grondante gloria.
Ma appunto, ed é un ulteriore privilegio, sappiamo da sempre che è impossibile dire l'ultima parola.
E che della cenere è impossibile disfarsi e dalla cenere sempre sorge infuocata vita.

Marco Sclarandis

Wednesday, October 19, 2016

Complotto, indossare immediatamenta la pelliccia!

Ma sono propenso a credere che la verità sia più sottilmente complessa di quella proposta dai complottisti e dagli stanatori di bufale.
La realtà sembra essere sempre più cornucopiana delle fantasie umane.

Vi propongo un complotto ordito dagli archeolieni* :
Questi hanno lasciato nelle menti umane primitive il germe della curiosità matematica.
Che portò noi e poi, dopo millenni, a pensare alla congettura di Poincarè**
all'ipotesi di Riemann*** e a quei dilemmi matematici che ancora non abbiamo risolto****.

*Archeolieni:
Credete nei Rettiliani? Ingenui! Dopo il Fiat Lux dall'ombra creatasi emersero tutti loro.

**Cercate Grigorij Perelman e saprete molte cose, solo quelle permesse dagli Archeolieni, naturalmente.

*** Ipotesi di Riemann.Qui siamo al cospetto del sancta sanctorum della conoscenza tout court.
L'ordine nascosto dei numeri primi, per noi conoscibile solo per infinitesimi frammenti e fugaci illuminazioni.
Solo gli Archeolieni possiedono la chiave che apre alla conoscenza di tale ineffabile ordine.
E ogni volta che l'adoperano sono poi costretti a dimenticarsi di averla avuta e adoperata.
Il fatto che noi sappiamo di loro, della loro esistenza, origine, e natura è un privilegio misterioso.

**** Vedere "I problemi del millennio" di Keith Devlin.

Consumate, scialate, divorate questo mondo voi Terrestri, perchè ciò è indispensabile che avvenga.
Siate vermi della mela affinchè il nuovo pomo sorga dal marciume!.

( vabbè ogni tanto dobbiamo pure sparare delle minchiate! ).

Marco

Voghera summit

Per non appesantire il post, rimando a ciò che riporta wikipedia sulla Casalinga di Voghera.

Ma appunto questa che ormai é diventata famosa come il celebre Milite, ignoto s'intende,
mi è talmente simpatica che mi sono immaginato di proporre la sua cittadina come prossimo sito di un summit mondiale sullo stato dell'arte dell'umana genìa abitante questa Terra.

Mi é simpatica perchè era una di quelle femmine capaci ancora di fare due conti sul retro d'una busta, ed anche sul sacchetto del pane più volte riutilizzato fino al fatale stropicciamento, e usando pure una mozzicone di matita. E trarne delle conclusioni e conseguenze di portata universale.

Una di queste, che rischiare d'andare a letto senza cena regolarmente non piace quasi a nessuno.
Essendo Voghera una distesa di condomini e villette di limitata estensione, sarebbe idiota invitarvi orde di persone, sia che siano solo giornalisti, scienziati o solo curiosi.

Sarebbe uno scherzo d'orrendo gusto proprio per la Signora.
Invece, visto che ormai l'aracternet* avvolge tutti planetariamente, perché non usarla per simulare la presenza in quel provinciale luogo mantenendo però quella reale della Signora nel suo tinello, ed in questo modo conciliare capre cavoli lupi e pastori, e contadini pure.

Se la Signora accondiscendesse, la kermesse potrebbe durare anche un paio di settimane con un ulteriore proroga, come avviene quando le conversazioni stanno per finire e ci é accorti di aver dimenticato di dire la cosa più importante che avevamo in mente.

Infine, invito a ricuperate a livello planetario, buste incarti sacchetti, purché idonei a tenere memoria di quanto detto d'importante, sopratutto solenni promesse di ravveduta azione futura , ma prossima.
Mi permetto di chiudere con una sigla, un acronimo, che contiene una innocente scurrilità.
ICFC
Insomma che facciamo, cazzo!

*aracternet, crasi (fusione di due parole) fra internet ed aracnide.

Marco Sclarandis.
.

Come per il maiale.......


.......dei commenti non si butta via niente.

Non vedo quale impero o controimpero possa gestire la trascendente complessità delle società umane attuali.Solo qualcosa che possiamo concepire come un motore immobile potrebbe farlo.
Anche se a pensarci bene, dove sta l'imperatore che governa quelle migliaia di miliardi di cellule del nostro organismo?

Forse la metafora dell'artropode può dire quello che penso più di un saggio di mille pagine.
E' come se fossimo diventati quelle libellule arcaiche, che avevano delle ali di quasi un metro di apertura.
Quegli insetti non potevano crescere ulteriormente, per come erano fatti.
Il loro metabolismo era limitato dall'esoscheletro.
Solo un'architettura biologica diversa poteva generare degli esseri di maggiori dimensioni.

Come infatti é poi avvenuto con i vertebrati ed i mammiferi in seguito.
Basti pensare alle balene, che comunque sono mammiferi marini e non terrestri.I dinosauri erano immensi anche loro stessi, ma erano rettili,
ed infatti hanno poi ceduto la casa ai più astuiti mammiferi.
Ci occore una mente diversa se vogliamo proseguire ancora un po' di tempo su questa terra.
Una mente diversa che si dia una politica diversa da qualsiasi altra del passato.Sebbene necessariamente costruita con i mezzi e i pezzi che abbiamo a disposizione e non possono essere pescati che dalla Storia.

Perché per quanto siamo nel profondo simili ai nostri avi più remoti,una parte di noi si é evoluta, necessariamente per sopravvivere.
Ora siamo come quelle libellule quei dinosauri, ma sappiamo di esserlo e sappiamo anche di poter modificare il nostro comportamento, se vogliamo sopravvivere.
Forse, molti non vogliono sopravvivere, non da esseri relativamente liberi, perché come nella fiaba di Pinocchio, il cane legato alla catena teme di non poter mangiare tutti i giorni.
 

Non mi firmo.
Se qualcuno vuole sapere chi sono, me lo chieda e glielo dico.
Qui nel post di questo blog, ovviamente.
Vediamo se me lo chiede qualche commentatore anonimo, o chi altro.



Naturalmente l'Anonimo sono io!
E questa volta proprio non mi firmo!
Il blog in questione é Effetto Risorse ed il post é Effetto Risorse: Luigi Sertorio: riflessioni sul referendum del 4 Dicembre 2016