Voglio proporre una particolare analogia tra le chimere, gli zombi, il totalitarismo ed uno oggetto fisico dalle particolari proprietà geometrico-matematiche.Magari anche due
Oggetto che conquistò la copertina di Le Scienze del Maggio 1981, numero 153.
Già non è facile rimetterlo a posto con tutte le facce dello stesso colore nella condizione di massimo ordine, ma se qualcuno lo smonta e scambia anche solo uno spigolo o un vertice con un'altro, e se le facce non sono presentate in ordine, diventa difficilissimo accorgersi della manomissione.
Immaginiamo allora l'antroposfera simile ad un particolare cubo magico (nome dato in quella copertina al cubo di Erno Rubik).
Fisicamente, il cubo, è possibile metterlo in qualsiasi tipo d'ordine o disordine.
Si sottintende che lo stato di ordine sia quello con ogni faccia dello stesso colore.
Smontandolo e rimontandolo possiamo creare ordini iniziali di qualsiasi tipo, entro certi limiti,ovviamente.
Non esistono impedimenti fisici,leggi fisiche, nel far questo.
Ma la scelta d'un ordine iniziale, pur essendo riconducibile ad una legge fisica, dipende dal desiderio dalla mente, dall'azione di un essere umano.(Lasciamo perdere un robot umanoide che ci metta gli artoidi o le pinze).
Ecco allora che possiamo vedere come miliardi di menti umane stiano comportandosi in maniera illogica e letalmente irrazionale, nel manipolare gli strumenti necessari per proseguire una lunga vita sul pianeta Terra.
E, le facce della "Sfera isomorforubika" se possiamo chiamarla in questo modo, sono molto più che 54, (3x3x6).
Quindi, moltissimi non si rendono nemmeno conto e in un modo irrimediabile, che é impossibile ottenere un certo ordine finale partendo da un certo ordine iniziale.Rigirare e rigirare le facce non serve a nulla, se qualcuno ha manomesso l'oggetto e noi non riusciuamo ad accorgercene.
Eppure se soltanto maneggiassero il cubo di Rubik, capolavoro di creazione di complessità
da un minimo di semplici azioni,potrebbero capire quanto erronea sia la loro visione del mondo
e delle conseguenze da questa derivantesi.
L'altro oggetto è il Gomboc, una strana patata che ritorna sempre in piedi, comunque sia gettata
e fatta rotolare per terra.Ma che nasconde un segreto molto più affascinante di quei giochi regalati insieme ai formaggini , negli anni sessanta.Anche questo oggetto, frutto del lavoro di due ungheresi stimolati dalla teoria di un russo.
Troppi vogliono vivere come zombi, illudendosi così di realizzare delle chimere.
Ma la dittatura dei fatti, cioè delle leggi fisiche, che permette alcune cose, nulla può per obbligare per costringere tali zombi a destarsi, se non lasciare che la morte reale li ghermisca.
E forse un attimo prima, ma troppo tardi, si risveglino.
Marco Sclarandis
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