Da dove nasce internet?
Conosciamo la storia recente, si fa per
dire, sono ormai gli anni '60 del DARPA, ma andando indietro di
millennio in millennio vediamo
che internet o web come lo si voglia
chiamare, esiste perché la mente umana è internet.
E forse non potrebbe essere
diversamente.
In realtà, anche i virus nel loro
nanoscopico mondo sono internet in nuce.
E internet svela la desolante
impossibilità di ottenere la conoscenza totale.In primis teorica e
ovviamente, anche pratica.
Kurt Godel, Alan Turing con le loro
dimostrazioni inoppugnabili
hanno svelato definitivamente la
terrificante e meravigliosa potenza della ricorsività. Terrificante
perchè porta direttamente dentro la trascendenza, che implica
l'impossibilità di elencare tutti i numeri per esempio, e quindi
vanifica qualsiasi dizionario e vocabolario che voglia essere
onnicomprensivo.E quindi ancora mina le fondamenta del nostro umano
sapere.
Terrificante perché rende impossibile
conoscere l'esito di qualsiasi algoritmo, a priori.
Ci sono molte più cose indecidibili di
quante non ne immaginino i programmatori.
E le loro macchine da computazione.
Meravigliosa perché comunque le cose
esistono, e chiedersi come mai é buono e giusto, ma volerne avere
una ragione a tutti i costi é demoniaca idiozia.
Questo sì e questo no squisitamente
politico e italiano, è un evento epocale.
Troppi simboli ne sono collegati per
essere un evento di secondo o terz'ordine.E troppe coincidenze
evidentemente troppo significative, per essere frutto di
insignificante casualità.
C'è una tale abbondanza di
sincronicità in quello che sta avvenendo in Italia e nel mondo
intero
che se Carl Gustav Jung fosse qui con
noi, sorriderebbe dietro le lenti tonde e si gusterebbe
lo spettacolo che sta per iniziare.
Vedere quei due, uno uscente dal più
alto podio statunitense e l'altro un fuoriuscito da un pertugio
toscano e assurto a grande statista non si capisce neanche in virtù
di quale bizzarrìa della Storia,
mi hanno fatto sorridere ed inquietare
allo stesso tempo.
Forse che gli avi vivono ancora in noi?
Che l'albero genealogico assoluto sia
da riesaminare ogni tanto, per capire quali sorprese sono in agguato
perchè tese da esseri che invece crediamo defunti e sepolti?.
Quando invece sono vivi vegetissimi e
intriganti fors'anche più dei vivi.
Vivi che a quanto pare sovente sono
zombi zombienti impossibili da ridestare dal loro morto sonno.
Nato come commento odierno su Effetto Risorse.
Grazie a Luigi Sertorio e molti altri, per l'ispirazione.
Marco Sclarandis
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