Salutiamoci ora pietre fedeli amiche
siete state per noi in piedi a lungo
per farci da riparo alle intemperie
per duellare con bellezza primigenia
di rupi di aisberghi di vulcani
docili nelle nostre mani prensili
non potevate con la sola calce
resistere all' inquietudine terrestre
non potevate con la catena l'arco
il contrafforte reggere a cupa furia
anche se figlie sue ne siete
come rosei arbusti vi ripianteremo
boccioli turgidi rimpiazzeranno secchi
troveremo innesti più robusti
scuota la Terra la sua crosta vellutata
si faccia attirare da gravida Selene
vinceremo con tenace ingegno la paura
Marco Sclarandis
Grazie Marco.
ReplyDeletegio