E sta diventando una scelta obbligata via via che che la razzia planetaria di Homo Sapiens sapiens prosegue e aumenta.
Solo l'inerzia anche in queste faccende presente ed operante,confonde con le apparenze.In primis africane ma molto probabilmente temporanee.
Non so ancora quante ore di vita mi toccano se ventiquattro o diecimila volte tanto.A volte sono indeciso se accettarne la misura minima o quella massima.
Comunque sia, un solo figlio per tutti é solo una condizione necessaria ma non sufficiente per rimediare agli errori commessi nel secolo scorso.
Sempre che non scopriamo che questi sono davvero irreparabili e quindi fatali.
Se così fosse, chi non sarebbe tentato di mettere al mondo degli spettatori per assistere insieme a loro alla fine del mondo? Nell'accezione di mondo umano é ovvio.
Certo il prezzo non potrebbe essere che adeguato allo spettacolo, unico irripetibile e tragicamente meraviglioso.
E in più sapendo che tutti ne siamo stati produttori, registi ed attori.
Marco Sclarandis.
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Io invece credo che la popolazione ideale è al di sotto dei 50 milioni.
Diecimila anni fa, eravamo solo 5 milioni, per cui mi sembra di usare la manica larga.
Gianni Tiziano
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(in attesa di pubblicazione,per ora, alle ore10 del 24 Ottobre 2016):
Madre Terra, un milione d'anni fa Homo Sapiens sapiens* non esisteva neanche.
E in qualsiasi momento potrebbe scomparire, senza aver mosso un dito.
Il nucleo della Terra e quello di una stella che nemmeno sappiamo dove si trovi potrebbe annientarci e far sì che il resto non sia nemmeno memoria.
Che tu creda ai quarantanove milioni, é la tua fede e come tale, per certi versi é indiscutibile.
Io credo invece che anche il doppio degli attuali HSs*potrebbero vivere e a lungo, centinaia di millenni ancora su questo pianeta.
Ma dovrebbero mutarsi in esseri differenti, pochissimo nella forma, enormemente nella sostanza.
Anche gli esperti, credono con la loro fede, come me e te .
E quelli che nemmeno ne hanno una, e sono molti, perché certi giorni credono alle banche certi, altri all'oroscopo e via dietro al pifferaio magico che arriva di volta in volta sotto la loro casa, quelli chissà a che cosa credono al riguardo.
Probabilmente alla celebre esortazione da strillone del circo:
"Venghino siori! entrano! che più gente c'è più bestie si vedono!"
Senza dover professare solennemente alcun credo, ma guardando ai molti fatti ormai più che evidenti, e certamente veri, per quanti siamo ora, per quello che facciamo e sopratutto che desideriamo fare nel futuro prossimo e poco più lontano, per metà di noi é già stata proclamata dai fatti la condanna a morte.
Da eseguirsi con ogni mezzo, senza esclusione di quelli più osceni e raccapriccianti.
Eppure, in questo clima da ascesa d'impero infernale, possiamo sempre inceppare il meccanismo della cerimonia imperiale, sopportandone le conseguenze.Questo mio atto di fede discende dalla presenza di tutte le anime vissute e che vivranno passate e che passeranno di qua.
Abitanti quel vuoto internucleare ed interspaziale che come sembra,è puro spreco di atto creativo, ma forse potrebbe essere invece necessario affinché la realtà quotidiana esista.
Se ci chiediamo ancora quanti angeli possano danzare sulla capocchia d'uno spillo o tuffarsi da un cielo all'altro attraverso la cruna d'un ago, allora ancora molti possono vedere quali sono i sentieri che portano al Paradiso.
Marco Sclarandis
Caro Marco, però....."più sapendo che tutti ne siamo stati produttori, registi ed attori."...dobbiamo essere coscenti che la stragrande, anzi tutta la responsabilità non è di tutti ma di solo alcuni manipoli di famiglie.
ReplyDeleteConoscendo il problema forse possiamo sperare di trovare una soluzione, altrimenti come dici tu, dobbiamo dipendere solo dalla speranza che si possa passare tutti dalla cruna dell'ago verso altri mondi migliori, magari tramite l'effetto tunnel della nuova fisica quantistica. Un abbraccio Giovanni
Giovanni, nessuno può scagliare la prima pietra.E sentirsi senza peccato.
ReplyDeleteE' pur vero che alcune famiglie fanno da capobranco, ma appunto molte fanno da branco e da gregge ed anche con entusiasmo.E comunque così funzionano le specie viventi sulla Terra.
Ma noi siamo davvero una specie più speciale di tutte le altre.
Chiunque di noi può immaginare l'esistenza di un albero genealogico assoluto.E questa idea implica appunto, l'impossibilà di ritenersi estranei ai fatti del mondo.Passati, presenti e futuri.
Senza una accettazione della trascendenza, dell'intera esistenza universale, ogni ragione perde di significato.
Crimine, delitto, eroismo, sacrificio, bene, male.
Ognuno di questi vale come il resto.
Ed insieme valgono come nulla.
Un saluto, Marco Sclarandis.