Mentre che sono chino e scelgo
pilucco gusci fra briciole di bivalvi
cocci smussati di bottiglie
stralci d’alghe morbide
salme di crostacei
vi sento voi avi a me affiancati
e ne sono certo m’indicate
quali conchiglie e schegge estrarre
dall’anonima folla di frammenti
adagiati su ressa ancor più anonima
di silicei granelli qui approdati
dopo millenni d’esodo dai monti
sicuro che presto sarò anch’io fossile
qui ed adesso non avverto angoscia
mi preparo sotto il fulgente Sole
a farmi accolto ospite tra gente
ritenute da noi vivi ormai ombre
voi forse che invece ci vedete
come transienti diapositive opache.
Marco Sclarandis
Un inno laico...o quasi. Intenso.
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