Non pensiate che il carbone, una volta
estratto, non possa essere raffinato, anzi…anche in Germania fanno uso del
carbone più grezzo, la lignite, eppure non hanno lo stesso inquinamento che
abbiano noi, perché semplicemente lo sottopongono subito a procedure di
purificazione, così come il 90% estratto in Inghilterra viene pulito, lavato.
Ora quanto ne laviamo noi di questo carbone giovane? Neppure arriviamo alla
metà. E l'altra metà allora (si tratta solo di centinaia di milioni di
tonnellate) ? Viene sprecata, non può essere utilizzata, è cenere, serve solo
ad inquinare. Che fine fa? Viene caricata su giganti camion, treni merci e
infine bruciata: è stato stimato che un quarto dei cinesi brucia
quotidianamente questa metà rappresentata da carbone di bassissima qualità e
producono la stessa quantità di biossido di zolfo prodotta da tutte le centrali
elettriche messe insieme: pensate un po'! A Pechino le sostanze cancerogene che
si trovano nel PM2,5 in inverno superano di 25 volte quelle estive. La causa
principale? Le combustioni di carbone giovane che ormai avvengono da quasi un
decennio sul territorio cinese. Nello Yunnan c'è un posto che si chiama Hutou.
Qui c'è la più alta percentuale di malati di cancro al mondo. Le persone che
più vengono colpite sono poveri, non hanno il potere di farsi sentire e muoiono
in silenzio facendo versare una lacrima in più ai propri cari.
Ricapitolando: il consumo di carbone è
altissimo, la qualità è bassissima, neppure viene pulito, e le emissioni di
agenti cancerogeni non viene controllata. Le aree in cui si trovano le centrali
che lo bruciano, sono anche le aree più a rischio, in cui si trovano altissime
percentuali di PM2,5 nell'aria. Che fare per ridurlo? Basterebbe pulire questo
carbone e già il tutto si ridurrebbe della metà! Nel documento di
"Prevenzione e cura dall'inquinamento atmosferico" nel 23esimo punto
c'è scritto: -aumentare le procedure di pulitura e lavaggio del carbone grezzo;
-diminuire la componente solforosa e le ceneri; -limitare le estrazioni di
carbone con alta componente solforosa o di cenere. Nel documento "10 punti
per prevenire l'inquinamento atmosferico" nel primo punto c'è scritto:
-controllare le emissioni delle piccole caldaie; -velocizzare l'installazione
di processi di de-solforestazione e denitrazione.
…Nel 2014, in 74 città, il PM2,5 è diminuito
dell'11,1%, ma solo 8 città sono arrivate a rispettare i limiti richiesti dalla
legge…se in tutte e 74 le città fossero stati raggiunti i parametri di legge,
avremmo diminuito la percentuale di biossido di zolfo del 60% e della CO2 del
35%.
E il petrolio invece? Come
viene usato in Cina il petrolio? Viene usato come carburante per le macchine.
Sono state contate più di 100 milioni di vetture negli ultimi 10 anni, e solo a
Pechino nel 2010 ne sono state acquistate 800 mila di nuove. Se mettessimo in
fila tutte queste macchine, potremmo creare una barriera di una lunghezza pari
alla distanza che c'è tra le città di Pechino e Shenzhen. Ora non abbiamo più
dubbi sul fatto che la principale causa della presenza di PM2,5 nell’aria
pechinese sia dovuta ai mezzi di trasporto. Nell'arco di un anno, si contano in
qualsiasi città più di 200 giorni di nebbia grigia. Vedete quella foto?
Rappresenta Hangzhou: Hangzhou è la città al mondo con più veicoli, in media
ciascun abitante possiede due vetture. La presenza di così tante vetture contribuisce al 40% dell’inquinamento atmosferico della città. Molti si chiedono pure il motivo per cui Tokio nonostante abbia più macchine di Pechino sia meno inquinata. Prima di tutto, la maggior parte degli abitanti di Tokio (90%) usano la metro, per cui solo il 6% restante utilizza la propria macchina; a Pechino invece la percentuale di abitanti che utilizzano la propria vettura per spostarsi aumenta, arrivando ad un 34%. è normale che si crei quotidianamente traffico per le strade del centro di Pechino, così come è normale che le emissioni aumentino del doppio dal momento che essendoci traffico le macchine sono costrette a sostare nello stesso posto per più tempo. Il PM 2,5 che si misura entro il sesto accordo anulare ogni ora arriva a una tonnellata. All'interno del quinto accordo anulare, il 44% delle macchine circola entro i 5km, il 12% entro due km e il 7% in un kilometro. Le vetture sono talmente tante che invadono pure le carreggiate delle biciclette, le quali sono costrette a saltare gli ostacoli pur di procedere (ovviamente gli ostacoli sono le vetture).
Cosa ne pensate di questa immagine di Pechino di notte? Non ci sono macchine, eppure la nebbia grigia è evidente, è presente. Se guardiamo i grafici notiamo come il picco delle emissioni avvenga in piena notte...sono stata così a Yanqing e ho risposto finalmente a questa domanda: di notte centinaia di camion giungono in città per trasportare cibo e quant’altro e la maggior parte di loro non rientrano minimamente nei parametri del quarto Standard Nazionale. Quando ancora non erano stati imposti dei limiti sulle emissioni di gas serra, ogni emissione di PM 2,5 data da un camion qualsiasi superava di ben 500 volte quella di una vettora omologata sotto il quarto parametro standard. Ora, se consideriamo le vetture a diesel circolanti nell’area pechinese, di per sé, non sono tante (occupano solo un 17%) ma se poi scopriamo che la percentuale di CO2 che emanano dal tubo di scarico è pari a quella emanata dal 70% di altri tipi di vetture, allora la faccenda si fa più grave: ogni emissione da tubo di scarico di macchine a diesel è costituita per il 99% da PM.
La tossicità del diesel emesso dal tubo di scarico delle vetture è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altro agente cancerogeno proveniente da altre combustioni. Neanche a dirlo che le principali vittime sono gli automobilisti stessi. Alcuni dei camionisti che incontrai l'agosto scorso durante la mia visita a Yanqing, nonostante guidassero camion che non rientravano entro i limiti nazionali di emissione di CO2, non sono stati fermati alla dogana poiché di fatto possedevano vetture comprate regolarmente, vetture con certificati di rilascio regolari e persino approvati dallo Stato...chi colpevolizzare allora se non loro? Le case automobilistiche.
Prosegue...
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
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