Friday, July 24, 2015

"La pausa è viva e lotta insieme a noi": la dura vita dei Saddam Hussein del clima


La tanto strombazzata "pausa" nel riscaldamento globale inventata da David Rose nel 2012. Non era vero nulla; era una storiella per imbrogliare i gonzi. E ha anche funzionato, per un po'. Ora, con le temperature in continuo aumento e le ondate di calore inarrestabili che ci stanno arrivando addosso, quelli che hanno inventato questa fesseria si trovano in evidente difficoltà. Un po' come Saddam Hussein dopo la sconfitta in Kuwait. 


Vi ricordate di come in Iraq, al tempo di Saddam Hussein, si celebrava la "vittoria in Kuwait"? Proprio così; dopo che l'esercito iracheno era stato buttato fuori dal Kuwait con perdite spaventose nel 1991, in Iraq questo veniva considerato una vittoria. Possiamo immaginare che all'epoca sui giornali iracheni si leggesse qualcosa tipo: "le nostre truppe si ritirano più lentamente di quanto il nemico vorrebbe."

La faccenda della ritirata in Kuwait mi è ritornata in mente di fronte a un'altra sconfitta storica (per fortuna non sanguinosa): quella dei negazionisti climatici rispetto alla famosa "pausa" nel riscaldamento globale. David Rose si era inventato la storia della "pausa" nel 2012 dicendo che "Il riscaldamento globale si è fermato 16 anni fa," con il contorno del solito complottismo, ovvero che era stata tenuta nascosta al pubblico dalla cricca dei climatologi cattivi.

Bene, non era vero nulla; la "pausa" non c'era. C'erano soltanto normali fluttuazioni sovrapposte alla crescita delle temperature. Lo si sapeva già nel 2012, lo si sa ancora meglio oggi, nel 2015, che si appresta a diventare l'anno più caldo mai misurato nella storia.

Ora, il fatto che l'idea della pausa fosse un imbroglio sta venendo fuori ed è una sconfitta storica dei complottisti anti-scienza, che ora si ritrovano come Saddam Hussein dopo la storica sconfitta in Kuwait nel 1991. E adesso, cosa si possono inventare?

Beh, come Saddam Hussein, ai suoi tempi, si inventava disperatamente che la sconfitta non era una sconfitta, questi qua si stanno inventando che la pausa che non c'era, in realtà, c'era, un pochino.... insomma, forse non c'è, forse non si vede bene, ma forse........

Emblematico in questo senso l'ultimo post apparso su "ClimateMonitor" dove il povero Guido Guidi parte con un titolo degno di Saddam Hussein, "La pausa è viva e lotta insieme a noi" (!!) per poi partorire il classico topolino, dicendo

"Dai rapporti tra la pendenza del primo tratto e quella del secondo (1.89 per GL; 1.64 per NH; 2.2 per SH) vediamo che la parte finale dei dataset sale ad un tasso di circa la metà rispetto al periodo precedente, 

Ah..... era questa la "pausa" allora? E quella che tu stesso dici che è una crescita me la continui a chiamare "pausa"?? E hai anche il coraggio di scrivere nel titolo che "E' viva e lotta inseme a noi?" Insomma, veramente sarebbe da commentare in un certo modo un tantino "forte", ma lasciamo perdere. Diciamo soltanto che, come Saddam Hussein dopo il Kuwait, questi non sembrano aver imparato nulla dalla loro sconfitta.









3 comments:

  1. Ed invece hanno capito tutto:
    1. La gente vuole leggere (ed illudersi alle) bune notizie.
    2. La gente legge solo il titolo.

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  2. "Ah..... era questa la "pausa" allora? E quella che tu stesso dici che è una crescita me la continui a chiamare "pausa"??"
    Supponiamo che il peso forma dell'autore della fesseria fosse 70 Kg e in un decennio prendesse 10 Kg (pesandone 80 alla fine) e in quello successivo 5 Kg arrivando a 85 Kg. Ebbene: è come se sostenesse che passando da 80 a 85 Kg c'è stata una pausa nell'ingrassamento. Molto spiritoso, in effetti.

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  3. I soggetti alla G.Guidi sono talmente pieni di orgoglio personale e di Super-io alla fibra di carbonio che non possono ammettere pubblicamente, anche per una sola volta, di aver sbagliato. Anzi, Dio può sbagliare, loro no!

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