Potremmo fare nuova ogni cosa
partendo dal fondo del tempo
smussando l'angolo retto
premendo cerchio in ellisse
fare d'aracnide angelo
dandogli elitre ed ali
da frammento cesellare cameo
da noi estrarre un unguento
che lenisca la malinconia
da ruggine distillare rosolio
per berlo nei giorni di nebbia
perché facciamo tutt'altro
scostando del futuro coperchio
per piangere poi di rimorso
perché perché perché lo facciamo.
Marco Sclarandis
Se fossi un aracnide me ne avrei a male
ReplyDeleteAngelo
Il grande pittore nonché architetto Huntertwasser sosteneva che la linea retta fa ammalare l'uomo perché non esiste in natura e lo espone, di conseguenza, a uno stimolo estraneo all'organismo. Un grande visionario in anticipo sui tempi, o forse sono in ritardo i tempi.
https://barbarapicci.com/2015/07/31/hundertwasser/
Bach viene bene in tutte le versioni ma il violoncello, secondo me, ha più pathos. Specialmente se suonato da Pierre Fournier. A meno che la riproposizione di un motivo antico con uno strumento modernissimo ancora in via di perfezionamento, non voglia avere un particolare significato.
Bella poesia.
Saluti
Effettivamente, la linea retta è affine al punto senza dimensione escogitato da Euclide per creare lo spazio partendo dal nulla.
ReplyDeleteE sia l'una che l'altro portano la mente in luoghi per essa molto insidiosi.
Basti pensare al fatto che la linea retta dovrebbe essere quel luogo dello spazio fra due punti, che é di lunghezza minima.
Ma se si parte da un punto senza dimensioni e poi se ne aggiunge un altro, non abbiamo ancora lo spazio, ma solo due punti la cui distanza reciproca non sappiamo nemmeno come chiamare.
Con tre punti possiamo cominciare a stabilire dei rappporti e una unità di misura.Ma allora bisogna che i tre punti siano perfettamewnte allineati..........
Altrimenti può presentarsi un embrione di piano e non una neonata linea.
Comunque, cum grano salis, credo che un pochino di rettitudine si possa introdurre nel mondo senza creare gravi patologie.
In fondo, la luce viaggia linearmente anche se poi accetta di farsi curvare dall'attrazione gravitazionale.
Bach ha una grandezza peculiare.
Io lo associo all'ultimo teorema di Fermat, quello poi dimostrato vero da Andrew Wiles.
Ma lo spazio di questo commento è troppo ristretto per descrivere il labirinto che mi ha portato a questa associazione.............
Marco Sclarandis