Tuesday, March 12, 2013
Sunday, March 10, 2013
Capolavoro di logica inversa
Questo è un commento apparso sul "Corriere" oggi. Leggetelo bene, se avete un minuto, perché è un piccolo capolavoro di logica inversa, una specie di "canone inverso" come li componeva Johann Sebastian Bach. (commenti più in fondo).
UN DATO CHE NON SARÀ FORSE SCIENTIFICO MA QUALCOSA CI DICE
Qualche anno fa, sull'Adamello è emerso dai ghiacciai la salma di un
ALPINO, morto durante la prima guerra mondiale. È presumibile che a
quel tempo questo giovane soldato non sia stato sepolto dai compagni
sotto il ghiaccio, ma rimasto li sulla neve senza sepoltura. Si può
dedurre ,quindi, che all'epoca l'estensione del GHIACCIAIO dell'Adamello
fosse più o meno quella di adesso. Ora se la salma è riemersa solo dopo
95 anni , ciò significa che il ghiacciao all'epoca era in recessione e
solo successivamente a causa di un raffreddamento c'è stata
un'estensione dei ghiacci. Domanda agli SCIENZIATI. Come si spiega tutto
questo, se all'epoca il fattore CO2 era trascurabile oed ininfluente?
Fa quasi dispiacere dover rompere l'incantesimo di questa aulica composizione notando che a) l'alpino, poveraccio, è morto dove gli è capitato e di certo questo non ci dice dove cominciava (o finiva) il ghiacciaio a quell'epoca, b) ovunque sia morto il povero alpino, il fatto che il ghiacciaio ha restituito il corpo vuol dire che si sta ritirando, non certamente estendendo, c) non c'è bisogno di scomodare un soldato che è morto facendo il suo dovere per tirar fuori idee strampalate sull'evoluzione del ghiacciaio dell'Adamello negli ultimi cento anni, circa: ci sono delle foto, e degli studi dettagliati che ci fanno vedere come il ghiacciaio si sta ritirando a causa del riscaldamento globale, d) mettere certe parole in maiuscolo non aiuta minimamente la logica del tutto.
Ma la domanda è: ma chi sono questi qui che leggono e commentano sul Corriere????
UN DATO CHE NON SARÀ FORSE SCIENTIFICO MA QUALCOSA CI DICE
08.03|14:40
ARNA
Fa quasi dispiacere dover rompere l'incantesimo di questa aulica composizione notando che a) l'alpino, poveraccio, è morto dove gli è capitato e di certo questo non ci dice dove cominciava (o finiva) il ghiacciaio a quell'epoca, b) ovunque sia morto il povero alpino, il fatto che il ghiacciaio ha restituito il corpo vuol dire che si sta ritirando, non certamente estendendo, c) non c'è bisogno di scomodare un soldato che è morto facendo il suo dovere per tirar fuori idee strampalate sull'evoluzione del ghiacciaio dell'Adamello negli ultimi cento anni, circa: ci sono delle foto, e degli studi dettagliati che ci fanno vedere come il ghiacciaio si sta ritirando a causa del riscaldamento globale, d) mettere certe parole in maiuscolo non aiuta minimamente la logica del tutto.
Ma la domanda è: ma chi sono questi qui che leggono e commentano sul Corriere????
C'ho i piedi freddi, e allora.....
....sai cosa? Me li scaldo con la fiamma ossidrica....
UN BENE -
Secondo Michael Mann, della Pennsylvania State University, occorre
andare indietro di 125 mila anni per trovare temperature più alte di
quelle attuali. Per Marcott e il suo gruppo, la fase di raffreddamento
degli ultimi 6 mila anni è dovuta ai cambiamenti periodici nell'angolo
dell'asse di rotazione della Terra e dell'aumento della distanza con il
Sole.
Quindi, secondo gli studiosi, l'emissione di enormi quantità di
anidride carbonica e altri gas serra nell'atmosfera è stato un bene
perché ha evitato l'arrivo di un'altra era glaciale, o per lo meno di
una più piccola.
http://www.corriere.it/ambiente/13_marzo_08/decennio-piu-caldo_dbe0211c-87d6-11e2-ab53-591d55218f48.shtml(h/t Luca Lombroso)
Saturday, March 9, 2013
Dal frigorifero nella brace
Per la serie "C'ho i piedi freddi, li ficco nel caminetto acceso", ecco il Corriere che dice la sua. (h/t Luca Lombroso)
UN BENE -
Secondo Michael Mann, della Pennsylvania State University, occorre
andare indietro di 125 mila anni per trovare temperature più alte di
quelle attuali. Per Marcott e il suo gruppo, la fase di raffreddamento
degli ultimi 6 mila anni è dovuta ai cambiamenti periodici nell'angolo
dell'asse di rotazione della Terra e dell'aumento della distanza con il
Sole.
Quindi, secondo gli studiosi, l'emissione di enormi quantità di
anidride carbonica e altri gas serra nell'atmosfera è stato un bene
perché ha evitato l'arrivo di un'altra era glaciale, o per lo meno di
una più piccola.
http://www.corriere.it/ambiente/13_marzo_08/decennio-piu-caldo_dbe0211c-87d6-11e2-ab53-591d55218f48.shtml
Friday, March 8, 2013
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE - 8 MARZO 2013
E' tempo di agire per porre fine alla violenza contro le donne.
"C'è una verità universale, applicabile a tutti i paesi, le culture e le comunità: la violenza contro le donne non è mai accettabile, mai giustificabile, mai tollerabile."
Segretario Generale UN - Ban Ki-moon.
A tutt'oggi in tutto il mondo:
- Fino al 50% delle aggressioni sessuali sono commesse contro ragazze di età inferiore ai 16 anni.
- A livello mondiale, 603 milioni di donne vivono in paesi in cui la violenza domestica non è ancora considerata un crimine.
- Fino al 70% delle donne, secondo il Rapporto Mondiale, hanno risposto di aver subito violenza fisica e/o sessuale, in un certo momento della loro vita.
- Oltre 60 milioni di bambine in tutto il mondo sono "spose bambine", sposate prima dei 18 anni ...
Di fronte a queste cifre inaccettabili, la comunità internazionale è fortemente impegnata per cambiare la condizione delle donne.La Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) richiede che i Paesi firmatari della Convenzione prendano tutte le misure necessarie per porre fine alla violenza.
Il Segretario generali UN Ban Ki-moon chiede a tutti i governi, alla società civile, alle organizzazioni di donne, agli uomini, ai iovani, al settore privato, ai media e all'intero sistema delle Nazioni Unite di unire le forze per affrontare questa pandemia globale.
Dalla Cina al Costa Rica, fino al Mali, cantanti e musicisti acclamati, sia uomini che donne, si sono uniti per diffondere un messaggio di unità e solidarietà. Il risultato è "ONE WOMAN", che da oggi 8 marzo 2013 si può ascoltare.
Cosa si può fare?
Wednesday, March 6, 2013
Buone notizie dal Medio Evo
Se il Medio Evo voleva dire che ognuno viveva senza aver bisogno di importare cose da lunghe distanze, allora ci stiamo arrivando per l'energia in Italia
Ecco gli ultimi dati pubblicati dal GSE sull'andamento della produzione di energia rinnovabile in Italia. Notate che in quattro anni la frazione di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili si è quasi raddoppiata. Altro che Medio Evo; questo si che è un rimedio! (h/t Alex Saragoza)
(nota per "CIL" si intende "Consumo Interno Lordo")
Ecco gli ultimi dati pubblicati dal GSE sull'andamento della produzione di energia rinnovabile in Italia. Notate che in quattro anni la frazione di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili si è quasi raddoppiata. Altro che Medio Evo; questo si che è un rimedio! (h/t Alex Saragoza)
(nota per "CIL" si intende "Consumo Interno Lordo")
Correre a occhi bendati in direzione del muro
La preoccupazione del pubblico per l'ambiente non è mai stata così bassa in 20 anni
La preoccupazione del pubblico a proposito di problemi ambientali, incluso il riscaldamento globale, la perdita di specie e l'inquinamento atmosfeirico è crollata ail suo livello più basso negli ultimi decenni secondo un'inchiesta internazionale diffusa questa settimana.
L'inchiesta GlobeScan, iniziata l'estate scorsa, prima che la supertempesta Sandy colpisse i Caraibi e New York, ha mostrato che i livelli di preoccupazione pubblica in 12 paesi a proposito di problemi ambientali - che includevano anche la crisi dell'acqua potabile e l'esaurimento delle risorse naturali - erano anche più basse che nel 1992, quando il primo "Earth Summit" è stato tenuto a Rio.
Public concern for environment lowest in 20 years
Public concern in environmental issues including global warming, the loss of species and air pollution has dropped to its lowest level in two decades, according to an international poll released this week. The GlobeScan poll, undertaken last summer before superstorm Sandy hit the Caribbean and New York, showed levels of public concern in 12 countries over environmental problems – which also also included fresh water shortages and depletion of natural resources – were even lower than 1992, when the first Earth summit was held in Rio.
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