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Friday, March 8, 2013

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE - 8 MARZO 2013


Una promessa è una promessa:
E' tempo di agire per porre fine alla violenza contro le donne.
 "C'è una verità universale, applicabile a tutti i paesi, le culture e le comunità: la violenza contro le donne non è mai accettabile, mai giustificabile, mai tollerabile."
                                                                              Segretario Generale UN -  Ban Ki-moon.





  
A tutt'oggi in tutto il mondo:
  •     Fino al 50% delle aggressioni sessuali sono commesse contro ragazze di età inferiore ai 16 anni.
  •     A livello mondiale, 603 milioni di donne vivono in paesi in cui la violenza domestica non è ancora considerata un crimine.
  •     Fino al 70% delle donne, secondo il Rapporto Mondiale, hanno risposto di aver subito violenza fisica e/o sessuale, in un certo momento della loro vita.
  •     Oltre 60 milioni di bambine in tutto il mondo sono "spose bambine", sposate prima dei 18 anni ...

Di fronte a queste cifre inaccettabili, la comunità internazionale è fortemente impegnata per cambiare la condizione delle donne.La Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) richiede che i Paesi firmatari della Convenzione prendano tutte le misure necessarie per porre fine alla violenza.

Il Segretario generali UN Ban Ki-moon chiede a tutti i governi, alla società civile, alle organizzazioni di donne, agli uomini, ai iovani, al settore privato, ai media e all'intero sistema delle Nazioni Unite di unire le forze per affrontare questa pandemia globale.

Dalla Cina al Costa Rica, fino al Mali, cantanti e musicisti acclamati, sia uomini che donne, si sono uniti per diffondere un messaggio di unità e solidarietà. Il risultato è "ONE WOMAN", che da oggi 8 marzo 2013 si può ascoltare.
  
Cosa si può fare?

Thursday, February 14, 2013

LE DONNE DEL MEDIOEVO



Non erano trattate bene, né se schiave né se castellane. Ma era il MEDIOEVO (finisce tecnicamente nel 1492).
Nel Medioevo con la bolla Summis Desiderantes (1484) e il famoso Malleus Maleficarum (1486) sono state gettate le premesse per il periodo successivo di caccia alle streghe, anche se il primo rogo di strega è del 1340.
La rivoluzione industriale ha trovato le donne molto utili per accrescere il numero di schiavi e per essere esse stesse schiave (magari in nero).

Negli anni 2000 le donne sono ancora un bersaglio.
Non si va da nessuna parte senza Donne, il Pianeta non può stare senza donne.

OGGI, 14 FEBBRAIO 2013 è una GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.

L' invito è di Eve Ensler, una sessantenne drammaturga femminista che scrisse "I monologhi della vagina" nel 1996.
E' un invito a livello planetario, un invito alla danza.

Io danzo perché amo ballare, perché sogno, perché ne ho avuto abbastanza, per fermare le urla, per rompere le regole, per fermare il dolore, per rompere le catene. Nel mezzo di questa follia, noi danziamo. So che c’è un mondo migliore. Prendete le vostre sorelle e i vostri fratelli per mano, raggiungiamo ogni donna e ragazza. Questo è il mio corpo, il mio corpo sacro. Non ci sono più scuse, niente più abusi.
Siamo madri, siamo insegnanti, siamo creature bellissime”. Dance!

Wednesday, February 13, 2013

MEDIOEVO GLOBALE





Noi, occidentali dall'immensa impronta ecologica, capricciosi abitanti di uno Stato apparentemente democratico che ci garantisce un sacco di confort (ma con il contraccolpo della perdita dell’uso del cervello) quali casa, lavoro, salute, infrastrutture, sicurezza, istruzione, loisir, il tutto abilmente manipolato dalla pubblicità e dai media e ora dai social network, ebbene noi siamo alla base di uno stato feudale medievale, anche se ci pare di no.
All’inizio del IX secolo, si dissolse l’impero carolingio e fu sostituito da una N.O.P.S. (Nuova organizzazione Politica e Sociale): il Feudalesimo.
Non è simpatico vivere sotto la N.O.P.S.
C’è uno che comanda su tutti (il Re) e nel farlo si fa aiutare da dei mercenari (i Vassalli) ai quali concede una parte del Potere (il Suolo). I vassalli, a loro volta, si fanno aiutare da altri sottomercenari (Valvassori e Valvassini).
Ma qualcuno DEVE LAVORARE.
Chi lavora?
I piccoli artigiani e la gran massa dei contadini (servi della gleba, la gleba è la zolla di suolo) e visto che erano parte del valore del suolo erano anche “venduti” insieme. Questi schiavi lavorano incessantemente e gratuitamente, ricavando una minima parte di sussistenza.
Il prosieguo della Storia parla di contadini e artigiani sempre più incavolati, di Re e suoi mercenari sempre più preoccupati e insicuri, di castelli diventati fortezze per difendersi. Qualche Rivoluzione, mi pare.
Ma cosa c’entra con la globalizzazione?
C’entra. Anche adesso ci sono i servi della gleba, ma girano con i SUV in certe parti del Mondo occidentale, hanno Iphone nelle mani, fanno vacanze nei posti esotici (per respirare meglio?).
Come si evince che siamo anche noi “schiavi”? Dalle tasse.
Le tasse, a quanto dice uno studio dell'Ocse, commissionato dal G20, le pagano, nel globo, solo le piccole imprese e i semplici cittadini. Noi.
Le grandi imprese multinazionali riescono a pagare per tasse societarie una cifra intorno al 5%, mentre le piccole imprese pagano oltre il 30.
Come mai questo “risveglio”?
I bilanci, quelli economici e finanziari, perché di bilanci ecosistemici non si parla mai, come se la materia e l’energia che utilizziamo per costruire la nostra civiltà umana provenissero da Marte, sono in situazione critica.
Gli Stati devono recuperare maggiore gettito e magari potrebbero anche cercare di arrivare a una equa distribuzione del carico fiscale (come in Italia, per esempio).
Chi ha prodotto questa distorsione? Gli Stati, democraticissimi, per evitare una doppia imposizione fiscale e soprattutto per lasciare libera  mano al libero mercato e accelerare la “crescita” e “l’economia” hanno irresponsabilmente introdotto norme raggirabili soprattutto da chi ha le possibilità e le professionalità per farlo. Lasciando varchi dove passano miliardi.
Cosa comporterà la mancata attuazione di tale impegno da parte degli Stati?
L’estinzione della piccola e media impresa.
L’estinzione, a quanto pare, è la strada a senso unico che ci aspetta.

Friday, February 8, 2013

ELLADE NEL MEDIOEVO



Da questo articolo di TEMPI del 6 febbraio 2013 si evince che in Grecia bruciano legna per riscaldarsi.

Lo Stato greco, per seguire i diktat dei soloni della finanza (Troika) ha eliminato l’agevolazione sul combustibile per il riscaldamento, senza rimetterci un euro rispetto al guadagno precedente, ma il consumo è diminuito del 70% e per riscaldarsi gli ateniesi bruciano tutto quello che è possibile, anche abbattendo alberi.

Abbattere alberi è come fare pipì contoventro, è ridurre la possibilità di assorbimento della CO2, ridurre la capacità di prevenire inodazioni, ridurre la capacità di carico delle falde, ridurre la biodiversità, insomma è creare un problema più grande nel Futuro, nemmeno troppo lontano, per risolvere un immediato bisogno.

I Maya si estinsero per due motivazioni: cambiamento climatico e pessima gestione ambientale poichè abbatterono alberi per far posto alle coltivazioni, spingendosi verso una deforestazione selvaggia.

Ma il primo effetto ambientale che è caduto sulla capitale ellenica, già riconosciuta come una delle città più inquinate d'Europa, è l'aumento delle polveri sottili che consegue una errata combustione del legno.
 
Crisi economica, disoccupazione, oppressione politica, e problemi ambientali immediati e poi di lungo periodo, sono oppure no un anticipo del Medio Evo come lo descrive Mauro Corona in uno dei suoi ultimi libri "La fine del mondo storto"?

Wednesday, February 6, 2013

IL POLO NORD



Si sta scongelando e sta iniziando anche il Polo sud. Dopo farà CALDO.
Ma nessuno, nessun decision maker se ne vuole accorgere, è preda del terrapiattismo o dell'oppio del raddoppio ovvero la mania della crescita esponenziale.

Eppure per vivere, noi umani abbiamo bisogno del Pianeta, dell'aria (provate a non respirare per qualche minuto se ci riuscite), del suolo che fornisce supporto con cibo e materia, dell'acqua  e del sole.

Il pianeta Terra che dal 1972 abbiamo visto come una meravigliosa perla blu vagante nello spazio smisurato è l'unica astronave che conosciamo, l'unica fonte di vita per gli esseri umani e per le altre creature terrestri.

Sembra una cosa banale, ma non lo è, ci sono ancora negazionisti, terrappiattisti, cornucopiani, gente che ha il cestino della frutta che si riempe da solo e il secchio della spazzatura che si svuota da solo...

Eppure le giovani menti riescono a capire la cosa in modo così semplice  e aggraziato che dovrebbero essere loro, il futuro dell'umanità, a dire cosa ne pensano dell'uso del Pianeta.

A tale proposito ecco il tema, in sintesi, di un ragazzino romano di tredici anni che nel 1979 lo vide stracciare davanti a tutti i compagni di classe da parte di un "insegnante eccellente" dichiarandolo SOVVERSIVO.

Il tema, dal titolo intelligente chedeva "Se aveste tanti soldi, cosa vi comprereste di quelle cose che non avete a casa?".

Il tredicenne scrisse, per sommi capi, sfuggendo alla tentazione del consumismo che iniziava a inghiottire anche quel pezzo dimenticato di vecchio, dolce, meraviglioso Agro Romano:

"Il denaro va abolito e tutto va messo in comunanza tra gli esseri umani in libero accordo. Quello di cui abbiamo bisogno sono autobus che arrivino in borgata, di acqua potabile, di strade asfaltate, di pali della luce, di fogne, di campi da calcio e di piste da pattinaggio, di non vedere i fratelli dei nostri compagni di classe farsi di eroina e andare a Regina Coeli...".

Ringrazio Solaria per questo.

Thursday, January 31, 2013

SENZA RIMEDIO EVO


In questo momento ho pensato a cosa succederebbe se proseguiamo in questo pianeticidio, ovvero ho immaginato che il disastro, il collasso sistemico, la carenza di risorse di supporto, accada ORA.

Con mio marito parlo molto di questo crimine e lui saprebbe salvarsi e salvare me non avendo dimenticato arti primitive come caccia e pesca. E con armi non tradizionali.

Ma torniamo ad ORA.
Luci spente, computer spento.

So uscire da dove mi trovo, e sento già molte lamentele. Non spreco tempo a spiegare che la luce non tornerà presto, non mi ascolterebbero. Son convinti che LA LUCE TORNA come sempre, per garantire tutti i vantaggi e confort che abbiamo.

Io però esco, prendo l'auto che per fortuna ha il carburante per tornare a casa. Le strade poco illuminate e piene di gente incavolata non sono una meraviglia. Non posso telefonare a nessuno, tutto morto. Ma so che a casa ci si aspetta.

Mentre passo in macchina vedo un sacco di gente che si ferma agli incroci e, con lentezza e diffidenza, supera l'ostacolo. Andando piano ascolto i motivi del crollo dei sistemi di elettricità e telefonia: colpa del Governo, dell'Europa e probabilmente dei marziani.

A casa è tutto buio, ma i vicini di casa, perlopiù vecchietti o famigliole intenti a passare il tempo a cercare di ampliare l'edificato per costruire gabbiotti, ripostigli, garage e altre stanze (il verde che rimane è grande come un vaso di geranio, ma questa ragazzi è la crescita) si ritrovano a cianciare al buio, cercando di capire che succede.

Io devo entrare nel mio cortiletto e quindi scendo, e a calci apro il cancello che elettrico non è più.

Mi concentro su cosa devo fare prioritariamente con la macchina e capisco che userò il mezzo solo in casi gravissimi. Non mi è chiaro se posso fare carburante senza elettricità, ma lo scoprirò subito andando in bicicletta dal benzinaio a parlarne. Giusto per sapere, se posso fare un po' di scorta, per la fuga. Infine vedo di fare scorta di cibo a lunga durata, ma senza dare nell'occhio e così di farmaci. Trovo dei recipienti per tenere l'acqua, sospetto anche una ridotta erogazione.

Non abito nelle suburbia urbane, dove probabilmente scoppierebbero caos e furti, non penso che crollerà tutto subito, ma uno scossone ci sarà quanto prima.

Aspetto mio marito che provenendo da lontano, ci mette più tempo, ma arriva.

Decidiamo solo di aspettare (per pochissimo tempo) segnali per capire se la crisi è superabile con una periodo di scorte ridotte (energia elettrica acqua cibo carburante) e quindi procrastinare a quel periodo la scelta della fuga dallo sprawl urbano, oppure siamo nella m***a.

Il caldo eccessivo degli ultimi ANNI, che mi ha portato a sognare di avere almeno una volta ogni tanto brividi di freddo, era un segnale, misto all'instupidimento mediatico (troppe televisioni, troppi programmi di cucina, o luoghi dove vedi l'uno contro l'altro armati a disquisire del nulla, tipo circo romano, notizie false, imbarbarimento generale da pubblicità che sposta il racconto della vita al falso) e all'aumento DI TUTTO. 

Poco alla volta, ma aumenta tutto.
Lo stipendio no.

Se è vera la seconda ipotesi, senza tempo per trovare una via di fuga, occorrerà solo scappare portandosi via le cose essenziali e se stessi e le capacità primitive, uniche ad essere utili in un ritorno al Medio Evo senza rimedio.
Chi ha montagne impervie vicine le usi, ma sappia che sono scomode.