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Thursday, February 28, 2013
La scienza dietro un titolo giornalistico sul clima
Ecco un breve filmato tratto da TED (sottotitolato in italiano): in pochi minuti la ricercatrice Rachel Pike mostra lo smisurato impegno scientifico che si cela dietro ai titoli giornalistici riguardanti i cambiamenti climatici. Un punto di vista da tenere ben presente quando si sente un negazionista climatico accennare con leggerezza a macchie solari e paleoclimatologia alternativa per screditare l'idea del Riscaldamento Globale. Ogni opinione è lecita dato che “nessuno ha la verità in tasca”, ma questo non vuol dire che tutte le opinioni siano uguali anche alla prova dei fatti o che dietro a qualunque opinione vi sia un ugual rigore e sforzo nella raccolta di dati, indizi, prove e fatti appurati a proprio sostegno. Chi vuol far passare una propria ipotesi personale alla stregua di teorie massicciamente comprovate da migliaia di team di ricerca in tutto il mondo che affidabilità di giudizio, onestà ed imparzialità intellettuale credete dimostri?
Saluti
Friday, February 8, 2013
ELLADE NEL MEDIOEVO
Da questo articolo di TEMPI del 6 febbraio 2013 si evince che in Grecia bruciano legna per riscaldarsi.
Lo Stato greco, per seguire i diktat dei soloni della finanza (Troika) ha eliminato l’agevolazione sul combustibile per il riscaldamento, senza rimetterci un euro rispetto al guadagno precedente, ma il consumo è diminuito del 70% e per riscaldarsi gli ateniesi bruciano tutto quello che è possibile, anche abbattendo alberi.
Abbattere alberi è come fare pipì contoventro, è ridurre la possibilità di assorbimento della CO2, ridurre la capacità di prevenire inodazioni, ridurre la capacità di carico delle falde, ridurre la biodiversità, insomma è creare un problema più grande nel Futuro, nemmeno troppo lontano, per risolvere un immediato bisogno.
I Maya si estinsero per due motivazioni: cambiamento climatico e pessima gestione ambientale poichè abbatterono alberi per far posto alle coltivazioni, spingendosi verso una deforestazione selvaggia.
Ma il primo effetto ambientale che è caduto sulla capitale ellenica, già riconosciuta come una delle città più inquinate d'Europa, è l'aumento delle polveri sottili che consegue una errata combustione del legno.
Crisi economica, disoccupazione, oppressione politica, e problemi ambientali immediati e poi di lungo periodo, sono oppure no un anticipo del Medio Evo come lo descrive Mauro Corona in uno dei suoi ultimi libri "La fine del mondo storto"?
Wednesday, February 6, 2013
IL POLO NORD
Si sta scongelando e sta iniziando anche il Polo sud. Dopo farà CALDO.
Ma nessuno, nessun decision maker se ne vuole accorgere, è preda del terrapiattismo o dell'oppio del raddoppio ovvero la mania della crescita esponenziale.
Eppure per vivere, noi umani abbiamo bisogno del Pianeta, dell'aria (provate a non respirare per qualche minuto se ci riuscite), del suolo che fornisce supporto con cibo e materia, dell'acqua e del sole.
Il pianeta Terra che dal 1972 abbiamo visto come una meravigliosa perla blu vagante nello spazio smisurato è l'unica astronave che conosciamo, l'unica fonte di vita per gli esseri umani e per le altre creature terrestri.
Sembra una cosa banale, ma non lo è, ci sono ancora negazionisti, terrappiattisti, cornucopiani, gente che ha il cestino della frutta che si riempe da solo e il secchio della spazzatura che si svuota da solo...
Eppure le giovani menti riescono a capire la cosa in modo così semplice e aggraziato che dovrebbero essere loro, il futuro dell'umanità, a dire cosa ne pensano dell'uso del Pianeta.
A tale proposito ecco il tema, in sintesi, di un ragazzino romano di tredici anni che nel 1979 lo vide stracciare davanti a tutti i compagni di classe da parte di un "insegnante eccellente" dichiarandolo SOVVERSIVO.
Il tema, dal titolo intelligente chedeva "Se aveste tanti soldi, cosa vi comprereste di quelle cose che non
avete a casa?".
Il tredicenne scrisse, per sommi capi, sfuggendo alla tentazione del
consumismo che iniziava a inghiottire anche quel pezzo dimenticato di
vecchio, dolce, meraviglioso Agro Romano:
"Il denaro va abolito e tutto va
messo in comunanza tra gli esseri umani in libero accordo. Quello di cui abbiamo bisogno sono autobus che arrivino in borgata, di acqua potabile, di
strade asfaltate, di pali della luce, di fogne, di campi da calcio e di
piste da pattinaggio, di non vedere i fratelli dei nostri compagni di classe
farsi di eroina e andare a Regina Coeli...".
Ringrazio Solaria per questo.
Thursday, January 31, 2013
SENZA RIMEDIO EVO
In questo momento ho pensato a cosa succederebbe se proseguiamo in
questo pianeticidio, ovvero ho immaginato che il disastro, il collasso sistemico, la carenza di risorse di supporto, accada
ORA.
Con mio marito parlo molto di questo crimine e lui saprebbe salvarsi e salvare me non avendo dimenticato arti primitive come caccia e pesca. E con armi non tradizionali.
Ma torniamo ad ORA.
Luci spente, computer spento.
So uscire da dove mi trovo, e sento già molte lamentele. Non spreco tempo a spiegare che la luce non tornerà presto, non mi ascolterebbero. Son convinti che LA LUCE TORNA come sempre, per garantire tutti i vantaggi e confort che abbiamo.
Io però esco, prendo l'auto che per fortuna ha il carburante per tornare a casa. Le strade poco illuminate e piene di gente incavolata non sono una meraviglia. Non posso telefonare a nessuno, tutto morto. Ma so che a casa ci si aspetta.
Mentre passo in macchina vedo un sacco di gente che si ferma agli incroci e, con lentezza e diffidenza, supera l'ostacolo. Andando piano ascolto i motivi del crollo dei sistemi di elettricità e telefonia: colpa del Governo, dell'Europa e probabilmente dei marziani.
A casa è tutto buio, ma i vicini di casa, perlopiù vecchietti o famigliole intenti a passare il tempo a cercare di ampliare l'edificato per costruire gabbiotti, ripostigli, garage e altre stanze (il verde che rimane è grande come un vaso di geranio, ma questa ragazzi è la crescita) si ritrovano a cianciare al buio, cercando di capire che succede.
Io devo entrare nel mio cortiletto
e quindi scendo, e a calci apro il cancello che elettrico non è
più.
Mi concentro su cosa devo fare prioritariamente con la macchina e capisco che userò il mezzo solo in casi gravissimi. Non mi è chiaro se posso fare carburante senza elettricità, ma lo scoprirò subito andando in bicicletta dal benzinaio a parlarne. Giusto per sapere, se posso fare un po' di scorta, per la fuga. Infine vedo di fare scorta di cibo a lunga durata, ma senza dare nell'occhio e così di farmaci. Trovo dei recipienti per tenere l'acqua, sospetto anche una ridotta erogazione.
Non abito nelle suburbia urbane, dove probabilmente scoppierebbero caos e furti, non penso che crollerà tutto subito, ma uno scossone ci sarà quanto prima.
Aspetto mio marito che provenendo da lontano, ci mette più tempo, ma arriva.
Decidiamo solo di aspettare (per pochissimo tempo) segnali per capire se la crisi è superabile con una periodo di scorte ridotte (energia elettrica acqua cibo carburante) e quindi procrastinare a quel periodo la scelta della fuga dallo sprawl urbano, oppure siamo nella m***a.
Il caldo eccessivo degli ultimi ANNI, che mi ha portato a sognare di avere almeno una volta ogni tanto brividi di freddo, era un segnale, misto all'instupidimento mediatico (troppe televisioni, troppi programmi di cucina, o luoghi dove vedi l'uno contro l'altro armati a disquisire del nulla, tipo circo romano, notizie false, imbarbarimento generale da pubblicità che sposta il racconto della vita al falso) e all'aumento DI TUTTO.
Poco alla
volta, ma aumenta tutto.
Lo stipendio no.
Lo stipendio no.
Se è vera la seconda ipotesi, senza tempo per trovare una via di fuga, occorrerà solo scappare portandosi via le cose essenziali e se stessi e le capacità primitive, uniche ad essere utili in un ritorno al Medio Evo senza rimedio.
Chi ha montagne impervie
vicine le usi, ma sappia che sono scomode.
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