Tuesday, November 5, 2013
Monday, November 4, 2013
Preparatevi a mangiare meduse
IL CASO
di ALICE GUSSONI
Mediterraneo, pesce verso la scomparsa
fra fermi inutili e miliardi gettati al vento
ROMA - I dati parlano chiaro: il 95% degli stock ittici del Mar Mediterraneo è a rischio, minacciato dal sovrasfruttamento e senza possibilità di recupero, a meno che nei prossimi 5 anni lo sforzo di pesca non diminuisca almeno del 45-50%. Ci si prepari quindi a mangiare meduse, perché sembra che solo quelle siano in aumento, mentre i pesci comunemente venduti al mercato, sogliole e merluzzi in primis, nelle reti sono sempre meno e di taglia sempre più piccola.
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/10/21/news/pezzo_principale_pesca-69068407/?ref=HREC1-2
Hic et nunc, sic et simpliciter.
L'ora sesta
Dall'ora sesta si fece buio su tutta la terra fino all'ora nona.
Matteo, 27,45
Matteo, 27,45
E’ in atto la sesta grande estinzione planetaria.
Non lo dico io, che, non ho
titoli per pontificare.
Ma chi da decenni studia la
biosfera.
Edward Osborne Wilson, tanto
per citarne uno.
Solo che in cima alla lista
delle specie estinguentisi, ci siamo noi.
Non sembra perché siamo in
aumento.
L’ultimo prima del tracollo.
Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non v’è certezza.
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non v’è certezza.
canti carnacialeschi
Lorenzo detto il Magnifico.
Appartenente alla dinastia dei Medici,
nato a Firenze il primo gennaio 1449 e ivi morto il nove Aprile
1492
è stato un politico, scrittore, poeta,mecenate, umanista
italiano.
Signore di Firenze dal 1469 alla morte, membro dell’Accademia
neoplatonica,
Lorenzo fu uno statista ed intellettuale tra i più rilevanti del Rinascimento.
Marco sclarandis
Thursday, October 31, 2013
Come rendersi ridicoli con un singolo, semplice paragrafo
Da "La Stampa" del 29 Ottobre 2013
"Varvelli che insegna sistemi produttivi e fabbisogno energetico nel dottorato del Politecnico, però, se la prende con quelli che definisce i «professionisti del catastrofismo» perché non c’è niente di più falso che affermare «che la terra non ha più risorse e che presto andremo al collasso». Varvelli vuole offrire un punto di vista più «rassicurante» di un futuro. Ad esempio ci sono le fonti energetiche rinnovabili che, appunto non hanno fine» ma anche quelle non rinnovabili avranno tempi «di vita molto lunghi (oso dire anche per essi infiniti)». "
Wednesday, October 30, 2013
La saggezza di Vittorio Feltri
(ma la serva, che calcoli avrà mai fatto....?)
Noi non vogliamo addentrarci in questioni tecniche, compito che lasciamo volentieri agli esperti o presunti tali. Limitiamoci a considerazioni generiche e generali. Le aziende, i lavoratori e i pensionati percepiscono che tutto aumenta, dalle materie prime alla borsa della spesa, tranne le buste paga e gli assegni di quiescenza. Colpa dell'euro? Fatti i calcoli della serva, è così.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/grillo-silvio-politica-lasse-esiste-gi-963035.html
Noi non vogliamo addentrarci in questioni tecniche, compito che lasciamo volentieri agli esperti o presunti tali. Limitiamoci a considerazioni generiche e generali. Le aziende, i lavoratori e i pensionati percepiscono che tutto aumenta, dalle materie prime alla borsa della spesa, tranne le buste paga e gli assegni di quiescenza. Colpa dell'euro? Fatti i calcoli della serva, è così.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/grillo-silvio-politica-lasse-esiste-gi-963035.html
La derivata seconda del mercato immobiliare
Casa. ISTAT: in primi sei mesi rallenta calo rogiti
(visto oggi passare su Rai News 24)
Tuesday, October 29, 2013
L'errore di Giacomo
L’errore di Giacomo
Fu William Golding, poeta e
scrittore, a suggerire a James Lovelock lo scienziato, il nome Gaia per
definire meglio la sua ipotesi di pianeta Terra quale pianeta intrinsecamente
vivente.
Da allora questo antico nome
greco ha avuto una rinnovata fortuna ed essendo in italiano un aggettivo che al
maschile significa pure lieto, allegro,ed è etimologicamente legato all’inglese
gay, la fama ne ha accompagnato la fortuna.
In cinquant’anni il nome Gaia
è diventato un logo come quelli delle multinazionali.
Chiunque abbia un minimo di
cultura generale, sa che l’ipotesi di James propone una visione molto razionale
del fatto che la Terra sia un pianeta dotato di complessi meccanismi di
omeostasi, i quali lo mantengono per lunghissimi periodi entro certe
condizioni.
Quando la vita comparve sulla
Terra, alcuni miliardi di anni fa, aggiunse nuovi e ancor più complessi
meccanismi di autoregolazione.
La Luna stessa, sappiamo che fa parte di questi meccanismi,
perché
se non ci fosse, la stabilità orbitale
terrestre sarebbe precaria, e di conseguenza anche la meteorologia. E di qui la biologia.
Se qualcuno avesse potuto
osservare quattro miliardi di anni fa, la nostra perla azzurra accompagnata da
quella argentea, nel suo moto astronomico, difficilmente avrebbe potuto credere
che sarebbero accadute sulla sua superficie, tante di quelle cose che noi
chiamiamo Storia e Preistoria.
Con maggiore sorpresa, se
vista di notte, la Terra appare ancora più affascinante.
Innumerevoli ragnatele dai
bagliori fiochi e intensi compaiono man mano che il buio avanza.E da solo poco
più di cent’anni fa.
Chi non sapesse della nostra
esistenza si chiederebbe se una nuova forma vivente non sia misteriosamente
comparsa.
Ma noi, a meno di non credere
in modo letterale ad alcuni testi sacri, siamo qui a scorrazzare in lungo e in
largo da miriadi di generazioni.
Settantamila anni fa, pare,
un grosso foruncolone dalle parti dell’Indonesia, sfogando il suo ardente magma
ci ha quasi portati all’estinzione.
Ora di sfoghi esantematici,
non solo naturali e vulcanici, ce ne sono in quantità è il caso di dirlo,
industriali.Ed è a causa di questi che rischiamo di nuovo di di diventare
fossili, ma senza la speranza di essere riesumati da futuri archeologi e
paleontologi in cerca di gloria.
Ma che male ha fatto William
Golding a suggerire a James Lovelock quel nome?
E ancor peggio James Lovelock
ad usarlo per la sua ipotesi?
L’errore, secondo me, fu
sottile infingardo, ma forse inevitabile.
Tutti noi siamo
inguaribilmente fantasiosi e vediamo esseri viventi dappertutto.
Anche dove a ben guardare,
c’è materia inanimata e seppure movimentata,
inconsapevole della propria
esistenza, sebbene non in modo assoluto.
Per motivi che forse non
riusciremo mai ad indagare del tutto, questo nostro animare e antropomorfizzare
le cose, che siano pietre, nubi, ombre e idee, fa di noi degli esseri viventi
assolutamente imprevedibili e ansiosi di vivere eternamente.
Questo eccesso di fantasia
creativa si sconta poi nel prendere lucciole
per lanterne e nel credere a cose che forse
potrebbero esistere in linea di principio, immaginiamoci delle piante parlanti,
ma di fatto non crescono da nessuna parte e se il loro fruscio ci
comunica qualcosa, complice la brezza, questo non fa di queste creature dei
lignei oratori animati da spirito proprio.
Ora diventa chiaro il
pericolo che ancora stiamo correndo a causa della collaborazione di un poeta e
di uno scienziato, tutt’e due in perfetta buona fede.
Se Gaia viene vista come un
essere vivente, come lo sono funghi, galline, licheni,
balene, amebe e su su fino a noi umani, noi umani appunto, ne siamo
la sua coscienza.
E’ stolto, invocando fumose
teorie e pseudoconoscenze esoteriche, attribuire
una coscienza come quella
umana o anche animale a formazioni geologiche
o a qualsiasi cosa che
possiede la sola caratteristica di esistere e basta.
Non si tratta d’essere atei o
credenti, materialisti o superstiziosi, poeti o scienziati.
E vero che c’è gente che
adora uno che ama definirsi essere un megafono, ma se vedessimo uno prostrarsi di
fronte ad un altoparlante, con i fili staccati oltretutto, non credo che saremmo disposti a credere
che stia davvero rendendo culto ad una qualche divinità.
Purtroppo, siamo in
situazione planetaria dove la confusione regna sempre più sovrana.E ciò mescola
nella mente dei più ingenui, le idee più strampalate.
Non è stata la pietra di
Davide a provocare il buco dell’ozono.O il tridente di Nettuno a sventrare il
fondo marino del golfo del Messico, imbrattando cosi’ l’oceano Atlantico di
petrolio.E’stata una trivella di una ben nota compagnia petrolifera.
Sono state miliardi di
bombolette spray incautamente svuotate per laccare capelli e spruzzare vernici
su delle cianfrusaglie.
Se non fosse stato per le
ingegnose ricerche di un James Lovelock, forse nessuno si sarebbe accorto di
nulla, ma quella strana epidemia di tumori cutanei e cataratte precoci, in
certe zone del pianeta, sarebbe rimasta a lungo misteriosa come una maledizione
egizia.Gaia esiste, e assiste impassibilmente, alle nostre azioni di esseri
dotati di consapevolezza.Non si vendica, funziona a suo modo.
Ormai il dado è tratto, les jeux sont faits rien ne va plus, Gaia tale
rimarrà nella
mente di miliardi di persone.
Come una dea in molte, come una macchina in altre
Ma
noi messi insieme, assieme a tutte le altre creature ne siamo la mente.
Questo
è il pensiero corretto che Giacomo e il suo amico hanno voluto trasmetterci.
Errare
è umano, perseverare, da infelici.
Marco
Sclarandis.
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