Il (lungo) prologo su:
https://aspoitalia.wordpress.com/2019/02/23/tutti-in-maschera-alla-carnevalata-della-crescita/#comments
Davide | marzo 19, 2019 alle 7:14 pm | Rispondi
Marco, una sola domanda. Dici di credere al riscaldamento indotto dall’uomo con le sue emissioni “come alla morte”.
Quindi una certezza pressochè totale.
Esiste un fatto in grado, potenzialmente, di farti cambiare idea?
Cosa sarebbe necessario?
Quale manifestazione fattuale servirebbe, in quale arco di tempo, per farti dubitare di tutto l’impianto teorico?
Non capisco la domanda sulla “catastrofe entomologica” e gli studi scientifici.
Prendo atto di certe misurazioni. Stabilirne cause e dinamica mi pare più complicato (ed ho commentato anche su questo, non trovando affatto convincente quanto esposto).
Stia pur certo che, se qualcuno volesse proporre provvedimenti come li propongono oggi sull’anidride carbonica, sarebbe mia premura spulciarli per verificare la loro affidabilità.
Nel frattempo, mi adopero per difendere la natura dalla sua reale distruzione, fatta di sostanze realmente inquinanti,
fatta di cementificazione selvaggia di troppo verde (anche se per fortuna la dinamica di boschi e foreste nel complesso non è così male –
spesso trovo foto di posti che frequento di decenni fa, di un secolo fa, ed è impressionante la maggior quantità di alberi oggi presente), e di una popolazione umana che cresce troppo.
Marcosclarandis | marzo 20, 2019 alle 7:32 am | Rispondi
Il tuo commento deve ancora venire moderato.
Davide, la mia risposta alla tua prima domanda è: nulla.
Nulla di quanto credo possa accadere, date le conoscenze fisiche attuali.
E quelle prevedibili entro il secolo in corso.
E di ciò che ho vissuto finora per oltre mezzo secolo.
Ma,chi vuole fidarsi di questo tizio, e consimili, faccia pure:
https://www.modenatoday.it/attualita/prof-franco-battaglia-contro-greta-riscaldamento-globale-2019.html
Peccato che stia facendo dichiarazioni pubbliche "molto impegnative" diciamo così, su persone che potrebbero portarlo in tribunale a dimostrarle, se ne è capace.
Leggi questo, ( che contiene tutte le incaute dichiarazioni ).
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/greta-thunberg-prof-contrario-1.4498749
Tu (Lei) mi dici:
"Stia pur certo che, se qualcuno volesse proporre provvedimenti come li propongono oggi sull’anidride carbonica, sarebbe mia premura spulciarli per verificare la loro affidabilità".
Spulciarli?
Tolte le pulci, se rimane il cane ed è pure ringhioso, conviene stare molto attenti che non ti morda, anzi non t'azzanni alla gola.
Caro Davide è iniziata l'era del panico planetario, finalmente.
Ma non è una situazione troppo desiderabile e confortante, purtroppo.
E' da duecento millenni che ci siamo adattati al clima, ma questa volta
non sarà come le altre.
Questa volta pare proprio che il clima ci abbia lasciato fare, e quello che abbiamo fatto non è altro che creare un clima che si divertirà parecchio a vedere come ci adatteremo.
Non hai capito che cosa significa “catastrofe entomologica” ?
Dai, sù non dirmi che non ci arrivi.
Mai sentito parlare di morie generalizzate d'insetti , api, farfalle , imenotteri, ditteri coleotteri ed artropodi vari?
Sei giovane, mi sembra.
Non ti scoraggiare.Se lo fanno quelli come te, tutto è perduto.
Marco Sclarandis.
Miliardi e miliardi, senza considerare quelle più semplici e minuscole, incalcolabili.
Ma di tutte queste, quelle che si sono poste questa domanda,
potremmo esserne l’unica o accompagnata da pochissime altre, ormai estinte o al massimo presenti in noi come vestigia.
Credo che la nostra curiosità e potenza distruttrice siano legate indissolubilmente.
Proprio come lo sono fra loro le facce, gli spigoli e i lati dei cinque solidi platonici.Un tetraedro non può avere diagonali come un cubo non può non averne, per intenderci.
Ma sappiamo anche costruire, sarebbe stupido ignorarlo.
E rimediare a distruzioni ed errori, volendo, anche se non sempre.
Se fossimo tutti dei cloni non si spiegherebbe l’enorme varietà di comportamenti e interessi umani ma se lo stessimo diventando, fatto che per molti aspetti sembrerebbe possibile e irreversibile, allora bisognerebbe considerare la sesta estinzione di massa un evento naturale.
Proprio nel senso di comportamento della Natura, Madre o Matrigna che la vogliamo considerare.
Quanto è grande l’Universo, quello osservabile, per lo meno?.
Senza considerare complessità di fisica astronomica ma anche solo immaginandolo come una sfera di quasi quattordici miliardi di anni luce di raggio, quattro terzi pigreco erre tre applicata a questa sfera porta ad un risultato di un milione miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di chilometri cubi,(più brevemente 10^ 42 km3).
Davvero in tutto questo ciclopico volume, sebbene pieno quasi tutto di vuoto elettromagnetico e quantistico, che è diverso dal nulla, esiste solo la Terra con tutti i sui abitanti umani e non, a testimoniare l’imperscrutabile e onnipotente capacità della Vita?.
Ci piacerebbe saperlo con certezza, ma se causeremo noi la sesta grande estinzione, qui e a breve, “scenderemo nel gorgo muti” e ignoranti pure.
Ma se smettiamo di fantasticare siamo sicuramente condannati.
Noi Homo così siamo fatti, a somiglianza di un’immagine sempre sfuggente.
Dobbiamo domare la nostra natura, affinche la Natura ci ospiti ulteriormente.
Ma dobbiamo smettere di gingillarci trecentosessantasei giorni all’anno, oltre a quelli ordinari non bisestili, con tutte le creazioni della nostra mente esuberante.
Smartphone con cinque telecamere, cosicchè chiunque possa eventualmente immortalare il collasso planetario della biosfera con il massimo dettaglio, e quantità immani di chincaglieria usa e getta, quantunque di lusso.
O la borsa o la Vita. (nel senso di Borsa Valori ma anche come sineddoche).
Avere tutte e due come stiamo cercando di fare da troppo tempo ormai, darà un risultato corretto e desiderabile, ma solo come nell’algebra di George Boole: 1+1=0.
Così scrivevo, abbastanza inutilmente decenni fa:
Beato sii
Muschio delle infradicite gronde
Perché di squame di tegole obsolete
Liquame d’alati ed intemperie
Ne fai velluto invitante le carezze
Beati siate voi tutti
Camole moscerini e ragni
Pulci vespe e scarafaggi
Perché sgusciando imperterriti da crepe ed orifizi
Ci ricordate l’ineluttabile impotenza dei tiranni
Beati siete
Pipistrelli gatti passeri e randagi
E pure voi gabbiani piccioni e ratti
Perché siete vivi e sinceri testimoni
Che la nostra sapienza
Sovente abortisce spazzatura
La vostra astuzia invece si rigenera perenne
Beata sarai
Emarginata pietra d’ogni razza
Perché la brezza che un tempo t’imperlava di rugiada
Ed ora di croste e bulloni ti ricopre
Ti permette d’espiare la condanna
Per quando ti rendesti
Complice di delitti millenari
Beati saremmo
Anche noi umani
Se nei conflitti creduti inevitabili
Cercassimo l’ago smarrito del consenso
Raccogliessimo l’opinione perspicace
E tra le follie della ragione
Sfilassimo fibre e trame
Dall’ evidente orrore universale
Per ordire più vaste estasi
Diventeremmo come demiurghi
Perché nomi e sembianze sassi piante bestie
E noi compresi tutti
Originammo insieme esclusivamente
Da una quiete irremovibile e una sfrenata fantasia
Che infine si misero d’accordo.
Un saluto , Marco.