Wednesday, October 20, 2021

L'era degli stermini

 

Tratto da:

https://thesenecaeffect.blogspot.com/ di Ugo Bardi

Traduzione automatica DeepL

Lunedì 6 settembre 2021
 

L'era degli stermini (I): Chi sono le vittime tipiche?

Lo sterminio delle streghe è un punto oscuro nella storia d'Europa, che tendiamo a liquidare come il risultato di uno sfogo di superstizione. Ma, come sempre, le cose sono più complesse di quanto sembri a prima vista. La caccia alle streghe aveva un segreto oscuro: il fatto che uccidere le streghe era un buon affare per molte persone perché i beni delle vittime potevano essere confiscati. Si può vedere questa sfaccettatura della storia in questa illustrazione dal libro "England's grievance discovered..." di Ralph Gardiner, 1655. Notate, sulla destra, la scena descritta nel testo: "Witchfinder takes his money for his work. "Se pensate alla storia della caccia alle streghe del 16°-17° secolo in Europa, potreste avere l'impressione che la tipica strega fosse una vecchia megera che viveva in una capanna ai margini del villaggio, sola con un gatto nero.

Ma no, non era così. Forse questo tipo di persone marginali venivano occasionalmente uccise perché erano streghe, ma non erano le vittime abituali. In realtà, la caccia alle streghe aveva una forte componente monetaria e spesso veniva effettuata con l'obiettivo di trarre profitto dalla confisca dei beni delle vittime. Non si trattava di donne povere e indigenti, ma piuttosto di membri della crescente classe mercantile europea.

La sfaccettatura a scopo di lucro della caccia alle streghe è stata spesso ignorata dagli storici, ma viene rivalutata e messa in evidenza in tempi recenti, per esempio da Johannes Dillinger (2021) e da Shmakov e Petrov (2018). Entrambi gli articoli sono molto suggeriti e forniscono una notevole ricchezza di dati sul meccanismo finanziario che portava alla caccia alle streghe: in breve, non c'era (o c'era molto poco) caccia alle streghe dove il governo non permetteva di confiscare i beni delle vittime. Uccidere le streghe, quindi, era solo una delle tante forme di rapina legalizzata nella storia,

È una storia affascinante che ha a che fare con la nascita del capitalismo in Europa. Durante il XVI e il XV secolo, l'Europa stava passando da un'economia agricola quasi pura a un'economia commerciale e industriale che comportava la formazione di una classe mercantile che si sarebbe impegnata in attività come il prestito di denaro, la produzione e altri servizi. Fu tra i membri di questa classe appena formata che furono trovate le "streghe". L'aristocrazia terriera d'Europa trovò conveniente usare le tecniche di propaganda dell'epoca per aizzare la marmaglia contro questa nuova classe media e incorporare i loro beni. Fu una lotta di classe che si estinse quando la classe media raggiunse un tale livello di ricchezza e di potere da potersi rifiutare di essere vittimizzata. Un paio di secoli dopo, con la rivoluzione francese, fu il turno dell'aristocrazia terriera di essere sterminata e i suoi beni incorporati dallo stato.

La caccia alle streghe, quindi, fu solo uno dei tanti casi in cui il trasferimento di ricchezza non fu ottenuto con il commercio ma con lo sterminio. Si possono trovare molti esempi nella storia in cui una popolazione in espansione ha invaso la terra di un'altra popolazione, l'ha sterminata (almeno i maschi) e ha preso la terra (e spesso le femmine) per sé.

Un caso speciale è quando lo sterminio viene effettuato contro persone che appartengono alla stessa società degli sterminatori, almeno teoricamente. La caccia alle streghe fu un esempio, ma la madre di tutti gli stermini domestici fu quella degli ebrei in Germania durante il regime nazista. Le ragioni ideologiche per la persecuzione degli ebrei erano prominenti nei media e nella storiografia successiva, ma il fattore che spinse lo sterminio in avanti fu che gli ebrei erano relativamente ricchi e che le loro proprietà potevano essere confiscate a beneficio degli sterminatori. Altrimenti, non si troverebbe una logica nel governo tedesco che incoraggia lo sterminio di una categoria di persone che sarebbe stata utile per lo sforzo bellico (gli ebrei tedeschi avevano combattuto per la Germania durante la prima guerra mondiale). Ma, chiaramente, lo sterminio andava a vantaggio degli sterminatori e questo era l'elemento che lo spingeva ad andare avanti.

Ci sono altri esempi di questo tipo, tra cui lo sterminio dei catari europei (una setta cristiana) in Europa (1209-1229 CE), quello degli armeni all'inizio del XX secolo, i ruandesi, i cambogiani e molti altri. L'ultimo caso è l'accusa al governo cinese di sterminare gli uiguri, una popolazione che vive nello Xinjiang, una provincia nord-occidentale della Cina. Senza entrare nei dettagli, possiamo dire che tutti questi stermini hanno diversi punti in comune.

1. Un sottogruppo relativamente ricco della società che può essere identificato da tratti fisici, linguistici o culturali, sufficientemente grande da dare un buon reddito se sconfitto e privato dei suoi beni.

2. Una situazione economica, sociale o militare tesa che porta i gruppi dominanti a cercare nuove risorse.

3. La mancanza di capacità di difesa militare efficace da parte del sottogruppo.

Se queste condizioni reggono, la tentazione è forte per un governo o per un gruppo politico potente di sfruttare la situazione convincendo la gente che il sottogruppo è composto da persone malvagie: mangiano i bambini, fanno incantesimi maligni, mangiano cose disgustose, qualsiasi cosa. Poi, l'eliminazione fisica può avvenire e i beni delle vittime possono essere confiscati.

È successo così tante volte che è impensabile che non succeda di nuovo. Non c'è dubbio che siamo in un momento difficile, sia economicamente che militarmente. Quindi, la tentazione è forte per le élite di identificare uno o più sottogruppi da sterminare e derubare dei loro beni. Chi potrebbero essere le prossime vittime?

Penso di poter identificare alcuni potenziali candidati allo sterminio per il prossimo futuro. Ma lascerei questa domanda alla risposta dei commentatori. Chi pensate possa essere l'obiettivo più probabile per il prossimo round di pulizia etnica/politica?

Seguono altri capitoli.




Monday, February 15, 2021

Ode per due rivali

 Mi sembra d'aver colto un dialogo

più antico dei magmi dei deserti

nella lingua arcaica indistinguibile

dai suoni dell'infrangersi di onde

precedenti a quelle dei flutti attuali

devo dirne per non credermi impazzito

proveniva da due di quei fratelli

della famiglia primordiale sorta

dall'addensarsi di vuoti e pieni eterei

potrebbe esserci stata corte d'uditori

animati da oscure emozioni elementari

ma i due discutevano di numeri

uno di quanto dal tre ereditasse gloria

l'altro dal sette avrebbe ottenuto regno

solo su 'l due si misero d' accordo

perché entrambi ne erano impregnati

ma io disse sono sesto e tu nemmeno

sei settimo ma solo quattordicesimo

vedrai quante meraviglie saprò fare

con quanti saprò legarmi e contrattare

in modo da conciliare aspri opposti

tu invece mi pare sei poco malleabile

ti ritroverai a startene di sasso e mai

sarai parte di soave fiore e viva mente

incassava nel silenzio l'umile elemento

l'arroganza dell'interlocutore tronfio

ricordati in un futuro secolo vedrai

troppo su di te esseri a te affini

avranno fatto incauto affidamento

tu diverrai respiro torrido per essi

malediranno la tua truccata cornucopia

il Sole farà di me sire d'un reame

dove il lampo delle nubi sarà domato

ed io con la mia friabile durezza di Silicio

simulerò il pensiero che tu Carbonio

credevi sarebbe stato inimitabile.

 

Marco Sclarandis


Wednesday, March 20, 2019

La domanda di Davide............................

 Il (lungo) prologo su:

https://aspoitalia.wordpress.com/2019/02/23/tutti-in-maschera-alla-carnevalata-della-crescita/#comments




Davide | marzo 19, 2019 alle 7:14 pm | Rispondi   

Marco, una sola domanda. Dici di credere al riscaldamento indotto dall’uomo con le sue emissioni “come alla morte”.
Quindi una certezza pressochè totale.
Esiste un fatto in grado, potenzialmente, di farti cambiare idea?
Cosa sarebbe necessario?
Quale manifestazione fattuale servirebbe, in quale arco di tempo, per farti dubitare di tutto l’impianto teorico?
Non capisco la domanda sulla “catastrofe entomologica” e gli studi scientifici.
Prendo atto di certe misurazioni. Stabilirne cause e dinamica mi pare più complicato (ed ho commentato anche su questo, non trovando affatto convincente quanto esposto).
Stia pur certo che, se qualcuno volesse proporre provvedimenti come li propongono oggi sull’anidride carbonica, sarebbe mia premura spulciarli per verificare la loro affidabilità.
Nel frattempo, mi adopero per difendere la natura dalla sua reale distruzione, fatta di sostanze realmente inquinanti,
fatta di cementificazione selvaggia di troppo verde (anche se per fortuna la dinamica di boschi e foreste nel complesso non è così male –
spesso trovo foto di posti che frequento di decenni fa, di un secolo fa, ed è impressionante la maggior quantità di alberi oggi presente), e di una popolazione umana che cresce troppo.





Marcosclarandis | marzo 20, 2019 alle 7:32 am | Rispondi   
Il tuo commento deve ancora venire moderato.

Davide, la mia risposta alla tua prima domanda è: nulla.
Nulla di quanto credo  possa accadere, date le conoscenze fisiche attuali.
E quelle prevedibili entro il secolo in corso.
E di ciò che ho vissuto finora per oltre mezzo secolo.
Ma,chi vuole fidarsi di questo tizio, e consimili, faccia pure:
https://www.modenatoday.it/attualita/prof-franco-battaglia-contro-greta-riscaldamento-globale-2019.html
Peccato che stia facendo dichiarazioni pubbliche "molto impegnative" diciamo così, su persone che potrebbero portarlo in tribunale a dimostrarle, se ne è capace.
Leggi questo, ( che contiene tutte le incaute dichiarazioni ).
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/greta-thunberg-prof-contrario-1.4498749
Tu (Lei) mi dici:
"Stia pur certo che, se qualcuno volesse proporre provvedimenti come li propongono oggi sull’anidride carbonica, sarebbe mia premura spulciarli per verificare la loro affidabilità".

Spulciarli?

Tolte le pulci, se rimane il cane ed è pure ringhioso, conviene stare molto attenti che non ti morda, anzi non t'azzanni alla gola.
Caro Davide è iniziata l'era del panico planetario, finalmente.
Ma non è una situazione troppo desiderabile e confortante, purtroppo.
E' da duecento millenni che ci siamo adattati al clima, ma questa volta
non sarà come le altre.
Questa volta pare proprio che il clima ci abbia lasciato fare, e quello che abbiamo fatto non è altro che creare un clima che si divertirà parecchio a vedere come ci adatteremo.
Non hai capito che cosa significa  “catastrofe entomologica” ?
Dai, sù non dirmi che non ci arrivi.
Mai sentito parlare di morie generalizzate d'insetti , api, farfalle , imenotteri, ditteri coleotteri  ed artropodi vari?
Sei giovane, mi sembra.
Non ti scoraggiare.Se lo fanno quelli come te, tutto è perduto.

Marco Sclarandis.

Wednesday, March 13, 2019

Ferruccio e le inutili piaghe bibliche.

 https://ugobardi.blogspot.com/2019/03/un-romanzo-di-climate-fiction-i-gemelli.html

sabato 9 marzo 2019

Un Romanzo di Climate fiction: I Gemelli del Cosmo
Posted by Stefano Ceccarelli



Ferruccio12 marzo 2019 15:59

Forse qualcosa si muove a livello di consapevolezza, visto da dove inaspettamente, almeno per me, arriva il richiamo.
L'impressione, però, è che siamo in colpevole ritardo e che i margini di manovra per salvare la civiltà umana su questo pianeta siano molto ristretti, ammesso che sia tecnicamente fattibile. Purtoppo la maggior parte della gente non ha la più pallida idea del proprio impatto ambientale e di quanto la civiltà dei consumi porti alla distruzione degli ecosistemi da cui dipende la sua stessa capacità di sopravvivenza, ma vuole prosperitá e crescita. Se appena appena si contrae l'economia, che intacca i presunti livelli di benessere raggiunti a scapito delle altre forme di vita, scattano rivolte (vedi i gilet gialli, che non vogliono certo tornare a un maggior equilibrio con le risorse disponibili, ma il BAU) o soluzioni come la Brexit o Trump o più temperate (per il momento), come in Italia col governo gialloverde col quale si è in qualche modo arginato il malessere (che promette comunque crescita essendo perfettamente incardinato nel Sistema economico imperante, senza esserne veramente alternativo pena il linciaggio e pur essendo apprezzabile quantomeno il tentativo di superare le ideologie). Tali pseudo soluzioni segnalano una volta per tutte l'incapacità delle classi dirigenti, ancora ferocemente legate alle logiche del progresso del Novecento basate sui fossili (progressisti o conservatori poco cambia), di comprendere la radice vera dei problemi, un totale rifiuto delle conoscenze scientifiche e una visione antropocentrica assolutista.
Forse solo le piaghe bibbliche di avvertimento potrebbero scuotere le coscienze o forse più probabile innescare guerre alla ricerca del capro espiatorio o di Serre più illusoriamente vivibili.

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/istituzioni/2019/03/12/mattarella-siamo-sullorlo-della-crisi-climatica-globale_f5f8cace-9065-4a3b-bc54-7b1d09b0d59b.html
Rispondi.


"Ferruccio, per accettare i limiti impostici dalla Natura, noi Homo Sapiens sapiens dobbiamo comportarci contrariamente alla nostra stessa natura, che ci porta con ogni mezzo ad oltrepassare ogni limite, sempre, comunque e dovumque.Costi quello che costi.
Naturalmente, e non c'è avverbio più appropriato, in Natura, ovvero nel Cosmo, esistono limiti invalicabili proprio per consentire l'esistenza delle cose, dalle microscopiche fino a quelle immense.
Forse, più che figli delle stelle lo siamo dei buchi neri.
Ma anch'essi pare che sottostiano a limitazioni insuperabili.Incomprensibili, assurde.

Ora, che cosa vogliamo fare?

Può essere che siamo condannati comunque dal Cosmo stesso, che procede il suo corso incurante dei nostri calcoli ed intenzioni.

O che stia attendendo il nostro piccolo ma determinante operato qui su questa Terra.
Abbiamo delle prove irrefutabili che l'aritmetica stessa non può essere completa e coerente allo stesso tempo.

Figuriamoci che cosa è la natura del Cosmo, allora.

Potremmo anche provare ad annientarci con i mezzi di cui disponiamo ormai da parecchi decenni.
E in questo modo sfidare il Cosmo e vedere se è in grado fermarci.
O sfidarlo cercando d'impedirci l'annientamento mettendo in atto tutte le azioni adatte, che conosciamo per il momento.
O rinunciare al minimo di conoscenza di cui possiamo disporre e goderci, si fa per dire gli esiti dell'esperimento.

Io stesso il mattino propendo per una di queste scelte, la sera per l'altra e nel pomeriggio quasi mi decidevo per l'altra ancora".

Marco Sclarandis




Sunday, March 10, 2019

n!, x^x, c? .

Già, com'è possibile che in sessant'anni abbiamo riempito di rottami anche le orbite intorno allaTerra?
e nello stesso tempo di altri rottami, plastici, anche i due terzi del pianeta, quello per noi solo navigabile?
Taccio per brevità su innumerevoli altri esempi.

Credo che non ci sia risposta migliore:

Noi non riusciamo ad accettare limiti alla crescita.

Li subiamo perchè non possiamo fare altrimenti, ma l'ossessione che abbiamo per la crescita ci porta a ignorare volutamente ogni pratica che la ostacola, compreso il doveroso riciclo della materia impiegata nel crescere.
Ci fermiamo solo quando la crescita comincia ad interagire fortemente con se stessa,auto-limitandola.
Ma pure in questo caso cerchiamo con ogni mezzo un modo per continuare l'espansione.

Siamo i buchi neri della biosfera terrestre.
Siamo i soli che sappiamo della velocità della luce, e che vorremmo sapere come mai non c'è modo di superarla.
Quindi, non si tratta d'ignoranza, neanche solo di crimine, nemmeno di banale sciatteria , ma proprio di natura homosapienziale.

Se è così, e credo che lo sia, l'apocalisse, in minuscolo perchè nel senso etimologico di "rivelazione", è ormai conclamata.
Noi siamo fatti in questo particolare modo, rispetto a tutti gli altri esseri viventi, terrestri, per lo meno.
Accettare definitivamente questa verità potrebbe davvero renderci liberi dalle sue intrinseche conseguenze ed implicazioni.
Ma indugiare nel prendere una decisione potrebbe esserci fatale.

Molteplici indizi ci dicono che superata una certa crescita critica, si decresce catastroficamente.
Da mille a uno nello spazio d'un mattino.

Marco Sclarandis.





Sunday, March 3, 2019

Ispirato da e dedicato a Gaia, Baracetti.

Quante specie viventi ha creato finora la Vita sul pianeta Terra?
Miliardi e miliardi, senza considerare quelle più semplici e minuscole, incalcolabili.
Ma di tutte queste, quelle che si sono poste questa domanda,
potremmo esserne l’unica o accompagnata da pochissime altre, ormai estinte o al massimo presenti in noi come vestigia.
Credo che la nostra curiosità e potenza distruttrice siano legate indissolubilmente.
Proprio come lo sono fra loro le facce, gli spigoli e i lati dei cinque solidi platonici.Un tetraedro non può avere diagonali come un cubo non può non averne, per intenderci.
Ma sappiamo anche costruire, sarebbe stupido ignorarlo.
E rimediare a distruzioni ed errori, volendo, anche se non sempre.
Se fossimo tutti dei cloni non si spiegherebbe l’enorme varietà di comportamenti e interessi umani ma se lo stessimo diventando, fatto che per molti aspetti sembrerebbe possibile e irreversibile, allora bisognerebbe considerare la sesta estinzione di massa un evento naturale.
Proprio nel senso di comportamento della Natura, Madre o Matrigna che la vogliamo considerare.
Quanto è grande l’Universo, quello osservabile, per lo meno?.
Senza considerare complessità di fisica astronomica ma anche solo immaginandolo come una sfera di quasi quattordici miliardi di anni luce di raggio, quattro terzi pigreco erre tre applicata a questa sfera porta ad un risultato di un milione miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di chilometri cubi,(più brevemente 10^ 42 km3).
Davvero in tutto questo ciclopico volume, sebbene pieno quasi tutto di vuoto elettromagnetico e quantistico, che è diverso dal nulla, esiste solo la Terra con tutti i sui abitanti umani e non, a testimoniare l’imperscrutabile e onnipotente capacità della Vita?.
Ci piacerebbe saperlo con certezza, ma se causeremo noi la sesta grande estinzione, qui e a breve, “scenderemo nel gorgo muti” e ignoranti pure.
Ma se smettiamo di fantasticare siamo sicuramente condannati.
Noi Homo così siamo fatti, a somiglianza di un’immagine sempre sfuggente.
Dobbiamo domare la nostra natura, affinche la Natura ci ospiti ulteriormente.
Ma dobbiamo smettere di gingillarci trecentosessantasei giorni all’anno, oltre a quelli ordinari non bisestili, con tutte le creazioni della nostra mente esuberante.
Smartphone con cinque telecamere, cosicchè chiunque possa eventualmente immortalare il collasso planetario della biosfera con il massimo dettaglio, e quantità immani di chincaglieria usa e getta, quantunque di lusso.
O la borsa o la Vita. (nel senso di Borsa Valori ma anche come sineddoche).
Avere tutte e due come stiamo cercando di fare da troppo tempo ormai, darà un risultato corretto e desiderabile, ma solo come nell’algebra di George Boole: 1+1=0.
Così scrivevo, abbastanza inutilmente decenni fa:

Beato sii
Muschio delle infradicite gronde
Perché di squame di tegole obsolete
Liquame d’alati ed intemperie
Ne fai velluto invitante le carezze
Beati siate voi tutti
Camole moscerini e ragni
Pulci vespe e scarafaggi
Perché sgusciando imperterriti da crepe ed orifizi
Ci ricordate l’ineluttabile impotenza dei tiranni
Beati siete
Pipistrelli gatti passeri e randagi
E pure voi gabbiani piccioni e ratti
Perché siete vivi e sinceri testimoni
Che la nostra sapienza
Sovente abortisce spazzatura
La vostra astuzia invece si rigenera perenne
Beata sarai
Emarginata pietra d’ogni razza
Perché la brezza che un tempo t’imperlava di rugiada
Ed ora di croste e bulloni ti ricopre
Ti permette d’espiare la condanna
Per quando ti rendesti
Complice di delitti millenari
Beati saremmo
Anche noi umani
Se nei conflitti creduti inevitabili
Cercassimo l’ago smarrito del consenso
Raccogliessimo l’opinione perspicace
E tra le follie della ragione
Sfilassimo fibre e trame
Dall’ evidente orrore universale
Per ordire più vaste estasi
Diventeremmo come demiurghi
Perché nomi e sembianze sassi piante bestie
E noi compresi tutti
Originammo insieme esclusivamente
Da una quiete irremovibile e una sfrenata fantasia
Che infine si misero d’accordo.

Un saluto , Marco.