Thursday, April 30, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Sesta parte.
Qualsiasi industria
petrolifera al mondo cerca solo di salvaguardare i propri interessi. Abbiamo
dato un'occhiata a come si comportano le altre Nazioni e abbiamo visto che in
quasi tutte (Australia, Corea del Sud, Giappone, Messico, Canada, Europa: anche
se in Europa esiste una commissione speciale in cui le case petrolifere possono
avere voce in capitolo, non è mai accaduto che i parametri venissero presi in
favore di queste ultime) la responsabilità di decidere i parametri cade sui
rispettivi Dipartimenti della Tutela dell'Ambiente. Perché allora in Cina non è
così? Addirittura negli anni 60, i bus che giravano per le vie di Pechino erano
costretti a mettere sulle loro capotte degli aspiratori di gas; nel 1983 Il
Dipartimento di ricerca dell'industria petrolifera è caduto sotto il controllo
delle case petrolifere; nel 2005, quando è stata indetta la prima Standard
Commission, l'industria petrolifera ha scelto i suoi rappresentanti e
ufficiali; oggi, a dieci anni di distanza, la Cina
si trova a dover fronteggiare da un lato il problema della continua crescita
della richiesta di petrolio e dall'altro del miglioramento della sua qualità.
In questi due anni, sono comunque aumentate le industrie che cercano di non
utilizzare il petrolio come fonte primaria, così come è aumentata la richiesta
di muoversi attraverso procedure che tutelino l'ambiente.
Wednesday, April 29, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Quinta parte.
Parlando per
telefono con un dirigente di una casa automobilistica, ho capito che di
parametri da rispettare ne sanno ben poca; anzi a dirla tutta, dando
un'occhiata alla terza condizione presente sul documento "Richiamo delle
vetture fallate" ho notato come non venga neppure nominato il richiamo per
superamento dei parametri di emissione di CO2. Ecco perché in questi dieci
anni, neppure una volta è stato applicato il richiamo per superamento di
emissioni: perchè di fatto non esiste una legge o condizione che lo specifichi
chiaramente. Eppure le norme sul miglioramento della qualità dell'aria sono state
fatte, già dal 2002, ma quante volte sono state applicate? Zero. Ma perchè?
Ecco dove ho trovato la risposta: 53esima condizione sul "Miglioramento
della qualità dell'aria della RPC dove si nomina il Dipartimento che amministra
l'esercizio di attività di controllo secondo legge". Chi è questo
Dipartimento?
Ho così chiesto se fosse il Dipartimento della Tutela
dell'Ambiente, ma mi è stato risposto di no; ho chiesto se si riferisse al
Ministero dell'Industria e della Tecnologia, ma no; infine ho pure chiesto al
Direttore dell'Ispettorato, il quale mi ha riposto: "non può che riferirsi
a tutti e tre". Insomma, come può essere che la legge non sia chiara su
chi sia l'addetto ai controlli? Mi sono rivolta al Congresso Nazionale il quale
mi ha dato ragione dicendomi che questo punto non è assolutamente chiaro.
Perché poi mettere questa condizione nel 53esimo punto, mi sono chiesta. Quando
invece sono andata a parlare a voce con il Direttore esperto nell’inquinamento
da mezzi di trasporto del Dipartimento della Tutela per la l’Ambiente, mi è
stato confessato che è stato scritto così perché effettivamente nel momento in
cui si stavano annotando le condizioni, nessuno voleva a pieno assumersi quella
responsabilità e si è andati in modo vago a parare su un "Dipartimento che
amministra l'attività di controllo". Per cui non esiste momentaneamente
un'Istituzione che sappia classificare se un veicolo sia o no nella norma; anzi
si continua ad omologare nuovi veicoli sotto lo Standard nazionale del quarto
parametro senza che lo siano realmente: è stato approvato che il carburante
venduto nei migliori distributori di Pechino è di 25 volte più scadente di
quello che viene venduto in Europa! Conclusioni: anche la Tutela dell'Ambiente ha un
che di sospetto...inoltre ben sappiamo che dove non viene applicata la legge,
vince quella del più forte.
Cerchiamo ora di mettere chiarezza su quale sia
il tipo di carburante che usiamo per le nostre vetture. Come possiamo intuire,
è un carburante che non rientra nel quarto parametro nazionale; anzi,
addirittura mi è stato detto da un Responsabile dello sviluppo tecnologico per la Tutela dell'Ambiente che il
grado del nostro carburante risulta essere 2 o 3 volte inferiore rispetto a
quello utilizzato nei Paesi sviluppati come l'Europa, l'America o il Giappone,
e che col passaggio al grado superiore si possono ridurre le emissioni del 10%!
Noi l'abbiamo il carburante che rispetta il quarto parametro, ma sapete che
percentuale occupa? Il 3%. Ecco che richiamo in memoria "la sofferenza di
Hangzhou". Hangzhou è una provincia che ora ha molti soldi, soldi che però
non possedeva fino al 2013, per cui fino a quell'anno non ha avuto le possibilità
economiche di acquistare petrolio di miglior qualità, quello che rispetta il
quarto standard. Se andiamo un attimo a vedere le percentuali di zolfo presenti
nell'aria di Pechino notiamo che effettivamente sono in linea con quelle
americane ed europee, ma poi se diamo un'occhiata ai parametri che riguardano
l'ossidazione e l'evaporazione del petrolio allora capiamo da dove ha di fatto
origine l'enorme quantità di polveri sottili. Basti pensare al petrolio che
evapora dalla pompa quando facciamo il pieno: ad ogni litro evaporano 1.5 grammi di petrolio.
Insomma, non crederete alle vostre orecchie, ma la quantità di idrocarburi rilasciata in queste occasioni è la stessa di quelli
bruciati dai motori delle nostre vetture e poi scaricati dai tubi di scarico. E
questa è una delle cause principali della presenza di PM 2,5 nell'aria che
respiriamo. Ma perché allora non ci decidiamo a pulire il petrolio per renderlo
meno pericoloso? Ecco la risposta di un'industria petrolifera: i parametri imposti dalla legge non sono abbastanza alti. Allora non abbiamo potuto fare altro che andare a chiedere agli addetti del Dipartimento della Tutela dell'Ambiente e dello sviluppo Tecnologico il motivo per cui non si alzino questi parametri. Ecco la risposta: il 60-70% delle persone che fanno parte della Piccola Standard Commission lavorano nel campo dell'industria petrolifera, così come il 90% di quelle della Grande Standard Commission. Parlando invece con un dirigente di una casa petrolifera ecco cosa è venuto fuori: la maggior parte del nostro petrolio proviene dal Medio Oriente, per esempio quello che proviene dall'Iran contiene un alto tasso di zolfo. A Teran infatti si respira la stessa aria inquinata che respiriamo noi nelle nostre città, solo che a Teran non c'è la stessa manodopera artigianale che invece c'è qui. Oltre a questo, dove sta la differenza sostanziale? Nel prezzo. La Tutela dell'Ambiente vuole che se si è sotto il terzo e il quarto parametro, ogni litro di petrolio costi almeno 7 centesimi; ma le industrie petrolifere non ci stanno, perché vogliono spendere 5 centesimi al litro. "Insomma, è così semplice" gli dissi "quanto costa al litro per le industrie petrolifere il petrolio?"
Il ragazzo con cui stavo parlando mi ha quasi supplicato di non farlo rispondere a questa domanda e di andare dal Ministero dello Sviluppo e delle Riforme. Ecco la chiamata al Ministero dello Sviluppo e delle Riforme: per esempio, tu sei figlia unica, e cresci in un ambiente di brutti esempi, di cattive abitudini; cosa fai quando poi diventi genitore? Per evitare che i tuoi figli prendano brutte abitudini li schiaffeggi, non tutti i giorni, ma ogni tanto...in questo ambiente si verifica la stessa cosa; per esempio ci minacciamo a vicenda per mantenere il posto di lavoro. ...
A quel punto, non sapendo se credere completamente alle loro parole, ho deciso di andare dal Responsabile della Standard Commission e dall'Ingegnere del Consorzio delle Industrie Petrolifere della Nazione per farci due chiacchiere.
1. Perché sono le case petrolifere a decidere i parametri?
Perché in questo modo si evita di avere persone che non se ne intendono e non sanno neppure cosa si intenda per petrolio raffinato. I Responsabili della Tutela dell'Ambiente infatti non ne sanno nulla.
2. Chi è quindi che si deve prendere la responsabilità di dettare i parametri? Facciamo finta che lei debba aggiornare i parametri, ma non li aggiorna, cosa succede? Succede che le persone poi non le credono più. Le dirò di più, se guardiamo le procedure che adottano gli altri Stati per dettare i parametri, notiamo come vengano spese dalle le due parti in questione (Tutela Ambiente e Case Petrolifere) ore e ore in assemblee prima di prendere la decisione finale; è possibile quindi avviare una procedura di questo tipo anche da noi? Certo che si può...
3. Perché non si stanno rendendo noti gli aggiornamenti sul capitale? Adesso come adesso la società non ci dà abbastanza fiducia, se a questo sommiamo il fatto che noi stessi non sappiamo farci con le parole e la dialettica, finiamo inevitabilmente per stare zitti e non dialogare con il popolo evitando in sostanza di renderlo partecipe delle nostre decisioni.
4. Si può allora o no aggiornare questi parametri? Perché non state aumentando questi parametri, facendo in modo di promuovere l'utilizzo del petrolio raffinato?
Perché ora come ora la società non è instabile, ci sono troppe interruzioni tra una procedura e l'altra, passa troppo tempo. Ma allora perché non rendete il mercato del petrolio accessibile a tutti? In questo modo si eviterebbero tutti questi intoppi... Ah, ma poi se non si fa bene, il problema viene ingigantito...non tutti sono bravi a fare business. Ah, quindi non è giusto permettere a tutti di guadagnare i soldi? Ah, no no certo, sono d'accordo per le riforme e per la lenta apertura al pubblico di questo mercato...
5. Si possono assumere più responsabilità nei confronti della società? Si è appena saputo che le vostre entrate lo scorso anno sono state circa di 2 bilioni...ecco, come è possibile che non ci sia la possibilità e la volontà di investire un po' di questi soldi nella Tutela dell'Ambiente? .................la nostra industria è grande e grossa proprio come una persona grassa e...gonfia.
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
Tuesday, April 28, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Quarta parte.
Non pensiate che il carbone, una volta
estratto, non possa essere raffinato, anzi…anche in Germania fanno uso del
carbone più grezzo, la lignite, eppure non hanno lo stesso inquinamento che
abbiano noi, perché semplicemente lo sottopongono subito a procedure di
purificazione, così come il 90% estratto in Inghilterra viene pulito, lavato.
Ora quanto ne laviamo noi di questo carbone giovane? Neppure arriviamo alla
metà. E l'altra metà allora (si tratta solo di centinaia di milioni di
tonnellate) ? Viene sprecata, non può essere utilizzata, è cenere, serve solo
ad inquinare. Che fine fa? Viene caricata su giganti camion, treni merci e
infine bruciata: è stato stimato che un quarto dei cinesi brucia
quotidianamente questa metà rappresentata da carbone di bassissima qualità e
producono la stessa quantità di biossido di zolfo prodotta da tutte le centrali
elettriche messe insieme: pensate un po'! A Pechino le sostanze cancerogene che
si trovano nel PM2,5 in inverno superano di 25 volte quelle estive. La causa
principale? Le combustioni di carbone giovane che ormai avvengono da quasi un
decennio sul territorio cinese. Nello Yunnan c'è un posto che si chiama Hutou.
Qui c'è la più alta percentuale di malati di cancro al mondo. Le persone che
più vengono colpite sono poveri, non hanno il potere di farsi sentire e muoiono
in silenzio facendo versare una lacrima in più ai propri cari.
Ricapitolando: il consumo di carbone è
altissimo, la qualità è bassissima, neppure viene pulito, e le emissioni di
agenti cancerogeni non viene controllata. Le aree in cui si trovano le centrali
che lo bruciano, sono anche le aree più a rischio, in cui si trovano altissime
percentuali di PM2,5 nell'aria. Che fare per ridurlo? Basterebbe pulire questo
carbone e già il tutto si ridurrebbe della metà! Nel documento di
"Prevenzione e cura dall'inquinamento atmosferico" nel 23esimo punto
c'è scritto: -aumentare le procedure di pulitura e lavaggio del carbone grezzo;
-diminuire la componente solforosa e le ceneri; -limitare le estrazioni di
carbone con alta componente solforosa o di cenere. Nel documento "10 punti
per prevenire l'inquinamento atmosferico" nel primo punto c'è scritto:
-controllare le emissioni delle piccole caldaie; -velocizzare l'installazione
di processi di de-solforestazione e denitrazione.
…Nel 2014, in 74 città, il PM2,5 è diminuito
dell'11,1%, ma solo 8 città sono arrivate a rispettare i limiti richiesti dalla
legge…se in tutte e 74 le città fossero stati raggiunti i parametri di legge,
avremmo diminuito la percentuale di biossido di zolfo del 60% e della CO2 del
35%.
E il petrolio invece? Come
viene usato in Cina il petrolio? Viene usato come carburante per le macchine.
Sono state contate più di 100 milioni di vetture negli ultimi 10 anni, e solo a
Pechino nel 2010 ne sono state acquistate 800 mila di nuove. Se mettessimo in
fila tutte queste macchine, potremmo creare una barriera di una lunghezza pari
alla distanza che c'è tra le città di Pechino e Shenzhen. Ora non abbiamo più
dubbi sul fatto che la principale causa della presenza di PM2,5 nell’aria
pechinese sia dovuta ai mezzi di trasporto. Nell'arco di un anno, si contano in
qualsiasi città più di 200 giorni di nebbia grigia. Vedete quella foto?
Rappresenta Hangzhou: Hangzhou è la città al mondo con più veicoli, in media
ciascun abitante possiede due vetture. La presenza di così tante vetture contribuisce al 40% dell’inquinamento atmosferico della città. Molti si chiedono pure il motivo per cui Tokio nonostante abbia più macchine di Pechino sia meno inquinata. Prima di tutto, la maggior parte degli abitanti di Tokio (90%) usano la metro, per cui solo il 6% restante utilizza la propria macchina; a Pechino invece la percentuale di abitanti che utilizzano la propria vettura per spostarsi aumenta, arrivando ad un 34%. è normale che si crei quotidianamente traffico per le strade del centro di Pechino, così come è normale che le emissioni aumentino del doppio dal momento che essendoci traffico le macchine sono costrette a sostare nello stesso posto per più tempo. Il PM 2,5 che si misura entro il sesto accordo anulare ogni ora arriva a una tonnellata. All'interno del quinto accordo anulare, il 44% delle macchine circola entro i 5km, il 12% entro due km e il 7% in un kilometro. Le vetture sono talmente tante che invadono pure le carreggiate delle biciclette, le quali sono costrette a saltare gli ostacoli pur di procedere (ovviamente gli ostacoli sono le vetture).
Cosa ne pensate di questa immagine di Pechino di notte? Non ci sono macchine, eppure la nebbia grigia è evidente, è presente. Se guardiamo i grafici notiamo come il picco delle emissioni avvenga in piena notte...sono stata così a Yanqing e ho risposto finalmente a questa domanda: di notte centinaia di camion giungono in città per trasportare cibo e quant’altro e la maggior parte di loro non rientrano minimamente nei parametri del quarto Standard Nazionale. Quando ancora non erano stati imposti dei limiti sulle emissioni di gas serra, ogni emissione di PM 2,5 data da un camion qualsiasi superava di ben 500 volte quella di una vettora omologata sotto il quarto parametro standard. Ora, se consideriamo le vetture a diesel circolanti nell’area pechinese, di per sé, non sono tante (occupano solo un 17%) ma se poi scopriamo che la percentuale di CO2 che emanano dal tubo di scarico è pari a quella emanata dal 70% di altri tipi di vetture, allora la faccenda si fa più grave: ogni emissione da tubo di scarico di macchine a diesel è costituita per il 99% da PM.
La tossicità del diesel emesso dal tubo di scarico delle vetture è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altro agente cancerogeno proveniente da altre combustioni. Neanche a dirlo che le principali vittime sono gli automobilisti stessi. Alcuni dei camionisti che incontrai l'agosto scorso durante la mia visita a Yanqing, nonostante guidassero camion che non rientravano entro i limiti nazionali di emissione di CO2, non sono stati fermati alla dogana poiché di fatto possedevano vetture comprate regolarmente, vetture con certificati di rilascio regolari e persino approvati dallo Stato...chi colpevolizzare allora se non loro? Le case automobilistiche.
Prosegue...
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
Monday, April 27, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Terza parte.
Guardate, date pure un'occhiata a quella luce a forma di fiamma rossa bianca e gialla che sembra bruci sopra la cartina della Cina: non è altro che la rappresentazione del tasso di polveri sottili nell'aria che abbiamo respirato nell'arco del 2014. Tutto il mondo brucia carbone e petrolio, bene, sapete quanto carbone abbiamo bruciato nell'arco di tutto il 2013? 3 miliardi e 600 milioni di tonnellate, che sono paragonabili alle tonnellate bruciate da tutti gli altri Paesi del mondo messi assieme. L'ultima volta che si era arrivati a bruciare delle quantità così elevate, era stato nel lontano 1860, in Inghilterra.
Era il 5 dicembre del 1952 quando Londra fu invasa da una nebbia grigia talmente densa che pure i dirigenti del traffico furono costretti ad utilizzare fiaccole infuocate per
dirigere il traffico. Pensate inoltre che quel giorno il biossido di zolfo aveva superato i parametri attuali di ben 190 volte. Questo avvenimento rappresentò un po’ per tutti un campanello d’allarme, tranne che per Paesi come l’India o la Cina, la quale proprio qualche decennio dopo, con l’apertura economica, optò per la via del carbone.
Ora, diamo un attimo un'occhiata a cosa sta all'origine di questi 3 miliardi e 800 milioni di tonnellate di carbone; anzi guardiamo un po' in quale parte della Cina vengono bruciati: ebbene di questi 3 miliardi e 800 milioni, 380 milioni tra Pechino e Tianjin, di cui 3 miliardi solo nella regione dello Hebei. Non potevo crederci. Poi ho pure avuto modo di parlare con un altro mio amico, il quale mi ha chiesto se sapessi la classifica mondiale delle industrie siderurgiche: al primo posto la Cina, seguita dall'Hebei, da Tangshan e infine dall'America. Al che io incredula gli chiesi come potesse essere e lui mi rispose di andare a dare un'occhiata a Tangshan. Lo scorso anno, ad ottobre, ci andai. Ci andai con i rappresentanti del centro di tutela dell'ambiente dello Huabei. Avevamo portato con noi un aereoplanino di quelli telecomandati per sorvegliare la zona e accumulare prove, ma la nebbia era talmente fitta, che fu del tutto inutile.
Quando poi ci siamo addentrati in uno di quegli edifici enormi da cui proveniva il fumo, abbiamo scoperto le condizioni in cui lavoravano quei poveri operai costrettetti a respirare un'aria irrespirabile: senza protezioni, senza luce, solo una buca profonda circa tre metri con dentro cemento e ferro in cui era appena caduto un uomo che abbiamo subito soccorso e portato all'ospedale di Pechino. "Come può essere che nessuno venga punito per quello che vi viene inflitto?" Chiesi ad uno dei lavoratori. "Chiedi al nostro Capo" mi rispose.
Il 60% delle industrie in Cina sono
siderurgiche. A nessuno, neppure alla EIA, importa che vengano o meno
rispettati certi parametri o norme di sicurezza. Dietro tutto questo ci sta la Mafia, le istituzioni
temono la Mafia,
per cui non hanno minimamente l'intenzione di andare a visitare questi posti.
Per produrre 10 milioni di tonnellate di ferro serve il lavoro di almeno 100
000 mila uomini...Parlando con una mia amica che abita della provincia del
Jiangsu, ho capito di come fosse all'oscuro di tutto quello che le stava
accadendo attorno. Nel Jiangsu infatti si trova un'industria siderurgica o
elettrica ogni 30 km.
Per non dire di Shanghai, la cui produzione di carbone supera a dir poco i
parametri. Pensare che per ogni metro di questa città, si bruciano 10 kg di carbone.
Ora però mi viene in mente un'altra domanda:
come facciamo se le risorse diminuiscono sempre di più e aumenta il carbone di
bassa qualità? Andiamo prima di tutto ad analizzare un pezzo di carbone di
bassa qualità: la percentuale più alta è rappresentata dalla lignite; ciò
significa che la maggior parte di un pezzo di carbone di bassa qualità è
costituito da lignite. Questo carbone è detto anche "carbone giovane"
e una volta che viene bruciato diventa quella famosa nebbia grigia che pervade
le nostre città. Quanto ne usiamo noi di questo carbone? Date un po'
un'occhiata al grafico: la combustione di carbone giovane è in continua
crescita. Il 21 ottobre del 2013 i cittadini di Haerbin stavano respirando
un'aria che conteneva un PM 2,5 che superava i 1000 PM 2,5. In quei giorni furono
annullati tutti i servizi di trasporto pubblico da quanto fosse impossibile
guardare al di là del proprio naso: quella nebbia era talmente fitta che
oscurava ogni cosa. Sapete cosa c'è a Haerbin? A Haerbin c'è una gigante
centrale che brucia ogni giorno quantità enormi di carbone giovane. Quel giorno,
il 21 ottobre del 2013, ne aveva bruciati più di 20 milioni; se poi sommiamo
alla centrale di Haerbin, le altre centinaia di migliaia di unità che stavano
bruciando sempre carbone sempre nello stesso momento senza rispettare nessun
parametro, allora non possiamo fare altro che comprendere: 12 milioni di
persone sotto quella nebbia grigia.
Prosegue....
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
Sunday, April 26, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下 Chai Jing, Under the Dome. Seconda parte.
Ringrazio di cuore un dottore del centro tumori di Pechino che mi ha
permesso lo scorso anno di assistere ad un'operazione polmonare di una signora
di 50 anni non fumatrice che aveva contratto un tumore ai polmoni. Sapete come
erano i suoi polmoni? Neri, nonostante non fumasse. Perché? Perché dentro ad
ogni respiro che facciamo c'è sempre una quantità più o meno alta di PM2,5.
Infatti, il PM è stato definito dalla IARC come la sostanza più cangerogena per
l'essere umano.
A questo punto, basandomi sui dati rilevati tra il 2013 e il 2014,mi sono chiesta come fosse possibile che questa donna avesse nell'arco di soli due anni contratto un'infiammazione così grave agli alveoli se consideriamo che un tumore ha un tempo di incubazione molto lungo (si parla di decine di anni). Ho chiesto così alla NASA se potesse fornirmi le foto di dieci anni.
Le vedete? Vedete queste immagini? Queste immagini ci mostrano come anche dieci anni fa, fossero già presenti le polveri sottili nell'aria che respiravamo; non si trattava di PM 2,5, ma di PM 10, sempre polveri sono. Vi ricordate quella famosa nebbia che investì l'aeroporto di Pechino il 12 febbraio del 2004? Oggi sappiamo che non era nebbia, erano Polveri sottili!
A questo punto, basandomi sui dati rilevati tra il 2013 e il 2014,mi sono chiesta come fosse possibile che questa donna avesse nell'arco di soli due anni contratto un'infiammazione così grave agli alveoli se consideriamo che un tumore ha un tempo di incubazione molto lungo (si parla di decine di anni). Ho chiesto così alla NASA se potesse fornirmi le foto di dieci anni.
Le vedete? Vedete queste immagini? Queste immagini ci mostrano come anche dieci anni fa, fossero già presenti le polveri sottili nell'aria che respiravamo; non si trattava di PM 2,5, ma di PM 10, sempre polveri sono. Vi ricordate quella famosa nebbia che investì l'aeroporto di Pechino il 12 febbraio del 2004? Oggi sappiamo che non era nebbia, erano Polveri sottili!
... Ma allora se penso a tutte le caldaie a
carbone che c'erano quando ero piccola..."Indagini sul tasso di mortalità
legato all'inquinamento di 27 città dal 1976-1981". Questo è il titolo del
documento che mi è stato prestato da un mio caro amico poco tempo fa. In quegli
anni, l'inquinamento era causato dal carbone.
Basti pensare che nel 1980 nella città di Pechino c'erano più di 3700 industrie. Nessuna di esse, a quel tempo, era soggetta a particolari restrizioni legate alla quantità di CO2 emanata in atmosfera, si pensava solo al bene dello sviluppo economico della Cina. Ebbene, in tutti questi anni, la situazione non è potuta che peggiorare: dal 2006 si misurano le più alte concentrazioni di PM2,5 nell'aria. Solo da pochi anni sono state attuate delle norme di restrizione riguardo i parametri di riduzione di biossido di zolfo e CO2. Ma nonostante si stia cercando di migliorare, il tasso di mortalità da cancro è aumentata negli ultimi anni del 465%.
Basti pensare che nel 1980 nella città di Pechino c'erano più di 3700 industrie. Nessuna di esse, a quel tempo, era soggetta a particolari restrizioni legate alla quantità di CO2 emanata in atmosfera, si pensava solo al bene dello sviluppo economico della Cina. Ebbene, in tutti questi anni, la situazione non è potuta che peggiorare: dal 2006 si misurano le più alte concentrazioni di PM2,5 nell'aria. Solo da pochi anni sono state attuate delle norme di restrizione riguardo i parametri di riduzione di biossido di zolfo e CO2. Ma nonostante si stia cercando di migliorare, il tasso di mortalità da cancro è aumentata negli ultimi anni del 465%.
Non possiamo più aspettarci di vivere le
stagioni allo stesso modo con cui si vivevano un tempo. Scordiamoci la brezza e
il profumo dei fiori primaverile o la nebbia e la pioggia autunnale.
Scordiamoci di insegnare ai nostri figli le bellezze delle stagioni. Adesso, la
mia preoccupazione più grande appena mi sveglio è quella di guardare sul
cellulare sull'applicazione che mi segnala la qualità dell'aria che respirerò
quel giorno, sperare che ci sia un po' di vento dall'est e chissà indossando la
mascherina magari allievo un po' il dolore.
Ma che cosa è e da che cosa è causata tutta
questa nebbia grigia che ci sta attorno? Ho deciso di così di porre la famosa
garza bianca colorata di nero sotto un microscopio per analizzarla. Contrariamente
all'idea che mi ero fatta, ogni particella che compone la nebbia grigia non è
altro che un mix di diversi tipi di sostanze tossiche originatasi da carbone,
petrolio, biomasse, fertilizzanti provenienti dal settore primario, secondario,
dall'industria chimica ...ovviamente tutte attività legate all'uomo. Il famoso
PM 2,5 di cui abbiamo parlato anche prima è composto per il 60% da carbone e
petrolio, o meglio dire dalle combustioni di questi due componenti. Il PM 2,5
non è che prima non esistesse, perché anche in natura avvengono continuamente e
da millenni combustioni che rilasciano queste particelle e polveri. Noi abbiamo
solo permesso a questo PM2,5 di aumentare in modo smisurato fino ad arrivare a
danneggiare noi stessi. Prima l'Inghilterra e la Germania, poi l'America e
il Giappone, ora tutti i Paesi sviluppati e in via di sviluppo come l'India,
l'Iran, il Pakistan, Afghanistan sono i principali colpevoli della produzione
di queste polveri sottili, per non parlare del paese che si è sviluppato più
velocemente, la Cina.
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
Traduzione di Sara Mazzuoli
Marco Sclarandis
Saturday, April 25, 2015
柴静雾霾调查:穹顶之下
Oggi si festeggia in Italia la riconquista della Libertà.
E tra una settimana quella del Lavoro.
Approfitto di queste due ricorrenze per diffondere il dono che due filosofe e mecenati hanno dato a tutti noi.
Filosose, perchè amanti della verità e mecenati perchè avrebbero potuto fare un atto di lucro, invece che un dono.
Una di loro è Chai Jing, l'autrice di questo video:
e l'altra è Sara Mazzuoli, traduttrice in Italiano dal cinese del testo, qui di seguito riprodotto.
Mi auguro che venga l'epoca in cui riusciremo a liberarci dal lavoro, che sappiamo quanto raramente sia strumento di nobilitazione e spesso invece ne divenga di schiavitù.
Essendo il testo molto lungo l'ho diviso in modo che compaia per intero durante una settimana, questa, appunto tra le due ricorrenze di oggi e del primo Maggio.
E tra una settimana quella del Lavoro.
Approfitto di queste due ricorrenze per diffondere il dono che due filosofe e mecenati hanno dato a tutti noi.
Filosose, perchè amanti della verità e mecenati perchè avrebbero potuto fare un atto di lucro, invece che un dono.
Una di loro è Chai Jing, l'autrice di questo video:
e l'altra è Sara Mazzuoli, traduttrice in Italiano dal cinese del testo, qui di seguito riprodotto.
Mi auguro che venga l'epoca in cui riusciremo a liberarci dal lavoro, che sappiamo quanto raramente sia strumento di nobilitazione e spesso invece ne divenga di schiavitù.
Essendo il testo molto lungo l'ho diviso in modo che compaia per intero durante una settimana, questa, appunto tra le due ricorrenze di oggi e del primo Maggio.
..Quello che vedete alle mie spalle è il
livello di PM2,5 che si è registrato a Pechino nel 2013...con una media di 25
giorni al mese di superamento dei parametri stabiliti...io, a quel tempo, non
potevo sapere che quella nebbia grigia che incontravo quasi tutti i giorni
appena uscita di casa, fosse dovuta all'inquinamento...pensavo che fosse dovuta
a fattori atmosferici, naturali.
Dopo aver viaggiato per lavoro per diversi
mesi, mi sono fermata a Pechino e lì ho scoperto di essere incinta. Ad ogni
battito di quella piccola creatura che stava crescendo dentro di me, capivo
sempre di più come non mi importasse null'altro se non della sua salute. Mentre
ancora era dentro di me, le era stato diagnosticato un tumore benigno. Fino ad
un momento prima, fremevo per poterla abbracciare...un momento dopo la notizia
invece vedevo l'abbraccio sempre più lontano...Il dottore mi parlava e mi
preparava al peggio. Mi diceva che per una creatura così piccola poteva essere
difficile superare un'anestesia totale o un'operazione così grande da appena
nata...eppure la superò. La prima volta che la vedi, era ancora incosciente e
mentre la guardavo, il dottore mi parlava e mi spiegava che le erano state
fatte numerose punture prima che fossero riusciti a trovare la vena attraverso
cui iniettarle l'anestesia. "Era troppo cicciotta" mi ribadì quasi
come per giustificarsi... Dopo andai da lei e ci guardammo negli occhi. Posai
la sua manina sulla mia guancia e dentro di me non facevo che ripetermi che ero
una donna fortunata...
Mi sono così licenziata, ho abbandonato tutto
per dedicarmi esclusivamente a lei e alla sua salute ed ecco che ho
incominciato a vedere quella nebbia. Una nebbia che oscurava il mio cammino
quando percorrevo le vie per fare ritorno nella mia dimora. Fino a prima che
partorissi, non avevo mai fatto caso a quella nebbia, non mi ero mai
preoccupata di indossare la mascherina; ora, però che portavo sul mio petto la
mia piccina, mi infastidiva l'idea che potesse respirarla...La nebbia di cui
sto parlando è quella che nel 2013 oscurò per quasi due mesi il cielo
pechinese...Una nebbia che, purtroppo, avevo già visto nel lontano 2004 quando
abitavo nello Shanxi...
...Non avrei mai immaginato che le parole di
quella bambina in quel lontano 2004 descrivevano il mondo in cui avrebbe
vissuto la mia bambina: un mondo senza cielo e nuvole, un mondo grigio.
2014: Ecco alle mie spalle i 175 giorni in cui
Pechino ha vissuto e respirato un'aria malsana e inquinata; il che significa
che solo nei giorni restanti ho potuto portare fuori la mia piccina.
Ma...che cos'è questa nebbia malsana? Da dove
viene? Che possiamo fare noi?
Partiamo dal PM2,5, che cosa è? Neppure io
sapevo cosa fosse, eppure ho fatto in modo di vederlo concretamente, comprando
questo macchinario. L'ho portato con me, per un giorno interno, 24 ore, in
qualunque posto andassi ed ecco cosa infine è successo: la garza bianca che si
trovava al suo interno si era colorata di nero. Sappiate che se io non mi
preoccupassi dell'aria che respirano i miei figli, potrebbero ingerire 305
microgrammi al m3 di PM 2,5 al giorno. Se date un'occhiata ai parametri da
rispettare dai vari Paesi, il nostro è ben 5 volte superiore a quello
prestabilito in Cina di 75. Immagino che non capiate neppure il valore di
questo dato. Beh, lasciate che ve lo spieghi che cosa c'è dentro: 15 sostanze
cancerogene tra cui la peggiore, il Benzoapirene 176 che supera di 14 volte il
valore limite. Io non potevo crederci. Come può superare di ben 14 volte il
valore limite? Non ho potuto che chiamare chi di dovuto, il quale mi ha
confessato che spesso arriva anche a 20 volte sopra il valore standard.
Guardate un po' questa immagine presa dalla
NASA nel 2009: vedete quelle onde violacee che fluttuano sopra di noi? Ecco,
quelle sono tutte le particelle di PM che si trovano nell'aria che respiriamo
ogni giorno.
Un giorno sono andata da uno specialista, e
gli ho chiesto di rinchiudermi dentro una cabina con un alto tasso di PM 2,5.
Facendo questo esperimento su di me, avrei potuto informare le altre persone
sugli effetti che questa sostanza ha sulla nostra salute. Ahime, il dottore non
ha voluto, non ha voluto semplicemente perché sarebbe stato troppo rischioso
per la mia salute...in realtà mi ha pure confessato che sarebbe stato inutile
dal momento che anche fuori dalla cabina avrei respirato la stessa aria: che
dire? Siamo tutti dentro la stessa cabina.
Poco tempo dopo mi sono sottoposta ad un esame
medico per vedere quanto la mia salute fosse effettivamente già stata macchiata
di grigio: "Lei presenta un'infiammazione respiratoria dovuta all'alto
tasso di polveri sottili presenti ora nel suo organismo, polveri che oltre ad
intaccare direttamente il suo sistema respiratorio colpiscono anche il suo
sistema cardiovascolare. Non per altro, l'aumento di queste sostanze nei suoi
vasi sanguigni causa la diminuzione dell'apporto di sangue stesso."
Ma cosa è questo PM 2,5? Ecco che il dottore
mi ha aiutato a spiegarlo montando questo simpatico cartone...
"Siamo pieni di idrocarburi e metalli
pesanti. Quando entriamo dentro le narici, salutiamo i nostri cari amici PM 10
e procediamo verso la gola. I colpi di tosse non ci preoccupano, in fin dei
conti non sono così potenti da farci tornare indietro, per cui procediamo
tranquillamente fino alla trachea per arrivare poi ai bronchi e infine agli
alveoli polmonari. Dentro gli alveoli, spesso e volentieri incontriamo i nostri
peggior nemici, i globuli bianchi, i quali adottano qualsiasi arma pur di
sconfiggerci. Ma noi siamo troppi, per cui non temiamo il nemico. Inoltre, i
nostri amici PM 0,5 ci aiutano ad infiammare i vasi sanguigni, facendo
aumentare la pressione per poi giungere direttamente al cuore. Caro essere
umano, dentro l'aria che respiri, ci siamo sempre anche noi."
Volete sapere quante persone muoiono all'anno
a causa di problemi di salute causati dall'inquinamento? In Cina sono più di
500 000 mila e le vittime più colpite sono ovviamente i bambini. Vedete questa
bambina? Ha appena 2 mesi e non ha ancora visto la luce del sole perché come è
nata, le è stata diagnosticata un'infiammazione agli alveoli. Cosa fare? Mi
sono subito chiesta se la cosa migliore fosse quella di esporre questi poveri
bambini appena nati alla nebbia grigia, in modo tale che si potessero abituare
a respirarla, ma, mi sbagliavo. Gli esperti ci spiegano che una volta esposti a
questa nebbia, il nostro corpo non può che perdere delle funzionalità, non può
che peggiorare il proprio stato di salute.
Traduzione di Sara Mazzuoli
Prosegue domani............
Marco Sclarandis
Wednesday, April 22, 2015
Non per compiere ma per subire
Nascere in terra tanto grande
da stirpe tanto maestosa e arcaica
per poi morire giunti a riva naufraghi
d'un mare attraente e così intimo
quanto è ripugnante disgustoso
desolante insulso abominevole
e non per compiere un destino aulico
ma subirne uno pusillanime meschino
concepito in stanze vellutate e sordide
avallato in tinelli sciatti ma opulenti
avvalorato in castelli d'onici e cornici
e ancora più di carte che di scaloni marmi
ma di bolli timbri protocolli e firme
Voi che ora siete nel freddo fondo buio
salso liquido inumati e ormai ora siete
passati per quello spumeggiante inferno
vi vedo entrare dove il Sole brinda
con ogni ombra per festeggiare gloria
non so se io vivo sulla terraferma
quando dovrò salpare per definitivo porto
troverò qualcuno pronto per accogliermi.
Marco Sclarandis
da stirpe tanto maestosa e arcaica
per poi morire giunti a riva naufraghi
d'un mare attraente e così intimo
quanto è ripugnante disgustoso
desolante insulso abominevole
e non per compiere un destino aulico
ma subirne uno pusillanime meschino
concepito in stanze vellutate e sordide
avallato in tinelli sciatti ma opulenti
avvalorato in castelli d'onici e cornici
e ancora più di carte che di scaloni marmi
ma di bolli timbri protocolli e firme
Voi che ora siete nel freddo fondo buio
salso liquido inumati e ormai ora siete
passati per quello spumeggiante inferno
vi vedo entrare dove il Sole brinda
con ogni ombra per festeggiare gloria
non so se io vivo sulla terraferma
quando dovrò salpare per definitivo porto
troverò qualcuno pronto per accogliermi.
Marco Sclarandis
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