Friday, March 11, 2016

Quant'è arduo capirsi!


Dal post:

http://ugobardi.blogspot.it/2016/03/luca-mercalli-colpisce-duro-e-qualcuno.html

a partire dal commento  da Stefanio longagnani in  questa data:  9 Marzo 201600:47

Prof. Bardi, la sua critica agli illogici argomenti di Aldo Grasso è legittima e benvenuta. La seguo da tempo e ho imparato ad apprezzare lei e il suo lavoro. Però mi ha lasciato si stucco il seguente passo di un post di questo gennaio sul suo blog sul ilFattoQuotidiano.it

«In sostanza, io credo che l’andamento dei consumi energetici conferma che l’origine dei nostri guai [l'attuale crisi economica dell'Italia, nota mia] sta negli alti prezzi delle materie prime – e in particolare del petrolio – (come avevo sostenuto in precedenza). [...]
Se questa interpretazione è corretta, è chiaro che la politica italiana sta completamente perdendo di vista la realtà. Non risolveremo i nostri problemi con manovre finanziarie tipo uscire dall’euro: questo non cambierebbe i prezzi del petrolio e lo dovremo comunque pagare in dollari.»

Il livello di illogicità non è forse analogo a quanto scrive Grasso, ma l'ignoranza (nel senso di ignorare) quanto la scienza economica dice da decenni sulle crisi provocate da squilibri nelle partite correnti dovute ad agganci valutari in aree valutarie non ottimali è agghiacciante (ormai sono interpretazioni mainstream, scritte nei libri di testo dei primi anni di economia). Mi permetta il termine "agghiacciante", ma solo poche settimane fa si è impiccato a pochi km da casa mia l'ennesimo piccolo imprenditore che vedeva fallire l'impegno di una vita, in una terra, Modena, dove la capacità imprenditoriale non manca di certo. E tutte queste morti e tutta questa disoccupazione non sono colpa del GW (che dovrebbe essere una priorità dei nostri governi) o del prezzo del petrolio (che come sa è calato fortemente, rendendo il suo argomento sul prezzo del petrolio pure parecchio illogico).
L'uscita dal'eurozona (meglio se concordata) non è una semplice «manovra finanziaria», ma un prerequisito indispensabile per poter avere la sovranità monetaria necessaria per gestire, speriamo, l'auspicabile passaggio da una economia basata sui combustibili fossili verso un sistema economico sostenibile ecologicamente. Perché ha fatto simili sciagurate affermazioni, prof. Bardi? Non penso lei auspichi un sistema non democratico per gestire in modo "forte" e non democratico la necessaria transizione (tra breve inevitabile) economica. Ma è questo l'euro: un metodo di governo utile alla moderazione salariale, al depotenziamento dei sindacati, alla distruzione di scuola, sanità e investimenti pubblici, un sistema che sta portando l'Europa verso una nuova barbarie. E un intellettuale del suo calibro non può trincerarsi dietro ai "se" o dietro ai "non so", soprattutto dopo la lezione della Grecia, le parole di premi Nobel, gli avvertimenti di economisti di fama internazionale e di banchieri centrali (l'ultimo l'ex governatore della banca d'Inghilterra). La prego, si schieri chiaramente dalla parte della democrazia, dalla parte della costituzione italiana, dalla parte dell'umanità che c'è in tutti quelli che stanno pagando sulla loro pelle per un sistema che garantisce solo i molto ricchi, dandogli la possibilità di smontare pezzo pezzo il nostro sistema democratico. Si prenda il tempo di approfondire e ritratti senza ambiguità il suo appoggio all'euro, la prego.
Cordialmente

Stefano Longagnani.


Signor Longagnani, secondo me, e so di essere in buona compagnia, credere troppo fermamente che solo manovre d'ordine feconomico e finanziario possano portare alla soluzione di problemi la cui causa è innanzitutto fisica sta portando alla sciagura certa.
Puntualizzo:La condizione umana attuale è un aggrovigliato intreccio di cause fisiche e d'etologia umana.

Se si valuta il costo ed il prezzo per tonnellata di CO2 emessa o evitata, che sia valutato in dollari euro o vecchie lire italiane,gli effetti fisici di questo composto chimico non cambiano.
Possono cambiare dei comportamenti umani, relative alle emissioni di CO2 sotto la pressione di leggi economiche e finanziarie, e questo é vero.

Sembra però, a quanto pare, che molti finanzieri ed economisti trascurino beatamente un fatto tanto semplice da capire tanto quanto difficile da accettare.
Cioé che il CO2, per esempio, se ne fotte per dirlo alla francese, delle nostre cervellotiche burocrazie ed inesorabilmente acidifica l'acqua con la quale viene in contatto.Spudoratamente.

Di fatto, la fisica,ovvero il mondo reale e materiale, quella indagata da persone come Isaac Newton, Richard Feynmann, Enrico Fermi, Paul Adrien Maurice Dirac e innumerevoli altri più o meno famosi,funziona secondo leggi che hanno una coerenza intrinseca sconosciuta al mondo della psiche umana, dalla quale deriva anche il comportamento economico e finanziario di orde d'esseri umani.

L'egregio lavoro fatto da Alberto Bagnai con il suo blog Goofynomic, ed il resto della sua attività che oso definire politica nell'accezione migliore del termine, è necessaria ma non sufficiente.
Perchè va integrato con un lavoro politico dove le orde sopracitate si convincano che i limiti del mondo fisico non possono sempre essere superati, elusi ed aggirati con le ardite fantasie economiciste e finanziarie, tanto meno se avidamente speculative.

In parole povere, e per non annoiare chi dovesse leggere, tutti ma proprio tutti i sistemi alla Ponzi, o altrimenti detti catene di S.Antonio, hanno dei limiti assolutamente invalicabili.
Questo é il nocciolo del problema, una valuta od un altra a volte è un nòcciolo, ma sovente è solo un pochino di polpa, anche mezza guasta e spesso solo la scorza.

Sarebbe meglio sradicare dalla mente di tante persone l'illusione di risolvere il grave problema del cambiamento climatico, o forse sarebbe meglio definirlo caos fino a un nuovo tipo di stabilità, della sovrapopolazione, e delle conseguente derivantesi, solamente con chissà quali tecniche finanziarie economiche ed anche propriamente tecnologiche.
Altrimenti quella che ho coniato anni fa con il nome di "Dittatura dei fatti", prenderà il comando e chiunque
sarà costretto con la più bruta forza ad obbedirvi.

E infine,Signor Longagnani, questa sua frase:

"La prego,(Ugo Bardi) si schieri chiaramente dalla parte della democrazia, dalla parte della costituzione italiana, dalla parte dell'umanità che c'è in tutti quelli che stanno pagando sulla loro pelle per un sistema che garantisce solo i molto ricchi, dandogli la possibilità di smontare pezzo pezzo il nostro sistema democratico. Si prenda il tempo di approfondire e ritratti senza ambiguità il suo appoggio all'euro, la prego.
Cordialmente"

credo che sia frutto di un grave equivoco o malinteso nei confronti del titolare di questo blog.
Lo dico non per prendere parte nella difesa di Ugo Bardi che sa difendersi e replicare egregiamente per conto suo, ma perché questa sua frase é per me talmente insensata che voglio credere lei l'abbia scritta pensando ad altro.Succede.

Marco Sclarandis.

Gentile Stefano,

spero che mi perdonerai se ti dico che questo tuo messaggio è un buon esempio della banalizzazione del dibattito come, purtroppo, si svolge oggi sui media.

Il periodo di aumento dei prezzi delle risorse minerali è cominciato dal 2005-2006, per perdurare fino all'anno scorso; interrotto due volte da collassi economici, il secondo ancora in corso, ma sicuramente destinato ad esaurirsi, prima o poi. Ma il dibattito non "vede" quello che sta succedendo nel suo complesso. Il dibattito è tutto a breve termine, banalizzando tutto con affermazioni tipo "dato che i prezzi del petrolio oggi sono bassi, ne consegue che il petrolio e abbondante" . Ma questo è equivalente a quelli che aprono la finestra e dicono "oggi è freddo, dunque il riscaldamento globale non esiste."

Dietro le fluttuazioni dei prezzi, ci sono fenomeni irreversibili a lungo termine, legati al graduale esaurimento delle risorse minerali. E' questo fenomeno che ha causato la contrazione delle economie trasformative come quella italiana, che al momento appare irreversibile. Se non affrontiamo questo problema di base, tutto il resto sono giochetti di prestigio che non ci portano in nessun posto.

Se poi uno vuol dare tutta la colpa all'Euro; liberissimo di farlo. Ma sperare che la "sovranità monetaria" non solo ci risolva i problemi ma ci porti alla transizione verso la sostenibilità è quantomeno ingenuo. E' probabile, comunque, che l'Euro collassi in tempi brevi; vedremo cosa succede, mi auguro che abbiano ragione quelli che dicono che tutto andrà meglio, ma non ci spero.

Ugo Bardi.

 
Le prime tre repliche che leggo (compresa quella del prof. Bardi) rispondono alla mia affermazione che "con l'uscita dall'euro tutti i problemi si risolverebbero". In particolare Marco Sclatandis scrive che "credo troppo fermamente che SOLO manovre d'ordine feconomico e finanziario possano portare alla soluzione di problemi la cui causa è innanzitutto fisica». Pulvirenti mi bacchetta perché penso che "sganciare le monete sia SUFFICIENTE a risolvere i problemi", e infine il prof. Bardi, dopo una paio di osservazioni banali che nulla c'entrano, scrive che voglio "dare TUTTA la colpa all'euro".

Vorrei replicare, ma non avendo mai scritto una tale serie di castronerie rimango senza parole.

P.s. il succo del discorso che ho tentato di fare è che senza uscire dall'euro non ci sono le risorse economiche e democratiche per affrontare i problemi reali di cui giustamente dibattete in questo blog. E scrivere che l'euro NON è un problema FONDAMENTALE (i vostri interventi questo significano; smentitemi vi prego) significa nei fatti allearsi con chi vuole l'euro, cioè con chi vuole la disoccupazione, la distruzione dello stato sociale, l'avvilimento della democrazia. Se non capite la differenza tra "l'euro è l'unico problema" o "usciamo dall'euro e tutto sarà risolto" e quel che ho scritto avete gravi problemi con la logica del primo anno. Sbaglio?

Con cordialità (e parecchi punti persi)

Stefano Longagnani.

 
Caro Stefano, prima arrivi qua a dire che faccio affermazioni "agghiaccianti" e "sciagurate", senza aver capito nulla di quello che ho sostenuto. Poi ti lamenti se ti rispondo? Sai cosa ti dico? Ti lascio alle tue certezze e buona serata.

Ugo Bardi.


Io ho scritto questo:

"Signor Longagnani, secondo me, e so di essere in buona compagnia, credere troppo fermamente che solo manovre d'ordine feconomico e finanziario possano portare alla soluzione di problemi la cui causa è innanzitutto fisica sta portando alla sciagura certa".

NON ho scritto quest'altro:

Marco Sclatandis scrive che "credo troppo fermamente che SOLO manovre d'ordine feconomico e finanziario possano portare alla soluzione di problemi la cui causa è innanzitutto fisica».

Signor Longagnani, ma non é nemmeno capace di fare un copia e incolla? (Oltre che a capire quello che ho scritto).

Per salutarla le dico che euro o non euro, lira o non lira, qualsiasi genere d'economia o finanza farà i conti con le leggi della biofisica, della termodinamica, dell'etologia umana, della geologia e di parecchie altre branche della conoscenza.
Leggi che non si possono modificare per decreto o con riunioni d'elites ai vertici.
Non no se riuscirà a capire che cosa sinifichi questa mia affermazione, ma se vorrà provarci, non avrà sprecato il suo tempo.
Poi, se preferisce invece darsi alla conta dei punti faccia pure.
Senza falsa cordialità ed anzi con sincero fastidio.

Marco Sclarandis.

E approfitto per correggere il refuso "feconomico"
economico, naturalmente.

Marco Sclarandis.

@Marco
Ho pure sbagliato a scrivere il suo cognome, di questo chiedo scusa. Non si infastidisca. Volevo delle risposte e le ho avute. Non sono quelle che speravo, ma mi devo accontentare. Qualche settimana fa speravo, molto ingenuamente, che il meglio dell'analisi economica e politica in Italia (ad esempio il prof. Alberto Bagnai, esperto pure di econometria e di modellistica economica) potesse collaborare con il meglio dell'analisi termodinamica e fisica dei sistemi complessi (cioè col prof. Ugo Bardi). Pensavo: "che bello! Due esperti di modelli, fuoriclasse del proprio campo... Chissà che proficua collaborazione che ne potrebbe nascere!". Poi leggo il post del prof Bardi del 29 gennaio (mi sembra) sul suo blog sul FattoQuotidiano.it dove il prof Bardi si scaglia contro chi propone di uscire dall'euro.... E i miei sogni ingenui si sono infranti...
Avete ragione: faremo la stessa fine che hanno fatto gli abitanti dell'isola di Pasqua. Mi spiace parecchio, ma se si sa di sapere, se solo le proprie analisi sono corrette, se solo la propria scienza ha ragione, allora non si può sperare che nasca una collaborazione di alcun tipo. Sommamente cretino io a pensarlo possibile anche solo per un istante.
...

Non ce la faccio. Lo continuo a pensare. A sperare. Sogno che il prof Bardi legga qualche post di Bagnai, si incuriosisca, legga i libri di Bagnai o l'articolo scientifico di Bagnai sul prezzo della benzina pubblicato in una rivista in fascia A... Si interessi... Faccia qualche riflessione... Trovi utile qualche ragionamento dell'economista sincero.... E poi scocchi una scintilla che in breve porti i due a elaborare un modello integrato con le rispettive competenze, utile a delineare un percorso di sostenibilità fattibile dal punto di vista ambientale e, contemporaneamente, economico.

Sono davvero un ingenuo.

Ringrazio per l'ospitalità e chiedo scusa per i toni accalorati. Vedete ho un figlio piccolo e mi piacerebbe, egoisticamente, che avesse un futuro ambientalmente sostenibile ed economicamente decente. Un futuro, insomma.

Stefano Longagnani



Guardi che personalmente, ho tentato più volte di avvicinare i due, Bagnai e Bardi, ma ciò non ha dato esito positivo.
Questo dipende sicuramente dalle personalità dei due individui.
Ma non entro nel merito, perchè sarebbe inutile e dannoso per tutti e quattro.Io, Lei e i due.
Semplicemente le ripeto che io sono fermamente e sempre ppiù convinto, che la rete dei viventi, chiamiamola la biosfera, sia anzi ,é lei, a contenera l'antroposfera e non viceversa.
E credo che non sia necessario spiegare il significato di antroposfera ad uno come lei, visto il suo curriculim vitae.
Sarebbe invece meraviglioso se molti tra gli economisti i finanziatori ed i finanzieri lo capissero e sopratutto lo accettassero.
Qualsiasi ragionamento, proposta, idea, illusione , sogno, intento, che non tenga conto di questo fatto, è destinato a portate morte, sofferenza, in proporzioni inaudite.
Lei non è un ingenuo, é molto probabilmente un uomo angosciato come lo sono moltissimi, da quello che sta succedendo in questo mondo.
Le propongo un'analogia di genere aritmetico.
Tutti i numeri primi con una sola eccezione sono dispari.
Ma non tutti i numeri dispari sono primi.
Che cosa c'entra questo con il tema di questo blog?
Glielo dico subito:
I numeri composti contengono i numeri primi proprio che la biosfera contiene l'antroposfera.
Ma non viceversa.
(Ancor più sono i numeri irrazionali trascendenti ad essere più numerosi dei numeri irrazionali ed interi ma lo dico per vizio).
E l'eccezione, volendo cercare un'analogia, potrebbe essere che nel tentativo di capovolgere questa inalterabile verità, sulla Terra potrebbero restare solo due superstiti.
Un'Eva ed un Adamo che, con una dose incommensurabile di fortuna potrebbero far proseguire la stirpe umana.

Per concludere, le voglio ancora dire per esperienza diretta e personale, che mi sembra che Bagnai non voglia accettare quello che Bardi dica, molto più dell'inverso.

Ma non si angosci troppo. non serve ed anzi ostacola ogni soluzione

Saluti, Marco Sclarandis.

Thursday, March 10, 2016

Omaggio a René Thom, Primo Levi, James Hillmann, e Seneca, naturalmente.



Siamo attratti dal dirupo
dai precipizi dai burroni
ci piace sporgerci sul ciglio
proprio dove osa sbocciare il martagone
e l'arancione giglio sgargiante di bellezza
c’inebria udire lo scrosciare
il fragore del torrente
ed il tonfo della pietra
l’immaginazione dello schianto
il suo spaccarsi in fondo al greto
seguire dei frantumi le parabole
la vittoria sulla sua stolida durezza
ottenuta passo dopo passo
letteralmente salendo sul costone
adoriamo inzupparci di vertigine
la stessa che aleggia nei bordelli
identica a quella dei duelli
della ressa pronta alla rissa sempre
amiamo far la guerra
e mentire spudoratamenente
dicendo che ogni volta ne sia l’ultima
l’amiamo perché rifornisce di catastrofi
senza le quali la noia ci assalirebbe
e salirebbe disgusto per la ripetizione
amiamo di folle desiderio queste e quelle
perché ci fanno sentire come dei
almeno per qualche tempo
anche solo per un mattino breve
catastrofe è inversa estasi
abisso rivoltato in vertice
morte costretta a rimirarsi in specchio
vite necessaria
a stringere i cardini del cancello
quello che separa L’Eden dall’Averno.

Marco Sclarandis





Tuesday, March 8, 2016

A tutte le Veneri terrestri




Noi forse creiamo vette di bellezza
ma voi generate abissi
d’ineffabile attrazione
noi fondiamo durissimi metalli
lanciamo nel cosmo dardi
ma voi scatenate corna
zoccoli carni muscoli
ed orde di viventi
dal varco vostro irresistibile
devono passare
un vostro sguardo e si scatena guerra
un cenno furtivo ed inizia tregua
ora voglio terminare
la mia vita come sono nato
ma una prossima futura volta
donna femmina
vorrei provare ad essere.

Marco Sclarandis
 




Il livore rende ridicoli

A fil di rete
di Aldo Grasso.

La strategia comunicativa di Luca Mercalli è tanto semplice e quanto spietata: accrescere nello spettatore il senso di colpa, farlo sentire uno sprecone, iscriverlo nella lista nera dei climalteranti. La seconda puntata di «Scala Mercalli» era esemplare. Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52). Se uno pensa «ma ho appena sostituito la caldaia a gas per risparmiare», viene fulminato dallo sguardo mercallesco: come osi? E giù un servizio sull’estrazione del carbone nel West Virginia, con l’elenco di tutti i danni che comporta l’estrazione di carbone in superficie. Ci sarebbe l’energia nucleare, noi la compriamo dalla Francia. Energia nucleare? Beccati ‘sto servizio sulla centrale giapponese di Fukùshima, a cinque anni dallo tsunami che l’ha danneggiata. A volte mi figuro Mercalli come un sadico mascherato da ambientalista. Forse mi sbaglio, ma, non so perché, il suo farfallino giallo mi fa paura.

Il nostro climatologo teorizza la decrescita infelice, è un fiero No Tav, ma con il governo ce l’ha su anche per un altro motivo: avrebbe tolto gli incentivi per l’installazione del fotovoltaico e lui è pronto a salire sul tetto di casa sua per spaccare i pannelli che ha installato. Ma con le sole candele come farà a rimirarsi quando appare in video? Mercalli invita in studio il prof. Nicola Armaroli, dirigente del CNR, che ci parla del futuro dell’energia e della transizione verso le fonti energetiche rinnovabili in Italia e nel mondo. Armaroli attacca duramente le lobby dell’energia insediate nei ministeri. Fuori i nomi! Il programma va in onda dalla sede Fao di Roma (nota organizzazione burocratica). Ma alla fine, chi paga la pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione?.

 

Vede, Signor Aldo Grasso, a differenza del coraggio, che se uno non ce l'ha non se lo può dare da solo, la cultura scientifica, la si può ottenere.
Leggendo, studiando, ragionando in modo opportuno, che di ragionamenti giusti in ambito sbagliato e viceversa ne sono pieni archivi vetusti e polverosi, ed infine fidandosi di chi ne sa più di noi e ha dimostrato di saperne.
E un minimo di cultura scientifica, è utile e profittevole, mi creda.
Il suo articolo contiene delle affermazioni che sono una poltiglia quasi indistillabile di parziali verità, opinioni da taverna, e dichiarazioni che sembrano  galleggiare come degli escrementi nella tazza del cesso in attesa che qualcuno tiri lo sciaquone.
Tanto per non eguagliare o imitare il suo stile espositivo giustifico le mie, di affermazioni:

Lei dice:
La seconda puntata di «Scala Mercalli» era esemplare. Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52).


Lei dice in, particolare:Se bruci combustibili fossili immetti nell’atmosfera l’anidride carbonica che causa l’effetto serra; 

Le rispondo:Vero! 
E allora?
 


Lei dice ancora che ancora oggi l’80% dell’energia mondiale viene prodotta da carbone, gas e petrolio (Rai3, sabato, ore 21.52).
Le rispondo:Vero!,  

E quindi?

Lei dice ancora:"ebbene, sappi tu, sfregiatore dell’ambiente, dilapidatore di energia, eccetera eccetera".........
 

Ecco, questa frase nel suo pensiero, evidentemente, implica il ragionamento che siccome "tu sfregiatore dell’ambiente eccetera eccetera........." sai "che che ancora oggi l’80% dell’energia eccetera eccetera........." allora siccome così stanno le cose, così devono stare e basta.
Oppure: che pur sapendo come stanno le cose, non te ne importa niente e quindi sei "sfregiatore dell’ambiente
eccetera eccetera".........


 Ora , ma questo lo dico io:
"Lei Signor Aldo Grasso, sono quasi certo, non conosce lo stato dell'arte della transizione energetica in atto sul pianeta Terra.

Se lo conoscesse saprebbe che la necessità di abbandonare con la massima urgenza i combustibili fossili é ormai riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei paesi del mondo.
Che poi questo verrà fatto, è come dice un modo di dire antico ma ancora valido, un altro paio di maniche.

Lei dice ancora:  Ci sarebbe l’energia nucleare, noi la compriamo dalla Francia. Energia nucleare? Beccati ‘sto servizio sulla centrale giapponese di Fukùshima, a cinque anni dallo tsunami che l’ha danneggiata. A volte mi figuro Mercalli come un sadico mascherato da ambientalista. Forse mi sbaglio, ma, non so perché, il suo farfallino giallo mi fa paura.

In questo caso non vedo proprio dove stia il suo ragionamento.

Piutttosto vedo una cecità assoluta, unita ad una crassa ignoranza, per i gravi fatti accaduti in Giappone a Fukùshima nel 2011.
Tralascio di commentare altre sue frasi per non perdere tempo inutilmente e per esercitarmi nella misericordia.


La cito ancora e concludo:

"Ma alla fine, chi paga la pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione"?

Allora, Signor Aldo Grasso a quanto ammonta la "pesante bolletta della luce di tre ore di trasmissione"?
Se non lo sa Lei che é un esperto del campo, non è un critico televisivo o mi sbaglio, chi ce lo dovrebbe dire?.
La spesa la può in indicare nella valuta che vuole, sappiamo fare le conversioni monetarie.

Se vuole, le posso offrire gratis un'ora del mio tempo per spiegarle, per esempio, che cosa nascondano le sigle kW e kWh.

Nozione che le permetterebbe di capire a fondo che cosa sta dietro le quinte del mondo delle bollette dell'energia elettrica.
Un suggerimento, visto che presto andrà in onda di nuovo il Rischiatutto, pensi ai cavalli-vapore e i kW e kWh 
come a dei discendentidi queste unità di misura.
Se dovesse già saperlo come non detto.
Ma se non lo sapesse e volesse saperlo, me lo dica. 

Imparare avvicina all'immortalità.

Distinti saluti, Marco Sclarandis.
 

Tuesday, March 1, 2016

Essere quasi impossibile

I pruni sono fioriti lo stesso
aprendo corolle a migliaia
per poi qualche dozzina portarne
ad essere frutti maturi fecondi 
sebbene un innocuo cipresso
l'anno scorso di fronte
sia stato abbattuto
non volevo che il vento
me lo rovesciasse sul prato
questa l'insulsa ragione
accampata dal vicino ignorante
o forse ottenebrato dall'ansia
il lichene ha piantato il vessillo
giallo sgargiante sul ruvido manto
di scaglie d'ardesia e bitume
a godersi raggi e piogge sul tetto
ma io l'ho escisso e incollato
incorniciato ed appeso a parete
non perchè sono malvagio
ma da terra sgusciato siffatto
essere quasi impossibile
da saziare una volta per tutte
con l'universale bellezza.


Marco Sclarandis

Friday, February 26, 2016

Domani sali sulla Scala!



 Scala Mercalli
     domani
27 febbraio 2016
       ore 21
       rai tre
 Non squagliartela! 

Marco Sclarandis

Thursday, February 25, 2016

Vale tutta la pena quanta


Questa mattina voi
ramo di platano spezzato
lasciato agonizzare sul selciato
non degnato di sguardo da nessuno
e tu scatolone di vuoti verde ed ambra
lasciati accanto ai cassoni del recupero 
e voi gambi d’equiseti sorti come in sfida
tra i sassi della massicciata ferroviaria
mi avete confermato che ancora merita sperare
sì perchè ogni vostro stelo in cima s’adornava 
di sferiche coppie e terzetti di rugiada
del morente gemme aspettavano la schiusa
una proroga avrà prima della tomba
e chi con cura ordinatamente mise
quelle bottiglie svuotate per sete nel cartone
ebbe d’esse compassione e desiderio d’adozione
presto d’estate piene di salsa rivivranno
ed io so che ancora vale tutta la pena quanta
di stare su questa Terra  solitaria
struggente di bellezza martoriata. 

Marco Sclarandis

Tuesday, February 23, 2016

Ritorna con noi amico!

Dedicata  a Toufic el Asmar da pochi giorni in un grave stato di salute a Careggi (Fi).

Fermati qui con noi ancora
ora che più nel dirupo erto
rapidi dovremo scendere
zufolando il tempo ruzzola
aspettiamo il tuo risveglio

Tu figlio di mama Africa
operaio di vigne ed orti
uniti ad altri ultraterrreni
fai che prodigio avvenga
intorno tutti lo invochiamo
che dal tuo sonno sii destato.

Marco Sclarandis

Friday, February 12, 2016

Ogni isotopo radiattivo o quieto



Aveste avuto quella nera
leggera ardente pietra
elemento sesto primo della vita

avevate avuto quell’olezzoso bruno
sotteraneo balsamo mosaico
del primo del sesto dell’ottavo
fluido che rende sogni solidi
sangue caldo di servitù meccaniche
e simbiosi di panacea ed origami

avete ancora quel metallo
irascibile vulcanico pesante
non più ultimo ma supremo
nel disfarsi in energia radiosa
tutto questo dalle stelle trapassate
riceveste in dono e cosa in cambio

ora dovreste dare

terre avvelenate acque ormai minestre
di poltiglie scaglie indigeribili
orde di satrapi scaccianti parassiti
desiderio soddisfatto e presto
di redde rationem tramite annientamento
dolore senza antidoto lenimento
allora se è questo poco 
ci vuole ad accontentarvi

Tutti sono pronti

ferro alluminio silicio piombo
calcio potassio iodio zolfo
fluoro arsenico ed ogni isotopo
radiattivo o quieto altrimenti diteci
e ditelo anche agli altri ospiti
muti a subire arroganza umana
che cosa davvero voi volete
in cambio di una vita mortale
ma perenne immemorabile
su questo pianeta fragile

non esigete lampade d’un Aladino
pietre filosofali divine cornucopie
acque sante terre promesse varchi
per città celesti li avete profanati
gli astri attraenti dal profondo spazio
con onde lievi ne sono messaggere
ora vi dicono fatevi perdonare

ora lo sapete.


Marco Sclarandis.








Tuesday, February 9, 2016

Siamo pronti?


Per cantare sembra che siamo pronti.
Vista la pubblicità per Sanremo apparsa sui canali Rai.
Per affrontare il dirupo conseguente il picco del petrolio, molto meno.
Ma sì, cantiamo che ci passa,  come scrisse quel soldato di trincea della prima guerra mondiale.
E cincischiamo con i gravissimi problemi provocati dalle adozioni passo-passo,
con le decisioni o indecisioni sull'Euro o la Lira (italiana) o sulle candidature alle prossime olimpiadi.Del 2024 a Roma,ovvio.
Io leggo un post come questo:

http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/02/il-rumore-del-picco-del-petrolio.html

e mi chiedo se "Scala Mercalli" in onda su RAI 3 in prima serata dal 27 Febbraio prossimo
possa diventare una scala di corda per calarsi coraggiosamnente giù per il "Dirupo di Seneca".
Sempre che dopo averlo visto si agisca in sintonia con il contenuto del programma.

Ci credo, ma con una fede da mercenario crociato del dodicesimo secolo partito per la nona crociata.

   




E, combinazione o coincidenza questo é il post numero 500.
Marco Sclarandis

Wednesday, January 27, 2016

27 gennaio 1945, è necessario ricordare.



Ma tu chi sei
sei un volto noto
sei sosia di uno altrettanto noto
che sorridere ci faceva
con un cilindro un po’ ammaccato
bastone e delle scarpe scalcagnate
perchè non parli forse che sei muto
no la tua voce l’hanno conosciuta molti
miliardi ormai e ancora incanta col suo timbro irato
anche se graffiata da magnetofono obsoleto
anche se artefatta da altoparlante rotto
lo so chi sei
ma qui tu sai dove noi siamo
d’Ade non ne ha algido e plumbeo aspetto
di Purgatorio nemmeno perché troppo disabitato
poi se fosse cosa temo essere
io qui
che cosa ci farei senza condanna messoci
ancora non sottoposto a giudizio definitivo
vedo che sbarri tratti sulle tue braccia nude
cinque o sei per volta con linee orizzontali

Sì, sono miliardi d’anni
che in loco devo trascorrere
uno per ciasuno nemmeno uno escluso
di quelli che ho mandato al rogo
Quindi questo non è l’Inferno
No non credo che lo sia
Dimmi sei tu allora
che hai meccanizzato l’annientamento
reso lo sterminio pratica
da svolgersi d’ufficio
sì sei proprio tu
in attesa di espiazione

Attesa
che cosa vuol dire attesa
Niente niente è una parola morta. 


Marco Sclarandis

Il muro di senape?


Non è la Rupe Tarpea, non è la storia dell'Everest, non é un film con Rupert Everett...........

Chiedete ad Ugo Bardi se non riuscite a scoprire che cos'é.
Un ringraziamento dall'aldiqua, anche a Katsushika Hokusai per l'ispirazione.

Marco Sclarandis

Tuesday, January 26, 2016

Meno uno!


 Un solo mese lungo 31 giorni ci separa dall'evento.
 
Scala Mercalli inizia il 27 Febbraio !
 

Sei puntate dal 27 febbraio, il sabato sera su Rai3, circa alle 21,30 sempre dalla FAO di Roma
  
I temi:

1. Cambiamenti climatici: 2015 anno più caldo ed esiti di COP21
2. Energia: dal carbone al rinnovabile
3. Trasporti: dall'auto elettrica al telelavoro
4. Acqua: come salvaguardarla e gestirla
5. Cibo: agroecologia e montagna
6. Nuovi modelli di sviluppo: no al Pil e al consumo di suolo, sì alla
sostenibilità energetica
Se vorrai vivere in un un altro mondo ma sullo stesso pianeta, seguilo!
Marco Sclarandis

Nel mentre che leggevo questo post....









Nel mentre che leggevo questo post....
Questo:
http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/01/il-cambiamento-climatico-e-la.html
 "La ricerca di facile popo-larità mediatica può infatti rivelarsi un boomerang".

mi sono addentrato nella selva quotidiana, nel senso proprio di lettura dei giornali quotidiani.
Ed ho notato alla fine della lettura di un articolo questa frase:
Frase finale tratta da:
http://www.corriere.it/opinioni/16_gennaio_25/se-twitter-boomerang-renzi-social-media-733d3fe8-c3a4-11e5-b326-365a9a1e3b10.shtml

Ora, basta aggiungere una "i" ed un accento nel posto giusto e sempre in quel posto togliervi il trattino, ed ecco un neologismo meraviglioso:

"Popòilarità" che d'ora in poi potremmo utilizzare per titolare e commentare notizie, sragionamenti, nonsense, bufale, balle,stronzate, minchiate,apparendo
come raffinati Accademici della Crusca e non come blocoatti e blogtrollari.

Non so se l'autore dell'articolo sui tweet del PdC (presidente del consiglio dei ministri)abbia volontariamente scritto la parola galeotta con il demoniaco trattino, o sia un refuso o un lapsus freudiano, ma poco importa.
Il caso e la mia mente, forse preparata e pronta in quel momento, mi ha condotto a notare il lato comico di quell'errore (forse) di battitura.
E tutto era troppo divertente per tenermelo solo per me.

Un sorriso al giorno, deride il tiranno che c'incorna.

Marco Sclarandis






Thursday, January 21, 2016

Gianni non demorde........

   Questo é il seguito del post precedente: Gli scienziati dicono che secoli
  
   20 Gennaio 2016  20:49
   
    Caro Marco, grazie per il commento.
    L'uomo “civilizzato” non è saggio.
    L'uomo “non civilizzato” è saggio.
    Anche tutto il resto della Natura è saggio.
    Stiamo distruggendo la vita sulla Terra.
    Siamo agli sgoccioli. Non millenni o decine di millenni, Marco. Anni, massimo 34 ancora. Anni.
    La Natura ci ha provato.
    Ha permesso la nascita di questa specie, Homo Sapiens.
    Ma non funziona.
    Una parte di questa specie è impazzita, e ha creato le civiltà (Civiltà, civis, città).
    Si è messa a schiavizzare e distruggere tutte le altre culture di esseri umani, e tutte le altre specie viventi.
    Ultimo folle atto, la “globalizzazione” (leggasi “neoliberismo”, "neocolonialismo”).
    .----
    Siamo naturali ma anche innaturali.
    Usiamo attrezzi sofisticati esogeni (esterni) al corpo.
    Nessun altro animale lo fa.
    Non ci interessa l'altro, gli facciamo la guerra.
    Nessun altro animale lo fa.
    Viviamo a spese di territori che distano da noi migliaia di chilometri.
    Nessun altro animale lo fa.
    Non meritiamo di vivere.
    Solo lo meritano gli “esseri umani non civilizzati” e, per quanto ne so, tutti gli altri esseri viventi del pianeta.
Per iniziare a capire come vivevamo prima della civilizzazione, e come dovremmo vivere se      
rispettassimo la Natura, ecco il link per la visione della quarta puntata di “Human Planet”,
dedicata al rapporto uomo/natura all'interno della Giungla (visibile fino a domenica 24 gennaio compresa) :

    http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2016-01-17&ch=31&v=616314&vd=2016-01-17&vc=31#day=2016-01-17&ch=31&v=616314&vd=2016-01-17&vc=31

    Tiziano

Gianni Tiziano, è assai improbabile che io possa assistere alla fine della vita sulla terra.
Per due motivi egualmente fondamentali.
Il primo è perché la probabilità che io finisca sottoterra prima dei novant'anni ritengo che sia superiore
al novantanove virgola nove per cento.
Il secondo é che se anche volessimo non saremmo comunque capaci, non solo io e te, è chiaro, di annientare la Vita sulla Terra.
Che tu desideri una vita su un pianeta dove la civiltà non sia mai esistita lo posso anche immaginare e capire,
ma se pensi che sia così idilliaco e paradisiaco, credo che tu voglia credere ad una grandiosa illusione.
Oppure tutti i resoconti, le storie che compongono la Storia intera, sono tutti delle esagerazioni delle menzogne
e delle mistificazioni?
Tutti gli esseri umani sono potenzialmente assassini fin dai tempi più remoti.
E questo non perché ad un certo momento siano impazziti.
Capisco invece quanto sia irresistibile rifugiarsi in una visione idealistica della vita umana sulla terra,
simile a quella di certi cartoni animati, e che, per carità, è descritta pure in alcuni passi della Bibbia, come questo: Isaia 65,25.
Io preferisco accettare la realtà, che posso modificare in piccola parte, ma non sono disposto a credere
ad un Paradiso terrestre ricreato con l'eliminazione dell'essere umano civilizzato.
Posso anche vedermi ed anzi, rivedermi tutte le puntate di “Human Planet”ma ciò non mi farebbe minimamente cambiare idea.
Anzi, perchè siamo arrivati a fabbricare tuttto l'armamentario occorrente per filmare dei documentari come quelli?
E non siamo rimasti invece a raccontarci oralmente per generazioni, di quella natura incivilizzata che tanto t'incanta?
E' da decenni che mi pongo questa domanda e se avessi una risposta esauriente andrei in giro a farne conferenze,
anche solo per la gloria.
Spero che tu abbia capito con quale sentimento ho risposto ai tuoi commenti.
Se si vuole stare ancora più a lungo di quel terzo di secolo su questa Terra dobbiamo capire che razza di esseri viventi siamo,
e, secondo me, ma so di essere in buona compagnia, è inutile, controproducente, dannoso,
oltre che falso, credere all'innocenza di presunti umani non civilizzati.

Non meritiamo di vivere?

Certo, di fronte a certi orrori é l'unica cosa che ci viene da credere.
Ma, basta avere pazienza.
Un po' più di cent'anni e saranno tutti morti.
Peccato, per loro, che formiche ed elefanti non verranno sui nostri tumuli a tirare un sospiro di sollievo

Un saluto, civile.

Marco Sclarandis






Wednesday, January 20, 2016

Gli scienziati dicono che secoli


Ringrazio Ugo Bardi per il blog* , Phil McKenna per il post, Massimiliano Rupalti per la traduzione,
Gianni Tiziano per il commento** che mi ha portato all'ispirazione.


Madre Terra 20 Gennaio  2016  05:48**


La Natura è saggia, e stiva l'acqua nei ghiacciai, per poi rilasciarla dolcemente in primavera, estate, autunno.
Ma la nostra "civiltà" con le sue azioni incoscienti e sconsiderate destabilizza questi bellissimi funzionamenti.
Siamo folli, pazzi, matti, superbi, incoscienti.
Consiglio di vedere l'armonia del rapporto uomo/natura nei restanti 4 documentari "Human Planet", della BBC, in programmazione su Rai5 le prossime domeniche ad ore 21:15.

Gianni Tiziano


Gianni Tiziano, bisognerebbe rispondere a questa insidiosa domanda:
Se la Natura é così saggia, come pensano in molti, come mai ha permesso la nascita di esseri viventi come noi?
O noi non facciamo parte della Natura, ma allora bisogna capire da dove siamo venuti.
La Natura trasforma tutto creando e distruggendo di tutto.
O, può essere che la Natura abbia desiderato vedersi rispecchiata in un essere vivente con un potere simile al suo?
Non intendo deificare la Natura, e ancor meno l'essere umano.
Semplicemente, lasciarsi condurre troppo dal senso di colpa per quello che siamo lo ritengo controproducente.
Noi possiamo rimediare agli errori che commettiamo.
Pagandone il prezzo e accettandone le rinunce.
L'errore più grave che stiamo commettendo da millenni, é coltivare l'illusione che la Terra sia illimitata.
Cosa che solo un politicante contemporaneo o un avo molto ingenuo può o poteva, coltivare, allora,
ed oggi ancora e comunque per poco tempo.
In ogni caso la nostra specie ha i millenni contati, che siano decine o centinaia o migliaia.
Che la Natura abbia voluto sfidare sé stessa?
Se così fosse siamo sollevati da una grandiosa responsabilità, ma persi in una solitudine abissale.

Come dici tu:"Siamo folli, pazzi, matti, superbi, incoscienti".
Ma non più di una Natura che ha messo un essere vivente che concepisce l'illimitato, l'infinito, l'eternità,
in un luogo come questo pianeta sperduto in un universo per lui inutilmente vasto.


Marco Sclarandis

http://ugobardi.blogspot.it/2016/01/gli-scienziati-dicono-che-secoli-di.html *

Marco Sclarandis

Wednesday, January 6, 2016

Epifania Befana

Vedi di ramazzare via disgrazie
Il più che ti è possibile sii lesta
Volando tra camini sulle piazze
Aggiusta doni nelle calze strette

Lasciando ai bimbi ricordanza
Ai grandi nostalgia abbondante

Befana dell'Epifania persiana
E con magia di carovane
Facci guardare alla vecchiaia
Anche con tenerezza ed ironia
Noi che ipnotizzati rincorriamo
Anni persi di beata giovinezza.

Marco Sclarandis

Ispirami ancora Decio...........

Eh sì caro Ugo, ogni tanto occorre un articoletto del genere per dirottare Deci Meridi, Tizi Furbizi, Buffi Fuffi
verso siti ad essi più congeniali.

L'articoletto, si fa per dire:
http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/01/i-fisici-confermano-lirreversibilita.html

Comunque una piccola ipotesi sul perchè indietro non si torna io ce l'avrei.
Secondo me al cuore della fisica c'è l'insoluto dilemma se la materia sia o non sia infinitamente divisibile.
E questo dilemma porta direttamente a quell'affermazione di Pitagora:
"Tutto è numero".
Ed anche a quest'altra altrettanto famosa, non a masse oceaniche, ma comunque......

"Dio ha creato i numeri interi, tutto il resto è opera dell'uomo" Leopold Kronecker (1823-1891) .

Solo che, trafficando con gli interi, inevitabilmente escono fuori le frazioni.
E trafficando con le frazioni sgaiattolano dappertutto i numeri irrazionali quali la radice di due e dei numeri primi
la sezione aurea e tutta quella marmaglia numerica che si riesce a dominare a fatica
con le frazioni continue discendenti ed ascendenti e algoritmi del genere.

E trafficando ancora sgusciano fuori, quasi letteralmente, e come in un incubo, i numeri irrazionali trascendenti
quali pigreco ed il numero di Eulero "e" e allora ci troviamo poi attorniati da un universo di cose più che infinite.
Ma nel mondo sperimentabile i cavolfiori non sono frattali perfetti, aventi infiniti dettagli.Stupendamente ipnotici.
Quindi l'approssimazione regna sovrana anche perchè diventa inevitabile.
Forse, un limite quale l'insieme dei numeri di Planck (Max), é l'unico modo per rendere l'universo comprensibile
a degli osservatori come noi, ma il prezzo da pagare per questo è l'irriducibile irreversibilità dei fenomeni osservabili
Infatti, se immaginiamo una perfetta biglia che rotola con effetto su di un perfetto biliardo, come se ne potrebbe calcolare
la traiettoria perfettamente se non considerando le infinite cifre di pigreco, insite nella circonferenza della biglia stessa?

Non parliamo poi delle difficoltà sorgenti all'atto del rimbalzo con una sponda elastica.
Lì una satanica sfida ci attende.
Fatta di calcoli sugli elementi finiti ( vedere come calcolano gli ingegneri ponti, carrozzerie che assorbono urti e altre cose ).
Ma appunto, appena ci sono invece infiniti elementi da calcolare dobbiamo fare atto di sottomissione.
Al caso al caos o ad un Creatore, secondo le fedi e le preferenze.

Ma il fenomeno dell'entanglement, con la sua trascendente istantanea proprietà connettiva fra particelle
arbitrariamente lontane, potrebbe dirci qualcosa di rassicurante sulla vera natura dell'Universo.
O del Multiverso, possibile conseguenza delle ipotesi basate sugli esperimenti quantistici.
Forse che il tutto é una inimmaginabile trama di numeri interi, elencabili come le frazioni e gli irrazionali algebrici
come le radici dei numeri primi, e di numeri inelencabili come i più che infiniti numeri trascendenti e transfiniti?
( per i transfiniti rivolgersi all'anima di Georg Cantor, o più materialmente alle pagine di un buon saggio
sulla matematica del novecento o a quelle sui portali in internet sull'argomento).
Universo che pare davvero si voglia espandere all'infinito.Su Le Scienze del mese in corso un articolo al riguardo*.

Allora c'è da chiedersi, perché mai questa espansione visto che qui sulla Terra siamo dannatamente cosi stipati?
E la più vicina stella, Proxima Centauri, è lontana quanto una traversata del deserto anche per la luce?
E dulcis in fundo, perchè proprio dal carbonio dobbiamo la vita comunemente intesa,
e tramite esso, ora ci troviamo in così tremendi guai?
Infine, forse che i numeri primi da cui derivano tutti gli altri come in una tavola periodica degli elementi,
sono i servi maligni del "Sommo fascista", soprannome scherzoso che Pal Erdosc dava al Padreterno?
O siamo noi i malvagi che dovevamo limitarci a contare le mele intere?
E lasciare perdere le elucubrazioni sulle due metà di cui una offerta dalla Seducente Eva?
Ma Eva non poteva staccarne due, ed evitarci tutte questa cornucopia di Pandora colma di rogne,
tanto, il peccato era comunque commesso, onde per cui una mela ciascuno rende l'esilio meno indegno?.

*Nessun compenso ricevo per questa pubblicità al noto mensile.

Marco Sclarandis

Post scriptum :Questo post deriva da alcuni commenti messi da un sedicente Decio Meridio
sul blog di Ugo Bardi, a questo indirizzo:

 http://www.ugobardi.blogspot.it/2016/01/james-hansen-padre-della-consapevolezza.html

Monday, January 4, 2016

Umorismo di una notte di Epifania.

Ricevuto dal veggente Gou Rabid
 

"Un mio amico mi ha raccontato questa":


Mi sembra di averla inventata in una notte insonne, o forse l'ho sentita
da qualcuno. Comunque....

Renzi divorzia da Agnese e si rivolge a un agenzia matrimoniale per
trovare una nuova moglie.

All'agenzia, l'addetto comincia dicendo. "Guardi, presidente, abbiamo
delle donne bellissime in cerca di marito......."

Renzi lo interrompe dicendo: "Non mi interessa. Vede, tutte le mattine
mi guardo allo specchio e sono abbagliato dalla mia bellezza. Sono bello
io quanto basta"

Allora, l'addetto tira fuori un altro catalogo: "Guardi abbiamo delle
donne di ottima famiglia in cerca di matrimonio....."

E Renzi: "No, io sono di famiglia altolocata abbastanza. Non mi interessa"

"Allora, presidente, abbiamo queste signore ricchissime che......"

"Ma no! Cosa me ne faccio? Con tutti i miei affari sono ricco io a
sufficienza...."

"Allora ci sono queste qui che sono intelligentissime...."

"Suvvia, non vede come sono intelligente io? Mi basta e mi avanza."

"Ma, scusi, presidente, ma come la vuole esattamente?"

"La vorrei di sinistra. "

"Ce l'abbiamo"!

"Perfetto"!

"Ma è strabica, l'occhio sinistro guarda a destra"...............



Marco Sclarandis

Consigli di lettura.

 La bussola del piacere

Ovvero, perché junk food, sesso, sudore, marijuana, vodka e gioco d’azzardo ci fanno sentire bene


La sfera del piacere è sempre stata costretta da regole. Attraverso leggi, precetti religiosi e morali tutte le società hanno voluto imporre un confine che separi il piacere dal vizio e quindi il modo in cui affrontarne il “lato oscuro”: la dipendenza. Le moderne tecniche d’indagine sul nostro cervello raccontano però una storia diversa; e ci dicono che molti comportamenti che consideriamo virtuosi, come pregare o fare beneficenza, attivano lo stesso circuito neurale su cui agiscono, per esempio, le droghe e l’alcol, e che la dipendenza non è frutto di una scarsa forza di volontà bensì un disturbo di natura fisiologica. I confini di cosa è bene e cosa è male, di cosa separa il socialmente accettabile dal moralmente deplorevole sono quindi, nella realtà scientifica, molto più sfumati di quanto pensassimo. Una sfida notevole, quella lanciata dalle neuroscienze, che ci porta a ripensare gli aspetti culturali, morali e giuridici che danno forma alla nostra identità e alla nostra presenza all’interno della società.
Lo shopping, l’orgasmo, il crack, la meditazione, l’esercizio fisico, l’oppio, […]; tutto questo produce segnali neurali che convergono su un piccolo gruppo di aree cerebrali interconnesse. Ed è proprio qui, in questi piccoli ammassi di neuroni, che il piacere umano viene percepito.
David J. Linden
La bussola del piacere è un libro superbo. La vostra mente non sarà la stessa dopo averlo letto.
“The Guardian”
Il nostro comportamento non sarà mai spiegato da un solo circuito cerebrale (o da un solo libro, se è per questo…). David Linden, comunque, ha fatto il primo importante passo per esplorare questa nuova frontiera.
“Scientific American Mind”
In vendita assieme a Le Scienze di Gennaio 2016  (Codice Edizioni)

L'autore del post non riceve alcun compenso per questa pubblicità al libro in questione.

Marco Sclarandis