Saturday, March 30, 2013

E pensare che da noi distribuiscono gratis le compostiere.....



Gli Usa, fucili gratis ai cittadini di Tucson


TUCSON-Fucili gratis ai cittadini per proteggersi nelle zone più ad alto rischio di Tucson, in Arizona.

Fa discutere l'iniziativa "The Armed Citizen Project", finanziata dall'ex candidato sindaco Shaun McClusky, che prevede la distribuzione proprio nella zona dove nel 2011 un uomo fece fuoco sulla folla uccidendo sei persone. Il progetto sfida apertamente la legge sul controllo delle armi per la quale si sta battendo il presidente Obama. "Se non volete proteggere i cittadini di Tucson - ha dichiarato McClusky - qualcuno dovrà pur farlo. Perché non io? Perché non armare le persone in modo che possano proteggersi da sole?". La paternità dell'iniziativa tuttavia non spetta all'ex candidato sindaco, bensì a uno studente dell'Università di Houston in Texas, il quale ha lanciato il progetto nell'area metropolitana di Houston per studiarne gli effetti sui tassi di criminalità.

Continuazione del mio post precedente “Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone” dopo aver ricevuto degli ottimi commenti


"Continuazione del mio post precedente “Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone” dopo aver ricevuto degli ottimi commenti"....

E questa e’ quindi anche una mia risposta ai commenti di Francesco e a quelli di Alessandro al mio post precedente. 

Sono d'accordo con Francesco che esisti anche una crisi morale od etica. Ma io credo che forse sia piu' utile parlare di una crisi culturale, dato che la morale e l'etica fanno parte della cultura  (almeno della cultura intesa in senso ampio) mentre invece il contrario normalmente non e' sempre vero. (od almeno non sempre, e non del tutto).  Quindi credo che "cultura" sia un termine piu inclusivo di "morale od etica" nonostante la loro importanza.

E sono anche d'accordo sul fatto (inconfutabile) che Nietzche (e poi dopo –ma magari anche prima di lui-  anche altri) denuncio'/ denunciarono “l'inadeguatezza del minestrone borghese cristiano" “a conservare la dignita ed il valore delle persone e delle persone di valore”.

Ma ritornando un attimo all grandissima caverna di Platone la quale contiene l'intera societa umana terrestre vorrei dire anche questo:   Nietzche credo stesse parlando piu che altro della parte della societa’ terrestre che lui conosceva meglio, cioe' l'Occidente e L'Europa.  Cioe' posti e zone nella caverna soggetti al Cristianesimo, alle idee dei Greci antichi ed alle varie classi sociali che poi sono venute fuori  e si sono sviluppate e contese o diviso il potere tipo borghesia, o piccola borghesia, o proletariato, contadini  ed ecc.  E quindi Nietzche (dal suo proprio punto di vista nella caverna di allora)  incolpo’ il "minestrone borghese-cristiano"

Bisognerebbe conoscere molto di piu' e meglio la storia delle varie altre civilta’ che esistono sulla terra per creare un quadro complessivo piu ampio e piu rappresentativo dell'intera societa terrestre.   (dato che "le tre crisi"  -piu quella culturale giustamente aggiunta da Alessandro- sono fenomeni ubiqui)

Fernand Braudel nel suo libro (monumentale) L’ Histoire des Civilisations descrisse in maniera generale le varie "Civilta’ "  terrestri e spiego’ anche che si intrecciano, interagiscono fra di loro,  si influenzano e si inter-penetrano a vicenda da un bel pezzo e non solo recentemente con la globalizzazione.   Per esempio aspetti piu specifici di civilta’ come la Matematica hanno "viaggiato" sia dall'Europa verso l"Oriente che dall"India ed altri paesi del cosiddetto “medio oriente” verso l"Europa e le zone della civilta’ Occidentale.  E cosi come la Matematica tantissimi altri aspetti.

Quindi e’ possibile -e magari anche probabile- che qualche filosofo Indiano abbastanza recente...(un Nietzche Indiano) abbia detto una cosa simile....cioe’ (magari) che l’ etica e la morale in India (ed anche la cultura) sono state influenzate in modo negativo da fattori analoghi a quelli descritti da Nietzche.   Per esempio che una visione ristretta e limitata dell' Hinduismo o dell"Islam piu le caste e la castosita'  (quella loro non quella nostra !) piu'  il periodo del colonialismo Inglese abbiano creato un'altro tipo di "minestrone Hinduismo-colonialista-caste”  che e’ molto inadeguato per "conservare la dignita' ed il valore delle persone e delle persone di valore" in India.   Dopodiche' pero’ l"india ebbe la fortuna che dalla stessa realta sociale sia emersa una persona come Gandhi il quale riusci (almeno per un breve periodo) a ridare "dignita e valore alle persone ed alle persone di valore".   (Mentre invece l"Occidente cerco di andare avanti o con metodi Leninisti o con metodi e sistemi di ispirazione Socratica e Greca) 

E molto probabilmente si potrebbero fare anche altri esempi analoghi per la Cina, il Giappone, e tantissimi altri paesi come per esempio la Turchia prima e dopo Ataturk e vari altri paesi o “zone di civilta’”

Cioe’ vari esempi dalle diverse aree o zone “di civilta” dove prevalgono tuttora le varie religioni del mondo. (inventate piu' o meno due o tremila anni fa)   (Cioe il Cristianesimo, l"Islam, il Giudaismo, l"Hinduismo, ed il Buddhismo e le loro varie varianti, sette ed ecc. )

Ma non credo si debba parlare solo di religioni e del Metodo della Fede in vari posti e zone.

In un post precedente avevo cercato di identificare i Cinque Metodi che si potrebbero "usare" (o seguire) (o trarre ispirazione da) nel cercare di:   i) rafforzare e rinnovare  o trasformare la cultura e la societa’ terrestre  ivi compresi i suoi aspetti poltici-istituzionali ed economici;  (e fra questi ultimi il capitalismo "neoliberale" stesso)  e ii) servire da guida generale per andare avanti con la cosiddetta "grande transformazione",  che credo siamo tutti piu o meno d'accordo sia  necessaria ed urgente.

 E come dice Alessandro piu’ sopra...non solo urgente, ma molto urgente.  (fondamentalmente perche le leggi della fisica e della termodinamica e le altre leggi all'interno ed all'intorno della biosfera sicuramente non ci aspetteranno)   E questi metodi -per guidarci sulla strada della grande trasformazione- che avevo identificato ed elencato prima erano questi:  1) il Metodo Socratico 2) il Metodo Leninista 3) il Metodo di Gandhi 4) il Metodo di Confucio ed il 5) Metodo Scientifico.  Ai quali si possono ovviamente anche aggiungere altri metodi.  Ma dato che sopra ho parlato di religione e dato che da poco c'e anche un nuovo Papa a dirigere la chiesa cattolica, credo si possa parlare anche (ma in modo piu ampio del solo cattolicesimo o cristianesimo) anche di… 6) ..cioe’ I vari Metodi della Fede.

Vari osservatori nella caverna penseranno che le tre crisi fuori della caverna (piu’ quella culturale aggiunta da Alessandro la quale vorrei cercare di commentare o definire brevemente fra un attimo) vedranno anche:  i) i problemi di carattere culturale in modo diverso secondo il loro "punto di vista" e ii)  vedranno anche le soluzioni a questi problemi culturali (piu quelli che risultano dall'interazione delle altre "tre crisi" gia spiegate)  secondo i vari metodi che hanno gia in mente (ricordare anche "i tre modelli mentali" ai quali avevo gia accennato nel post precedente)

E lasciando a parte per adesso (per semplificare un po un quadro gia abbastanza complicato) (ed anche complicato ad articolare e cercare di spiegare)  gli altri Metodi elencati sopra e considerando per quest'esempio solo Il Metodo della Fede (o delle Fedi) ed il Metodo Scientifico magari coloro che vedono il mondo in termini di Fede (cioe i credenti od i  Fedeli di una delle cinque religioni che ho elencato sopra) vedranno le tre crisi (e quella culturale in particolare e maggiormente quella etica e morale) come un' insufficienza di Fede e la soluzione a tali problemi come avere o praticare  "Piu Fede", od avere o praticare una Fede migliore o piu "autentica" nei sensi prescritti od indicati dalla loro religione.  (cosi come credo stia dicendo il nuovo “Papa dei Poveri”)

 Mentre invece magari gli Scienziati,  vedranno i problemi (e li analizzeranno) cercando di usare il Metodo Scientifico (descritto nel mio post precedente sui Metodi) e vedranno poi cosi’  anche le varie possibili soluzioni a tali problemi. 

E prendendo me stesso come piccolo esempio....una persona la quale sicuramente aderisce molto piu al Metodo Scientifico piuttosto che ai Metodi della Fede (o delle Fedi) cerco di analizzare il mondo e le sue varie componenti politiche, economiche, culturali e sociali in termini dei FATTI che ho visto od osservato (o studiato) durante la mia propria vita cercando poi di analizzarli, e di trarre delle conclusioni in base alle quali poter poi cercare di fare delle proposte.  E non mi riferisco sicuramente ne al Vangelo ne alla vita di Gesu Cristo duemila anni fa (ne a quella di Buddha dato che ho vissuto anche in Thailandia)  per cercare ne di capire, ne di analizzare, ne di proporre.  Naturalmente prendendo anche in considerazione il fatto che il mondo attuale contiene moltissimi credenti (i quali sono probabilmente la maggioranza dei terrestri)  e che anche le religioni hanno portato non solo delle analisi sbagliate (secondo me) ma anche dei contributi morali, etici e talvolta anche pratici che hanno aiutato a far avvenire un determinato tipo di progresso. (malgrado l'abbiano anche senz'altro ostacolato)  Quindi -almeno nel mio proprio schema - c'e anche posto per alcuni aspetti dei loro "Metodi della Fede"  ma senz'altro non molti.   Ma ovviamente, cosi come tutti gli altri terrestri sono un solo umano fra i sette miliardi e vedo ed interpreto il mondo dal mio proprio piccolo angoletto della caverna.

Ma La Grande Trasformazione (dei sistemi finanziari, economici, politici-istituzionali,  e culturali del mondo ai quattro livelli che avevo menzionato nel post precedente,   i quali sono tutti e quattro in crisi,  e delle politiche e strategie che poi derivano di fatto dai sistemi attuali e poi (dopo) delle nuove politiche e strategie che potrebbero derivare dai sistemi politici, economici e culturali nuovi -una volta transformati od almeno rivatilizzati-  e’ una trasformazione che va fatta "con sforzi collettivi e non solo individuali" (ed urgentemente) ma sara comunque fatta ispirandosi ad uno o piu dei Metodi precedenti.   Perche' questi sono i metodi che l’umanita’ conosce od ha sviluppato finora durante la sua storia, a meno che non si riesca ad inventare un nuovo metodo o ad articolare chiaramente una sinergia innovativa di quelli vecchi.

Naturalmente i Metodi possono servire solo da ispirazione e da guida generale.  Si dovra’ poi arrivare a vari tipi di iniziative pratiche nell’ambito generale di un metodo od un’altro.  Cioe’ stabilire delle iniziative e politiche concrete di trasformazione, e dei programmi, piani, obiettivi, o movimenti vari ed ecc. ecc. basati sui metodi (o derivati da loro) e capaci di transformare le varie realta’ istituzionali (politiche, economiche e culturali) attuali.  (ed ai vari “livelli” cioe quello mondiale e quelli regionali, nazionali e locali)

Ma dato che lo sforzo di trasformazione dovra essere comunque collettivo e dato che i sette miliardi di terrestri hanno "modelli mentali diversi" (e metodi diversi in mente,  i quali metodi poi guidano od orientano le loro prassi) cioe' metodi  con i quali percepire ed analizzare la situazione e con i quali poi stabilire delle iniziative per cercare di migliorarla o di trasformarla,  bisognera’ anche mettersi d'accordo su quali metodi si dovrebbero utilizzare e quali metodi sono piu validi o meno validi in assoluto od in circostanze o congiunture particolari. 

Ma vorrei ritornare ad un'altro punto di Alessandro cioe' che i cambi e le trasformazioni culturali normalmente avvengono con uno o piu' cambi generazionali.   Il che vuol dire che cambi e trasformazioni culturali significativi normalmente avvengono in 25 anni (proprio come minimo) e normalmente in cento o piu anni.  

E vorrei tornare un’attimo di nuovo anche a Fernand Braudel il quale ci spiega che La Storia dell’Umanita puo essere divisa (o concepita) in tre tipi di storia.  L”Historie Evenementielle (la storia degli avvenimenti od eventi);  L’Historie des Periodes (cioe' dei periodi i quali possono essere periodi politici, culturali, od economici od una combinazione dei tre) e L”Histoire de la Longue Duree, cioe’ di lunga durata o di larga e piu ampia portata.   (cioe’ le onde corte, le onde medie, e le onde lunghe sul, o nel,  mare o nell' oceano della storia  le quali ovviamente si accavallano e si influenzano a vicenda)

La prima Storia e’ la storia delle’attualita’ la quale viene spesso descritta e catturata dal giornalismo.  L”Histoire des periodes (con periodi  che normalmente durano dai venti ai cento o piu’ anni) credo corrisponda anche ai nostri  “uno o piu' cambi generazionali” sopra….e l’historie de la longue duree dura invece da (e per)  secoli e millenni.  

Ogni categoria di Storia ha le sue proprie cause, forze motrici e dinamiche ma e’  anche influenzata da quella “sotto” e quella “sopra”.   Cioe’ L’Historie Evenmentielle influenza, ma non determina completamente, L”Historie des Periodes….(o del Periodo particolare in cui l’umanita' si trova in un determinato momento storico)  nel quale avvengono poi i vari eventi od avvenimenti i quali vengono a loro turno “colorati” dal periodo nel quale avvengono.  E la storia di vari periodi forma o determina,  ma solo in parte,  quella de la longue duree.  Cosi come la storia di lunga portata o durata influenza poi anche quella del determinato periodo nel quale l’umanita, od una delle sue parti,  si trova.   Almeno cosi’ fu’ nella storia del passato cosi’ come studiata ed analizzata da uno dei piu grandi storici occidentali.
 
Ma questo non vuol dire necessariamente che la storia del futuro…(la quale non e’ avvenuta ancora) continuera' ad essere cosi.  Dato che credo ci troviamo tutti in un momento storico unico e mai visto o vissuto prima.  (cioe la Singolarita’ sia tecnologica che non-tecnologica descritta da Alessandro in altri suoi posts)

Ma dato che in ogni caso La Grande Trasformazione e' urgente  ci si trova davanti un problema quasi irrisolvibile.  Cioe’ come  far cambiare idee, valori, comportamenti, identita’, credenze, costumi,  aspettative, atteggiamenti, (e molte altri variabili "culturali") ai sette miliardi di persone nella caverna di Platone in modo che si mettano molto rapidamente su un buono ed efficace cammino per la La Grande Trasformazione?  

E forse per evitare questo “problema irrisolvibile" sopra basterebbe che le cosiddette “classi dirigenti" o le" leaderships" globali, regionali, nazionali , locali ed imprenditoriali stabilissero almeno loro dei programmi e delle politiche e delle iniziative per la loro propria trasformazione e la transformazione (profonda) delle varie istituzioni delle quali fanno parte, e poi delle politiche e delle prassi nuove che tali nuovi sistemi potrebbero piu facilmente portare avanti verso una buona destinazione.  Ed il resto degli umani poi seguirebbero (e potrebbero contribuire magari anche molto piu' facilmente) in questo cammino di trasformazione dei vari sistemi della societa umana, e di auto-transformazione.

La quale Grande Trasformazione (secondo me) dovrebbe essere caraterrizata principalmente da uno sforzo per andare verso una destinazione per la societa umana caratterizzata da molta piu' giustizia ed equita’ e (di conseguenza, ma non solo di conseguenza) anche molto piu "sostenibile"....e probabilmente anche da una societa umana terrestre piu' piccola quantitativamente dato che sette miliardi (che presto diventeranno nove o dieci) rappresentano una situazione quasi sicuramente insostenibile.  E poi magari da una traiettoria e da una destinzione anche caratterizzate da una “decrescita gestita" piuttosto che da una decrescita imposta dai limiti alla crescita e le varie cose che sono o verranno imposte dai vari dis-equilibri della fisica e dalla biologia e dell’ ecologia terrestre.

Le nazioni e le localita’ e le imprese possono gia’ incominciare la grande trasformazione ai loro rispettivi livelli.  Ma ovviamente se la comunita' di nazioni non incomincia complessivamente anche lei a livello mondiale ed a quelli regionali (tali l"Unione Europea) io personalmente non credo che si potra’ transformare molto,  e quindi i vari problemi continueranno ad aggravarsi finche prima o poi non si arrivi ad un collasso. (ed un collasso anche rapido piuttosto che graduale)

In un post precedente avevo anche cercato di spiegare che secondo me il rispetto delle varie Carte Costituzionali nazionali, regionali e mondiali che gia’ esistono nel mondo adesso sarebbe un buon punto di partenza.   Dopodiche’ si potrebbero creare “nuove carte” le quali guiderebbero od implementerebbero La Grande Trasformazione ai suoi vari livelli meglio di quelle precedenti. 

Ma sarebbe gia un ottimo passo avanti se le varie carte costituzionali, ivi compresa quella delle Nazioni unite, fossero rispettate molto di piu'.   (cosa che non e’ assolutamente il caso adesso)

E questi sono altri ragionamenti provenienti da un piccolo angolo della caverna ma che spero potranno essere eventualmente "migliorabili"... e poi magari anche applicabili ed utili…

Friday, March 29, 2013

Le Tre Crisi ai Quattro Livelli e la Caverna o la Grotta di Platone


Grosso modo vi sono (cioe’ credo vi siano) tre crisi (interattive) nel mondo in questo momento.  Queste tre crisi (o problematiche) hanno luogo e si manifestano in maniera NON-uniforme a quattro livelli: 

1) Mondiale / Globale
2) Regionali (Unione Europea ed altre regioni o continenti)
3) Nazionali (in ciascuna delle 193 nazioni sedute all’ONU)
4) Locali (in ciascuno dei milioni di localita’, zone e regioni nei vari e diversi paesi del mondo)

E le crisi (o problematiche) sono:

1.   La crisi finanziaria
            i)  altissimi livelli di debito pubblico accumulato (nazionale / statale),  e cosa fare
            ii)  banche insufficientemente capitalizzate, e regolate molto male,  e cosa fare

2.   La crisi economica
            i)  quella di carattere economico-ciclico, e cosa fare
            ii)  quella di carattere economico-strutturale, e cosa fare
            iii)  quella di origine/fonte/causa “risorse ed ambiente”, e cosa fare
                        a) Il picco del petrolio, uranio, ed altre risorse energetiche non-   
                            rinnovabili (ed anche di molte rinnovabili)
                        b) I cambi climatici e la siccita, gli incendi, uragani, inondazioni, piogge, nevicate ed
                            ecc. molto fuori norma ed altri fenomeni che  evidenziano (o risultano da) la 
                            distruzione della biosfera e dall'alterazione degli equilibri fisici e biologici / ecologici 
                            del pianeta. 

Queste crisi finanziarie ed economiche hanno degli effetti ed impatti diversi e variabili in posti diversi,  in momenti diversi. 

3.   La crisi politica ed istituzionale
            i)  L’incapacita’ dei molti sistemi politici nazionali  e delle loro istituzioni  (sia nelle democrazie
                parlamentari che in quelle presidenziali che in sistemi autoritari) ed anche dei sistemi mondiali
                 di “governance globale”  (ONU, FMI, Banca Mondiale, OMC, e vari trattati ed accordi     
                 bilaterali e multilaterali) di riuscire ad auto-riformarsi / auto-trasformarsi o ri-inventarsi o
                 ri- vitalizzarsi sufficientemente per poter funzionare molto meglio e per poter far fronte
                 in modo adeguato alle due crisi precedenti con politiche ed iniziative appropriate ed efficaci e
                 piu o meno “socialmente giuste” ed “ambientalmente sostenibili”.

I sintomi e gli effetti e le manifestizioni esterne e la grande quantita' di fatti empirici che queste tre crisi generano continuamente ai loro quattro livelli dove si manifestano vengono viste ed osservate in modo diverso dai 7 miliardi di umani sulla terra ognuno dei quali assieme agli altri nella loro (grandissima) caverna / grotta di Platone....

 (la quale is trova nella sua Repubblica. (http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna)  

.... sono seduti o rannicchiati nelle caverna/ grotta in varie platee e zone riservate alla loro comunita nazionale e linguistica. (cosi' almeno si possono parlare un po’ fra di loro anche se non molto con gli altri)

Nella caverna o grotta di Platone (e per alcune interpretazioni e per arrivare alle loro conclusioni e’ piu utile pensare ad una grande caverna mentre per altre e piu' utile pensare ad una piu’ piccola grotta; d’ora in poi in questo post usero’ la parola grotta ma intendo o grotta o caverna secondo la spiegazione o la metafora che sto cercando di portare avanti in quel momento)  si cerca di capire cosa sta succedendo fuori guardando le ombre che le cose ed i fenomeni esterni (le tre crisi e ciascuna delle loro "sottocrisi" sopra) proiettano sulle pareti della caverna / grotta.

Ovviamente le ombre (dovute alle tre crisi) (e quali ombre sono dovute a quali crisi o sottocrisi?) che si vedono sulle pareti della grotta e se sono lunghe o corte, piccole o grandi, larghe o fini o finissime, scure o meno scure, transitorie o piu’ o meno permanenti,  ed ecc. dipende come minimo da: 

i)  la posizione del sole fuori (la quale cambia continuamente in modo ciclico) (cioe' rimane fissa mentre la terra ruota sul suo asse, e con lei la grotta;  e magari il sole sono le leggi della fisica e le tre leggi della termodinamica in particolare?) 
ii) le dimensioni e la forma e le caratteristiche esterne della cosa o del fenomeno fuori il quale ostacola o sparge la luce che entra nella grotta e crea ombre particolari 
iii) la forma e la topografia interna delle pareti / la superfice della caverna/grotta e le posizioni e dimensioni di possibili ostacoli interni alla grotta; (sia gli ostacali fisici della grotta che gli ostacoli creati dalla presenza di moltissime persone nella grotta)  
iv) la posizione dell’osservatore particolare all’interno della grotta.

Quindi un osservatore nella parte orientale della grotta (per esempio la Cina) vedra’ ombre diverse con caratteristiche diverse da un’osservatore nella parte occidentale della grotta in Italia, Germania,  Cipro, Grecia, o negli Stati Uniti od a Londra o da qualcun’altro accomodato nel suo posto in un qualche altro “paese grottesco” piu al sud o piu’ al nord. (magari il Brasile od il Sud-Africa, o la Russia, o l' India)

La forma e’ la topografia interna della superfice della grotta sono invece uguali per tutti e piu' facilmente osservabili e determinabili quando c’e' luce.   Benche’ alcune forme possino facilmente ostacolare completamente la vista di alcuni osservatori.

La posizione del sole ovviamente cambia continuamente durante il giorno (cioe' la posizione della superficie terrestre dove si trova la grotta cambia rispetto al sole) e durante la notte impedisce completamente a delle ombre visibili di formarsi sulle pareti della grotta.  Durante la notte gli osservatori dovranno aspettare il giorno dopo per continuare i loro sforzi per capire i fenomeni esterni.  (in questo esempio le tre crisi)

Rimangono le dimensioni, la forma e la caratteristiche esterne della cosa e del fenomeno stesso.

Come capire cosa sono o quali siano?   C’e' bisogno che l’osservatore possieda tre tipi di modelli mentali interpretativi:   Il primo e’ quello che (in base alle sue osservazioni) (delle varie ombre) lo possa aiutare a definire e stabilire le caratteristiche esterne della cosa o del fenomeno fuori.   Il secondo (od i secondi) sono quelli che –in base alle caratteristiche esterne ed osservabili del fenomeno fuori percepite o “capite”,   lo possino poi aiutare a cercare di capire le caratteristiche interne del fenomeno e le loro variabili e dinamiche.  Ed il terzo e’ quello (il modello interpretativo) che puo’ aiutare l’osservatore a capire  le interazioni e le dinamiche “esterne” dei vari fenomeni esterni (in questo esempio le tre crisi) l’uno con l’altro,  e fra di loro.

Quindi credo sia poco sorprendente che molti non riescano a capire molto bene (od affatto) cosa stia succedendo, ne’ perche’.  
 
E quando non si riesce a capire una cosa spesso ci si affida  alle osservazioni e le interpretazioni altrui od ai media (molto poco affidabili) od al mondo accademico oppure ci si mette a fare lo struzzo con la propria testa nella sabbia. (normalmente per paura e sperando che il brutto fenomeno passi da se;  cioe’ che il Leone decida di andersene via da solo e senza prima morderci malamente il sedere)   

Oppure si cerca di indovinare e di poi cercare una qualche propria soluzione personale, e  molto probabilmente sbagliandosi su ambedue le analisi.

Coloro fra i sette miliardi che invece hanno piu o meno capito (o credono di aver capito) usano la loro conoscenza acquisita (con vari livelli di sforzo) o per aiutare gli altri a capire anche loro, o per approffttare loro stessi in qualche modo.  (in base ad altri modelli interpretativi spesso sbagliati anche quelli di come si possa “approfittare”)  (normalmente questo vuol dire cercare di fare piu' soldi)

Se fanno la prima cosa e se un numero sufficiente di persone (una “massa critica”) riesce a capire,  si puo' incominciare a mettere in atto varie politiche ed iniziative che riescano poi eventualmente a risolvere ed oltrepassare le tre crisi,  od in modo permanente e completo,  od in modo molto temporaneo e parziale (cosa,  in base alla storia dell’umanita’,  estremamente piu’ probabile).

Ed ovviamente non c’e nessuna garanzia che le varie politiche ed iniziative eventualmente messe in atto, funzionino o funzioneranno cosi' come intese o "disegnate".  (accadono sempre cose "imprevedibili" ed effetti ed interazioni sconosciute in anticipo)

Questa e’ piu o meno la situazione  attuale nella quale si trovano i sette miliardi di terrestri in questo momento.  (secondo me)

Ma ovviamente anch’io mi trovo in qualche angoletto della grande grotta di Platone.  Quindi se vi sono (senz'altro) altri “esseri pensanti e ragionanti”  accomodati in altri posti e posizioni nella grotta e con i tre modelli mentali interpretativi che ho menzionato,  o molto diversi o molto simili ai miei,  sarebbe molto interessante poter conoscere anche  il loro proprio “punto di vista”.   (adesso che spero si abbia capito un po' meglio anche cosa voglia dire –od almeno possa voler dire- avere  “un punto di vista”)

Il risultato migliore dello sforzo per capire cosa sta accadendo nella nostra societa' umana sulla terra -ed alla terra stessa ed alla sua biosfera-,  e come si dovrebbe reagire,  e’ sicuramente ottenuto piu facilmente (anche se rimane estremamente difficile) da uno sforzo collettivo piuttosto che da uno individuale anche se non tutti i “punti di vista” individuali, i quali poi formano quello collettivo,  siano equivalenti fra di loro dovuto alle molto diverse posizioni degli osservatori nella grotta ed al diverso livello di validita’ (e di fedelta’ alla realta’) dei loro modelli interpretativi.

…e adesso….a voi lettori per qualche commento







Non verranno

Albrecht Dürer (1471-1528) - Czterej jeźdźcy apokalipsy



Cavalieri irsuti dallo sguardo spietato
al galoppo in groppa a cavallo
con gladio arco tridente e bilancia
non verranno da quel fondo confine
manto da luci arcaiche tarlato
a tirare il sipario
di questo piccolo palco
noi stiamo correndo perché
si compia l’ultimo atto
di commedia in unica replica
siamo stanchi di stare in attesa
come pretendenti principi a un trono
siamo esausti come transiberiani
trascinati verso un confino
stiamo facendo tutto da soli
perché idoli non sono riemersi
vivi come dei da sepolcri
perché inutile sembra tanta pazienza
per vedere di Selene la fuga
e di Sole definitiva agonia
ci sentiamo ingannati da caos
che finge di rimettere in ordine
cose che non vogliono vivere insieme
ormai siamo quasi solo più ira
furiosa contro ogni elemento
raro o abbondante che sia
saremmo un corpo glorioso
mai vista prima scaturita armonia
di pavidi inetti fedifraghi avidi bari
decisi a rifarsi una vita
lontano da fetidi ghetti
affrancati da schiava esistenza
se vedessimo medesimo porto
se ci sentissimo ciurma indivisa
potremmo sventare l’aborto
nascere in culla deposta su riva
di fiume fluente in giardino dell’Eden
chi al posto nostro vorrebbe
non odo risposta dal cosmo.

Marco Sclarandis

Tuesday, March 26, 2013

Rimedio-evo tridistillato


http://video.corriere.it/come-scaricare-camion-tre-tonnellate-bastoni-bambu-/2d6fe6d0-95f5-11e2-9784-de425c5dfce0

Ho qualche apprensione per la durata del telaio del camion, ma questo cinese conosce benissimo le leggi della fisica, e le ha adoperte con ingegno.
Peccato non sapere come scaricare allo stesso modo classi politiche e dirigenziali ormai obsolete e dannose.
Come qualcuno che vorrebbe riportare in auge l'uso del carbone ed è pure stato un dirigente d'una nota lega
ambientalista.

Marco Sclarandis.

Sento crescere nostalgia profonda



Sento crescere nostalgia profonda
di voi volatili eleganti
piccoli frac garruli nel cielo
ieri ancora assenti
nell’aria polverosa nostra colma
di bitumi elastomeri e di cementi
invidia salata per voi monta
che di fango e moscerini
voi farne sapete asili e mense
d’Africa senso d’esistenza trasportate
qui dove maligna cuccagna regna
fiducia ripongo con fatica
assistito dai petali di pruno
esplosi in gioioso rosa sottocasa
se non domani dopodomani
dissicuro Venerdì santo o lunedì
come angeli riapparirete
la sera verrete sui dipoli pali e fili
a riposarvi e così rassicurarmi
che tra noi e la perenne primavera
anche se minaccia guerra
tregua è ancora mantenuta

Marco sclarandis

Monday, March 25, 2013

2 + 2 (che credo faccia ancora 4)

Salve a tutte/i,
su segnalazione di Daniela, eccovi un paio di video agili agili sugli oceani. Clima e rifiuti gli argomenti. Sottotitolati in italico (premete il bottoncino bianco con le due righe se non si attivano da soli).
Se credete utile, diffondete.

Buona visione.



+



Sunday, March 24, 2013

Metodi da usare per la “Grande Trasformazione”


Nel cercare di definire, promuovere, ed implementare La Grande Trasformazione della quale ha bisogno il nostro SISTEMA attuale (politico, economico e finanziario a livelli sia nazionali che regionali e globale)  (per coloro che credono ne abbia  bisogno)  (vedere anche il mio post precedente sulla situazione attuale del sistema capitalista attuale) quali “metodi” potrebbero essere usati ed in quali circostanze, o fasi,  o tappe della Trasformazione dovrebbero essere mobilitati ed applicati?

Sotto identifico solo cinque “metodi” che sono stati usati prima nella storia dell’umanita’ a fini di trasformarla, o di cercare di trasformarla.  (in nessun’ordine particolare di priorita’)  Ognuno e’ abbastanza ben definito da vari articoli nella Wikipedia ed altrove.

1)  Il Metodo Socratico

2)  Il Metodo Leninista

3)  Il Metodo di Gandhi

4) Il Metodo di Confucio

5) Il Metodo Scientifico

Ovviamente vi furono anche varie varianti e sottospecie di questi metodi (nel momento quando vennero applicati o dopo) ed anche vari altri metodi.  Alcuni sono stati applicati nel passato ed altri sono tuttora applicati in varie forme. 
   
Presento i metodi precedenti solo per stimolare e far riflettere ulteriormente.

I primi due ci vengono grosso modo dall’ Occidente ed i due seguenti ci vengono dall”Oriente.

L’ultimo –il metodo scientifico-  e’  normalmente attribuito piu' all’Occidente che ad altre parti del mondo.   Ma vi fu’ senza dubbio (molta) Scienza nel mondo Islamico,  in Cina, in Giappone, in India ed in Persia (prima ancora che divenne Islamica) ed anche in America Latina (basta guardare le costruzioni dei Maya e degli Incas)  ed in Africa.  

Quindi secondo me (ed anche secondo alcuni esperti in materia)  il Metodo Scientifico ci viene da tutto il Mondo e lo si sta applicando adesso in tutto il Mondo.  Ma il suo "padre" (ovviamente con vari nonni, bisnonni ed altri antenati) ad un certo punto storico,  potrebbe essere considerato Galileo. 

Queste sono le fonti ed i personaggi principali nello sviluppo del Metodo Scientifico tratte da un’articolo della Wikipedia.   (il quale io penso sia un po' troppo “occidente-centrico” ma forse solo per l’ignoranza abbastanza comune in Occidente della storia precisa -ivi compresa quella scientifica- di altre culture, societa’,  e civilta’ non-occidentali.  

Il quale metodo scientifico senza dubbio transformo’ le societa' e le civilta’ che lo svilupparono, lo adottarono e lo applicarono anche se magari in modo diverso da come lo fecero le applicazioni degli altri quattro metodi.

Quale Metodo, o Quali Metodi bisognerebbe usare adesso (nella congiuntura storica attuale) e con quali modalita' concrete,  e quando,  e con quali modificazioni od aggiornamenti? 

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Who Invented the Scientific Method? Who Discovered the Scientific Method?
No one person can be credited as the inventor of the scientific method. It was really not “invented” but recognized and developed as the natural method of obtaining reliable knowledge.
History of the Scientific Method
Many authors trace the beginning of the scientific method and experimenting back to ancient artisans, Greeks, Arabs, Spaniards, and others.
Aristotle Scientific Method
Aristotle (384–322 BCE) was one of history’s noted original thinkers, first for devising methods for trying to arrive at reliable knowledge based on observation.
Bacon Scientific Method – Who Came up with the Scientific Method?
Roger Bacon (1214–1294), drawing on the writings of Muslim scientists, described a repeating cycle of observation, hypothesis, experimentation, and verification.
Galileo Scientific Method – Father of the Scientific Method
In our modern culture, Galileo (1564–1642) is generally credited with being the father of the scientific method. The Encyclopedia Britannica (1970) says:
“Even while Bacon was philosophizing, the true method was being practiced by Galileo, who, with a combination of observation, hypothesis, mathematical deduction and confirmatory experiment founded the science of dynamics.

Francis Bacon Scientific Method
Bacon is famous for explaining his method in Novum Organum, published in 1622. He is very widely mentioned in the literature for his contribution to the scientific method.
Descartes Scientific Method
Descartes’ 1637 treatise Discourse on Method is well-known and was also a contribution to the development of the scientific method.
Name
Originally the scientific method was called the experimental method and the method of science. When the word scientific was devised in the 19th century, the most widespread term applied to the method became the scientific method or scientific method.
Development of the Scientific Method
Following the above developers of the scientific method, many philosophers, scientists, psychologists, and others have contributed to the development of a theory of the scientific method as we know it today. Some of these are:
Karl Gauss
David Hume
John Locke
Ernst Mach
John Dewey
Humphry Davy
Isaac Newton
Robert Boyle
Abraham Wolf
Morris Cohen
Karl Pearson
William James
Gregor Mendel
John Herschel
Immanuel Kant
William Wells
Charles Darwin
Claude Bernard
William Jevons
Charles Pierce
William Jevons
William Harvey
Michael Faraday
William Whewell
Johannes Kepler
Albert Einstein
Henry Armstrong
John Stuart Mill
Joseph Priestley
Bertrand Russell
Benjamin Franklin
Antoine Lavoisier
Joseph Gay-Lussac
Ernest Rutherford
James Clerk Maxwell
Albert North Whitehead

Modern Development of the Scientific Method of Historical Importance
For several centuries, authors have offered thousands of model formulas for the scientific method. Many are good, but they usually have been condensed. Through a quirk of fate, no one had ever studied most of them. I started to do this in 1989, and it wasn’t until 1997 that I finally arrived at what is the new scientific method model formula (SM-14). 

Nothing in it is new or original. It is simply the best model assembled from the basic features of the scientific method mentioned in the literature by our academic communities over the centuries. My research was complete enough that it is suitable for a standard for teaching purposes. It is not copyrighted or trademarked and may be freely used. 




Steps or Stages of the Scientific Method – two pages on each

  1. Curious Observation
  2. Is There a Problem?
  3. Goals & Planning
  4. Search, Explore, & Gather the Evidence
  5. Generate Creative & Logical Alternative Solutions
  6. Evaluate the Evidence
  7. Make the Educated Guess (Hypothesis)
  8. Challenge the Hypothesis
  9. Reach a Conclusion
 10. Suspend Judgment
 11.Take Action

Supporting Ingredients
 12. Creative, Non-Logical, Logical & Technical Methods
 13. Procedural Principals & Theories
 14. Attributes & Thinking Skills

Il Sistema attuale – e la sua Situazione attuale- in Sintesi


I tre Sub-Sistemi del SISTEMA capitalista (nazionale e mondiale) sono i seguenti:

Il Sub-Sistema:

1.  Politico-governativo  (i vari partiti ed i vari livelli amministrativi degli stati,  e le loro istituzioni)

2.  Economico  (i sistemi produttivi e commerciali interni ed esterni, e le loro imprese le quali   
     si riforniscono, producono, distribuiscono, vendono, esportano ed ecc.)  

3.  Finanziario  (banche, denaro, ed ecc.)

Il primo sub-sistema orienta e guida il secondo ed il terzo.

Il terzo facilita ed alimenta il secondo.

Insieme questi tre sistemi interattivi formano “la macchina capitalista” nazionale.

Ed ognuna di queste "macchine nazionali" e' governata (o dovrebbe esserlo) da una Carta Costituzionale Nazionale.  (vedere anche il mio post precedente su questo blog "carte costituzionali dei paesi del mondo") 

Le varie macchine nazionali interagiscono ed in interazione reciproca formano “la macchina del sistema capitalista (neoliberale) internazionale”  (cioe’ multinazionale e globale)

Ognuno di questi tre Sub-Sistemi a sua volta contiene varie componenti ed altri sub-sistemi e diverse istituzioni. (pubbliche, private e della societa' civile)

Perche’ possino funzionare “le tre macchine” (quella nazionale, quella regionale –e.g. unione europea- e quella globale) tutti questi sistemi e sub-sistemi devono essere:  i) “sani e funzionali” ; ii) coerenti l’uno con l’altro e iii) seguire delle politiche che sono nell’interesse del funzionamento delle “tre macchine” (nazionali, regionale e globale)

A livello nazionale per ognuno di questi sistemi possono esistere “varie varianti” (di diverso carattere ideologico) ma queste varianti sono inevitabilmente orientate, plasmate e limitate dai bisogni e dai requisiti:  i) degli altri sub-sistemi;  ii) dell’insieme del sistema nazionale e iii) dai sistemi “supranazionali”, sia regionali  che globali.

L’insieme di questo sistema capitalista globale "neoliberale"  (ed i suoi 3 sub-sistemi) si inserisce e dipende (completamente) da un Quarto Sistema:  Il sistema fisico e naturale-ecologico del pianeta. Questo quarto sistema fornisce tutte le risorse necessarie al sistema capitalista globale e ne deve “accogliere” ed assorbire o trasformare tutti i rifiuti ed i vari tipi di inquinamento che questo produce.

Per funzionare “bene” il sistema (o la macchina) capitalista globale e per dar lavoro al sempre piu’ alto numero di umani (a livello globale) (e per accogliere ed assimilare ed incorporare bene i vari frutti del loro lavoro in termine dei beni e servizi prodotti, ivi comprese varie tecnologie)  il sistema capitalista globale (e quelli nazionali e regionali) devono crescere di circa il 3% all’anno.  Alcune nazioni ed i loro sistemi economici possono crescere di piu’ ed altri di meno durante diversi periodi ma l’insieme del sistema globale deve mantenere una crescita complessiva almeno dell’uno o due percento. (su questo la maggior parte degli economisti "mainstream" sono d'accordo)

Un tale sistema globale (nel quale i primi tre si alimentano dal quarto sfruttando le sue risorse non-rinnovabili e rinnovabili ed inquinandolo… e continuando a crescere) puo’ funzionare in periodi storici nei quali il rapporto quantativo fra i primi tre sistemi ed il quarto composto dalle “sources and sinks” e’ sostenibile.  

Cioe’ quando la popolazione totale mondiale ed il suo PIL complessivo sono quantitativemente piccoli rispetto alla capacita’ complessiva del sistema fisico-naturale di:    i) provvedere le risorse non rinnovabili necessarie (alla macchina) ii) rigenerare le risorse rinnovabili necessarie (alla macchina). iii) accogliere e disporre o trasformare i rifiuti e l’ inquinamento (in varie forme) della macchina. 

Per esempio nel 1800 quando la popolazione umana sulla terra era di un miliardo (invece dei sette di adesso) ed il PIL totale (e le risorse non rinnovabili e rinnovabili del quale tale PIL aveva bisogno,  ed il suo inquinamento in varie forme) era quasi irrisorio rispetto alle capacita’ complessive del sistema fisico e naturale-ecologico planetario.  (ed era sicuramente irrisorio nel 1500)

Adesso questo rapporto e’ molto diverso (molto peggiore per il “quarto sistema”) e quindi siamo arrivati alla “non-sostenibilita” dei primi tre.

Alcune ragioni specifiche sono:  i) il picco del petrolio (una delle risorse ed una fonte principale dell’energia necessaria per l’operazione della macchina globale il quale finira’ prima o poi ed e’ gia incominciato a scarseggiare ii) i cambi climatici  (uno dei risultati delle forme di inquinamento della macchina cioe’ l’andride carbonica– ma ce ne sono altre- le quali stanno causando il riscaldamento globale e l’acidificazione degli oceani, con a loro turno altri vari risultati negativi)  e iii) la distruzione graduale (in varie forme e modi) della “biosfera” (cioe tutta la flora e la fauna terrestre da quella piu micro a quella piu macro) e’ in corso e si sta intesificando ed aggravando sempre piu'.  

Tutte queste ragioni della non-sostenibilita della macchina globale si possono riassumere sotto la rubrica di “Limiti alla Crescita”  (demografica ed economica)

E tutti i problemi si manifestano sia a livello nazionale, che regionale e globale.  E benche' le varie iniziative nazionali per risolverli siano importanti, i problemi possono essere risolti solo se affrontati anche a livello globale (complessivo e collettivo) (i sistemi fisici e biologici del pianeta non sono suddivisi in nazioni con frontiere ed ecc. ecc.)

A livello globale esistono vari sistemi di “governance” per cercare di farlo:   i) Il sistema di orientamento politico ed economico e sociale il quale sono le Nazioni Unite.   ii) alcune istituzioni internazionali tali la Banca Mondiale il Fondo Monetario e l'Organizzazione Mondiale per il Commercio;  iii) vari accordi e trattati internzionali bilaterali e multilaterali;  iv) varie imprese multinazionali;   Un principio fondamentale di questo sistema di governance internazionale e’ la sovranita’ delle Nazioni.  Ed un’altro e’ l’independenza di azione (soggetta solo a regole nazionali e poche regole internazionali) delle Multinazionali. (ivi comprese le banche)

Questo sistema globale internazionale si e’ finora dimostrato quasi completamente incapace di: i) gestire ed orientare bene l’intera macchina (evitando sobbalzi e crisi varie)   ii) implementare la trasformazione necessaria alla macchina globale ed a se stesso per rendere la macchina (nuova) sostenibile.  Il sistema intero in questo momento e’ insostenibile.  E finora i tentativi di trasformarlo sono piu' che altro falliti quando si sono scontrati con vari “interessi” politici ed economici. (E si potrebbe chiedere di chi, di che, e di cosa?  Interessi ed interesse di far crollare l'intero sistema?)

In questo momento lo sforzo maggiore dei vari sistemi politici-governativi nazionali, regionali ed internazionali vanno nella direzione di ristabilire al piu’ presto la crescita economica dell’intera macchina.  Prima o poi (e’ difficile prevedere con precisione esattamente quando) l’intera macchina andra’ a sbattere contro il muro dei Limiti alla Crescita sopra, presi complessivamente. (ed il momento non e’ ormai molto lontano).

Sara’ l’umanita complessivamente capace di:  i) trasformare la macchina capitalista globale e le sue componenti regionali e nazionali?  ii) trasformare il sistema internazionale (o globale) di governance (ed i vari sistemi politici-governativi nazionali) (cioe’ trasformare se stessi per rendersi tutti piu’ capaci di organizzare e di gestire e di implementare la trasformazione dell’intera macchina e dei suoi sub-sistemi?

Per il momento –e malgrado il fatto che il tempo stringa- vi sono pochi segni concreti dell’emergenza di tali capacita’ e di una volonta’ collettiva di mettere tali capacita’ a buon uso.   E vi sono anche pochi segni di una consapevolezza che questo sia necessario.

Un’altro grosso problema della macchina capitalista attuale (a parte la sua non-sostenibilita’ ambientale) e’ la sua scarsa sostenibilita sociale dato che e’ anche un sistema molto poco equo. (sia fra nazioni che all'interno delle varie nazioni)  E questa mancanza di equita’ e di giustizia portano anche a vari conflitti e guerre di carattere “intra-umano” (regionali, nazionali ed “intra-nazionali” o sub-nazionali di tipo etnico, religioso, o politico) le quali si intrecciano e si retro-alimentano anche con elementi geopolitici e con varie guerre per le risorse (minerali, acqua, petrolio ed ecc.) che rimangono sul pianeta.

Questa grosso modo credo  sia la situazione globale attuale nella quale ci troviamo come "umanita' terrestre".  E siamo complessivamente molto male organizzati e suddivisi internamente per far fronte a questi tipi di problemi.  (molte nazioni, lingue, culture e religioni,  ed ecc. ) 

E purtroppo continuiamo a dimenarci piu' o meno alla ceca all’interno dei vari sub-sistemi che abitiamo e nei quali viviamo quotidianamente ma stiamo facendo molto poco per i) vedere piu chiaramente l’insieme del sistema; ii) cercare di metter in piedi delle iniziative pratiche e funzionali per poterlo trasformare.  

I sistemi fisici, e naturali-ecologici del pianeta continueranno sicuramente a mandarci vari “avvertimenti” (e parlando sempre piu’ ad alta voce).  Bisogna vedere se saranno percepiti ed “ascoltati” e se le varie capacita’ di trasformazione del sistema attuale si svilupperanno e si metteranno al lavoro (in tempo) o meno. 

In linea generale e’ molto difficile per i popoli delle diverse nazioni di “vedere” e di capire come funziona il sistema complessivamente (dalla grotta di Platone e’ difficile capire cosa sta’ succedendo fuori)  benche’ vi siano sempre piu’ persone in vari angoletti del sistema che l’hanno capito. Ma sono dispersi e le loro capacita organizzative (malgrado l'Internet la quale aiuta un po’) sono limitate ed i vari sistemi di informazione e di gestione ideologica del mondo  (stampa, televisione, e vari settori del mondo accademico) hanno avuto per il momento piu tendenza a cercare di marginalizzarli piuttosto che di starli ad ascoltare o di aiutarli ad espandersi, organizzarsi, ed agire.

Il pittore Francese Edouard Manet fu' uno dei primi pittori del diciannovesimo secolo a trattare ed a dipingere soggetti “moderni e post-moderni” e fu' una figura pivotale nella transizione dal realismo all' impressionismo e nella genesi dell’arte moderna.  Il modernismo nell’arte trova una sua controparte anche in varie dimensioni (politiche, economiche, sociali e culturali) della societa’ ed e’ caratterizzato da figure e da stati di esistenza transitori, momentanei,  contingenti, turbulenti e confrontati da un futuro sconosciuto ed incerto.   Il modernismo ed il post-modernismo non hanno ancora finito il loro corso.   Si riuscira’ a “dipingere” eventualmente un futuro sostenibile con delle caratteristiche (anche) un po’ piu stabili e sicure e piu' favorevoli ad una migliore e molto piu' autentica qualita' di vita (per gli umani e per gli altri esseri viventi della terra) che non le caraterristiche attuali?    

Che dei bravi pittori si facciano avanti.