Sento crescere nostalgia profonda
di voi volatili eleganti
piccoli frac garruli nel cielo
ieri ancora assenti
nell’aria polverosa nostra colma
di bitumi elastomeri e di cementi
invidia salata per voi monta
che di fango e moscerini
voi farne sapete asili e mense
d’Africa senso d’esistenza trasportate
qui dove maligna cuccagna regna
fiducia ripongo con fatica
assistito dai petali di pruno
esplosi in gioioso rosa sottocasa
se non domani dopodomani
dissicuro Venerdì santo o lunedì
come angeli riapparirete
la sera verrete sui dipoli pali e fili
a riposarvi e così rassicurarmi
che tra noi e la perenne primavera
anche se minaccia guerra
tregua è ancora mantenuta
Marco sclarandis
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